Vittoria Importante

La vittoria di oggi contro l’Udinese è fondamentale per dare continuità di risultati e mantenere il passo delle squadre che ci sono davanti, il tutto mentre allunghiamo bellamente sulle inseguitrici. Una prestazione positiva in una gara non facile, soprattutto nel primo tempo, dove ci siamo trovati di fronte una squadra solida, arcigna e compatta dietro. Insomma, conosciamo l’Udinese, mai un avversario semplice, sempre molto fisico e strutturato: questa vittoria ci permetterà di affrontare la doppia sfida con Milan e Napoli da una posizione di classifica più serena. Si segnala inoltre un fine settimana piacevole per tutti coloro che tifano per squadre in bianco e nero, cosa che onestamente rallegra parecchio.

Nella prima metà di gara la squadra ha controllato bene il gioco, muovendo il pallone con perizia, pur senza trovare la via del gol. Abbiamo avuto diverse occasioni per sbloccare la partita, soprattutto con Barella, ma il gol nel primo tempo non è arrivato. Se in difesa non si è sofferto particolarmente – salvo in un paio di situazioni rivedibili – e a centrocampo è stato Brozovic ad avere letteralmente in mano la partita, negli ultimi trenta metri è mancato quello spunto, quel colpo in grado di spaccare la gara. L’Udinese ha accettato di lasciare il pallino in mano alla nostra squadra e ha mantenuto un baricentro basso, forse troppo basso, schierandosi di fatto a cinque, con tanta densità in mezzo al campo e spazi molto intasati. Non era affatto semplice scardinare quella difesa.

Il secondo tempo si è aperto come era finito il primo, con la Beneamata a fare la partita e l’Udinese dietro a difendere. Su una bella intuizione di Perisic, dopo un’ora di gioco è il Tucu Correa a spaccare la gara: ricevuta palla sulla sinistra, l’argentino punta rapidamente la difesa, disorienta Nuytinck e portata la palla sul destro batte Silvestri con un bel tiro sul primo palo. Francamente ci voleva. Se ne sentiva il bisogno. Mi auguro che questo gol, dopo un inizio di stagione passato più in infermeria che in campo possa dare un’ulteriore spinta al giocatore nelle difficili gare che ci attendono.

Dopo il vantaggio l’Inter è salita ancora di più sul piano del gioco, palleggiando con leggerezza e qualità. Il secondo gol è ancora firmato da Correa, servito da Dumfries con un buon pallone che il Tucu insacca in rete praticamente dal dischetto del rigore. Sul doppio vantaggio l’Inter in parte gestisce la gara e Inzaghi comincia la girandola di cambi per razionare le energie in vista dei prossimi impegni. Va registrato un calo di concentrazione intorno all’ottantesimo minuto, dove l’Udinese prima crea diversi pericoli e poi trova il gol, annullato per fuorigioco, sugli sviluppi di una palla inattiva. Subire un gollonzo in quel momento avrebbe riaperto la gara e ci avrebbe almeno regalato un quarto d’ora di sofferenza e insomma non ho particolarmente apprezzato l’approccio un po’ naïf in certe situazioni negli ultimi minuti, ma quando si vince è sempre più facile essere pignoli.

Parlando brevemente dei singoli vorrei segnalare una prova non appariscente, ma generosa, di Calhanoglu che complessivamente oggi non mi è dispiaciuto per attitudine e – pur senza particolari assoli – ha giocato una gara onesta. Decisamente in ombra nel primo tempo Correa, che fino al bellissimo spunto sul gol per me era stato tra i peggiori in campo, probabilmente uno dei giocatori più “fuori” dalla partita nella prima ora di gioco, salvo poi essere di fatto l’uomo che ha deciso alla grande la gara. Sulle fasce Perisic sta fornendo una certa continuità di rendimento ed è al momento per distacco il nostro miglior esterno in rosa, mentre Dumfries ancora zoppica sulla fascia destra: l’olandese oggi ha servito un buon assist per il Tucu nel secondo gol, ma ha fornito una prova un po’ arruffona a tratti.

Il giocatore però a mio avviso che sta facendo tutta la differenza del mondo è Brozovic. Il croato sta giocando con continuità a livelli altissimi da mesi e per quanto mi riguarda è da almeno un anno uno dei migliori centrocampisti al mondo nel suo ruolo. Ambidestro, straordinario per quantità e qualità, vede calcio e ha una capacità di leggere e anticipare lo scorrere del gioco che è incredibile. Era da rinnovare ieri. Non possiamo permetterci di perderlo, perchè al momento è il giocatore più insostituibile della nostra squadra per distacco.

“Non era una partita semplice, perché sapevamo che l’Udinese è una squadra fisica che ha messo in difficoltà diversi avversari. I miei ragazzi sono stati bravissimi perché c’è stato poco tempo per preparare la partita e l’abbiamo vinta meritatamente con l’aiuto di tutti, sia di chi ha giocato che di chi è entrato dopo. Dobbiamo continuare così, abbiamo conquistato due vittorie consecutive senza prendere gol e questa è la strada giusta”

Simone Inzaghi, Sky Sport

A parte gli ultimi minuti e qualche piccola sbavatura, l’Inter complessivamente nelle ultime uscite sta concedendo meno. Anche contro la Juventus e contro l’Empoli si era visto un maggiore equilibrio e credo che questa sarà la base su cui dovremo costruire le nostre fortune. L’Inter – come ci siamo sempre detti – ha senz’altro perso qualche freccia al suo arco senza Lukaku, Hakimi ed Eriksen, ma rimane comunque una squadra che complessivamente può trovare i gol che le servono nell’arco di una partita e più in generale di una stagione. Quello da cui tuttavia non possiamo proprio prescindere è la capacità di essere solidi e di concedere poco a qualsiasi avversario.

L'Inter oggi è un gruppo sano e coeso dove tutti i giocatori si sentono coinvolti e hanno consapevolezza della propria forza – almeno in Italia. twittalo

Detto che l’Udinese in avanti è davvero poca cosa ed i numeri in tal senso erano abbastanza eloquenti (12 gol in 10 partite prima di oggi), sono abbastanza contento di come la squadra ha interpretato la gara. Pur senza segnare anche il primo tempo personalmente non mi era dispiaciuto. