Bauscia Cafè

Sì, Viaggiare: il calcio mercato tra Olanda e Italia (e viceversa)

Ben 36 movimenti di mercato hanno coinvolto giocatori che sono passati da una squadra olandese ad una italiana o viceversa. Ogni anno mi diverto a vedere chi sono questi giocatori che si muovono tra i due Paesi a vario titolo, ma stavolta ho deciso di scriverne in modo un po’ più ampio perché i trasferimenti che coinvolgono squadre italiane e olandesi, nel passaggio di giocatori dalle une alle altre, stanno aumentando ad ogni sessione estiva. Perché? Beh, perché mi leggono su Bauscia Cafè, che domande. 

Ok, calo, calo: e allora dico che forse accade perché le ristrettezze economiche che stanno coinvolgendo il calcio mondiale, esclusi i soliti noti, fanno sì che qualche DS abbia scoperto che esistono giocatori nei Paesi Bassi e in Belgio dal costo contenuto e dalle grandi prospettive. Per cui, invece di lasciarli come solito ad appannaggio delle squadre di Premier, si vedono sempre più giocatori arrivare nelle squadre del Bel Paese da compagini di Eredivisie e persino di Eerste. Quest’anno molti ottimi talenti se li sono accaparrati i francesi, ma anche in Italia sono arrivati giocatori di grande prospettiva.

Qualcuno ovviamente non ha bisogno di presentazioni, altri sono la personificazione di quello che molti appassionati chiamano “calcio mercato-random”. Sono certo che leggendo questa carrellata di nomi e squadre individuerete immediatamente i trasferimenti catalogabili con questa definizione.

Diamo quindi un’occhiata da vicino ai 36 trasferimenti della campagna acquisti-cessioni estiva della stagione 2021-22, in rigoroso ordine alfabetico.

  1. Bobby ADEKANYE (NED/NIG), attaccante esterno classe 1999, dall’ADO DEN HAAG alla LAZIO, fine prestito

Nel suo girovagare in prestito, a gennaio di quest’anno, l’attaccante cresciuto nel Liverpool era approdato all’Aja, dove ha assistito impotente al disastro della retrocessione dei gialloverdi. 2 reti in una quindicina di partite. Torna alla Lazio dove in pura teoria potrebbe anche servire a Sarri. In teoria, appunto.

Anche Sarri se lo sta chiedendo, Bobby

2. Thibo Roger BAETEN (BEL), centravanti classe 2002, dal NEC NIJMEGEN al TORINO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto

Dieci presenze e una rete col NEC in Eerste l’anno scorso per questo giovanissimo centravanti belga, pescato dai miei rossoneroverdi a parametro zero nelle giovanili del Brugge. Alla primissima amichevole stagionale, di quelle che finiscono tanto a poco contro una squadra di serie Z, Baeten ne ha messi sei, abbastanza per far sperare i tifosi del NEC al rientro in Eredivisie. Due giorni dopo è arrivato il Toro. Non capisco bene perché preferire il campionato Primavera all’Eredivisie da titolare, ma tant’è.

Mi sa che hai fatto una stupidata, ma almeno l’hai fatta andando in un club pieno di storia e di gloria

3. Don BOLSIUS (NED), esterno offensivo classe 1998, dal FC DEN BOSCH alla FERMANA, trasferimento a zero

Conoscete Don Bolsius? Il nuovo esterno offensivo olandese della Fermana? No? Manco io. twittalo

Ecco qua un tipico esempio di calcio-mercato totalmente random. L’anno scorso 27 presenze quasi tutte da subentrato col Den Bosch in Eerste Divisie, gol fatti: zero. L’ho visto giocare un paio di volte, almeno credo, ammesso che fosse lui. No, non mi ha rubato l’occhio, ecco. La buona notizia per i tifosi della Fermana? Che in una sola presenza in Lega Pro ha già segnato più reti dell’anno scorso: uno, contro la Viterbese. Più tardi, in questo post, vi dirò anche come ha fatto.

Van Carneaden

4. Eric Fernando BOTTEGHIN (BRA/ITA), difensore centrale classe 1987, dal FEYENOORD all’ASCOLI, parametro zero

Il decano dei 36 giocatori elencati da questo post: a 34 anni appena compiuti si regala l’ultimo giro di giostra in Italia, paese d’origine della sua famiglia. Brasiliano di San Paolo, ha passato 16 stagioni in Olanda tra Eerste ed Eredivisie, con l’enorme soddisfazione di aver vinto col Feyenoord due coppe d’Olanda (e una terza col Groningen), due Supercoppe d’Olanda, ma soprattutto lo storico titolo del Feyenoord del 2017 da assoluto protagonista.

Fosse arrivato da noi molto prima, probabilmente avrebbe fatto un’altra carriera. Ma non avrebbe contribuito in maniera determinante a fare impazzire un’intera città dopo 19 anni. Con l’esperienza che ha, in serie B potrebbe ancora dire la sua per un paio di stagioni.

Buona fortuna, Eric, te la meriti

5. Sven André Marie BRAKEN (NED), centravanti classe 1993, dal LIVORNO al VVV VENLO, trasferimento a zero

Questo ragazzo aveva drammaticamente mostrato la sua inadeguatezza nel mio NEC quando, preso dall’Almere per diventare il bomber, avrebbe dovuto guidare la squadra al ritorno in Eredivisie. Non è andata così ma, incredibilmente, il Livorno lo ha acquistato dai rossoneroverdi per la loro avventura in serie B. Non ho mai capito cosa gli Amaranto abbiano visto allora in questo ragazzo, a parte il fantastico nome di Sven André Marie. Inutile dire che sia in serie B che in Lega Pro, Braken non ha fatto nulla per dimostrare che avessi torto nel definirlo inadeguato. Svincolatosi dai labronici, lo riporta in Olanda il VVV appena retrocesso in Eerste. E per rimpiazzare chi? Giakoumakis, capocannoniere con 26 gol dell’Eredivisie 2020-21, volato a Glasgow. Cosa potrà mai andare storto?

Quanti insulti che gli ho tirato, poveraccio

6. Denilho CLEONISE (NED), esterno offensivo classe 2001, dal GENOA al TWENTE, trasferimento a zero.

L’attaccante esterno che il Genoa aveva pescato all’Ajax a parametro zero torna in Olanda, svincolato, dopo pochi spezzoni in A tra i rossoblu. Il Twente scommette su questo talento che a Genova era stato considerato benissimo, ma che forse – come tantissimi giocatori olandesi che vanno via troppo presto – non ha saputo esprimersi sufficientemente bene. Però è giovanissimo, può recuperare la propria prospettiva di carriera a Enschede.

