Bauscia Cafè

Sogni infranti

Cominciamo dall’inizio. A pochi minuti dall’inizio della partita, Prime mostra una intro straordinaria: si intitola “Una passione da brividi” e sulle immagini meravigliose di San Siro nel match di andata fra Inter e Atletico si ascolta la voce di Paolo Fioravanti, il tifoso colto dalle telecamere a piangere di gioia dopo il gol di Arnautovic. Con una rapida transizione dal suo primo piano si passa a quello di Edoardo Bianchi, icona del tifo nerazzurro da quando il 22 maggio 2010 la regia internazionale lo mostra completamente sopraffatto dall’emozione, al Santiago Bernabeu, a filmare l’Inter Campione d’Europa.

Penso che a tutti siano venuti i brividi e nessuno abbia storto il naso, nonostante pensandoci lucidamente e a posteriori sia un accostamento estremo: l’Inter 23/24 come quella 09/10, capace di vincere il Triplete e a pieno diritto fra le squadre più forti di ogni epoca. Se nessuno ha maledetto Prime è perché a nessuno sembrava più eresia parlare di Inter con determinati toni, descriverla a determinati livelli. Su questo blog, nel podcast l’Orologio ma anche in tantissime altre sedi si è scritto e parlato tantissimo di sogni: questa squadra negli ultimi 12 mesi ci ha fatti sognare. Ci ha regalato un piacere con pochi precedenti, sorprese, gioie, vittorie e qualità che forse – i più giovani sicuramente – non si erano mai viste.

Personalmente le sarò sempre grato, perché anche se ho 26 anni per un decennio o forse più il sogno di vincere la Champions l’avevo sepolto, convinto di non poterlo mai più abbracciare. Quel bambino che a fine anni 2000 sognava con il papà a fianco, parlava di calcio, si esaltava e ogni anno gli diceva “Questa è la volta buona, stavolta non ci ferma nessuno, la vinciamo” l’ho chiuso fuori da un pezzo, esiliato con la convinzione che sarebbe stato a vita. Inzaghi, la dirigenza, la proprietà e i ragazzi invece nell’ultimo anno lo hanno fatto tornare, in un ricongiungimento che “C’è posta per te” levati proprio: sono stati mesi bellissimi, cullati dalla speranza e dalla sensazione di star vivendo qualcosa di unico e forse irripetibile. Lo dicevano i numeri (l’Inter ha il miglior attacco e la miglior difesa d’Europa, 75 punti in 28 giornate di campionato, 21 clean sheet stagionali, miglior differenza reti nella storia della Serie A, 1 sconfitta in 38 partite, imbattuta in Champions) e lo dicevano soprattutto gli occhi: da 12 mesi giochiamo un calcio divino, fluido, intenso, preciso, di qualità, vario, sorprendente, costante, moderno e potrei continuare per delle ore. Questi dati uniti a questa qualità percepita hanno portato il mondo intero a parlare di noi e soprattutto hanno portato noi stessi a farlo: siamo appunto tornati a sognare gli obiettivi più grandi grazie a questa Inter. Rispetto a queste sensazioni, nulla è rinnegato: viviamo di emozioni e queste sono le più belle che un tifoso possa provare.

Ieri però il nostro supereroe è andato in mille pezzi: siamo stati eliminati agli ottavi di Champions League. Non abbiamo superato l’Atletico Madrid agli ottavi. Un (quanta differenza può fare una lettera) finale imprevisto, inaspettato, troppo precoce come quello che interrompe tutte le grandi storie. L’idillio si è spezzato – chissà quanto sarà difficile, ora, ricomporlo. L’eliminazione ci ha ricacciati coi piedi sulla terra, ci ha fatto precipitare dopo un volo bellissimo. Vinceremo lo Scudetto, ma a livello europeo siamo usciti agli ottavi insieme a Porto, Lipsia, Lazio, Napoli, Copenhagen, Psv e Real Sociedad e dopo essere arrivati secondi nel girone dietro a questi ultimi, avendo la meglio solo di Benfica e Salisburgo. È il percorso di una squadra banale, un’Inter come tante ne abbiamo viste noi – figurarsi il pubblico europeo. L’immagine che questa squadra fino a ieri sera dava è stata del tutto ridimensionata: la partita ci si è abbattuta come uno tsunami e ciò che ne resta è quello. Poco anzi nulla, al cospetto di quello sembravamo valere. La percezione internazionale ed esterna si dimenticherà di questa squadra, anche la nostra rischia di riconsiderarla parecchio. Tantissimi in poche ore hanno iniziato a presentare i conti del mercato e i limiti dei calciatori sostenendo che “Sì, alla fine il valore di questa squadra questo è” e che non c’è tanto da arrabbiarsi. L’Inter 23/24 dopo una partita è tornata agli occhi di molti una squadra comune, limitata, come ogni anno se ne vedono.

A me invece questa sembra un’eresia e mi fa discretamente imbestialire: è con questa facilità che si rinnegano sogni e convinzioni? Basta una serata, un’eliminazione tanto più ai rigori, per far completamente decadere tutti i giudizi e i discorsi fatti finora? Non mi si venga a dire che non c’è contraddizione: se si pensa che l’Inter sia la squadra che ha dimostrato di essere, quella di ieri sera è una frittatona gravissima, che manca di coerenza e rispetto con i valori che questo gruppo ha mostrato di avere. Ieri sera l’Inter ha sbagliato tantissimo, non è stata la vera Inter ed è stata eliminata senza aver dato il massimo. Né a Madrid, né nella Champions 23/24.

Lo si poteva anche capire subito, perché nella prima partita veniamo presi a pallate dalla Real Sociedad e Bastoni dopo 5 minuti regala un gol. Ci salviamo con un pareggio di Lautaro e alla seconda facciamo con il Benfica la miglior partita di questa edizione. Vinciamo però solo 1-0, con Trubin in versione onnipotente e tanta, tantissima imprecisione sottoporta dei nostri. Terza e quarta sono due vittorie di misura contro il Red Bull Salisburgo, partite che l’Inter gioca in turnover e gestione e porta a casa grazie a due rigori: uno di Calhanoglu, uno di Lautaro (prendere nota della data, era l’8 novembre ed è l’ultimo gol del Toro nella competizione). I primi 45 minuti della quinta giornata sono una vergogna: a Benfica scende in campo la squadra B e lo fa con un atteggiamento di totale disinteresse, con l’arroganza di chi è già passato e non ha più nulla di chiedere. Peccato che però anche la Real Sociedad, in contemporanea, stia perdendo e soprattutto che prendiamo 3 gol in pochi minuti, lasciando intravedere una goleada. Nel secondo tempo arriva la sveglia e agguantiamo il pareggio, 3-3. Con un X anche per gli spagnoli, si arriva all’ultima giornata a pari punti ma con differenza reti a sfavore (ricordate il Benfica all’andata?) e dunque si è costretti a vincere. Lautaro parte dalla panchina e Inzaghi lo fa entrare al 60’, al posto dell’altro attaccante titolare Thuram. Non riusciamo a vincere e passiamo per secondi in un girone con Benfica, Real Sociedad e Red Bull Salisburgo.

