El más grande

Questo è stato, è e sempre sarà il Mondiale di Messi, così come quello dell’86 è il Mondiale di Diego Armando Maradona e della Mano de Dios. Non c’è niente da fare: è solo una narrazione e non per forza la realtà, ma le storie sono lo strumento umano più potente e la Storia del calcio recherà per sempre questa targhetta

Qatar 2022 – Argentina – Lionel Andrés Messi Cuccittini

Andiamo subito al sodo: quanto c’è di vero in questa storia? Quanto merito è di Messi e quanto della squadra? Ha “maradoneggiato” portando al trionfo una squadra inadeguata?

Nic92: Il merito di Messi è la sua qualità, indiscussa. Lasciamo stare Maradona, sarebbero servite altre condizioni ambientali, che probabilmente nessun giocatore del mondo vivrà mai, per potersi paragonare a Diego. Fino ad allora Maradona sarà il più grande. L’Argentina ha vinto per le qualità di centrocampo e attacco, per il suo portiere e perché non ha mai consumato appieno lo psicodramma che è sempre stato dietro l’angolo senza mai concretizzarsi

Nk³: È senza dubbio il trionfo di Messi, che si è espresso a livelli altissimi, ma pochi si rendono conto che l’Argentina è entrata in una generazione -o forse due- d’oro. La Coppa America vinta al Maracana contro il Brasile non è una impresa inferiore, le cinque finali in 8 anni non sono state raggiunte per caso. È il trionfo di Messi, sì, ma circondato da compagni di livello assoluto che avrebbero dato la vita per fargli vincere questo Mondiale.

Il_Casa: Merito del gruppo, ma se questi giocatori sembravano “in missione” ad un certo punto è perché riconoscevano il loro leader tecnico e si sarebbero buttati nel fuoco per lui. Messi è stato trascinatore, capocannoniere della squadra e ha messo 7 gol e diversi assist, alcuni dei quali parecchio pesanti in un momento in cui l’Argentina era ad un passo dalla fine. A 35 anni. Che cosa gli vogliamo dire? Ha vinto tutto. Ha fatto tutto.

Hendrik: L’Argentina ha avuto i meriti di chi vince in salita, e chi vince in salita merita di vincere e stop. Perdere la prima gara in quel modo avrebbe ucciso quasi chiunque. Però l’Argentina ha Messi e non solo lui: ha una serie di ottimi gregari devoti alla causa, che in partenza sapevano di doversi immolare per preservare la freschezza del giocatore superiore, che li ha ripagati alla grandissima. Non so dire se Messi abbia “maradoneggiato”: probabilmente no, o meglio non quanto Diego fece nell’86. Però siamo lì, il peso specifico è il medesimo, e questa coppa è sua tanto quella dell’Azteca fu di Maradona.

Jack32: Cosa manca a Messi per essere considerato il più forte di tutti i tempi? Fino a domenica gli mancava un mondiale. Adesso? Perché continuiamo a cercare il paragone con Maradona? Messi è il calciatore con più presenze in un mondiale. Miglior marcatore assoluto dell’Argentina. Ha praticamente già vinto l’ottavo pallone d’oro. Nessuno, come lui, ha dominato il calcio per quasi 20 anni con una continuità senza precedenti. In questo mondiale ha segnato la metà delle marcature della sua squadra, e il gesto tecnico più bello del suo mondiale non sarà nemmeno un gol, ma l’assist inconcepibile per Molina contro l’Olanda. Ha vinto una delle cinque squadre più forti di questo mondiale, che aveva in dote il più forte calciatore della storia.

Grappa: Messi è l’Argentina. Senza di lui questa squadra non sarebbe esistita. E queste sono banalità. Ma Messi era l’Argentina anche 4 anni fa, e in nessun modo quella squadra sarebbe potuta arrivare in fondo. Quest’anno c’erano tante cose al posto giusto, c’era la base che serviva a un fenomeno assoluto come lui per poter trascinare i compagni fino alla fine, e c’era, in lui e in Di Maria, la disperazione di chi sa di essere “terminale”, di chi si sta giocando tutto, tutta una carriera e tutta una vita, senza possibilità di appello.

Oldman: Inadeguata una ceppa, miglior portiere, difesa dignitosissima con giocatori non di primissima fascia ma tutti molto molto affidabili, centrocampo che randella il giusto e crea moltissimo. La finale di McAllister sarà la partita della vita ma se si conferma a questi livelli questo diventa il primissimo acquisto da fare a gennaio (24 anni gioca nel Brighton…) Davanti Scaloni si è inventato un centravanti se non bellissimo anche lui molto molto efficace che ha messo in panchina Lautaro. Di Maria vabbé se è in forma neanche a parlarne. Questo per dire che Messi non è stata la torta ma la ciliegina e diciamocela tutta il vero fenomeno della finale è stato Mbappé che ha fatto una partita pazzesca tenendo a galla fino alla fine la Francia. Messi comunque ciliegina enorme e giustissimo vincitore a coronamento (ma siamo sicuri smetta così presto?) di una carriera straordinaria.

Insomma, Messi enorme. Ma anche Gvardiol, Bellingham, Ramos, Fernandez e Amrabat sono stati incredibili, o – sempre a proposito di extraterrestri – Kilian Mbappé. Chi vi ha emozionato di più?