Il talento ce l’hai, ma da solo non basta, come si dice sempre

7. Alessio DA CRUZ (NED/CVE), attaccante classe 1997, dal GRONINGEN al PARMA, fine prestito

Il ragazzo di Almere, che è cresciuto calcisticamente girovagando nella provincia italiana, era tornato in patria nella scorsa stagione in prestito, a Groningen, per cercare di rilanciare una carriera un po’ al palo. Non è andata poi neanche male, in un campionato dei biancoverdi dall’andamento erratico, con 4 reti in circa 25 presenze per lui. Ma non bene a sufficienza per convincere il Groningen a presentare un’offerta. Al Parma non serve: è già stato prestato in Messico, al Santos Laguna.

Dalla provincia italiana, a quella olandese, a quella messicana, sempre provincia è

8. Vitalie DAMAȘCAN (MOL), centravanti classe 1999, dal RKC WAALWIJK al TORINO, fine prestito

Il centravanti moldavo preso dal Toro allo Sheriff Tiraspol è stato mandato in Olanda a giocare in un’operazione secondo me intelligente, come molte altre simili fatte anche dall’Inter e dalla Juve: ma mentre ha fatto vedere delle qualità interessanti nel suo primo anno al Fortuna Sittard, a Waalwijk non è stato invece assolutamente all’altezza. Torna al Toro che, però, lo ha immediatamente girato in prestito ai rumeni del Sepsi OSK.

Occasione sprecata, caro mio. Peccato.

9. Djenairo Gillian Noell DANIELS (NED), attaccante classe 2002, dal JONG UTRECHT (la Primavera dell’Utrecht) al SASSUOLO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto

Gigante d’attacco con già qualche presenza in Eerste Divisie, prima con lo Jong PSV, squadra dove è cresciuto, e poi con lo Jong Utrecht, dov’era finito una volta svincolato dai Boeren, è un giovane che il Sassuolo cercherà di far crescere nella Primavera. Visto giocare solo una volta per una mezz’oretta contro il NEC, non posso dire nulla se non che è molto alto.

Un giocatore molto alto

10. Dario DEL FABRO (ITA), difensore centrale classe 1995, dall’ADO DEN HAAG alla JUVENTUS U23, fine prestito

La disastrosa retrocessione dell’ADO è passata attraverso una stagione che potrebbe essere rappresentata dal concetto di “tempesta perfetta”. Tra i vari elementi di questa tempesta, le prestazioni di Del Fabro in difesa. Di perfetto, Del Fabro ha avuto la caratteristica del tipico difensore olandese del passato, uno di quelli che – per l’appunto – erano famosi per non saper difendere.

Quando esordì a Cagliari in A sembrava promettentissimo, peccato non sia diventato quel giocatore che il suo potenziale mostrava. La Juve l’ha già dirottato di nuovo in prestito in Belgio a Seraing, neopromossa in Jupiler League: per fortuna dei loro tifosi hanno già fatto nove punti.

Non c’è stato un granché da ridere, Dario

11. Christos DONIS (GRE), centrocampista classe 1994, dal VVV VENLO all’ASCOLI, fine prestito

Anche un gol nelle sole nove presenze in Limburgo nella scorsa stagione per il centrocampista ateniese cresciuto nel Panathinaikos, ma mentre il suo connazionale Giakoumakis si è preso la ribalta lungo tutta la stagione, lui non ha fatto niente per rendere indimenticabile il suo prestito. VVV retrocesso e Donis rispedito al mittente. È rimasto al Picchio, vediamo se si ritaglierà il suo spazio.

“Un momento, non esageriamo: vero, ne abbiamo prese 13 dall’Ajax, ma io non c’ero”

12. Denzel Justus Morris DUMFRIES (NED), terzino/esterno destro classe 1996, dal PSV EINDHOVEN all’INTER, costo: 12,5M€

Abbiamo detto e letto praticamente tutto sul nostro nuovo esterno. Personalmente, mi ero espresso moltissimo tempo fa su di lui, e sostanzialmente non ho cambiato idea, perché la sua evoluzione è avvenuta secondo il mio pronostico. Marco Timmer, giornalista di Voetbal International, in una video-intervista del 3 luglio l’aveva detto chiaramente: “Dumfries va all’Inter, è già deciso”. Aveva ragione lui, e l’Inter stava solo aspettando la liquidità. A mente fredda, insisto nel dire che a questo prezzo per sostituire Hakimi non c’era nulla di meglio, anche considerando la sua esperienza internazionale col PSV e con la sua nazionale. Ma che tolga facilmente il posto di titolare a Darmian, ecco, su questo ho ancora molti dubbi.

Ciò sul quale, invece, non ho alcun dubbio è che il Nostro non mollerà mai, neanche di un centimetro, per riuscire a sfondare anche da noi.

Quando a 18 anni era ancora a Barendrecht, in serie D olandese, la federazione di Aruba, l’isola al largo delle coste del Venezuela che fa parte del regno olandese, l’aveva convocato per giocare in nazionale (suo padre è di lì). Dumfries declinò l’invito, dicendo di essere convinto di poter raggiungere la nazionale “Oranje” e quindi di non voler precludersi quest’opportunità accettando la convocazione degli isolani. Tutti i compagni lo presero in giro per questa decisione, ritenendo l’obiettivo irraggiungibile. E invece probabilmente, a giugno, erano tutti dal primo all’ultimo davanti alla TV a vedere l’unico giocatore ex-Barendrecht presente agli Europei, per giunta giocando bene e segnando gol per la nazionale arancione.

Siamo tutti con te, Denzel

13. Tyronne EBUEHI (NIG/NED), difensore centrale classe 1995, dal TWENTE al VENEZIA, prestito triangolato dal club proprietario del cartellino, il Benfica.

Storia un po’ strana quella di questo giocatore nato a Haarlem da padre nigeriano e mamma olandese, e che come fatto già da un altro giocatore nella stessa identica situazione anagrafica, Troost-Ekong, ha scelto di giocare per la Nigeria con cui ha disputato una partita agli ultimi mondiali. Cresciuto nell’ADO, vi gioca quattro stagioni e poi viene preso dal Benfica, a zero, che però lo mette in naftalina e per due stagioni non gli fa giocare neanche un minuto. Al Twente in prestito l’anno scorso, è titolare senza infamia e senza lode in un campionato partito bene e finito in forte calando. Mi stupirebbe moltissimo vederlo fare bene in serie A.