All’urna di Nyon ci va anche bene e peschiamo una delle due prime più abbordabili. All’andata non c’è partita, ma di nuovo sbagliamo una vagonata di gol e vinciamo solo 1-0 con gol di Arnautovic, ed eccoci così a ieri sera: Inzaghi schiera l’11 tipo con due sole eccezioni. De Vrij al centro della difesa anziché Acerbi, Dumfries a destra invece di Darmian. Possono sembrare due dettagli, invece c’è tutta la spiegazione della partita: non essendoci Carlos Augusto Inzaghi ha voluto tenersi pronti Darmian e Acerbi per riformare la fascia sinistra. Nella sua testa c’è il preciso piano di giocarseli attorno alla metà della ripresa per gestire energie e vantaggio. “Gestire”, questa è la parola: in campo ci va un 11 chiaramente orientato ad abbassare i ritmi, tenere la palla e scoprirsi il meno possibile. Bastano pochi minuti per capire che in campo c’è una squadra affamata e cattiva e una no: Lino da solo contro tutta la nostra difesa si fa 50 metri, i nostri lo guardano e basta o entrano all’acqua di rose (De Vrij) e finisce che l’esterno si trova seppur defilato solo davanti a Sommer, che deve fare una grande parata. L’Atletico pressa e mette tanti cross, su uno di essi Morata è libero di colpire ma la mette troppo centrale, mentre dall’altra parte gli spazi ci sarebbero: su una delle poche ripartenze azzeccate Dumfries si fa ipnotizzare da Oblak e poi non serve Lautaro solo in area, dall’altra parte Dimarco in 2vs2 con molto spazio sbaglia il passaggio per Thuram. Errori che ricordano la finale di Champions con il City, ma che comunque testimoniano che l’Inter ha iniziato ad aumentare i giri. Non è quindi un caso se nel giro di pochi minuti passiamo: azione magistrale sulla sinistra, passaggi fitti e triangoli a creare la superiorità, il campo si apre per Bastoni che serve l’inserimento di Barella: esterno destro fantastico in controtempo di Nic e gol del tornante, totalmente solo a centro area. Sembra il finale,  2-0 di manifesta superiorità, titoli di coda, e invece è la fine solo nostra. L’Inter pensa probabilmente di essere già qualificata e dopo soli due minuti si fa gol da sola: De Vrij respinge centralmente un cross dalla destra, Koke scodella un pallone senza arte né parte in mezzo all’area ma Pavard compie un liscio inspiegabile. La palla colpita in modo sbilenco sbatte sulla mano di Bastoni e si accomoda facile facile per Griezmann, che solo nell’area piccola non può sbagliare. Il finale di primo tempo è sofferenza ma non pura, perché nei nostri manca quella voglia di mettersi in trincea e lottare che infatti alla fine pagheremo cara. Il secondo tempo inizia con i nostri che mostrano di non aver comunque capito: Dimarco va su un pallone vagante con la convinzione della vispa Teresa, Llorente lo salta e serve Griezmann solo in area. La palla è per fortuna sul suo destro e Sommer non deve fare una parata troppo difficile. L’Inter non fa niente: si limita a tenere la palla e addormentare il gioco, senza mai provare palloni verticali o affondi. I nostri due centravanti non vengono mai serviti e non toccano una palla, anche perché sulle spazzate sono sempre anticipate o colpite dai centrali dell’Atletico. Mkhitaryan completamente mangiato da De Paul non azzecca una giocata che sia una, Dumfries non è per niente coinvolto e si arriva così al 70’. In pieno piano partita Inzaghi toglie un esterno (scelto Dumfries) e Bastoni per mettere Darmian e Acerbi, privandoci così del nostro regista di difesa. Simeone nel frattempo fa una mossa che a sua volta svela un pensiero: inserisce Depay, ma non si sbilancia. Toglie Morata: sa che si potrebbe andare ai supplementari e che andarci con troppi attaccanti sarebbe un boomerang. Il demone ieri sera non era sulla nostra panchina.

Le svolte arrivano in quei momenti: Lautaro in una delle pochissime giocate di qualità di tutta la partita serve Thuram in contropiede, che si trova davanti a Oblak solissimo e con il tempo per fare tutto quello che vuole. Il 9 fa qualcosa di orrendo, che è difficile commentare. Palla in tribuna, senza nemmeno pensarci. All’81’ è la volta di Barella, messo ancora da Lautaro davanti al portiere: stavolta Nic è giustificato, ci arriva stanchissimo dopo una prova meravigliosa, sbaglia il primo controllo e si defila troppo e anche il tiro è troppo debole e centrale, addirittura bloccato da Oblak. Il centrocampista ha i crampi e chiede il cambio, Inzaghi abbassa ancora il baricentro: fuori lui e Dimarco, dentro Frattesi e Bisseck con Pavard che va a fare il quinto. L’Inter ha quattro centrali puri di cui uno a fare il tornante. Eupalla vede e provvede, donando a Depay la voglia di giocare che lo coglie una volta ogni molti mesi: su un rimpallo in area calcia all’improvviso e passando tra mille gambe colpisce il palo, poi due minuti e De Vrij si addormenta e lui scaraventa la palla all’angolino. Due a uno, missione compiuta per l’Atletico, frittatina dell’Inter che butta via il vantaggio, si fa gol da sola, ne sbaglia due grossi e poi ne concede un altro. Inzaghi fa una nuova mossa che ci dice molto: si toglie tuta e pettorina Buchanan, è pronto per entrare – anzi no, ci ripensa, senza nemmeno che la regia se ne accorga o qualche inviato ci spiega cos’è successo. Non entra nemmeno nessun altro sulle fasce, la mossa scompare senza motivo. Il mister è molto confuso e la squadra uguale: dormita a centrocampo, quel diavolo di Griezmann scappa e Riquelme ha la palla per chiuderla ancora prima dei supplementari. Il giovanotto la spara alle stelle, ma è una leggerezza sconcertante dell’Inter, l’ennesima.

Con un finale così, ai supplementari ti aspetti un bagno di sangue e invece no: l’Atletico è stanco e sbilanciato, ha tre punte in campo e soprattutto noi abbiamo un baluardo nella tempesta. È Yann Bisseck, che scende in campo con una personalità incredibile e fa quello che normalmente fanno i braccetti dell’Inter. Gioca, corre, si propone, attacca, con personalità e qualità. Ai punti il primo tempo supplementare sarebbe nostro, ma non si decide di affondare. Ancora Thuram proprio da Bisseck viene messo nelle condizioni di tirare completamente solo in area, di testa, ma ancora una volta ne esce un obbrobrio. Inzaghi nel frattempo aveva deciso di non cambiare nulla sulle fasce e dunque chiudere con Darmian a piede invertito e Pavard a destra, oltre a dire al 95’ a Sanchez “tieniti pronto Nino, tra 7 o 8 minuti entri” – che è un tempo lunghissimo, se si pensa che i tempi supplementari ne durano 30 e che soprattutto il nostro 9 era uscito dalla partita da una mezz’ora abbondante. L’ultima giocata in questa Champions League di Thuram è una strizzata alle parti intime di Savic, che non sarà punibile con il rosso ma non è una grande idea in epoca di Var e non è nemmeno una gran figura o indice di una gran presenza mentale. Sanchez entra e anche lui ha il piglio giusto, ma nel secondo supplementare Simeone toglie un esausto Griezmann e si copre con Saul. L’unica occasione ce l’ha Frattesi, che entra in area palla al piede e mette a rimorchio dove però non arriva nessuno. I titoli di coda scorrono con un francamente inspiegabile Klaassen per Mkhitaryan e le due squadre che si consegnano inermi ai calci di rigore. Nella testa dei nostri c’è meno convinzione dal minuto 1, la qualificazione è una possibilità a cui solo un ingenuo potrebbe credere, tanto più che l’elenco dei rigoristi è Calhanoglu, Sanchez (meno del 50% di trasformazioni in carriera), Klaassen, Acerbi e Lautaro. Il risultato sono 3 errori su 5, il pensiero è che forse questa è la prova definitiva di una cattiva gestione da parte di Inzaghi che si è protratta per tutta la serata.

La nostra Champions si chiude con l’immagine penosa di Lautaro verde, che a malapena riesce a muoversi per raccogliere il pallone e posizionarlo sul dischetto, per poi tirare qualcosa che si fatica a definire rigore e sembra più un calcio in touche. L’ultimo frame è il nostro capitano che, per rifugiarsi dal fallimento e dalla vergogna, guarda il dischetto come per provare a dare la colpa al campo, come i ragazzini capricciosi, come se tutto il pubblico non potesse sapere che da quella stessa zolla hanno appena calciato 4 avversari, segnando tutti e 4. Inzaghi va in zona mista a dire che “Bisogna fare i complimenti alla squadra, bisogna andare orgogliosi, in 8 partite sono stati imbattuti” e ti viene da chiederti che cazzo mai avranno bevuto ieri sera se manco più sanno contare.

No, non può essere la normalità, non siamo questi. La fortissima sensazione è che l’allenatore abbia peccato di superficialità, pensando di poter gestire e basta davanti a una squadra comunque molto forte come l’Atletico di Madrid – ignorando che tenere una partita come questa in bilico significava proprio andare nella tana del lupo. L’Inter ha rinunciato a sé stessa e si è trovata improvvisamente fuori dalla Champions in una stagione in cui tutti, giocatori compresi, pensavano di poter arrivare ben più avanti. Sia chiaro, non siamo nemmeno quelli che la devono vincere con buona pace di chi va in giro a definirsi il miglior regista al mondo o quant’altro, ma il percorso e il lavoro che questo gruppo hanno fatto meritava altri destini. Ieri a partire dalla guida tecnica si è andati in campo con il freno a mano tirato e questo ha portato tutti (tranne Barella, enorme) a sbagliare tantissimo, anche nell’approccio.

L’Inter di oggi non è una squadra che arriva seconda nel girone ed esce agli ottavi e non lo sarà nemmeno domani, ne sono convinto. Dopo anni di obiettiva burrasca economica gestiti magistralmente, il presente è assai roseo e il futuro promette di esserlo ancora di più. L’anno prossimo avremo ancora più mezzi di quest’anno per fare bene in Champions: tra scelte, approcci e giocate, la speranza è di sbagliare molto meno.

Dopo anni di obiettiva burrasca economica gestiti magistralmente, il presente è assai roseo e il futuro promette di esserlo ancora di più. L’anno prossimo avremo ancora più mezzi di quest’anno per fare bene in Champions: tra scelte, approcci e giocate, la speranza è di sbagliare molto meno.

seppia

Laureato in lettere, sogna di fare il giornalista sportivo ma il tifo per l'Inter compromette la sua obiettività e la sua esistenza. Non ha un ricordo slegato dai nerazzurri e i due anni di Spalletti sono stati i più belli della sua vita.

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bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
1 mese fa

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la scopa del sistema
la scopa del sistema
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Eh la madonna collaborazionista e mezza impregnata di catrame.
Monopolizzato più dell’80% dei commenti, manco sul Malpensante l’ultimo periodo.

Per carità… Auguroni, buon metaverso.

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Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  la scopa del sistema
1 mese fa

Ehi Chun, come te la passi?

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Comunicato urgente @Interista Leninista.

Da fonti attendibili mi è stato riferito che la gif colored respingi negatività è come il lattante nel mercante in fiera.

😂 sai che non sono scaramantico per nulla ma vai a distruggerla immantinente.

Interista Leninista
Interista Leninista
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

🤣🤣🤣🤣

GuS
GuS
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Forza Roma forza lupi…

Deki
Deki
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Sono in vacanza in Belgio, non ho i dati interet (inspiegabilmente).

Trovo una Wi-Fi in un ristorante, apro Facebook e leggo:
Atletico Madrid-Borussia Dortmund.

Ciao

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

Magnati le cozze con le patatine e non ci pensare allora.
Ma sempre in vacanza stai?

Deki
Deki
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Questa me l’ha pagata Lukaku

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

Familiarizzi col nemico….

archiluca
archiluca
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

non solo, in semifinale psg o barcellona…. era la sconda spianata di fila dopo quella dell’anno scorso…

GuS
GuS
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

Si, riprende a rodere il culo.

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

😄se vi sbrigate è rimasta un pó della pomata che avevo portato prima di restituirla…

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
GuS
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

…e comunque non avrai attivato il roaming…

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

Non ti disperare, “La nostra rosa non può stare fra le prime 8 d’Europa probabilmente”.

#apostocosi

Deki
Deki
Leggenda Bauscia

Un conto è “rosa” un conto è “squadra”.
Ho difficoltà a scrivere dal telefono ma spero tu la afferri.

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Deki
1 mese fa

È risaputo che Barca, Atletico e soprattutto Dortmund abbiano una rosa nettamente superiore alla nostra.

Goditi la vacanza e salutami Romelu che te l’ha offerta.

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Mi pare lucido e pertinente al nostro discorso

Sintesi precisa per me delle cose dette qui

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
GuS
Leggenda Bauscia
1 mese fa

Si è redatto un bilancio in cui alla voce ricavi si prevedeva l’interruzione della corsa agli ottavi di finale. Quel bilancio, scrivono i beninformati, non necessita di cessioni eccellenti. Ergo, se ci saranno, saranno solo perché plus da leccarsi i baffi alle quali Marotta di certo non si sottrae. L’ipotesi è quindi di migliorare questa squadra. L’unico modo per restare stabilmente tra le 8 migliori d’Europa. Per ora, ci manca quella qualità individuale che ci consenta di sfangare le serate storte dal punto di vista della qualità collettiva. Non necessariamente devi essere il City, però tendenzialmente se hai un grande impianto di gioco e grandi giocatori…

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Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

+1000
Mi consola sta cosa del bilancio che non sapevo…

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

“Per ora, ci manca quella qualità individuale che ci consenta di sfangare le serate storte dal punto di vista della qualità collettiva”

Concordone! I famosi campioni veri che si dimostrano tale giocando in ogni contesto e portano i match equilibrati dalla tua parte.

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

Conto sulla maturazione sottoporta di Thuram già nel prossimo anno.

Lui arriva da esterno e sta imparando adesso con Inzaghi ad attaccare la porta.

Conto e spero di vederlo più efficace sottorete…presto.

archiluca
archiluca
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Guarda caro Cipe che non c’è bisogno ad ogni commento specificare che tutto è merito di Inzaghi…..

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  archiluca
1 mese fa

A volte invece c’è bisogno…di specificare che ha anche dei meriti.
Qui tante volte…

Inzaghi è attaccante, abbi fede e farà anche questo miracolo.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Interista Leninista
Interista Leninista
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Inzaghi è portiere, difensore, centrocampista, attaccante e anche operaio, come dicevano i berluscones 🤣🤣

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂 nooo ti pare che sono tutti come l’ammore tuo?
😂 Colui che ha portato il verbo del calcio dove regnava la barbarie per poi andare ad illuminare altri orizzonti?
E cmq quelle sono parole di Tikus in persona non le mie😉

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
GuS
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Non lo so, sai? Mi piace tantissimo il tikus, è tanta roba. Ma secondo me non sarà mai l’attaccante da 20 gol…
Alcuni fondamentali o ce li hai di default…quel tiro alle stelle invece che il piazzato incrociato, quel colpo di testa goffo su assist perfetto di Bissek (chi l’avrebbe mai detto…questo si margini enormi).

Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

Mi baso su quello che ha detto lui stesso (😄non faccio il fenomeno e non invento per magnificare Inzaghi)…ovvero che con Inzaghi sta imparando ad attaccare la porta e che con Lauti si sta scambiando di più la posizione.

Lo ha detto perché in una intervista notavano che lo stesse facendo di più e meglio….attaccare la porta.

Mi ricordo che anche Ibra dovette imparare questa cosa in Italia…non ricordo se lo fece con Capello o Mancini.

Gli effetti furono devastanti …per gli altri.

Spero avvenga qualcosa di simile con Tikus.

Si …è stato davvero goffo in quella situazione, cosa che dipende proprio da un modo sbagliato nei fondamentali di attaccare la porta.

Su questa cosa ha davvero margini enormi di miglioramento.

Intersempre
Intersempre
Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

… e comunque … l’anno scorso datemi in rosa Icardi (un infame, ma molto meno di Lukaku) al posto di Dzeko e Romelu e da Istambul si tornava a Milano con la quarta Champions.
Non c’è la controprova purtroppo, ma nessuno me lo toglie dalla testa.

Ultima modifica 1 mese fa by Intersempre
Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
1 mese fa

E comunque Deki è stato buon profeta…la parola associata all’Inter adesso maggiormente è “Flop”.

Esseri ridicoli….tornino nelle loro tane a rosicar tronchetti per le loro dighe.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

A corredo di quanto, molto saggiamente, suggerito da RR… direi adesso di non fare gli egoisti e di restituirla a chi davvero può averne gran bisogno in un prossimo futuro🤞🤘

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Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

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Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia

Si…ma considera che proprio in quel momento l’Atletico ci stava concedendo campo…
Mi piace però la tua coerenza nello scassare la minkiazza a Inzaghi
😂dico davvero

Detto questo ci rimasi male anche io per il Bucha…

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
GuS
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Insisto…se ti stanno lasciando campo perché non affondare il colpo con corsa e tecnica…Darmian! Darmian!!

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Interista Leninista
Interista Leninista
Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

Non gli farai mai ammettere che il demone possa avere sbagliato, al massimo ti concede la plausibilità dell’ipotesi che però non è più verificabile ecc. ecc. 😂

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂Blablabla…statti buono che ne ha hai sarbate in quantità.

Nelle cose serie il demone l’ho criticato anche più di te e ti posso riportare i passi precisi.

😄😄Diciamo che non ho indugiato in meravigliosi argomenti del movimento #inzaghioutconilprimochepassa….come fosse uno scemone idiota soltanto fortunato e favorito da un effetto Conte a lunga ed intermittente scadenza, intermittente come l’autogestione emotiva e/o tecnica dei giocatori.
😂😂😂😂

Queste sono le cose illuminate che non ho mai ammesso e non ammetterò mai😉.

Lo stesso non puoi dire tu😜

PS😂durò poco la pace

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Interista Leninista
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

À la guerre comme à la guerre 🤣🤣

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂 e chi si ritira dalla lotta…..

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Lo so Gus caro e ti ripeto che la tua è una opinione valida.

Immagina però una sostituzione che scombina quell’equilibrio anziché rafforzare la posizione.

Siamo e rimaniamo nel campo delle ipotesi…purtroppo non verificabili perché non possiamo tornare indietro nel tempo.

Io mi aspetto belle cose dal Bucha dopo avergli visto toccare da top soltanto due palloni…uno stop a seguire e un doppio passo.

Lo aspetto in gloria anche io cosa credi…

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Anzi a posteriori ti riconfermo che anche io l’avrei voluto vedere in campo nei mn finali.

archiluca
archiluca
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

direi non male da gennaio ad oggi che abbia potuto toccare solo due palloni…. viva la sfrontatezza del nostro infallibile mister!

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  archiluca
1 mese fa

Lo scemone…infallibile scemone limitato vorrai dire

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
archiluca
archiluca
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

che in questo aspetto sia limitato, ti “sfido” a dimostrarmi il contrario

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  archiluca
1 mese fa

Ma no…non credo ci sia modo di convincerti diversamente. Meglio se rimaniamo ciascuno nelle nostre convinzioni. Penso ce ne faremo entrambi una ragione.

archiluca
archiluca
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

quindi mi sembra di capire che tu sia convinto che Inzaghi dia il meritato spazio ai giovani e ai nuovi acquisti (da bisseck a buchanan o frattesi) e non si affidi nel 99,9% dei casi agli stessi immarcescibili senatori, anche quando un minimo di coraggio contro squadre di seconda/terza fascia lo avrebbe permesso?
se neghi anche questo sull’altare della difesa ad oltranza di qualsiasi respiro faccia Inzaghi, allora hai ragione tu. tieni la tua ferrea convinzione e io mi tengo il beneficio della critica

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Leggenda Bauscia
Rispondi a  archiluca
1 mese fa

Non esattamente dico quella cosa.

