Ok, calo, calo: e allora dico che forse accade perché le ristrettezze economiche che stanno coinvolgendo il calcio mondiale, esclusi i soliti noti, fanno sì che qualche DS abbia scoperto che esistono giocatori nei Paesi Bassi e in Belgio dal costo contenuto e dalle grandi prospettive. Per cui, invece di lasciarli come solito ad appannaggio delle squadre di Premier, si vedono sempre più giocatori arrivare nelle squadre del Bel Paese da compagini di Eredivisie e persino di Eerste. Quest’anno molti ottimi talenti se li sono accaparrati i francesi, ma anche in Italia sono arrivati giocatori di grande prospettiva.
Qualcuno ovviamente non ha bisogno di presentazioni, altri sono la personificazione di quello che molti appassionati chiamano “calcio mercato-random”. Sono certo che leggendo questa carrellata di nomi e squadre individuerete immediatamente i trasferimenti catalogabili con questa definizione.
- Bobby ADEKANYE (NED/NIG), attaccante esterno classe 1999, dall’ADO DEN HAAG alla LAZIO, fine prestito
Nel suo girovagare in prestito, a gennaio di quest’anno, l’attaccante cresciuto nel Liverpool era approdato all’Aja, dove ha assistito impotente al disastro della retrocessione dei gialloverdi. 2 reti in una quindicina di partite. Torna alla Lazio dove in pura teoria potrebbe anche servire a Sarri. In teoria, appunto.
2. Thibo Roger BAETEN (BEL), centravanti classe 2002, dal NEC NIJMEGEN al TORINO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto
Dieci presenze e una rete col NEC in Eerste l’anno scorso per questo giovanissimo centravanti belga, pescato dai miei rossoneroverdi a parametro zero nelle giovanili del Brugge. Alla primissima amichevole stagionale, di quelle che finiscono tanto a poco contro una squadra di serie Z, Baeten ne ha messi sei, abbastanza per far sperare i tifosi del NEC al rientro in Eredivisie. Due giorni dopo è arrivato il Toro. Non capisco bene perché preferire il campionato Primavera all’Eredivisie da titolare, ma tant’è.
3. Don BOLSIUS (NED), esterno offensivo classe 1998, dal FC DEN BOSCH alla FERMANA, trasferimento a zero
Conoscete Don Bolsius? Il nuovo esterno offensivo olandese della Fermana? No? Manco io. twittaloEcco qua un tipico esempio di calcio-mercato totalmente random. L’anno scorso 27 presenze quasi tutte da subentrato col Den Bosch in Eerste Divisie, gol fatti: zero. L’ho visto giocare un paio di volte, almeno credo, ammesso che fosse lui. No, non mi ha rubato l’occhio, ecco. La buona notizia per i tifosi della Fermana? Che in una sola presenza in Lega Pro ha già segnato più reti dell’anno scorso: uno, contro la Viterbese. Più tardi, in questo post, vi dirò anche come ha fatto.
4. Eric Fernando BOTTEGHIN (BRA/ITA), difensore centrale classe 1987, dal FEYENOORD all’ASCOLI, parametro zero
Il decano dei 36 giocatori elencati da questo post: a 34 anni appena compiuti si regala l’ultimo giro di giostra in Italia, paese d’origine della sua famiglia. Brasiliano di San Paolo, ha passato 16 stagioni in Olanda tra Eerste ed Eredivisie, con l’enorme soddisfazione di aver vinto col Feyenoord due coppe d’Olanda (e una terza col Groningen), due Supercoppe d’Olanda, ma soprattutto lo storico titolo del Feyenoord del 2017 da assoluto protagonista.
5. Sven André Marie BRAKEN (NED), centravanti classe 1993, dal LIVORNO al VVV VENLO, trasferimento a zero
Questo ragazzo aveva drammaticamente mostrato la sua inadeguatezza nel mio NEC quando, preso dall’Almere per diventare il bomber, avrebbe dovuto guidare la squadra al ritorno in Eredivisie. Non è andata così ma, incredibilmente, il Livorno lo ha acquistato dai rossoneroverdi per la loro avventura in serie B. Non ho mai capito cosa gli Amaranto abbiano visto allora in questo ragazzo, a parte il fantastico nome di Sven André Marie. Inutile dire che sia in serie B che in Lega Pro, Braken non ha fatto nulla per dimostrare che avessi torto nel definirlo inadeguato. Svincolatosi dai labronici, lo riporta in Olanda il VVV appena retrocesso in Eerste. E per rimpiazzare chi? Giakoumakis, capocannoniere con 26 gol dell’Eredivisie 2020-21, volato a Glasgow. Cosa potrà mai andare storto?
6. Denilho CLEONISE (NED), esterno offensivo classe 2001, dal GENOA al TWENTE, trasferimento a zero.
L’attaccante esterno che il Genoa aveva pescato all’Ajax a parametro zero torna in Olanda, svincolato, dopo pochi spezzoni in A tra i rossoblu. Il Twente scommette su questo talento che a Genova era stato considerato benissimo, ma che forse – come tantissimi giocatori olandesi che vanno via troppo presto – non ha saputo esprimersi sufficientemente bene. Però è giovanissimo, può recuperare la propria prospettiva di carriera a Enschede.