Non saprei neanche da che parte cominciare a commentare questa foto

14. Xian Ghislaine EMMERS (BEL), centrocampista centrale classe 1999, dall’ALMERE CITY all’INTER, fine prestito

Ho detto molte volte che di quella Primavera nerazzurra, per me, chi avrebbe fatto una buona carriera tra i professionisti sarebbero stati Pinamonti, Vanheusden e Emmers. I primi due possono ancora farcela, su Emmers credo mi sia sbagliato di grosso. Ottime potenzialità ma molti infortuni, e quando si arriva al dunque mai decisivo. I prestiti alla Cremonese, al Beveren e all’Almere non hanno mai dato riscontri diversi da quelli di un giocatore di buon talento ma solo per dimensioni calcistiche minori.

Al rientro dal prestito, l’Inter l’ha svincolato e Emmers si è accasato ancora in Eerste Divisie, nei limburghesi del Roda, dove ha iniziato con due reti in tre spezzoni di gara da subentrato.

Buona fortuna, Xian, spero ancora che tu possa darmi ragione.

15. Ryan FLAMINGO (NED), difensore centrale classe 2002, dallo JONG ALMERE CITY al SASSUOLO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto

Così come per Daniels (vedi sopra), il Sassuolo ha pescato in Olanda anche questo giovane difensore centrale cresciuto nell’Almere. Solitamente si vedono giovani lasciati andare dalle big olandesi sui quali qualche squadra prova giustamente il colpaccio, sperando che la valutazione fatta da chi li lascia andare sia errata. Vedere invece un ragazzo delle giovanili dell’Almere finire alla primavera del Sassuolo è davvero insolito. Inutile dirvi che prima di leggere del trasferimento non sapevo neanche della sua esistenza.

Mai visto prima, giuro

16. Nikolai BADEN FREDERIKSEN (DAN), attaccante esterno classe 2000, dalla JUVENTUS U23 al VITESSE, prestito

La Juve ha aperto un canale di prestiti (e anche di acquisti) con l’Olanda da tempo, come visto con Del Fabro e come vedremo più avanti, ma nel caso di Frederiksen è stata una richiesta precisa del Vitesse. Frederiksen aveva già testato il calcio olandese a Sittard due stagioni fa, ma senza praticamente vedere il campo. Dopo un anno in Austria, ecco il Vitesse, squadra ormai stabilmente ai piani alti, con una coppa d’Olanda vinta 4 anni fa e un’altra finale giocata l’anno scorso. In tutto questo, Nikolai Frederiksen ha già giocato 6 gare su 7 da titolare, alcune a buon livello, tra preliminari di Conference League e campionato, segnando due reti molto pesanti. Giocatore molto interessante, consiglio ai bianconeri di tenerlo d’occhio da vicino.

“Nessun ponte è troppo lontano”, scritto sulla maglia, è l’associazione dei tifosi del Vitesse e fa riferimento al libro di Cornelius Ryan “A Bridge Too Far”, che narra le vicende dell’operazione “Market-Garden” avvenuta nel 1944, e dove il ponte di Arnhem ha giocato un ruolo determinante. In Italiano il titolo è “Quell’ultimo ponte”, da cui il film omonimo.

17. Rodrigo GUTH (BRA/GER), difensore centrale classe 2000, dall’ATALANTA al NEC NIJMEGEN, prestito

Dopo l’esperienza a Pescara, l’Atalanta ha mandato il suo giovane centrale di Curitiba a Nimega, diventando il terzo giocatore della storia del NEC ad arrivare al De Goffert da una squadra di serie A, dopo Zimling e Barreto. La mossa per far crescere questo ragazzone alto 1 e 90, di buon piede e talento è buona ma, per ora, solo in teoria, perché il NEC nel suo ruolo ha uno dei giovani più interessanti dell’intero campionato olandese: Cas Odenthal, anche lui del 2000, prodotto del vivaio rossoneroverde e già in evidenza in Eerste la scorsa stagione. Infatti, finora Guth non ha giocato neanche un minuto. Ma la stagione è lunga, vedremo come andrà.

Purtroppo, per ora, è esattamente lì che devi andare, Rodrigo: in panca

18. Ridgeciano HAPS (SUR/NED), terzino/ala sinistra classe 1993, dal FEYENOORD al VENEZIA, costo: 0,5M€

Colpo dell’ultimo giorno di mercato, di Haps ne scrissi qui su Bauscia Cafè a giugno dell’anno scorso nella mia rassegna dei top del campionato olandese. È un terzino decisamente offensivo, tanto da essere stato schierato spesso da Advocaat nella scorsa stagione come esterno alto di un 4-3-3. Giocatore che ha espresso una carriera inferiore ai suoi mezzi tecnici, al Venezia non resta che augurarsi di trovare l’Haps della stagione 2019-20, perché in quell’annata (fino allo stop dovuto alla pandemia) il terzino cresciuto nell’AZ aveva giocato a livelli senza senso, rivelando prestazioni di valore assoluto nel ruolo, ben al di là dello standard che si vede in Eredivisie.

“Oh, manco io ci credevo quando mi hanno chiamato, lo giuro”

19. Abdoulrahmane “Abdou” HARROUI (NED), centrocampista centrale classe 1998, dallo SPARTA ROTTERDAM al SASSUOLO, prestito oneroso (0,5M€) con diritto di riscatto

Il mio pallino: questo ragazzo è un giocatore completo. Corre, segna, lotta, tira, picchia e vede il gioco. Se state pensando a Barella, pensate giusto.

Per me, nel rapporto qualità / prezzo, uno dei colpi migliori del calciomercato. Anche lui era finito nella mia personale classifica su Bauscia Cafè l’anno scorso, e a differenza del centrocampista sardo, oltre ovviamente a un valore assoluto che Harroui deve ancora ampiamente raggiungere e dimostrare, c’è un gap di intensità di gioco da colmare e ha propensioni più offensive. In ogni caso, “Abdou” ha tutto per migliorare, trasformandosi in un centrocampista bravo in tutte le fasi per sfondare nel Sassuolo e in nazionale (per ora l’under 21 olandese: sarà interessante vedere poi cosa sceglierà avendo la possibilità di poter giocare anche per il Marocco). L’Italia è il campionato giusto per farlo esplodere, e mi arrischio a dire che il suo nome diventerà in un paio di stagioni uno di quelli che saranno associati più spesso ad un trasferimento verso le squadre più forti.

