Bauscia Cafè
La presentazione all'Inter di Grigoris Georgatos

Sexy Georgatos (vol.02)

Il Bauscia Café è un bar come tanti altri, ed entrandoci potrete facilmente incontrare alcuni degli autori intenti a trascorrere la loro giornata: cioè, sostanzialmente, a passare il tempo fingendosi importanti. C’è Giuanín che cerca di tenere pulito, Nic che fa lo splendido e il Casa che non gliene fa passare una, il Maestro che incastra qualsiasi sfortunato di passaggio per raccontargli storie inverosimili sulle donne che avrebbe conquistato – succede solo nella sua fantasia, ma noi ci fingiamo stupiti ogni volta. NicolinoBerti prende appunti sperando un giorno di imitarlo, ma per ora si limita a creare nuovi account su social network equivoci per poi cancellarli in pochi minuti. In un angolo trovate di sicuro Hendrik che parla -da solo- di calcio olandese, mentre poco distante Zio Pino dà lezioni di calcio e di vita a Vujen e Jorginter. Al bancone di solito c’è Rupert appoggiato a disegnare con Python dietro che cerca di sbirciare, e di fianco Tzara e Nk con una birra o un amaro davanti. Sono dei professionisti loro due: se c’è da perdere tempo, che almeno lo si perda come si deve. Al tavolino sulla sinistra ci sono sempre solo l’Interista Stalinista e Grappa che discutono di calcio, politica e filosofia fantasticando una rivoluzione comunista che non realizzeranno mai, mentre Sgrigna da dietro al bancone (lui non tocca un goccio d’alcol, quindi lo serve) li ascolta sorridendo: non ci crede più lui, è passato dall’altra parte della barricata.

E’ qui che, ogni tanto, hanno luogo discussioni che meritano di essere riportate.


In giorni di timori, tensioni e incertezze come quelli che stiamo vivendo, c’è bisogno di aggrapparsi a figure autorevoli, che possano tranquillizzare l’opinione pubblica e riportare le discussioni su toni civili, all’insegna del buon senso.

È per questo motivo che oggi il post doveva scriverlo qualcun altro.
E invece ci siamo noi.
Benvenuto, Vujen.

Ciao Grappa, ben trovato. Amuchina ne hai?

Non ne ho bisogno, esco giusto da una profumatissima doccia nella quale ho provveduto a detergere, con estrema attenzione, ogni parte del mio corpo.
Mi risulta che anche tu sia reduce da una doccia.

Proprio così.

Forse qualcuno potrebbe insinuare che ce la siamo fatta assieme.

Non vedo chi possa voler mettere in giro certe illazioni. Torno ora da una battaglia al supermercato qua di fianco, sono riuscito a procurarmi un paio di guanti di lattice, di quelli per lavare i piatti, e due confezioni di Glassex. Meglio di niente… mi ci sono giocato una caviglia però. Sono tempi molto strani, hai ragione. Pieni di nulla e di tutto, non so se mi capisci. Senti ma quindi tu amuchina non ne hai proprio eh?

Ti ho già detto di no. Mai avuta, peraltro. Non credo in queste soluzioni eretiche. Le pandemie si combattono principalmente con la preghiera, non con questi artifizi.

No ma hai perfettamente ragione. E’ che sono incavolato nero per ‘sta storia, sarei dovuto andare pure a San Siro per la partita, avevo prenotato tutto, furgone, amici ad ore, paninazzi, birre ghiacciate già opzionate all’interno dello stadio. E invece…

Non capisco come tu ti possa permettere di pensare al calcio in una situazione come questa. Col virus che avanza, centinaia di contagiati, la gente che si mette le mascherine anche su per il culo, pensa al calcio, lui.
Comunque, sono un paio di giorni che mi chiedo:

Ma se Juve-Inter si gioca a porte chiuse, ci guadagniamo noi o loro? Che alla fine sono abituati ad avere lo stadio vuoto, e anche a giocare quando c'è gente che non si sente troppo bene. Condividi il Tweet

Grappa, mi sorprendi. Non ci guadagnano loro, non ci guadagniamo noi. Ci guadagna LASERIEA. Non so se la conosci, in realtà è una storia che si perde nelle pieghe del tempo, non si capisce dove sia il confine tra mito e realtà. LASERIEA – chiaramente questo è un dialogo verbale e quindi si pronuncia maiuscolo – è un essere dotato di vita propria. Metà Tavecchio, metà Ballardini, metà Vierchowod. Si nutre di spettacoli aberranti, di partite terminate a reti inviolate, di zero tiri in porta, di 25 falli tattici per tempo. Ha come maggior Messia in Terra nient’altro che Walter Mazzarri, si vocifera che si possa vedere spesso i pomeriggi di Gennaio in quel del Bentegodi, ma solo nelle giornate di nebbia atroce. Io non voglio fare allarmismo visto anche il periodo che stiamo vivendo, ma un derby d’Italia a porte chiuse può essere una carneficina, qualora dovesse palesarsi il mostro.
Spero che almeno sia allertato l’esercito, qualora si dovesse procedere con questa idea scellerata.