Dico che noi possiamo fare delle ipotesi su quale possa e debba essere il “meritato spazio” di qualcuno ma che poi, a fronte di queste ipotesi, esiste una realtà che possiamo noi non conoscere…realtà che, tuttavia, può e deve conoscere Inzaghi.

Faccio un paio di esempi.

Primo esempio: Frattesi.

Nel periodo #inzaghioutprendiamoilprimochepassa, tra le tante cose si diceva del sottoutilizzo di Frattesi, salvo poi scoprire che non stava bene soffrendo di un malanno muscolare…cosa dalla quale probabilmente non è ancora completamente uscito…viste alcune cose recenti.

Secondo esempio sempre nello stesso periodo: Asllani

Asllani, di cui si lamentava una specie di segregazione in panca abbiamo poi visto essere un ragazzo che ancora deve maturare per prendersi certe responsabilità.
Le sue prime uscite da titolare non sono state assolutamente all’altezza dei titolari…da un pó vedo, con piacere, che sta acquisendo una certa maturità..e penso ci tornerà comodo da qui alla fine.

Questo senza contare che di fronte questi due talenti si trovano di fronte una delle migliori linee di centrocampo e che, alla ricerca dell’obiettivo che sai ma non nomino….non credo sia utile per nessuno fare esperimenti.

Su Buchanan…mi piace e vorrei vederlo in campo….ma almeno in campionato non mi pare si possano fare osservazioni sulle formazioni messe in campo…finora.

In serie A le inculcate peggiori le abbiamo prese spesso con le squadre di fascia inferiore…dobbiamo mirare l’obiettivo con tutte le forze…una volta raggiunto, se lo raggiungiamo, ci preoccupiamo della crescita professionale dei singoli.

Se fai giocare qualcuno, non fai giocare qualcun altro…questa è matematica…e se finora mi sta bene il vantaggio che abbiamo accumulato, allora…. mi devono stare bene anche le scelte di formazione che sono state fatte sin qui.

Con le loro inclusioni e pure con le loro esclusioni.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
archiluca
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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

sul puntare senza esitazioni al vero e unico obiettivo sai che siamo allineati al 100% (prolungamento contratto di Inzaghi compreso nel caso di eventualissimo e non ancora certo successo…).
io però mi riferivo a situazioni in cui tutti questi giocatori si sarebbero potuti provare anche più di 8 minuti…. visto che quello che ci rende così speciali è il sistema di gioco e non i singoli…. o no?
inzaghi dovrebbe levarsi di dosso questo “cagasottismo” di fondo che gli fa puntare su Darmian e spostare Pavard come quinto (tanto per fare l’ultimo esempio citato qui dentro più volte).
quanti giovani straordinari stiamo vedendo altrove in europa che il nostro allenatore non avrebbe mai fatto giocare se non per perdere due minuti nei tempi regolamentari e spezzare il ritmo agli avversari, magari già sotto di due-tre gol?
il nostro mister deve crescere. esattamente come la nostra squadra. se vogliamo lasciare davvero il segno e non accontentarci di infierire contro i ladri a strisce (b/n o r/n senza differenze) che ci stanno dietro di molto

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Rispondi a  archiluca
1 mese fa

Punti di vista.

Roger Roger
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Rispondi a  archiluca
1 mese fa

Vero ma sui giovani anche società deve puntare: riduci numero senatori e i giovani li deve far giocare per forza.
Eppure leggo di rinnovo per sanchez e forse il colombiano….per allungare rosa

Roger Roger
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1 mese fa

Mah, leggendo in giro credo che la stampa abbia fatto centro: al bruciore di culo che ogni sconfitta porta, vedo che un sacco di interisti si sono convinti a spalmare del peperoncino messicano sul deretano arrossato….

Prima del match era un: “godiamoci il percorso in CL, quello che viene è un di più” per poi dire “si doveva vincere, ci siamo cacati sotto ma eravamo più forti”.
Oppure “Atletico ha vinto 29 delle ultime 30 partite in casa”, “contro di loro ci hanno sbattutto il muso tanti top team” e poi leggere “eravamo superiori” o “siamo tra le top 5 d’Europa”.

Sulla rosa, riprendendo Seppia sotto ma non è il solo: la rosa non vale le top 8 ma la squadra si. A parer mio vuol dire che è il gioco che le è stato dato ad elevare una rosa media per i canoni europei in potenzialmente forte. In soldoni, se il tecnico fa un minimo errore di impostazione i limiti dei giocatori emergono inevitabilmente….questo come può conciliarsi con il siamo un top team europeo?
Di strada su quel fronte, a parer mio, ce n’è molta di strada di fare: purtroppo il gap finanziario non aiuto, tanto più se destinato ad allargarsi rispetto ai “veri” top team europei grazie alle lungimiranti politiche dell’Uefa.

Non so voi ma si avessero detto a settembre a marzo sei fuori dalle coppe ma hai 16 punti di vantaggio in campionato avrei firmato e accettato anche di fare qualche complimento a quei segoni di Arna e Sanchez 😁.

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Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

100% superconcorde.

Aggiungo solo una cosa che per me non è un dettaglio.

Una cosa che forse sto ripetendo anche troppe volte.

Fatta salva la qualità tecnica e professionale della rosa intera che amo assai…questa squadra è il classico esempio di squadra che vive del suo gioco e non delle sue individualità.

Ripeto tuttavia che questa assoluta meraviglia ha un tallone d’Achille…che sta nel fatto che tanta bellezza ha un costo fisico e mentale enorme.

A parte il portiere ed il centrale difensivo (e spesso neanche lui)…tutti corrono come matti tra interscambi e marcature preventive.

Vero che in questo meccanismo tutto deve girare perfettamente per funzionare …è il prezzo della complessità…ma è necessario avere anche una certa forma fisica…

Con l’Atletico …a parte il Bucha che forse avrebbe potuto dare freschezza…ma anche no…non lo sapremo mai…mancavano Arna e Augusto.

A questo punto della stagione io un calo fisico e di risultati 🤘 me lo posso anche aspettare…anzi lo vedo già in Barella e Micky.

Se ci fai caso quelli che sono andati sotto nel centrocampo con l’Atletico…
È soltanto umano per quanto danno in campo non sono critico con loro.

In campionato ci sarà da resistere un altro poco…ma ci sarà da stringere I denti.

Che il bruciore di culo torni ad ardere come incendio nei deretani di gobbi e gonzi adesso.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Interista Leninista
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1 mese fa

Concordo anch’io (adesso però basta, se no ci dovremo preoccupare!).
Non a caso scrivevo già subito dopo la partita che mi sono sembrati stanchi: non riesco a dare altra spiegazione agli errori tecnici, ai contrasti persi, al ritardo sul pressing e sulle seconde palle. E quando sei stanco, arretri, c’è poco da fare; e un conto è arretrare al Dall’Ara, dove pure abbiamo fatto un primo tempo da paura, un altro al Metropolitano.

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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

Barella e Micky non li ricordo con una percentuale simile di errori tecnici.
Ho provveduto a ripolemizzare giù…non ti preoccupare😄

Roger Roger
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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Stanchezza può essere ma anche qualità degli avversari: non si ricordano tanti errori perchè un cc feroce come quello dell’Atletico quante volte lo incontri in Italia?
Ci sono avversari e avversari, giusto rendere merito ogni tanto a chi ha fatto meglio di te anche perchè non è più scarso di te

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Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

Ma si cazzarola….qui pare che si sia affrontata una squadra di peracottari…

La partita al Wanda è difficile per tutte le squadre…TUTTE.

Anche io deluso…ma il giusto…adesso anche basta con il cilicio.

Alla fine ce la siamo giocata fino all’ultimo secondo…occasioni per chiuderla ne abbiamo avuto anche in ripartenza…gioco che a tratti va bene a tratti non piace…

Contro una squadra di altro rango internazionale oggi…bisogna dirlo…nel senso che gravita in certe posizioni con continuità e da tempo maggiore di noi.

Potevamo passare …gli altri hanno giocato bene ed è un risultato che ci stava.

Cadere nella trappola dei zazzaroni di turno anche basta però.

Qui passiamo dal “moriremotutti” al “dobbiamovincerelachampions” con una facilità pazzesca.

I quarti erano alla nostra portata ..certo…e nel doppio confronto, per me, meritavamo di passare noi.

Purtroppo che per noi è fondamentale il gioco si rivela dal fatto che purtroppo sprechiamo occasioni gol in un modo assolutamente patologico.

Non so se consigliare allenamenti mirati o psicoterapia ai nostri pur favolosi giocatori.

Non possiamo in Champions sprecare tante occasioni.
Questa è un’altra lezione che gli attori della Splendida devono imparare.

Ma basta….concentriamoci sul campionato che è l’obiettivo dichiarato in modo esplicito e solare.

Obiettivo ancora matematicamente da raggiungere, non dimentico.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
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1 mese fa

Ah, meno male, io su 😂

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1 mese fa

😂visto e contraccambiato… grazie

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Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

Le top otto sono Arsenal, Atletico, Dortmund, Barça, Real, Bayern, Psg, City.
Posso concordare che Bayern, Real, Psg e City abbiano una rosa superiore alla nostra, ma non direi lo stesso delle altre; per di più, la champions non è un campionato di 38 giornate, ma una sfida su 180′, in cui giocano molte più variabili dell’ampiezza della rosa: altrimenti l’anno scorso il City ci doveva fare millemila gol e invece si sono cagati in mano (copyright Jad) e per poco non vincevamo noi.
Ciò detto, pienamente d’accordo sul fatto che le politiche dell’uefa possono solo approfondire il distacco tra i top team e le comprimarie: la Superlega esiste già nei fatti, prima che qualcuno la chiamasse così. Ma è storia vecchia: nel 2010 abbiamo vinto una champions con una squadra composta da trentenni che in parte avevamo in casa, in parte li abbiamo raccattati da squadrette tipo Genoa e Lazio e in parte erano stati scartati da squadroni tipo Barça, Real e Bayern.

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1 mese fa

☝️Mi permetto di dire però che l’AM è squadra da anni stabile in un certo rango della CL…sta li a vagare tra quarti, semifinali e finali da decenni.
Noi non abbiamo attualmente questo status…ci stiamo lavorando ma ancora non l’abbiamo.

😄ma poi futtitinni a te di Champions e piazzamenti in essa, se non la si vince non importa …giusto😜?
Vado.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
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1 mese fa

Guarda che l’avevo scritto già nel prepartita che l’atletico è non solo squadra seria ma con status che noi ancora ci sogniamo, quindi è inutile che alzi il ditino…😜

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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😄alzo quest’altro allora🖕
PS🤗🖤💙🖤💙

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Roger Roger
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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

Io ci aggiungo anche il Liverpool che quest’anno è fuori da CL perchè gioca in un campionato un pelo competitivo.
Poi che sia meglio Atletico o noi, per fare un esempio, su rosa non lo so. Io dico Atletico, più profondo, tu noi, ci sta.
Il punto è che quando c’è equilibrio credo sia normale anche perdere.
Il culo a me rode quando team meno strutturati di noi, vedi bilan o anche napoli, ci hanno battuto (peraltro su un campionato dove i valori dovrebbero emergere). Li tecnico ma anche dirigenza credo siano criticabili nel senso che avrebbero potuto, per la propria parte di competenza, fare meglio.

Il 2010 è stato magico ma i campioni veri – sicuramente un po’ datati – c’erano, gente che ti risolveva match da solo senza bisogno di un gioco spumeggiante. A partire da Maicon ma l’elenco è lungo….Oggi quei giocatori io non li vedo senza considerare che la componente intensità da allora è aumentata a dismisura. Basta vedere i filmati di allora con quelli odierni.
Già poter giocare alla pari con Atletico e anche City per me è un progresso enorme: poi rimango convinto che nell’equilibrio chi ha giocatori migliori è più probabile prevalga. Non a caso non abbiamo mai eliminato team sulla carta come o più forti di noi negli ultimi 5 anni (facciamo anche ultimi 13)

Ultima modifica 1 mese fa by Roger Roger
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1 mese fa

Ottimo post, ancora una volta bravissimo @seppia.
Se c’eri tu, ieri sera, in campo, almeno un altro rigore lo buttavamo dentro.

PS. È vero che la nostra champions è stata piuttosto mediocre, ma l’Atletico di oggi non è superiore a noi, né per squadra né per rosa, perciò siamo delusi: mutatis mutandis, è stato come uscire con un Dortmund qualsiasi (con tutto il rispetto per il Dortmund). Anzi, se mi passi l’analogia, è stato come perdere due anni fa lo scudo con i gonzi: e i cabbasisi ancora mi fumìanu, direbbe Montalbano.
Ma grandi non si nasce, si diventa: e anche l’Inter che ammazzò il campionato 2006/07 uscì penosamente dalla champions agli ottavi, per mano di un qualunque Valencia. Perciò, adesso, dobbiamo finire di ammazzare il campionato: se ci riusciamo (non do nulla per scontato, specie oggi), tra un paio d’anni si vedrà se la pasta di cui siamo fatti vale o meno in Europa.

Ultima modifica 1 mese fa by Interista Leninista
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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

Concordo e consiglio un bidet con cubetti di ghiaccio.
😂Puoi anche metterci della tonica, del gin e vedere cosa ne viene fuori.

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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Quel che ne potrebbe venir fuori sarebbe pericoloso per il tuo pupillo, quindi meglio per te se evito la prova…😜

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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂è astemio…si ubriaca e ci fa ubriacare solo di bel calcio

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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

PS 😂strizzatina?
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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Un grande, alla Veleno Lorenzi 🤣🤣🤣

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Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂😂😂dopo il nostro gol da cineteca, la cosa più bella della partita.