Non deludermi, Abdou, per favore. Qualcosa mi dice che prima o poi vestirai il nerazzurro. Me lo sento, ne sono sicuro.

Estate 2022: “Altro olandese per l’Atalanta!”

20. Mohamed Amine IHATTAREN (NED), centrocampista offensivo/esterno offensivo classe 2002, dal PSV EINDHOVEN alla JUVENTUS, girato in prestito alla SAMPDORIA, costo: 5,5M€

Da dove cominciare? Iniziamo con l’inquadrare il talento di Ihattaren raccontando cosa è successo tra il 2019 e il 2020, quando la federazione olandese e quella marocchina si sono sfidate in una guerra senza esclusione di colpi per convincere il buon Momo a non accettare la convocazione dell’altra federazione. E sì, perché in quel momento, a 17 anni, Ihattaren era titolare fisso del PSV di van Bommel che ha perso il titolo all’ultima giornata contro l’Ajax, lo stesso Ajax che si era preso il lusso di sbattere fuori Juve e Real e di arrivare a venti secondi da una clamorosa finale di Champions. Nessuno dei responsabili delle due federazioni voleva rinunciare a un talento fuori scala.

D'altronde nell'estate 2019 sui taccuini delle 10 big europee, alla sezione "Olanda" c'erano cinque nomi: de Ligt, de Jong, van de Beek, Ziyech, e lui: Ihattaren twittalo

Ecco, il talento di Ihattaren è grande abbastanza da aver causato tutto questo, e naturalmente anche lui era nella nostra lista dell’anno scorso. Cosa è successo poi? Perché questa “svendita” a prezzo di saldo nell’ultimo giorno di mercato? Innanzitutto, una di quelle cose molto pesanti per chiunque, e in un atleta così giovane diventano delle bombe psicologiche i cui effetti sono imprevedibili: Ihattaren ha perso il papà, malato da tempo, nell’ottobre del 2019. L’estate successiva è arrivato Roger Schmidt alla guida del PSV, e il suo 4-4-2 (quasi un 4-2-4, in realtà) allora come oggi non trova mai Ihattaren come opzione migliore in rosa per nessuno dei sei ruoli tra centrocampo e attacco dove il centrocampista di Utrecht potrebbe essere schierato: non ha il passo dell’ala pura, non quello dell’interno di un centrocampo a due; la mezza punta può farla, ma Schmidt ha chiamato Götze, svincolato, convincendolo a firmare per i Boeren. Potrebbe al limite giocare esterno offensivo quando Schmidt gira su un 4-3-3, ma a febbraio esplode il talento di Noni Madueke, ed è chiaro a tutti che in quel ruolo l’inglese ha sicuramente qualcosa in più, e non solo di Momo. Insomma, troppo e tutto insieme per un ragazzo che sarà anche un enorme talento ma è ancora molto, molto giovane. Raiola decide di portarlo via, anche perché dopo l’ultima annata anche il talento s’appanna e le incertezze aumentano. In più Schmidt ottiene buoni risultati, ed è chiaro che anche per la stagione 2021-22 le cose non cambieranno.

Il PSV, per non perderlo a zero, accetta l’offerta della Juve a un prezzo decisamente ribassato. Inutile dire che, se il ragazzo ritrova la bussola, i bianconeri rischiano di avere fatto l’affare del decennio.

Peccato. A Milano avresti trovato anche il tuo capitano.

21. Teun KOOPMEINERS (NED), centrocampista d’ordine/mezzala/difensore centrale classe 1998, dall’AZ ALKMAAR all’ATALANTA, costo: 12M€

Di questo ragazzo, ormai, chi mi segue odia anche il nome, tante le volte che ne ho scritto. Ma è sicuramente l’acquisto – insieme a Ihattaren – che più intriga e che vede spostarsi dall’Olanda all’Italia un potenziale top del ruolo. Koopmeiners sarebbe stato l’acquisto perfetto anche per l’Inter: avrebbe coperto l’annoso vuoto del vice-Brozovic, avrebbe potuto coprire due dei tre ruoli della difesa, e visto purtroppo cos’è successo pochi mesi fa, avrebbe potuto tranquillamente giocare al posto di Eriksen. Se lo godrà l’Atalanta che lo inserirà gradualmente con lo scopo dichiarato di subentrare a un giocatore di grande rendimento e affidabilità come Remo Freuler. Koopmeiners trova una colonia olandese ad aspettarlo e un allenatore che dovrà limare molte cosette qua e là, innanzitutto il ritmo del suo passo in gara. Però porta in dote alla Dea una duttilità rara, grande intelligenza calcistica, carattere e un sinistro da trequartista: cose che, tutte assieme, non si trovano certo nel primo che passa.

Se Gasperini è riuscito a plasmare nel modo giusto giocatori dell’Eredivisie che ritenevo (e non solo io) assolutamente inadeguati alla serie A, non credo avrà alcun problema a riuscirci anche con uno dei migliori talenti olandesi della sua generazione.

Leader e trascinatore dell’AZ, l’Atalanta si mette in casa anche una personalità molto forte, oltre che un bel calciatore

22. Zinedine MACHACH (MAR/FRA), centrocampista centrale classe 1996, dal VVV VENLO al NAPOLI, fine prestito

Dopo tre prestiti in serie B, il Napoli ha trovato l’opportunità di mandare Machach in Eredivisie, a Venlo. Come ricordato sopra, commentando i trasferimenti di Braken e Donis, i gialloneri limburghesi hanno trovato la retrocessione alla fine della stagione. Machach ha avuto il suo spazio con una ventina di partite da titolare e qualche altra presenza qua e là, senza infamia e senza lode, ma non ha certo disputato una stagione indimenticabile. Il Napoli l’ha già dirottato in Ungheria, alla Honved.

“Chi ve l’ha detto che io, invece, quando l’Ajax ci ha rifilato 13 pere ero titolare?”

23. Lisandro MAGALLÁN (ARG), difensore centrale classe 1993, dal CROTONE all’AJAX, fine prestito

Dopo averci riflettuto a lungo, sono arrivato alla conclusione di sapere qual è, infine, la funzione calcistica di Magallán: è quella di dimostrare a tutti che anche l’Ajax sbaglia clamorosamente gli acquisti. I nove milioni pagati dall’Ajax al Boca nel gennaio del 2019 si sono tradotti in campo, nell’ordine, in:

  • Fare 90 minuti all’esordio assoluto in una gara di coppa d’Olanda, la prima partita giocata con la maglia dell’Ajax dall’inizio alla fine e anche l’ultima
  • Fare due presenze in campionato 2018/19 per complessivi 64 minuti di gioco, di cui 60 terrificanti all’esordio da titolare: Feyenoord-Ajax 6-2, la sconfitta più pesante contro gli arcirivali dal 1965 ad oggi
  • Far decidere ten Hag di sostituire un difensore dopo 60′ non per infortunio ma per disperazione
  • Non aver mai più giocato da titolare con la maglia dell’Ajax dopo quella partita
  • Non aver mai più giocato in Eredivisie con l’Ajax dopo i 4 minuti della sua seconda presenza
  • Aver totalizzato altre due presenze per un totale di 11 minuti in due finali di Supercoppa d’Olanda
  • Aver giocato 8 minuti complessivi in Champions League, di cui due contro la Juve
  • Aver giocato gli altri 6 minuti nei tempi di recupero in cui ha sostituito van de Beek sul 2-2. Contro il Tottenham. In semifinale. Al ritorno.
  • Scivolando goffamente e mancando così la chiusura su Dele Alli. Che comodamente fa l’assist a Lucas Moura
  • Che segna il gol del 2-3.

Con l’Alaves s’è salvato per miracolo l’anno successivo, col Crotone è retrocesso, ora è stato mandato all’Anderlecht ad agosto. Ha ancora zero presenze con i belgi, ma l’Anderlecht è già dodicesimo dopo sei giornate. Spero non ci siano fra voi tifosi dei Biancomalva.

“Davvero nel mio palmares c’è scritto che con l’Ajax ho vinto un campionato e una Supercoppa d’Olanda?”

24. Alessio MICELI (ITA), centrocampista difensivo classe 1999, dal PIACENZA al DORDRECHT, trasferimento a zero

Cresciuto nella Lazio, Miceli ha deciso di venire a misurarsi in Eerste, in un club storico del calcio olandese che però ha visto l’Eredivisie una volta soltanto negli ultimi 25 anni; per giunta, nelle ultime stagioni ha chiuso sempre nei bassifondi della seconda divisione del calcio olandese. Ad allenarlo trova Michele Santoni, una carriera sviluppata in diversi ruoli tra l’Italia e l’Olanda, e che era stato tra le altre cose video-analista di Frank de Boer all’Inter. Sinora 5 presenze su 5 gare di campionato: anche se non sempre da titolare, è comunque un buon segnale per il giovane italiano.

Il Dordrecht è il club che fu allenato da Arpad Weisz quando se ne andò da Bologna a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista.

25. Nikolaos “Nikos” MICHELIS (GRE), difensore centrale classe 2001, dal MILAN al WILLEM II, prestito con diritto di acquisto

Il centrale difensivo della Primavera rossonera approda a Tilburg per trovare spazio in un Willem II molto rinnovato dopo l’ultima sconcertante stagione che li ha visti iniziare con i preliminari di Europa League e finire con la salvezza all’ultima giornata. Il ragazzo greco preso dal Milan nel 2019 dall’Asteras Tripolis è sempre stato considerato benissimo dal settore giovanile del Milan, e mi sorprende un po’ vedere che la cessione in prestito include anche un diritto di riscatto. Per lui già due spezzoni di gara con i Tricolores.

Facci vedere che sei meglio di Romagnoli, Nikos. No, dai, scherzavo: adesso te ne trovo una un po’ meno facile.

26. Samuele MULATTIERI (ITA), attaccante/mezzapunta classe 2000, dal VOLENDAM al CROTONE, prestito triangolato dal club proprietario del cartellino, l’Inter

E fu così che i tifosi nerazzurri scoprirono l’Eerste Divisie: seguendo uno dei gioiellini della “cantera” nerazzurra sbarcato in prestito in una delle cittadine olandesi più famose tra le mete turistiche dei Paesi Bassi, ma anche fucina di talenti calcistici a nastro nonostante una popolazione di soli 22.000 abitanti circa.

Uno di questi, Wim Jonk, allena gli arancioni locali ed è senza dubbio uno tecnici migliori del mondo tra quelli che lavorano con i giovani, come sanno bene all’Ajax.

Mulattieri è arrivato come giocatore talentuoso e offensivo, ma l’allenatore del Volendam nonché nostro ex-centrocampista, autore del gol-vittoria in una memorabile finale di coppa UEFA contro il Casinò Salisburgo, l’ha messo subito centravanti, e in questo nuovo ruolo Samuele è esploso segnando 19 reti in stagione. Girato a Crotone, ha continuato con lo stesso passo: 3 partite 4 reti. Adesso è evidente che si debba seguire molto da vicino come Mulattieri continuerà a sviluppare il proprio talento, e magari ricordarsi di mandare anche una scatola di cioccolatini a Wim.

Chissà come si dice in olandese la frase idiomatica “hai fatto tredici”? Spero che tu abbia ringraziato il tuo ex-allenatore

27. Jens ODGAARD (DAN), centravanti classe 1999, dal SASSUOLO al RKC WAALWIJK, prestito

Toh, chi si rivede! L’ex-speranza nerazzurra ceduto al Sassuolo, è stato mandato in giro per l’Europa a cercare di maturare e fare esplodere quei numeri che nella Primavera dell’Inter sembravano evidenti. Invece dopo un anno un po’ in chiaroscuro a Heerenveen, Odgaard non ha trovato spazio al Sassuolo e ha continuato a girare (Lugano, Pescara). Torna in Eredivisie come attaccante esterno, un gol nelle prime tre partite. Vediamo se è l’anno giusto.

A Heerenveen ha sbagliato gol che neanche lo sciagurato Egidio, inclusi un paio di rigori

28. Gaetano Pio ORISTANIO (ITA), centrocampista offensivo classe 2002, dall’INTER PRIMAVERA al VOLENDAM, prestito

Non so se tra l’Inter e il Volendam sia stato raggiunto un accordo organico per una qualche forma di collaborazione o se, più semplicemente, l’ottima riuscita dell’esperimento-Mulattieri ha convinto entrambi i club a riprovarci.

Fatto sta che il giocatore della Primavera interista di maggior talento tecnico individuale è stato mandato alla corte di Wim Jonk per giocare e migliorare il proprio gioco. È anche già arrivata la prima da titolare, coincisa con una sonora vittoria per 5 a 0. Il Volendam non è partito bene, ma la squadra ha tutto per lottare per la promozione, ed Oristanio ha i mezzi tecnici per essere protagonista come lo è stato Mulattieri nella scorsa stagione, gol a parte.

Sto cercando di aiutarlo, come potete vedere

29. Thomas OUWEJAN (NED), terzino sinistro classe 1996, dall’UDINESE all’AZ ALKMAAR, fine prestito

Qui ho cannato alla grande: ero certo che Ouwejan a Udine avrebbe fatto benissimo e sarebbe riuscito ad affermarsi. Il terzino dell’AZ ha fatto stagioni sempre in grande crescendo, e certo l’esplosione di Wijndal l’ha un po’ messo da parte: ma i numeri di questo terzino tecnico e veloce si sono visti molte volte nelle sue stagioni all’AZ. L’Udinese non ha esercitato il diritto di riscatto, e l’AZ lo ha prestato al rinnovato Schalke, in Zweite Bundesliga, sperando di rilanciare una carriera inceppatasi sul più bello.

È quello a sinistra…

30. Filip STANKOVIC (SRB), portiere classe 2002, dall’INTER al VOLENDAM, prestito

Quindi, dopo Mulattieri, non solo l’Inter non ha lasciato, mandando Oristanio a Volendam, ma ha anche raddoppiato col figlio di Dejan. Anzi, in realtà Filip è arrivato subito ed ha giocato titolare immediatamente. Prima partita molto buona, nella seconda è incappato in un rosso per un mani volontario fuori area dopo 5′ di gioco per evitare un gol fatto. È giovanissimo, e si vede, ma spero che Jonk insista su di lui.

Le due partite che Stankovic non ha disputato col Volendam, una per squalifica e l'altra per infortunio, sono state giocate molto bene dal sostituto, suo coetaneo, e non è una buona notizia per il giovane nerazzurro. twittalo
Magari stai più attento con i cartellini, Filip, l’inizio è stato un po’ sconcertante

31. Idrissa TOURÉ (GER), centrocampista centrale classe 1998, dal VITESSE alla JUVENTUS U23, fine prestito

In una stagione positiva per i gialloneri, il ragazzo cresciuto nel Red Bull Lipsia ha trovato uno spazio da prima riserva di centrocampo, con venti presenze accumulate e discrete prestazioni. Il Vitesse, però, non ha ritenuto di dover fare un’offerta e secondo me in questo caso ha sbagliato, perché con Letsch in panchina e il suo 3-5-2 Touré avrebbe potuto crescere ancora. La Juve l’ha ceduto per un milione al Pisa in B dove l’ex-nazionale Under 19 tedesco, a mio parere, servirà molto e potrà fare molto bene.

Per la gioia di Nicolino Berti, buona fortuna per la tua nuova avventura nerazzurra

32. Dennis VAN DER HEIJDEN (NED), attaccante classe 1997, dal TOP OSS al CARPI, fine prestito

“Preso dal Carpi a zero dall’Almere, non fa neanche una presenza in B, va alla Fermana in Lega Pro in prestito (a Fermo ci deve essere un feticista che adora i carneadi Oranje), poi ancora mezza stagione a Carpi, infine prestito di un anno e mezzo a Oss, da titolare e la miseria di 9 gol segnati nei bassifondi dell’Eerste Divisie. Si è svincolato, è finito nella serie B polacca”.

È un po’ lunga, in effetti, ma adesso se ve la chiedono avrete sotto mano la definizione precisa di calcio mercato-random.

TOP OSS: TOP sta non per “il massimo” ma per “Tot Ons Plezier”, “Finché ci piace”. Ecco, mi sa che sei piaciuto pochissimo, Dennis, e di certo non sei stato neanche il massimo

33. Junior VAN DER VELDEN (NED), difensore centrale classe 1998, dal DEN BOSCH alla VITERBESE, trasferimento a zero

Cresciuto nell’Utrecht, va a Den Bosch dove gioca due stagioni abbastanza anonime. Dopo di che me l’ero perso e lo ritrovo a sorpresa a Viterbo. Alla prima di campionato gioca titolare subito, contro la Fermana. Non una partenza memorabile per un difensore, visto che finisce 3 a 3. E chi segna dall’altra parte? Proprio lui! Il nostro numero 3 della lista, Don Bolsius! E come avrebbe mai potuto metterla dentro, altrimenti?!?

Almeno mangerai decisamente meglio, amico mio

34. Sydney VAN HOOIJDONK (NED), centravanti classe 2000, dal NAC BREDA al BOLOGNA, parametro zero

Ecco, questo è il tipico caso in cui è giusto scommettere, per tanti motivi. Il primo, è il DNA: Pierre van Hooijdonk è stato un grandissimo attaccante, anche se con una carriera un po’ strana, che ha avuto anche la sfortuna di trovarsi davanti in nazionale giocatori come Bergkamp e Kluivert, altrimenti Pi-Air avrebbe giocato molto di più delle 46 presenze che ha totalizzato. Il secondo è il costo: Sydney arriva a Bologna a parametro zero, e per le qualità intraviste è una scommessa che ha senso. Il terzo è ovviamente il giocatore in sé: molto diverso dal padre, ha però fisico e grinta per poter riuscire a far bene, nonostante una certa rozzezza generale. Se dovessi dire un giocatore al quale potrebbe somigliare una volta cresciuto, direi Belotti, però la distanza tra ciò che ha fatto vedere al NAC e quello che serve in serie A è, a mio modesto parere, abissale. Vedremo dove il lavoro quotidiano, svolto con compagni di livello molto più alto di quello cui è abituato, riuscirà a portarlo.

Purtroppo per lui non ha preso l’abilità paterna sui calci di punizione

35. Nikita VLASENKO (SUI/UKR), difensore centrale classe 2001, dalla JUVENTUS U23 all’EXCELSIOR, prestito

Dopo un annata con zero presenze a Sion, la Juve manda ancora una volta in Olanda uno dei suoi ragazzi. A Rotterdam, sponda Excelsior, è arrivato Vlasenko, ragazzo cresciuto a Lugano nel Team Ticino e portato a Torino dai bianconeri. Vlasenko ha già esordito da titolare in una roboante vittoria esterna per 5-0 a Den Bosch, sarà interessante vedere come crescerà in Eerste Divisie questo difensore centrale dalle interessanti prospettive.

Il Ticino a Rotterdam grazie a un ragazzo ucraino. Che roba.