No certo, conosco bene la mitologia. Si tratta del celebre mostro a tre teste, che se ne tagli una ne rispuntano nove tutte con la faccia di Nicchi, e ti arrivano Manganiello e Tagliavento sotto casa a farti la multa perché hai parcheggiato con una ruota più avanti dell’altra, con Calvarese che ti squalifica il salotto se non ti togli le scarpe appena entri. A occhio, non solo mi aspetto che compaia domenica, ma che scenda direttamente in campo e giochi da protagonista.
Ah, senti, non per tornare di nuovo sul tema virus, ma questa devo dirtela: prima ho scoperto che il sindaco del paese dove vive il presunto paziente “zero” in Veneto si chiama Joe Formaggio.

Se il mostro comparisse domenica sarebbe catastrofico, Grappa. Una serata come questa potrebbe finire in tragedia. Spero almeno che questo magnifico ricaldamento climatico abbassi le possibilità del nebbione, altrimenti ci troveremmo con un Bastoni decapitato al decimo del primo tempo, per dire. Roba che in confronto la fragilità epocale di Sensi è un nonnulla. Tra l’altro – ti assicuro che è vero – si dice che LASERIEA tema molto l’amuchina. Non è che hai qualche amico che ne ha un po’ in più e vuole venderla? Pagherei molto bene.
Comunque Joe Formaggio lo conosco personalmente, bravissima persona. Un illuminato.

Dottor Formaggio.

Direi che a sto punto, conclamata la tua ossessione per questa cazzo di Amuchina, dovremmo sfruttare le tue conoscenze in ambito chimico e iniziare direttamente a produrla. Hai mica un camper?

Lo avevo ma l’ho venduto per due Nutella Biscuits, che ho poi permutato per la metà di Haaland – feci un buon affare, devo ammetterlo – ma poi ho transato la metà per un paio mascherine monouso, usate poco. Mi faccio un po’ troppo prendere dal momento forse. Ma quanto è forte Haaland?

… vabbè ho capito, andiamo con la Smart. Tu cucini e io spaccio. Ho sentito che questo genere di storie va a finire bene. Haaland mi sembra Majin Bu dopo che ha assorbito Gohan.

Ma dici che ci fanno entrare in Lombardia?

Andiamo in Calabria, quale Lombardia. Lì girano i soldi veri.

Tra l’altro hai sentito che hanno chiuso le scuole anche giù? Fanno il paio con il Friuli, che con zero contagiati ha dichiarato emergenza. Di dove hai detto che è Joe Formaggio?

Esercita la sua autorità ad Albettone, 2027 anime in provincia di Vicenza, e pare avere una sottile e velata antipatia per tutto ciò che proviene da più a sud del suo uccello.

Te l’ho detto che era un illuminato! Ma secondo te lui ce l’avrà un po’ di quella dannatissima amuchina?

amuchina
Se avete molti soldi potete comprare 100 kg di oro. Oppure questa.

Secondo me Joe con l’amuchina cuoce la pasta. E la usa pure per il soffritto.

Dicono che se la sniffi ti rende immune a tutto. Ora io, come sai, sono un uomo di scienza, e per amore della suddetta scienza vorrei provare. Dici che se ne riuscissi a trovare un po’ e la portassi ad Appiano Gentile mi farebbero entrare a vedere gli allenamenti? Sai che Conte è sempre un po’ restio a condividere i suoi segreti tattici.
Ma che poi alla fine che ci sarà da tenere nascosto, che giochiamo allo stesso modo da settembre.
Oh ma tra l’altro hai visto ‘sta storia della difesa a quattro? L’abbiamo fatta due volte! DUE!

Mi sembra giusto riportare la discussione su temi calcistici. Alla fine siamo pur sempre su Bauscia Cafè, non su Cazzinostri cafè, giusto? Bisogna parlare di calcio, di Inter, giusto?
E no, ora non utilizzerò di nuovo quel patetico stratagemma che prevede di affermare più volte una cosa per poi negarla nella frase successiva per elemosinare una mezza risatina, sarebbe la terza volta che lo faccio in questo post e non va bene, non siamo su Cazzinostri cafè ma nemmeno su Juventibus, e dai. Potrei farlo adesso che ho, diciamo, sfondato la quarta parete parlando direttamente col lettore, che quindi ha abbassato la guardia e potrebbe cadere vittima di un sagace e autoreferenziale colpo di scena, ma eviterò. Non siamo su Juventibus ma nemmeno su JoeFormaggio cafè, e dai.