Deki
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1 mese fa

“Basta una serata, un’eliminazione tanto più ai rigori, per far completamente decadere tutti i giudizi e i discorsi fatti finora?”

No, se quella partita è un’Inter-Bologna di coppa Italia.

Se invece è un’ottavo di champions, contro una squadra tutt’altro che irresistibile, con tutti gli occhi del mondo puntati addosso, direi che il rischio è alto.

Ultima modifica 1 mese fa by Deki
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Rispondi a  Deki
1 mese fa

“A far decadere i giudizi positivi e i discorsi fatti finora”

Addirittura?
Un ottavo giocato e perso ai rigori con una squadra da anni stabile in un certo rango della CL? Non l’Akragas…

Ma poi per te è stata giocata così vergognosamente da rimettere in discussione tutto?

Cioè quello che tu stesso paventavi ironicamente prima del match?

È vero…sono deluso per come è andata…Il centrocampo è andato in crisi più volte ma non butto la croce sopra a nessuno e non azzero i giudizi e l’entusiasmo che mi sta dando finora questa squadra.

Deluso per come è andata, per il calo fisico che avrei voluto ritardasse un altro pó…dobbiamo metterlo in conto un minimo calo giocando a tavoletta in campionato dalla prima giornata…

Non siamo stati i soliti da x partite a questa parte….potevamo fare meglio ma no grazie Deki…sono d’accordo con RR e persino con il compare Leninista😄 …il deretano di peperoncino se lo spalmino altri.

Non ci casco nel giochino di Zazza&c

Entusiasmo, testa e cuore sul campionato…non mi costringete a dissanguare un’altra volta le saline della Sicilia.

Altrimenti se poi vieni qui con la tua Donna non ne trovi più per farti l’aperitivo al tramonto😉

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Senza insultare l’Akragas, però, eh?!
Ché io le prime partite dal vivo le vidi proprio al mitico stadio Esseneto, col campo in terra battuta, in curva, a tifare come un ossesso!

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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Interista Leninista
1 mese fa

😂😂😂non lo insulterei mai anche perché maritato con una giurgintana…

😂😂😂a proposito tornando da Girgenti sulla Palermo-Sciacca guidando non ho fatto in tempo a fotografare un enorme cartone con su scritto col pennarello un enorme “SI VENTE”

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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

🤣🤣🤣🤣🤣

Deki
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1 mese fa

La partita mi ha riportato indietro negli anni post Calciopoli e pre triplete, in cui si passava sempre il girone ma poi si usciva puntualmente contro la prima squadra di livello superiore beccata agli ottavi.
Leggo che la qualificazione è stata cestinata all’andata: io penso che tutti gli allenatori firmerebbero per vincere 1-0 in casa, al netto delle occasioni mancate.
Il cammino europeo dello scorso anno unito a quello in campionato di quest’anno avevano fatto perdere contatto con la realtà.
Male tutto stavolta, Atletico molto più convinto, deciso e determinato, oltre che messo meglio in campo. Inzaghi stavolta toppa in quella che è la sua dote principale: la preparazione nella gara da dentro o fuori.

Male anche i singoli.
Pavard la delusione più grande, per uno del suo livello.
Chalanoglu, prima dí autoproclamarsi miglior regista del mondo, dovrebbe dimostrarlo coi fatti in partite come Istanbul o ieri sera.
Lautaro ha confermato quanto pensavo di lui: quando il livello si alza ne vede poche.
Stendiamo un velo pietoso sui rigori.

Roger Roger
Roger Roger
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Rispondi a  Deki
1 mese fa

Deki, torniamo sempre li: quanto il “valore” dei singoli è proprio e quanto, invece, “deriva” dal gioco/insieme proposto?
Nei momenti di difficoltà ti tirano fuori i singoli campioni, si dice spesso.
Quando, in CL (cioè al massimo livello), i campioni ci hanno cavato d’impaccio facendoci superare squadre più forti di noi? Boh, io negli ultimi cinque anni non ricordo eliminatorie in cui siamo passati per colpi dei singoli battendo chi ci era stato superiore.
Veniamo da una finale europea (battendo chi lo sappiamo) e da un ottimo percorso di A (campionato che non ha squadre top) che hanno forse illuso sul valore di alcuni giocatori.
Al netto del fatto che nel dentro fuori ci vuole anche fortuna negli episodi e fortuna/bravura nell’azzeccare la condizione giusta (ma li servirebbe arrivare a marzo senza che i titolari abbiano fatti a tutta già 40 partite, il doppio successo riguarda pochissimi team).
Però ribadisco che se perdi contro chi è come o più forte di te ci sta, è nell’ordine delle cose

Ultima modifica 1 mese fa by Roger Roger
Deki
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

Quello che non va giù è che questo atletico potrà avere una panchina migliore ma è tutto fuorché irresistibile. Nessuno chiedeva la vittoria della champions ma il passaggio del turno, soprattutto dopo il gol di Dimarco, sembrava cosa fatta.

Per rispondere alla tua domanda: sicuramente l’Inter è squadra che vince solo col gioco, se gioca male non ce la fa.

Ultima modifica 1 mese fa by Deki
Roger Roger
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Rispondi a  Deki
1 mese fa

Quindi forse non abbiamo tutti quei fuoriclasse di cui si parla e che alla fine sono quelli che ti fanno vincere in Europa

Roger Roger
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1 mese fa

Su una cosa per me Seppia dice bene – “sogni infranti”: il percorso verso la finale è stato, appunto, un bel sogno da cui però prima o poi ci si sveglia.
Perdere il campionato, invece, considerando quanto pena fa la gobba in rapporto ad attrezzatura e riposo settimanale, sarebbero “aspettative infrante”….ben più grave ma li siamo messi bene

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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

L’anno scorso è stata impresa ma, come dici anche tu, per il grande salto in Europa manca ancora qualcosa.

Questa Splendida Inter meritava ancora la vetrina internazionale ma adesso testa e cuore sull’obiettivo grande.

La strada è ancora lunga e piena di insidie.
Io non mi rilasso.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

Mi riconosco nel mood di Seppia.
Aggiungo che il mancato ingresso di Buchanan almeno nell’ultimo quarto d’ora, nella fase della gara in cui avere un elemento tecnico che aiutasse a sostanziare un assalto finale è inspiegabile. Errore grave da imputare ad un Inzaghi in versione mister tentenna. Ancora Darmian, really? Perché lui garantisce gli equilibri? Ma quali equilibri in una fase della gare nella quale bisognava sparigliare e buttarla dentro in qualunque modo (esattamente l’acqua in cui far nuotare un Buchanan). Gli equilibri interni allo spogliatoio forse (vecchio difetto del buon Simone) o un debito di riconoscenza (altro vecchio difetto)…
Nessun dramma, ma per crescere ancora la polvere non va buttata sotto il tappeto.

