Bauscia Cafè

So Long(o), Samuele

Ci sono dei momenti che instantaneamente entrano nella memoria collettiva come un costume, come una identificazione di una generazione, quei momenti topici dove il tempo si ferma, l’aria si fa pù leggera. Li riconosciamo, sappiamo capire quando ci sono.

1969: l’uomo va sulla Luna.

1971: l’uomo va sulla Luna… di nuovo.

5 ottobre 2020, giorno di San Placido: Samuele Longo, lasciato da pargolo davanti ai cancelli di Appiano Gentile ancora in fasce ed adottato da tutto l’ambiente nerazzurro, lascia l’Inter a titolo definitivo, dopo una (1) presenza in una partita (persa) in maglia nerazzurra in nove anni.

In mezzo, nell’ordine: Espanyol, Verona, Rayo Vallecano, Cagliari, Frosinone, Girona, Tenerife, Huesca, Cremonese, Deportivo la Coruna, Venezia. Un professionista della sessione di mercato che è riuscito nell’impresa di farsi cedere in prestito per due volte (Piacenza e Genoa) perfino mentre era nella primavera. Un journeyman che ha fatto la fortuna di ryanair e vueling, un uomo che conosce più di mercato immobiliare delle case in affitto a breve termine che di tiri all’incrocio dei pali, un uomo, soprattutto, che puo’ dire di essere stato acquistato nella campagna acquisti che ha poi portato al triplete.

Trovare una immagine di Longo in maglia (senior) Inter e’ come il Gronchi rosa, per cui a imperitura memoria ecco il segno che ha giocato con l’Inter.

Oggi finisce una piccola era. Eravamo ormai abituati a vederlo tornare ad Appiano Gentile con l’inizio dell’estate e lo avevamo ormai associato alla bella stagione come facciamo con le rondini a Marzo.  Longo esce dal nido per intraprendere la sua strada. Guarderemo la nostra casella delle cessioni in prestito come se fossimo diventati anche noi un po’ grandi assieme a lui.

E così, fra vent’anni, ci chiederemo seduti sulla poltrona davanti a un camino e con un brandy in mano, con una punta di nostalgia, che cosa stavamo facendo quando Samuele Longo è stato ceduto a titolo definitivo?

Ovviamente si fa per ridere, tanti auguri a Samuele per un grande proseguo della sua carriera.

Tzara

Nella vita ha cambiato città, Nazione, lavoro e amori ma l'Inter è sempre rimasta. Non ha molti desideri, ma se riavesse un centrocampo con Veron, Cambiasso Stankovic e Figo non si dispiacerebbe.

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