7. Alessio DA CRUZ (NED/CVE), attaccante classe 1997, dal GRONINGEN al PARMA, fine prestito
Il ragazzo di Almere, che è cresciuto calcisticamente girovagando nella provincia italiana, era tornato in patria nella scorsa stagione in prestito, a Groningen, per cercare di rilanciare una carriera un po’ al palo. Non è andata poi neanche male, in un campionato dei biancoverdi dall’andamento erratico, con 4 reti in circa 25 presenze per lui. Ma non bene a sufficienza per convincere il Groningen a presentare un’offerta. Al Parma non serve: è già stato prestato in Messico, al Santos Laguna.
8. Vitalie DAMAȘCAN (MOL), centravanti classe 1999, dal RKC WAALWIJK al TORINO, fine prestito
Il centravanti moldavo preso dal Toro allo Sheriff Tiraspol è stato mandato in Olanda a giocare in un’operazione secondo me intelligente, come molte altre simili fatte anche dall’Inter e dalla Juve: ma mentre ha fatto vedere delle qualità interessanti nel suo primo anno al Fortuna Sittard, a Waalwijk non è stato invece assolutamente all’altezza. Torna al Toro che, però, lo ha immediatamente girato in prestito ai rumeni del Sepsi OSK.
9. Djenairo Gillian Noell DANIELS (NED), attaccante classe 2002, dal JONG UTRECHT (la Primavera dell’Utrecht) al SASSUOLO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto
Gigante d’attacco con già qualche presenza in Eerste Divisie, prima con lo Jong PSV, squadra dove è cresciuto, e poi con lo Jong Utrecht, dov’era finito una volta svincolato dai Boeren, è un giovane che il Sassuolo cercherà di far crescere nella Primavera. Visto giocare solo una volta per una mezz’oretta contro il NEC, non posso dire nulla se non che è molto alto.
10. Dario DEL FABRO (ITA), difensore centrale classe 1995, dall’ADO DEN HAAG alla JUVENTUS U23, fine prestito
La disastrosa retrocessione dell’ADO è passata attraverso una stagione che potrebbe essere rappresentata dal concetto di “tempesta perfetta”. Tra i vari elementi di questa tempesta, le prestazioni di Del Fabro in difesa. Di perfetto, Del Fabro ha avuto la caratteristica del tipico difensore olandese del passato, uno di quelli che – per l’appunto – erano famosi per non saper difendere.
11. Christos DONIS (GRE), centrocampista classe 1994, dal VVV VENLO all’ASCOLI, fine prestito
Anche un gol nelle sole nove presenze in Limburgo nella scorsa stagione per il centrocampista ateniese cresciuto nel Panathinaikos, ma mentre il suo connazionale Giakoumakis si è preso la ribalta lungo tutta la stagione, lui non ha fatto niente per rendere indimenticabile il suo prestito. VVV retrocesso e Donis rispedito al mittente. È rimasto al Picchio, vediamo se si ritaglierà il suo spazio.
12. Denzel Justus Morris DUMFRIES (NED), terzino/esterno destro classe 1996, dal PSV EINDHOVEN all’INTER, costo: 12,5M€
Abbiamo detto e letto praticamente tutto sul nostro nuovo esterno. Personalmente, mi ero espresso moltissimo tempo fa su di lui, e sostanzialmente non ho cambiato idea, perché la sua evoluzione è avvenuta secondo il mio pronostico. Marco Timmer, giornalista di Voetbal International, in una video-intervista del 3 luglio l’aveva detto chiaramente: “Dumfries va all’Inter, è già deciso”. Aveva ragione lui, e l’Inter stava solo aspettando la liquidità. A mente fredda, insisto nel dire che a questo prezzo per sostituire Hakimi non c’era nulla di meglio, anche considerando la sua esperienza internazionale col PSV e con la sua nazionale. Ma che tolga facilmente il posto di titolare a Darmian, ecco, su questo ho ancora molti dubbi.
Quando a 18 anni era ancora a Barendrecht, in serie D olandese, la federazione di Aruba, l’isola al largo delle coste del Venezuela che fa parte del regno olandese, l’aveva convocato per giocare in nazionale (suo padre è di lì). Dumfries declinò l’invito, dicendo di essere convinto di poter raggiungere la nazionale “Oranje” e quindi di non voler precludersi quest’opportunità accettando la convocazione degli isolani. Tutti i compagni lo presero in giro per questa decisione, ritenendo l’obiettivo irraggiungibile. E invece probabilmente, a giugno, erano tutti dal primo all’ultimo davanti alla TV a vedere l’unico giocatore ex-Barendrecht presente agli Europei, per giunta giocando bene e segnando gol per la nazionale arancione.
13. Tyronne EBUEHI (NIG/NED), difensore centrale classe 1995, dal TWENTE al VENEZIA, prestito triangolato dal club proprietario del cartellino, il Benfica.
Storia un po’ strana quella di questo giocatore nato a Haarlem da padre nigeriano e mamma olandese, e che come fatto già da un altro giocatore nella stessa identica situazione anagrafica, Troost-Ekong, ha scelto di giocare per la Nigeria con cui ha disputato una partita agli ultimi mondiali. Cresciuto nell’ADO, vi gioca quattro stagioni e poi viene preso dal Benfica, a zero, che però lo mette in naftalina e per due stagioni non gli fa giocare neanche un minuto. Al Twente in prestito l’anno scorso, è titolare senza infamia e senza lode in un campionato partito bene e finito in forte calando. Mi stupirebbe moltissimo vederlo fare bene in serie A.
14. Xian Ghislaine EMMERS (BEL), centrocampista centrale classe 1999, dall’ALMERE CITY all’INTER, fine prestito
Ho detto molte volte che di quella Primavera nerazzurra, per me, chi avrebbe fatto una buona carriera tra i professionisti sarebbero stati Pinamonti, Vanheusden e Emmers. I primi due possono ancora farcela, su Emmers credo mi sia sbagliato di grosso. Ottime potenzialità ma molti infortuni, e quando si arriva al dunque mai decisivo. I prestiti alla Cremonese, al Beveren e all’Almere non hanno mai dato riscontri diversi da quelli di un giocatore di buon talento ma solo per dimensioni calcistiche minori.
15. Ryan FLAMINGO (NED), difensore centrale classe 2002, dallo JONG ALMERE CITY al SASSUOLO PRIMAVERA, prestito con diritto di riscatto
Così come per Daniels (vedi sopra), il Sassuolo ha pescato in Olanda anche questo giovane difensore centrale cresciuto nell’Almere. Solitamente si vedono giovani lasciati andare dalle big olandesi sui quali qualche squadra prova giustamente il colpaccio, sperando che la valutazione fatta da chi li lascia andare sia errata. Vedere invece un ragazzo delle giovanili dell’Almere finire alla primavera del Sassuolo è davvero insolito. Inutile dirvi che prima di leggere del trasferimento non sapevo neanche della sua esistenza.
16. Nikolai BADEN FREDERIKSEN (DAN), attaccante esterno classe 2000, dalla JUVENTUS U23 al VITESSE, prestito
La Juve ha aperto un canale di prestiti (e anche di acquisti) con l’Olanda da tempo, come visto con Del Fabro e come vedremo più avanti, ma nel caso di Frederiksen è stata una richiesta precisa del Vitesse. Frederiksen aveva già testato il calcio olandese a Sittard due stagioni fa, ma senza praticamente vedere il campo. Dopo un anno in Austria, ecco il Vitesse, squadra ormai stabilmente ai piani alti, con una coppa d’Olanda vinta 4 anni fa e un’altra finale giocata l’anno scorso. In tutto questo, Nikolai Frederiksen ha già giocato 6 gare su 7 da titolare, alcune a buon livello, tra preliminari di Conference League e campionato, segnando due reti molto pesanti. Giocatore molto interessante, consiglio ai bianconeri di tenerlo d’occhio da vicino.
17. Rodrigo GUTH (BRA/GER), difensore centrale classe 2000, dall’ATALANTA al NEC NIJMEGEN, prestito
Dopo l’esperienza a Pescara, l’Atalanta ha mandato il suo giovane centrale di Curitiba a Nimega, diventando il terzo giocatore della storia del NEC ad arrivare al De Goffert da una squadra di serie A, dopo Zimling e Barreto. La mossa per far crescere questo ragazzone alto 1 e 90, di buon piede e talento è buona ma, per ora, solo in teoria, perché il NEC nel suo ruolo ha uno dei giovani più interessanti dell’intero campionato olandese: Cas Odenthal, anche lui del 2000, prodotto del vivaio rossoneroverde e già in evidenza in Eerste la scorsa stagione. Infatti, finora Guth non ha giocato neanche un minuto. Ma la stagione è lunga, vedremo come andrà.
18. Ridgeciano HAPS (SUR/NED), terzino/ala sinistra classe 1993, dal FEYENOORD al VENEZIA, costo: 0,5M€
Colpo dell’ultimo giorno di mercato, di Haps ne scrissi qui su Bauscia Cafè a giugno dell’anno scorso nella mia rassegna dei top del campionato olandese. È un terzino decisamente offensivo, tanto da essere stato schierato spesso da Advocaat nella scorsa stagione come esterno alto di un 4-3-3. Giocatore che ha espresso una carriera inferiore ai suoi mezzi tecnici, al Venezia non resta che augurarsi di trovare l’Haps della stagione 2019-20, perché in quell’annata (fino allo stop dovuto alla pandemia) il terzino cresciuto nell’AZ aveva giocato a livelli senza senso, rivelando prestazioni di valore assoluto nel ruolo, ben al di là dello standard che si vede in Eredivisie.
19. Abdoulrahmane “Abdou” HARROUI (NED), centrocampista centrale classe 1998, dallo SPARTA ROTTERDAM al SASSUOLO, prestito oneroso (0,5M€) con diritto di riscatto
Per me, nel rapporto qualità / prezzo, uno dei colpi migliori del calciomercato. Anche lui era finito nella mia personale classifica su Bauscia Cafè l’anno scorso, e a differenza del centrocampista sardo, oltre ovviamente a un valore assoluto che Harroui deve ancora ampiamente raggiungere e dimostrare, c’è un gap di intensità di gioco da colmare e ha propensioni più offensive. In ogni caso, “Abdou” ha tutto per migliorare, trasformandosi in un centrocampista bravo in tutte le fasi per sfondare nel Sassuolo e in nazionale (per ora l’under 21 olandese: sarà interessante vedere poi cosa sceglierà avendo la possibilità di poter giocare anche per il Marocco). L’Italia è il campionato giusto per farlo esplodere, e mi arrischio a dire che il suo nome diventerà in un paio di stagioni uno di quelli che saranno associati più spesso ad un trasferimento verso le squadre più forti.
20. Mohamed Amine IHATTAREN (NED), centrocampista offensivo/esterno offensivo classe 2002, dal PSV EINDHOVEN alla JUVENTUS, girato in prestito alla SAMPDORIA, costo: 5,5M€
Da dove cominciare? Iniziamo con l’inquadrare il talento di Ihattaren raccontando cosa è successo tra il 2019 e il 2020, quando la federazione olandese e quella marocchina si sono sfidate in una guerra senza esclusione di colpi per convincere il buon Momo a non accettare la convocazione dell’altra federazione. E sì, perché in quel momento, a 17 anni, Ihattaren era titolare fisso del PSV di van Bommel che ha perso il titolo all’ultima giornata contro l’Ajax, lo stesso Ajax che si era preso il lusso di sbattere fuori Juve e Real e di arrivare a venti secondi da una clamorosa finale di Champions. Nessuno dei responsabili delle due federazioni voleva rinunciare a un talento fuori scala.
D'altronde nell'estate 2019 sui taccuini delle 10 big europee, alla sezione "Olanda" c'erano cinque nomi: de Ligt, de Jong, van de Beek, Ziyech, e lui: Ihattaren twittaloEcco, il talento di Ihattaren è grande abbastanza da aver causato tutto questo, e naturalmente anche lui era nella nostra lista dell’anno scorso. Cosa è successo poi? Perché questa “svendita” a prezzo di saldo nell’ultimo giorno di mercato? Innanzitutto, una di quelle cose molto pesanti per chiunque, e in un atleta così giovane diventano delle bombe psicologiche i cui effetti sono imprevedibili: Ihattaren ha perso il papà, malato da tempo, nell’ottobre del 2019. L’estate successiva è arrivato Roger Schmidt alla guida del PSV, e il suo 4-4-2 (quasi un 4-2-4, in realtà) allora come oggi non trova mai Ihattaren come opzione migliore in rosa per nessuno dei sei ruoli tra centrocampo e attacco dove il centrocampista di Utrecht potrebbe essere schierato: non ha il passo dell’ala pura, non quello dell’interno di un centrocampo a due; la mezza punta può farla, ma Schmidt ha chiamato Götze, svincolato, convincendolo a firmare per i Boeren. Potrebbe al limite giocare esterno offensivo quando Schmidt gira su un 4-3-3, ma a febbraio esplode il talento di Noni Madueke, ed è chiaro a tutti che in quel ruolo l’inglese ha sicuramente qualcosa in più, e non solo di Momo. Insomma, troppo e tutto insieme per un ragazzo che sarà anche un enorme talento ma è ancora molto, molto giovane. Raiola decide di portarlo via, anche perché dopo l’ultima annata anche il talento s’appanna e le incertezze aumentano. In più Schmidt ottiene buoni risultati, ed è chiaro che anche per la stagione 2021-22 le cose non cambieranno.
21. Teun KOOPMEINERS (NED), centrocampista d’ordine/mezzala/difensore centrale classe 1998, dall’AZ ALKMAAR all’ATALANTA, costo: 12M€
Di questo ragazzo, ormai, chi mi segue odia anche il nome, tante le volte che ne ho scritto. Ma è sicuramente l’acquisto – insieme a Ihattaren – che più intriga e che vede spostarsi dall’Olanda all’Italia un potenziale top del ruolo. Koopmeiners sarebbe stato l’acquisto perfetto anche per l’Inter: avrebbe coperto l’annoso vuoto del vice-Brozovic, avrebbe potuto coprire due dei tre ruoli della difesa, e visto purtroppo cos’è successo pochi mesi fa, avrebbe potuto tranquillamente giocare al posto di Eriksen. Se lo godrà l’Atalanta che lo inserirà gradualmente con lo scopo dichiarato di subentrare a un giocatore di grande rendimento e affidabilità come Remo Freuler. Koopmeiners trova una colonia olandese ad aspettarlo e un allenatore che dovrà limare molte cosette qua e là, innanzitutto il ritmo del suo passo in gara. Però porta in dote alla Dea una duttilità rara, grande intelligenza calcistica, carattere e un sinistro da trequartista: cose che, tutte assieme, non si trovano certo nel primo che passa.
22. Zinedine MACHACH (MAR/FRA), centrocampista centrale classe 1996, dal VVV VENLO al NAPOLI, fine prestito
Dopo tre prestiti in serie B, il Napoli ha trovato l’opportunità di mandare Machach in Eredivisie, a Venlo. Come ricordato sopra, commentando i trasferimenti di Braken e Donis, i gialloneri limburghesi hanno trovato la retrocessione alla fine della stagione. Machach ha avuto il suo spazio con una ventina di partite da titolare e qualche altra presenza qua e là, senza infamia e senza lode, ma non ha certo disputato una stagione indimenticabile. Il Napoli l’ha già dirottato in Ungheria, alla Honved.
23. Lisandro MAGALLÁN (ARG), difensore centrale classe 1993, dal CROTONE all’AJAX, fine prestito
Dopo averci riflettuto a lungo, sono arrivato alla conclusione di sapere qual è, infine, la funzione calcistica di Magallán: è quella di dimostrare a tutti che anche l’Ajax sbaglia clamorosamente gli acquisti. I nove milioni pagati dall’Ajax al Boca nel gennaio del 2019 si sono tradotti in campo, nell’ordine, in:
- Fare 90 minuti all’esordio assoluto in una gara di coppa d’Olanda, la prima partita giocata con la maglia dell’Ajax dall’inizio alla fine e anche l’ultima
- Fare due presenze in campionato 2018/19 per complessivi 64 minuti di gioco, di cui 60 terrificanti all’esordio da titolare: Feyenoord-Ajax 6-2, la sconfitta più pesante contro gli arcirivali dal 1965 ad oggi
- Far decidere ten Hag di sostituire un difensore dopo 60′ non per infortunio ma per disperazione
- Non aver mai più giocato da titolare con la maglia dell’Ajax dopo quella partita
- Non aver mai più giocato in Eredivisie con l’Ajax dopo i 4 minuti della sua seconda presenza
- Aver totalizzato altre due presenze per un totale di 11 minuti in due finali di Supercoppa d’Olanda
- Aver giocato 8 minuti complessivi in Champions League, di cui due contro la Juve
- Aver giocato gli altri 6 minuti nei tempi di recupero in cui ha sostituito van de Beek sul 2-2. Contro il Tottenham. In semifinale. Al ritorno.
- Scivolando goffamente e mancando così la chiusura su Dele Alli. Che comodamente fa l’assist a Lucas Moura
- Che segna il gol del 2-3.
Con l’Alaves s’è salvato per miracolo l’anno successivo, col Crotone è retrocesso, ora è stato mandato all’Anderlecht ad agosto. Ha ancora zero presenze con i belgi, ma l’Anderlecht è già dodicesimo dopo sei giornate. Spero non ci siano fra voi tifosi dei Biancomalva.
24. Alessio MICELI (ITA), centrocampista difensivo classe 1999, dal PIACENZA al DORDRECHT, trasferimento a zero
Cresciuto nella Lazio, Miceli ha deciso di venire a misurarsi in Eerste, in un club storico del calcio olandese che però ha visto l’Eredivisie una volta soltanto negli ultimi 25 anni; per giunta, nelle ultime stagioni ha chiuso sempre nei bassifondi della seconda divisione del calcio olandese. Ad allenarlo trova Michele Santoni, una carriera sviluppata in diversi ruoli tra l’Italia e l’Olanda, e che era stato tra le altre cose video-analista di Frank de Boer all’Inter. Sinora 5 presenze su 5 gare di campionato: anche se non sempre da titolare, è comunque un buon segnale per il giovane italiano.
25. Nikolaos “Nikos” MICHELIS (GRE), difensore centrale classe 2001, dal MILAN al WILLEM II, prestito con diritto di acquisto
Il centrale difensivo della Primavera rossonera approda a Tilburg per trovare spazio in un Willem II molto rinnovato dopo l’ultima sconcertante stagione che li ha visti iniziare con i preliminari di Europa League e finire con la salvezza all’ultima giornata. Il ragazzo greco preso dal Milan nel 2019 dall’Asteras Tripolis è sempre stato considerato benissimo dal settore giovanile del Milan, e mi sorprende un po’ vedere che la cessione in prestito include anche un diritto di riscatto. Per lui già due spezzoni di gara con i Tricolores.
26. Samuele MULATTIERI (ITA), attaccante/mezzapunta classe 2000, dal VOLENDAM al CROTONE, prestito triangolato dal club proprietario del cartellino, l’Inter
E fu così che i tifosi nerazzurri scoprirono l’Eerste Divisie: seguendo uno dei gioiellini della “cantera” nerazzurra sbarcato in prestito in una delle cittadine olandesi più famose tra le mete turistiche dei Paesi Bassi, ma anche fucina di talenti calcistici a nastro nonostante una popolazione di soli 22.000 abitanti circa.
Mulattieri è arrivato come giocatore talentuoso e offensivo, ma l’allenatore del Volendam nonché nostro ex-centrocampista, autore del gol-vittoria in una memorabile finale di coppa UEFA contro il Casinò Salisburgo, l’ha messo subito centravanti, e in questo nuovo ruolo Samuele è esploso segnando 19 reti in stagione. Girato a Crotone, ha continuato con lo stesso passo: 3 partite 4 reti. Adesso è evidente che si debba seguire molto da vicino come Mulattieri continuerà a sviluppare il proprio talento, e magari ricordarsi di mandare anche una scatola di cioccolatini a Wim.
27. Jens ODGAARD (DAN), centravanti classe 1999, dal SASSUOLO al RKC WAALWIJK, prestito
Toh, chi si rivede! L’ex-speranza nerazzurra ceduto al Sassuolo, è stato mandato in giro per l’Europa a cercare di maturare e fare esplodere quei numeri che nella Primavera dell’Inter sembravano evidenti. Invece dopo un anno un po’ in chiaroscuro a Heerenveen, Odgaard non ha trovato spazio al Sassuolo e ha continuato a girare (Lugano, Pescara). Torna in Eredivisie come attaccante esterno, un gol nelle prime tre partite. Vediamo se è l’anno giusto.
28. Gaetano Pio ORISTANIO (ITA), centrocampista offensivo classe 2002, dall’INTER PRIMAVERA al VOLENDAM, prestito
Fatto sta che il giocatore della Primavera interista di maggior talento tecnico individuale è stato mandato alla corte di Wim Jonk per giocare e migliorare il proprio gioco. È anche già arrivata la prima da titolare, coincisa con una sonora vittoria per 5 a 0. Il Volendam non è partito bene, ma la squadra ha tutto per lottare per la promozione, ed Oristanio ha i mezzi tecnici per essere protagonista come lo è stato Mulattieri nella scorsa stagione, gol a parte.
29. Thomas OUWEJAN (NED), terzino sinistro classe 1996, dall’UDINESE all’AZ ALKMAAR, fine prestito
Qui ho cannato alla grande: ero certo che Ouwejan a Udine avrebbe fatto benissimo e sarebbe riuscito ad affermarsi. Il terzino dell’AZ ha fatto stagioni sempre in grande crescendo, e certo l’esplosione di Wijndal l’ha un po’ messo da parte: ma i numeri di questo terzino tecnico e veloce si sono visti molte volte nelle sue stagioni all’AZ. L’Udinese non ha esercitato il diritto di riscatto, e l’AZ lo ha prestato al rinnovato Schalke, in Zweite Bundesliga, sperando di rilanciare una carriera inceppatasi sul più bello.
30. Filip STANKOVIC (SRB), portiere classe 2002, dall’INTER al VOLENDAM, prestito
Quindi, dopo Mulattieri, non solo l’Inter non ha lasciato, mandando Oristanio a Volendam, ma ha anche raddoppiato col figlio di Dejan. Anzi, in realtà Filip è arrivato subito ed ha giocato titolare immediatamente. Prima partita molto buona, nella seconda è incappato in un rosso per un mani volontario fuori area dopo 5′ di gioco per evitare un gol fatto. È giovanissimo, e si vede, ma spero che Jonk insista su di lui.
Le due partite che Stankovic non ha disputato col Volendam, una per squalifica e l'altra per infortunio, sono state giocate molto bene dal sostituto, suo coetaneo, e non è una buona notizia per il giovane nerazzurro. twittalo31. Idrissa TOURÉ (GER), centrocampista centrale classe 1998, dal VITESSE alla JUVENTUS U23, fine prestito
In una stagione positiva per i gialloneri, il ragazzo cresciuto nel Red Bull Lipsia ha trovato uno spazio da prima riserva di centrocampo, con venti presenze accumulate e discrete prestazioni. Il Vitesse, però, non ha ritenuto di dover fare un’offerta e secondo me in questo caso ha sbagliato, perché con Letsch in panchina e il suo 3-5-2 Touré avrebbe potuto crescere ancora. La Juve l’ha ceduto per un milione al Pisa in B dove l’ex-nazionale Under 19 tedesco, a mio parere, servirà molto e potrà fare molto bene.
32. Dennis VAN DER HEIJDEN (NED), attaccante classe 1997, dal TOP OSS al CARPI, fine prestito
È un po’ lunga, in effetti, ma adesso se ve la chiedono avrete sotto mano la definizione precisa di calcio mercato-random.
33. Junior VAN DER VELDEN (NED), difensore centrale classe 1998, dal DEN BOSCH alla VITERBESE, trasferimento a zero
Cresciuto nell’Utrecht, va a Den Bosch dove gioca due stagioni abbastanza anonime. Dopo di che me l’ero perso e lo ritrovo a sorpresa a Viterbo. Alla prima di campionato gioca titolare subito, contro la Fermana. Non una partenza memorabile per un difensore, visto che finisce 3 a 3. E chi segna dall’altra parte? Proprio lui! Il nostro numero 3 della lista, Don Bolsius! E come avrebbe mai potuto metterla dentro, altrimenti?!?
34. Sydney VAN HOOIJDONK (NED), centravanti classe 2000, dal NAC BREDA al BOLOGNA, parametro zero
Ecco, questo è il tipico caso in cui è giusto scommettere, per tanti motivi. Il primo, è il DNA: Pierre van Hooijdonk è stato un grandissimo attaccante, anche se con una carriera un po’ strana, che ha avuto anche la sfortuna di trovarsi davanti in nazionale giocatori come Bergkamp e Kluivert, altrimenti Pi-Air avrebbe giocato molto di più delle 46 presenze che ha totalizzato. Il secondo è il costo: Sydney arriva a Bologna a parametro zero, e per le qualità intraviste è una scommessa che ha senso. Il terzo è ovviamente il giocatore in sé: molto diverso dal padre, ha però fisico e grinta per poter riuscire a far bene, nonostante una certa rozzezza generale. Se dovessi dire un giocatore al quale potrebbe somigliare una volta cresciuto, direi Belotti, però la distanza tra ciò che ha fatto vedere al NAC e quello che serve in serie A è, a mio modesto parere, abissale. Vedremo dove il lavoro quotidiano, svolto con compagni di livello molto più alto di quello cui è abituato, riuscirà a portarlo.
35. Nikita VLASENKO (SUI/UKR), difensore centrale classe 2001, dalla JUVENTUS U23 all’EXCELSIOR, prestito
Dopo un annata con zero presenze a Sion, la Juve manda ancora una volta in Olanda uno dei suoi ragazzi. A Rotterdam, sponda Excelsior, è arrivato Vlasenko, ragazzo cresciuto a Lugano nel Team Ticino e portato a Torino dai bianconeri. Vlasenko ha già esordito da titolare in una roboante vittoria esterna per 5-0 a Den Bosch, sarà interessante vedere come crescerà in Eerste Divisie questo difensore centrale dalle interessanti prospettive.