36. Lukáš ZIMA (CZE), portiere classe 1994, dal GENOA al VVV VENLO, trasferimento a zero

Dallo Slavia al Genoa a 18 anni, poi dal 2012 al 2021 il cartellino di Zima è rimasto sempre nelle mani del Grifone che però non gli ha concesso neanche un minuto, neanche per sbaglio. Tanti prestiti in questi anni, con le ultime due stagioni a Livorno. Qui sospetto che gli stessi che sono andati a prendersi Braken abbiano visto il gigante di Hradec Kralove (è alto 1.96). Il Genoa non gli ha rinnovato il contratto e Lukáš è volato in Limburgo, contratto di due anni. Per lui subito la maglia da titolare e 5 partite su 5 giocate.

Se ti sei fatto convincere da Sven Braken, ho una brutta notizia da darti

E siamo arrivati alla fine di questa lunga cavalcata, sperando che vi siate divertiti anche voi nei meandri misteriosi del calcio mercato italo-olandese. A me non resta che salutarvi e sperare che i nerazzurri presenti in questa rassegna facciano sempre meglio.

Hendrik van der Decken

Il capitano dell'Olandese Volante, condannato a guardare il calcio per l'eternità senza mai vedere il 433 in nerazzurro. Posso toccare terra solo quando l'Inter vince in Europa, perché quando accade c'è sempre un "Oranje" in squadra. Mentre navigo, guardo l'Inter, un sacco di Eredivisie, Jupiler League e Keuken Kampioen Divisie, bestemmiando l'Inter e il N.E.C.

32 Commenti
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Cipe64
Cipe64
2 anni fa

Raspadori a gennaio.
Lo sento…sarà nostro.
Deve esserlo.

Ultima modifica 2 anni fa by pppfrrr
Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64
2 anni fa

Magari….ma vedo solo due strade percorribli: (a) il Sassuolo si accontenta dell’unica una gamba sana di Sanchez, del sarcofago di Sensi e di un paio di lavatrici ricondizionate per lavare le magliette; (b) Carnevali viene deportato in Cina con l’accusa di spionaggio industriale e per il riscatto si chiede Raspadori più una fornitura di materiale Mapei per la costruzione del nuovo stadio.
Quale più percorrible? 😀
Io piuttosto spero nel rinnovo dei contratti dei nostri buoni per non fare la fine dei gonzi che perdono a zero i giocatori. Su questo conto in Marotta

Ultima modifica 2 anni fa by Roger Roger
matrix23
matrix23
Rispondi a  Cipe64
2 anni fa

….e pensare che qualcuno si fa i rasponi con Satriano….

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
2 anni fa

Per domenica torna ad arbitrarci, dopo ben 3 anni, il caro buon vecchio Orsato…

Cmq tranquilli, è da 14 anni che non ci fischia un rigore a favore.

Semperfi
Semperfi
2 anni fa

Un bertonato a HvdD, dopo tanto mi ha fatto leggere le ultime sui giovanotti dei Paesi Bassi e dintorni (30’48”), ammetto che non ne conosco manco mezzo, incluso il giovin Dumfries, spero proprio diventi un’arma in più per questa stagione.
Siccome sono un ammiratore di Darmian da anni, credo che questo anno sarà lui a fare il titolare, dall’altra parte sarà l’ora di (finalmente) Dimarco e se tutto va bene anche per lui ci sarà presto merito e riconoscimento da parte di tutti/e.
Tra poco si ricomicncia con il campionato con vista Madrid…..
Anche se siamo in autunno una partita con il Real riscalda sempre al massimo.
Mi trovo in un momento “progressive-transition”, quindi vi dedico un pezzo di una band Italiana dimenticata ma un tempo ha fatto la sua bella figura.
Forza Ragazzi e Forza Inter.
Buonanotte

Ultima modifica 2 anni fa by Semperfi
Javier
Javier
2 anni fa

Secondo me non siamo mica così scarsi in panchina, siamo messi molto meglio che in passato.
Posso riconoscere alcuni vecchietti e alcuni gracilini mettono un po’ di apprensione in caso di infortuni i lunghi di titolari, ma più o meno è così ovunque (in Italia) però:
In attacco siamo meno devastanti con la coppia titolare ma abbiamo dei Seri ricambi per non spremere i soliti 2.
A centrocampo tra Cala Vecino Gaglia Sensi Vidal direi che Barella è Brozo possono riposare a turno per 20min a partita.
Dietro manca forse solo un sostituto di Bastoni, Rana e Dambro sono rincalzi che vorrebbero tutte le squadre italiane.
Perisic/Di Marco e Darmian/Dumfries

Metto come sorprese utili alla bisogna Kolarov e Satriano (nonno e nipote), il vecchio senza problemi fisici dovrebbe garantire spezzoni sufficienti e il ragazzo, che secondo me Inzaghi si vuole crescere in prima persona, mi sembra abbia carattere, ma credo in realtà che entrambi giocheranno proprio poco…
Ah, anche Radu lo immagino più impegnato quest’anno.

Dai messi male proprio no.

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Javier
2 anni fa

Ciao Javier, io sono tra i più critici della panca: scorso anno ne abbiamo usufruito pochissimo grazie ad una stagione di fatto priva di infortuni tra i titolari. E’ stata la nostra fortuna.
Quest’anno panca difesa è la stessa (un anno più vecchi tutti). Idem cc (Vecino, Gaglia, Vidal e quel che resta di Sensi erano gli stessi scorso anno). Abbiamo Di Marco al posto di Young e Dumfries per Hakimi su esterni. Davanti in panca si è aggiunto Dzeko ad un Sanchez su cui francamente è difficile fare affidamento visto la cartella clinica da immunodepresso. E parliamo sempre di due over30 abbondanti. Speranza è Satriano ma già con la Samp il suo impiego è da molti giudicato “rischioso”.
Hai ragione che in Italia non ci sono grandi panchine: però avere qualche govanotto in grado di subentrare dandoti 30 minuti di foga atletica non mi sarebbe affatto dispiaciuto: questa è stata la fortuna dei cuginastri

Ultima modifica 2 anni fa by Roger Roger
Javier
Javier
Rispondi a  Roger Roger
2 anni fa

In difesa come già detto siamo un po’ stretti in effetti.
A cc Vecino non è esistito lo scorso anno e Vidal (pare…) si è portato un prob tutto l’anno più Cala Ex-novo
In Attacco mi conforta Correa in più come cambio (che secondo me diventerà titolare)
Boh io li vedo bene

Cipe64
Cipe64
Rispondi a  Javier
2 anni fa

Edio non ho perso le speranze per Eriksen.
Al momento è più probabile ed affidabile di Sensi.