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Rispondi a  GuS
1 mese fa

Anche a me il mancato ingresso di Buchanan è rimasto nelle cannarozza (trad. “di traverso”)

PS però, a pensarci, proprio il finale dei Tempi Supplementari fu la parte giocata meglio da noi d’altra parte…

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
GuS
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Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Concordo…ed è un’aggravante se ci pensi. Darmian è stato trovato un paio di volte alto a sinistra con gli spagnoli messi male…non abbiamo la controprova ma da quella posizione Buchanan l’abbiamo già visto puntare l’uomo, creare la superiorità. Il pur bravo Matteo ha perso palla.

Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  GuS
1 mese fa

Si…potrebbe…

Però, se l’inerzia diventa positiva, d’altro canto, cambiando qualcuno rischi di modificare questa cosa…

E con quell’equilibrio abbiamo creato qualche premessa.

non so in realtà

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Roger Roger
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

@seppia, sul singolo match di ieri può essere anche come dici tu, posto poi che ci sono anche gli avversari.
Ma in 5 anni (non uno), chi abbiamo battuto in CL? E da chi siamo stati eliminati?
Boh, io scorrendo i nomi ci vedo la necessità di fare un ulteriore step in avanti, in termini di qualità di rosa in prima battuta.
Negli occhi, temo, abbiamo tutti la cavalcata in campionato – in cui quasi tutti i giocatori appaiono fuoriclasse anche grazie ad un gioco oggettivamente diverso dagli altri (Bologna escluso) – ma bisogna vedere chi sono gli avversari in A e quali sono in Europa.
Se Micky va via a tutti qui, per fare un esempio, io vedo llorente che gli ha mangiato metri praticamente sempre. Poi certo possiamo pensare agli errori compiuti sottoporta ma anche loro ne hanno commessi molti.
Non so, per me occorre essere realisti: con certe squadre ce la giochiamo, ed è già una buona cosa, ma da li a considerarsi superiori ce ne passa

Ultima modifica 1 mese fa by Roger Roger
Roger Roger
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  seppia
1 mese fa

Ma la squadra è fatta di giocatori….della rosa. Uno squadrone lo diventi se hai più di undici giocatori molto forti. Loro l’han girata con la panchina….
A questi livelli 11 buoni, per me, non sono sufficienti. Soprattutto se li ha spremuti, giustamente, per assicurarti lo scudetto. Ma sempre spremuti sono. Poi nelle sconfitte chiaro che si cerca sempre cosa avrebbe potuto fare il tecnico in più ma tendo più a credere che certi limiti alla lunga emergono quando il livello si alza.
Io ho letto sempre molta enfasi sul percorso fatto lo scorso anno: chiedo, quale squadra abbiamo battuto alle eliminatorie che era, sulla carta, più forte di noi? Io non ne trovo per cui a quel percorso do un peso inferiore a quello che ho letto in giro

Ultima modifica 1 mese fa by Roger Roger
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

😄 Beh @seppia …avevo pensato: adesso mi leggo Seppia e mi risollevo un po’ il morale.
😂 Colcaxxo!

Ieri avevo approcciato questa partita con un sentimento del tipo: ma sì…in fondo andrà bene comunque, nel peggiore dei casi ci concentriamo sul campionato.

E invece no….ci sono rimasto veramente di mmerda anche io perchè…la CL mi piace, mi piace assai vederla giocare.

Mi sono incazzato assai per come sin dalle partite del girone eliminatorio questa squadra ha affrontato “in ciavatte” la competizione.
Deve pensare prima alle sxxxxx stxlla mi dicevano tutti…e sia…ma la cosa non mi è piaciuta.

Il girone l’abbiamo superato come dici tu con sufficienza, una sufficienza che non ho gradito. Qui sono d’accordo con te.

La doppia sfida con l’Atletico mi pare sia stata una storia diversa dalla prima fase a gironi.

All’andata abbiamo abbastanza soverchiato l’Atletico giocando e producendo di più.

Al ritorno, a mio avviso, col vantaggio in campionato non c’è stata sottovalutazione o disimpegno ma dell’altro.

La partita a mio avviso ce la siamo giocata alla pari, abbiamo resistito creando nelle ripartenze nel primo tempo ceduto campo nel secondo…recuperato campo nei supplementari….cannato occasioni e rigori.

Francamente non ho visto uno sfacelo ma una squadra stanca che se l’è giocata con una squadra altrettanto forte.

Ad ogni modo oggi brucia perchè l’abbiamo persa proprio sul filo.

Inutile nasconderlo.

Comunque amen e testa al Campionato adesso.

Ultima modifica 1 mese fa by Cipe64 (gnegnegnè)
Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64 (gnegnegnè)
1 mese fa

Si ma il turnover in CL è probabilmente quello che ci ha permesso di essere dove siamo in campionato.
Alla fine hai 16 giocatori buoni, non puoi pensare di fare 50 partite sempre con gli undici titolari, molti dei quali peraltro anzianotti

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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 mese fa

Lo so RR magari sono quel bimbo capriccioso che entra nel negozio di giocattoli e vuole tutto.

Poi giusto ieri non c’erano Augusto e Arna importanti all’andata….

Magari la posizione attuale in Campionato è figlia di quelle ciavatte.

Mi piace pensarla così e avanti con testa bassa solo al campionato.

Cipe64 (gnegnegnè)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  seppia
1 mese fa

😄apposto allora

archiluca
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Leggenda Bauscia
1 mese fa

Post superbo. bravo Seppia. non riconoscere mai gli errori tecnici e/o di approccio dei giocatori e soprattutto dell’allenatore – quando ci sono – equivalgono per obiettività alla famosa “propaganda bulgara”. quindi ti faccio davvero i complimenti per l’analisi priva di pregiudizi e di schieramenti faziosi.
non dimentichiamoci però che l’obiettivo di questa stagione è la seconda stella. dobbiamo scacciare subito la delusione e non pensare – se davvero riusciremo a vincere lo scudo – che “sì va beh… ma volevamo vincere anche la Champions..”
ladri e gonzi hanno subito rialzato la cresta nel tentativo di sminuire la nostra cavalcata in campionato. sarà anche vero che la seria A sia in disarmo. figuriamoci quanto lo possano essere quelle due squadracce a quasi 20 punti da noi.
forza Inter!

Cipe64 (gnegnegnè)
Cipe64 (gnegnegnè)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  archiluca
1 mese fa

non dimentichiamoci però che l’obiettivo di questa stagione è la seconda stella. dobbiamo scacciare subito la delusione e non pensare – se davvero riusciremo a vincere lo scudo – che “sì va beh… ma volevamo vincere anche la Champions..”

Giusto!

😂 Io la Champions non pensavo poterla vincere ma arrivare ai quarti (anche per i soldini) pensavo fosse alla portata (e lo era).

Ad ogni modo 😂non ci penserò lo stesso.

Conta del resto il Campionato sopra ogni cosa s’è sempre detto …e così sia allora.

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