Nic92: Mac Allister e Emiliano Martinez

Nk³: Se non vi ha emozionato Lionel Messi non siete umani, o non avete capito cosa avete visto.

Il_Casa: Se parliamo di pura emozione, Messi non ha rivali: questo mondiale non è la consacrazione di una carriera, è il punto apicale di un’epica sportiva.

Hendrik: Per me, ma ovviamente non posso dire di essere sorpreso, Cody Gakpo ha fatto vedere che il suo livello è ormai quello del vertice. Sono anche molto contento per Weghorst, per me uno dei centravanti più sottovalutati degli ultimi 4-5 anni, peccato che la sua impresa non sia servita a nulla contro il fato albiceleste già scritto nelle stelle. Poi ci sono molti giocatori che mi sono piaciuti tanto: Ounahi e MacAllister, ovviamente, poi Ziyech ha fatto un mondiale di grandissimo spessore tecnico e di personalità. Tra altri nomi meno noti, mi ha davvero impressionato il saudita Kanno, un centrocampista di livello superiore che potrebbe giocare tranquillamente in una delle leghe top. Chiudo con il difensore del Camerun Castelletto, uno che farebbe comodo a tantissime squadre, con il terzino destro croato Juranovic, bravissimo, e con Nico Tagliafico, che è andato al Lione per 4 milioni e mezzo di euro dimostrando ai mondiali come almeno la metà dei DS europei non capisca molto di calcio: di certo quello del Lione sa come si fa.

Jack32: Come si fa a non dire Leo Messi, per il suo percorso, per la vittoria, per la consacrazione di fronte alla storia? O Mbappé, che con una tripletta nella finale di un mondiale ha già certificato che dominerà il prossimo decennio calcistico? Dietro di loro Modric, campione infinito, capace di fare brillare una squadra senza particolari stelle ed accompagnarla, ancora una volta, sul podio del mondo.

Grappa: Chi scrive su questo blog sa quanto i portieri mi disturbino. Il loro è un ruolo inumano e terribile. Per questo, è impossibile non essere meravigliati da ciò che ha combinato Martinez in questo mondiale. A parte l’ovvio Messi, il mio nome è il suo.

Oldman: Sono stati davvero tanti i giocatori sorprendenti, ne potrei pescare uno a caso in moltissime formazioni, il Marocco su tutte, ma anche Corea, Iran, Senegal per citare le nazionali con meno aspettative di fuoriclasse. Ma al netto dei nomi questa varietà di giocatori di altissimo livello dovrebbe essere da lezione ai nostri fenomenali Direttori Sportivi che certe volte si focalizzano sulla stella in vetrina e non vedono l’affare sugli scaffali interni. E questo vale anche per i giocatori in vendita per i quali schifiamo offerte con le quali potremmo rifarci mezza rosa guadagnandoci pure.

Infine, per chi è rimasto e ha ancora voglia di giocare: qual è la top-11 di Qatar 2022?

Hendrik: 433: Martinez, Juranovic, Gvardiol, Aké, Hernandez; Griezmann, Amrabat, MacAllister; Ziyech, Messi, Mbappé

Grappa: Temo che usciranno fuori più o meno tutte formazioni uguali, ma vado comunque: 4-3-1-2. Martinez; Hakimi Pepe Romero Mazraoui; Enzo Amrabat Macallister; Modric; Messi Mbappé.

Oldman: Copio quella di Hendrik con 4 modifiche dietro. 433: Livakovic, Hakimi, Gvardiol, Marquinos, Sosa; Griezmann, Amrabat, MacAllister; Ziyech, Messi, Mbappé.
Anche Bounou e Martinez in porta sono stati straordinari e anche loro avrebbero meritato di giocare titolari in questa formazione.
In difesa ci potevano stare almeno 2 cambi per ruolo più o meno dello stesso livello. Ho messo Sosa e non ho messo Hernandez perché mi sta davvero sui coglioni ma per l’esterno sinistro non ci sono molti dubbi. Da centrocampo in su invece nessun dubbio i migliori del mondiale sono quelli che abbiamo inserito e di gran lunga sulle prime riserve. Amrabat e MacAllister prestazioni straordinarie, Messi e Mbappé, vabbè neanche a parlarne, ma quello che mi ha fatto davvero brillare gli occhi è stato Ziyech, giocatore sublime.

Insomma, calano i riflettori su Qatar 2022 e su questa strana esperienza bausciana di provare a raccontarli a modo nostro (che è un mix fra “male”, “a caso” e soprattutto “con tanta passione”). Speriamo che sia valsa la pena per voi di leggerci, perché per noi questo Mondiale è stato interessante e qualcosa di più: il miracolo guerriero del Marocco, lo spirito di squadra giapponese, le proteste iraniane e poi loro due… Messi e Mbappé, Mbappé e Messi. Il finale è stato da urlo: Lionel ha probabilmente scavalcato Maradona come più grande di sempre dal punto di vista calcistico, anche se Diego resta il personaggio più grande che Eupalla ci abbia mai regalato; la finale è stata forse la più bella partita nella storia dei Mondiali, capace di superare anche quella che più di 50 anni dopo viene ancora ricordata come “la partita del secolo”, Italia-Germania 4-3 di Messico ’70.

Che dire, è stata una bella avventura. Bravo chi l’ha scritto.
Ci rivediamo fra tre anni e mezzo, sempre qui.