Quindi. Lo dirò in maniera chiara e rapida:

Col 4-3-1-2 tutti, ma tutti eh, tutti starebbero al loro posto. È l’unico modulo che ci permette una simile coerenza.


Young e D’Ambrosio terzini, due centrali a caso fra quei tre; Brozo regista, Barella mezzala da battaglia, Vecino a fare casino, Eriksen a dipingere, e i due davanti. Torna tutto. Se Sensi fosse ancora un essere umano saremmo addirittura splendidi.

Purtroppo però è un po’ tardi per farlo diventare il modulo principale, andrebbe allenato con calma e assimilato.
Magari stiamo fermi un mese per il virus, Conte fa sedici sedute al giorno per preparare il nuovo modulo e a metà marzo siamo invincibili.

Però, c’è un però. Non ci dicono sempre come siano i concetti di gioco quelli importanti e non i moduli? Sarebbe una cosa clamorosa se Conte dimostrasse una volta per tutte che è così. Alla fine ricordiamoci che è un allenatore che ha fatto cose molto interessanti con un 4-2-4 che a ripensarci ora sembra fantascienza. La difesa a tre la promosse quando allenava quelli là, ma non subito, se ben ricordi. Poi vabbè allenò una Nazionale con ZazaPellè (ci rendiamo conto!?) e lì per forza dovevi giocare coperto. Ma secondo me è un allenatore più “malleabile” di quello che si crede. Non mi stupirebbe vedere questo modulo sempre più spesso, ora che abbiamo un trequartista davvero forte. E non sto parlando di Joe Formaggio, per quanto alcune sue uscite mi ricordino il Morfeo dei tempi migliori.

In assoluto non è un fondamentalista, come hai fatto notare tu nei primi anni usava un modulo totalmente diverso rispetto a quello che ha usato poi nelle stagioni successive. Ma ai tempi del 4-2-4 era davvero all’inizio, e una volta passato alla difesa a 3 non è mai più tornato indietro. I tre dietro e i due davanti sono state le sue costanti dal 2011 a oggi – tranne al Chelsea, dove cambiò a stagione in corso – quindi pensare che possa passare a quattro con leggerezza è utopia, per quanto mi riguarda. Almeno in questa stagione. Di sicuro però utilizzerà questo schema come variante a partita in corso, perché lo sa anche lui che è quello più congeniale ai giocatori che ha a disposizione. E magari, chissà, lo userà persino dall’inizio in qualche partita più “morbida”, ammesso che ce ne siano.
Poi vedremo come si muoverà sul mercato in estate. Se cercherà esterni a tuttafascia e difensori alla D’Ambrosio-Azpilicueta, avremo la certezza che non intenderà schiodarsi dal 3-5-2.

Possiamo dire che l’arrivo di un giocatorone come Eriksen gli abbia complicato i piani? Bonariamente, si intende.

Al Chelsea aveva Hazard, che non poteva stare tra i due davanti né in qualsiasi posizione che non fosse l’ala sinistra, e non poteva stare nemmeno in panchina perché troppo forte. E lì ha cambiato una delle sue costanti per farlo rendere al meglio. Mi sembra un caso molto simile a quello di Eriksen, probabilmente andrà a finire allo stesso modo. E se di complicazione si tratta, è una complicazione in senso positivo: dovrà scervellarsi per trovare una soluzione, ma questa migliorerà la squadra, per forza, visto il valore del giocatore.

Insomma mi stai dicendo che molto banalmente non rimane che attendere e vedere? Non dallo stadio però, dato che non ho trovato quella stramaledettissima amuchina.

Beh non so che piani avevi a parte questi. L’unica altra possibilità sarebbe quella di andare da Zhang e convincerlo a farti allenare.

Sì eh? Tienimi ‘sta cazzo di boccia di amuchina vuota, e sta a guardare.

Vujen controlla la bussola, si orienta in direzione di Appiano, e inizia a correre. Grappa si gira, chiede al barista del semplice alcool denaturato, e si lava le mani.

Grappa

Acquavite ottenuta dalla distillazione della vinaccia, dal contenuto alcolico non inferiore a 37,5% in volume. Molto in voga fra gli screanzati d'ogni genere.

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