36. Lukáš ZIMA (CZE), portiere classe 1994, dal GENOA al VVV VENLO, trasferimento a zero
Dallo Slavia al Genoa a 18 anni, poi dal 2012 al 2021 il cartellino di Zima è rimasto sempre nelle mani del Grifone che però non gli ha concesso neanche un minuto, neanche per sbaglio. Tanti prestiti in questi anni, con le ultime due stagioni a Livorno. Qui sospetto che gli stessi che sono andati a prendersi Braken abbiano visto il gigante di Hradec Kralove (è alto 1.96). Il Genoa non gli ha rinnovato il contratto e Lukáš è volato in Limburgo, contratto di due anni. Per lui subito la maglia da titolare e 5 partite su 5 giocate.
Raspadori a gennaio.
Lo sento…sarà nostro.
Deve esserlo.
Magari….ma vedo solo due strade percorribli: (a) il Sassuolo si accontenta dell’unica una gamba sana di Sanchez, del sarcofago di Sensi e di un paio di lavatrici ricondizionate per lavare le magliette; (b) Carnevali viene deportato in Cina con l’accusa di spionaggio industriale e per il riscatto si chiede Raspadori più una fornitura di materiale Mapei per la costruzione del nuovo stadio.
Quale più percorrible? 😀
Io piuttosto spero nel rinnovo dei contratti dei nostri buoni per non fare la fine dei gonzi che perdono a zero i giocatori. Su questo conto in Marotta
….e pensare che qualcuno si fa i rasponi con Satriano….
Per domenica torna ad arbitrarci, dopo ben 3 anni, il caro buon vecchio Orsato…
Cmq tranquilli, è da 14 anni che non ci fischia un rigore a favore.
Un bertonato a HvdD, dopo tanto mi ha fatto leggere le ultime sui giovanotti dei Paesi Bassi e dintorni (30’48”), ammetto che non ne conosco manco mezzo, incluso il giovin Dumfries, spero proprio diventi un’arma in più per questa stagione.
Siccome sono un ammiratore di Darmian da anni, credo che questo anno sarà lui a fare il titolare, dall’altra parte sarà l’ora di (finalmente) Dimarco e se tutto va bene anche per lui ci sarà presto merito e riconoscimento da parte di tutti/e.
Tra poco si ricomicncia con il campionato con vista Madrid…..
Anche se siamo in autunno una partita con il Real riscalda sempre al massimo.
Mi trovo in un momento “progressive-transition”, quindi vi dedico un pezzo di una band Italiana dimenticata ma un tempo ha fatto la sua bella figura.
Forza Ragazzi e Forza Inter.
Buonanotte
Secondo me non siamo mica così scarsi in panchina, siamo messi molto meglio che in passato.
Posso riconoscere alcuni vecchietti e alcuni gracilini mettono un po’ di apprensione in caso di infortuni i lunghi di titolari, ma più o meno è così ovunque (in Italia) però:
In attacco siamo meno devastanti con la coppia titolare ma abbiamo dei Seri ricambi per non spremere i soliti 2.
A centrocampo tra Cala Vecino Gaglia Sensi Vidal direi che Barella è Brozo possono riposare a turno per 20min a partita.
Dietro manca forse solo un sostituto di Bastoni, Rana e Dambro sono rincalzi che vorrebbero tutte le squadre italiane.
Perisic/Di Marco e Darmian/Dumfries
Metto come sorprese utili alla bisogna Kolarov e Satriano (nonno e nipote), il vecchio senza problemi fisici dovrebbe garantire spezzoni sufficienti e il ragazzo, che secondo me Inzaghi si vuole crescere in prima persona, mi sembra abbia carattere, ma credo in realtà che entrambi giocheranno proprio poco…
Ah, anche Radu lo immagino più impegnato quest’anno.
Dai messi male proprio no.
Ciao Javier, io sono tra i più critici della panca: scorso anno ne abbiamo usufruito pochissimo grazie ad una stagione di fatto priva di infortuni tra i titolari. E’ stata la nostra fortuna.
Quest’anno panca difesa è la stessa (un anno più vecchi tutti). Idem cc (Vecino, Gaglia, Vidal e quel che resta di Sensi erano gli stessi scorso anno). Abbiamo Di Marco al posto di Young e Dumfries per Hakimi su esterni. Davanti in panca si è aggiunto Dzeko ad un Sanchez su cui francamente è difficile fare affidamento visto la cartella clinica da immunodepresso. E parliamo sempre di due over30 abbondanti. Speranza è Satriano ma già con la Samp il suo impiego è da molti giudicato “rischioso”.
Hai ragione che in Italia non ci sono grandi panchine: però avere qualche govanotto in grado di subentrare dandoti 30 minuti di foga atletica non mi sarebbe affatto dispiaciuto: questa è stata la fortuna dei cuginastri
In difesa come già detto siamo un po’ stretti in effetti.
A cc Vecino non è esistito lo scorso anno e Vidal (pare…) si è portato un prob tutto l’anno più Cala Ex-novo
In Attacco mi conforta Correa in più come cambio (che secondo me diventerà titolare)
Boh io li vedo bene
Edio non ho perso le speranze per Eriksen.
Al momento è più probabile ed affidabile di Sensi.
@Hendrik
Sempre un piacere leggerti.
Grazie per l’ottimo post.
hai preso un giorno di ferie pure tu per leggerlo ??
Eh eh eh
Figurati, grazie a te.
Post fantastico, grazie!