Cipe64
Cipe64
2 anni fa

@Hendrik
Sempre un piacere leggerti.
Grazie per l’ottimo post.

matrix23
matrix23
Rispondi a  Cipe64
2 anni fa

hai preso un giorno di ferie pure tu per leggerlo ??

Dr J
Dr J
Leggenda Bauscia
2 anni fa

Post fantastico, grazie!
Su Dumfries, dico umilmente la mia (ancora non definitiva, ovvio): non lo conoscevo affatto, non lo avevo nemmeno visto agli europei. Sono andato quindi a vedermi alcuni video, di quelli famosi sulle “skills”, e devo dire che, a giudicare da quelli, tanto male non mi è sembrato, anzi… sono fiducioso, va’

Adesso un piccolo esperimento tecnologico-sociale. Provate a digitare, semplicemente, la parola “inter” su Google, e date invio: nella fascia che appare sulla destra, risulta che il nostro allenatore è Luigi Radice, e che siamo (o siamo stati, non si capisce) al 4° osto in serie A… ottima prestazione dei Google 😀

Cipe64
Cipe64
Rispondi a  Dr J
2 anni fa

😂è vero…per la sicura gioia di Interista Leninista😂

Interista Leninista
Interista Leninista
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64
2 anni fa

E perché mai dovrei gioire??🤔

Cipe64
Cipe64
Rispondi a  Interista Leninista
2 anni fa

Scusami tu ma mi scusi soprattutto l’ottimo Radice.
Non so perchè ho confuso Radice con Mazzarri.
Quando me ne sono accorto il commento non era cancellabile.
Un lapsus mentale veramente grave…soprattutto per Gigi.
Imperdonabile.

Interista Leninista
Interista Leninista
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Cipe64
2 anni fa

Scusarti? Radice, ovunque sia, ne starà ridendo, e io con lui!
Sarebbe semmai interessante ricostruire la catena di associazioni inconsce che ti ha portato ad un simile lapsus: ma temo che tu per primo ne saresti preoccupato!😂

Cipe64
Cipe64
Rispondi a  Interista Leninista
2 anni fa

Semplice stolitanza…a te piace sempre fare lo strizzacervelli, me è banale stolitanza 😂

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Dr J
2 anni fa

Al Napoli è andata peggio…

8° posto – coppa Intertoto
Allenatore: Luciano Spalletti

Deki
Deki
2 anni fa

Sensi lascia il ritiro della nazionale dopo due tribune consecutive ma nel frattempo pubblica una stories su Instagram in cui dice: “Ragazzi tutto ok, ci vediamo domenica allo stadio”.
L’unica cosa certa di tutto questo balletto è che il signore si ciuccia 3 milioni di euro a stagione per far fare la diva alla moglie a Milano.

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
2 anni fa

Sensi ufficialmente out. Peccato, un talento di fatto perso per problemi psico/fisici.
Domenica vedremo se Inzaghino dimostrerà coraggio con Satriano o ripiegherà su Gaglia…inqueste partite si vede utilità di Sanchez, la versione più cara e vecchia di Sensi. Quando servono marcano sempre visita.
Coraggio Simone, dai spazio a Satriano: questi ragazzi devono poter giocare e, speriamo di no, anche sbagliare partita per crescere e rivelarsi una risorsa tecnica ed economica per la nostra Inter

matrix23
matrix23
Rispondi a  Roger Roger
2 anni fa

ma chiii??? Satriano ???
ma vaia vaia…..

poi se con la Samp non vinciamo…………. ” si ok, pero’ abbiamo dato spazio a Satriano “

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  matrix23
2 anni fa

Meglio non vincere con Satriano in campo che non vincere con Gaglia mezza punta….altrimenti cosa lo abbiamo tenuto a fare se non gioca nemmeno quando tutte le altre punte sono out?
Il tuo commento è emblema Italia: paese di vecchi in cui piuttosto che dare fiducia ad un giovane, accettandone eventuali errori, si preferisce puntare su gente a fine corsa, basta abbia curriculum importante.
Poi però ci si lamenta che mancano i soldi e le prospettive: per forza, in panchina ci sono delle vecchie cariatidi alle quali va controllata la prostata più che pensare a giocare. E gli esami costano

Ultima modifica 2 anni fa by Roger Roger
matrix23
matrix23
Rispondi a  Roger Roger
2 anni fa

vabbe’, se te sei nostradamus e sai gia’ che perdamo comunque….chapeau !!!

dove sta scritto che ci deve essere il Gaglia al posto di Satri.ano
Puoi gihoare a 1 punta, 2 punte, 1 punta e 2 1/2 punte….

non e’ che basta avere 20 anni
ed hai il pass per giohare in serie A….

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  matrix23
2 anni fa

Chi dice che non vinciamo? Tu lo hai scritto. Per me se giochi in un modo e per vari motivi ti tocca far giocare un giovane che hai voluto tenere perchè non provarlo invece di snaturare la squadra mettendo dentro peraltro non fenomeni?
Ho scritto Gaglia perchè se i sudamericani e Sensi non giocano rimane lui, semplice

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
2 anni fa

@Hendrik: su Dumfries era partito fiducioso salvo poi dire di non pensare che toglierà facilmente il posto di titolare a Darmian.
Al buon Matteo non si può che volere bene, però se Dumfries non è superiore a Darmian, e spero vivamente lo sia in modo abbstanza netto, allora abbiamo un problema a dx.
Con il nostro modulo gli esterni sono fondamentali. Io confesso di non seguire campionato olandese per cui non so dare un giudizio su Dumfries. Ma che sia più completo e, quindi, più forte di Darmian lo davo per scontato

Ultima modifica 2 anni fa by Roger Roger
Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Hendrik van der Decken
2 anni fa

Grazie. Interessante spunto da chi lo ha osservato. Lo diventerà per me è già molto

matrix23
matrix23
2 anni fa

ma che storia e’.., quella di Inzaghino che domenica contro la Samp giochera’ D’Ambro al posto di Skriniar..??

ps- ottimo post di Hendrik van der Decken; domani prendo un giorno di ferie e lo leggo..

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  matrix23
2 anni fa

Siamo sempre li: ogni volta che si pesca in panchina tranne 2/3 elementi, è da mani nei capelli. Eppure un minimo di turnover, considerando impegni nazionali e quelli futuri che ci attendono, è obbligatorio

matrix23
matrix23
Rispondi a  Roger Roger
2 anni fa

ok ma da Skriniar a D’Ambro , mi sembra un down grade pazzesco. ma metti sgRanocchia…

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