Su Dumfries, dico umilmente la mia (ancora non definitiva, ovvio): non lo conoscevo affatto, non lo avevo nemmeno visto agli europei. Sono andato quindi a vedermi alcuni video, di quelli famosi sulle “skills”, e devo dire che, a giudicare da quelli, tanto male non mi è sembrato, anzi… sono fiducioso, va’
Adesso un piccolo esperimento tecnologico-sociale. Provate a digitare, semplicemente, la parola “inter” su Google, e date invio: nella fascia che appare sulla destra, risulta che il nostro allenatore è Luigi Radice, e che siamo (o siamo stati, non si capisce) al 4° osto in serie A… ottima prestazione dei Google 😀
😂è vero…per la sicura gioia di Interista Leninista😂
E perché mai dovrei gioire??🤔
Scusami tu ma mi scusi soprattutto l’ottimo Radice.
Non so perchè ho confuso Radice con Mazzarri.
Quando me ne sono accorto il commento non era cancellabile.
Un lapsus mentale veramente grave…soprattutto per Gigi.
Imperdonabile.
Scusarti? Radice, ovunque sia, ne starà ridendo, e io con lui!
Sarebbe semmai interessante ricostruire la catena di associazioni inconsce che ti ha portato ad un simile lapsus: ma temo che tu per primo ne saresti preoccupato!😂
Semplice stolitanza…a te piace sempre fare lo strizzacervelli, me è banale stolitanza 😂
Al Napoli è andata peggio…
8° posto – coppa Intertoto
Allenatore: Luciano Spalletti
Sensi lascia il ritiro della nazionale dopo due tribune consecutive ma nel frattempo pubblica una stories su Instagram in cui dice: “Ragazzi tutto ok, ci vediamo domenica allo stadio”.
L’unica cosa certa di tutto questo balletto è che il signore si ciuccia 3 milioni di euro a stagione per far fare la diva alla moglie a Milano.
Sensi ufficialmente out. Peccato, un talento di fatto perso per problemi psico/fisici.
Domenica vedremo se Inzaghino dimostrerà coraggio con Satriano o ripiegherà su Gaglia…inqueste partite si vede utilità di Sanchez, la versione più cara e vecchia di Sensi. Quando servono marcano sempre visita.
Coraggio Simone, dai spazio a Satriano: questi ragazzi devono poter giocare e, speriamo di no, anche sbagliare partita per crescere e rivelarsi una risorsa tecnica ed economica per la nostra Inter
ma chiii??? Satriano ???
ma vaia vaia…..
poi se con la Samp non vinciamo…………. ” si ok, pero’ abbiamo dato spazio a Satriano “
Meglio non vincere con Satriano in campo che non vincere con Gaglia mezza punta….altrimenti cosa lo abbiamo tenuto a fare se non gioca nemmeno quando tutte le altre punte sono out?
Il tuo commento è emblema Italia: paese di vecchi in cui piuttosto che dare fiducia ad un giovane, accettandone eventuali errori, si preferisce puntare su gente a fine corsa, basta abbia curriculum importante.
Poi però ci si lamenta che mancano i soldi e le prospettive: per forza, in panchina ci sono delle vecchie cariatidi alle quali va controllata la prostata più che pensare a giocare. E gli esami costano
vabbe’, se te sei nostradamus e sai gia’ che perdamo comunque….chapeau !!!
dove sta scritto che ci deve essere il Gaglia al posto di Satri.ano
Puoi gihoare a 1 punta, 2 punte, 1 punta e 2 1/2 punte….
non e’ che basta avere 20 anni
ed hai il pass per giohare in serie A….
Chi dice che non vinciamo? Tu lo hai scritto. Per me se giochi in un modo e per vari motivi ti tocca far giocare un giovane che hai voluto tenere perchè non provarlo invece di snaturare la squadra mettendo dentro peraltro non fenomeni?
Ho scritto Gaglia perchè se i sudamericani e Sensi non giocano rimane lui, semplice
@Hendrik: su Dumfries era partito fiducioso salvo poi dire di non pensare che toglierà facilmente il posto di titolare a Darmian.
Al buon Matteo non si può che volere bene, però se Dumfries non è superiore a Darmian, e spero vivamente lo sia in modo abbstanza netto, allora abbiamo un problema a dx.
Con il nostro modulo gli esterni sono fondamentali. Io confesso di non seguire campionato olandese per cui non so dare un giudizio su Dumfries. Ma che sia più completo e, quindi, più forte di Darmian lo davo per scontato
Darmian é uno che ha fatto il Dumfries, stiamo bene attenti: perché il buon Matteo é stato preso dal Manchester United quand’era al Toro. Non é una storia così diversa dall’essere al PSV e andare all’Inter. È più forte? In prospettiva lo é, ma stiamo partendo dal presupposto che Darmian sia scarso. Non é così, c’é un intero campionato 2020-21 a dimostrarlo, e guadagnarsi i galloni da titolare in breve tempo non essendo né Hakimi né Maicon non é roba da Dumfries. Lo diventerà, ma ci metterà un po’, per me.
Grazie. Interessante spunto da chi lo ha osservato. Lo diventerà per me è già molto
ma che storia e’.., quella di Inzaghino che domenica contro la Samp giochera’ D’Ambro al posto di Skriniar..??
ps- ottimo post di Hendrik van der Decken; domani prendo un giorno di ferie e lo leggo..
Siamo sempre li: ogni volta che si pesca in panchina tranne 2/3 elementi, è da mani nei capelli. Eppure un minimo di turnover, considerando impegni nazionali e quelli futuri che ci attendono, è obbligatorio
ok ma da Skriniar a D’Ambro , mi sembra un down grade pazzesco. ma metti sgRanocchia…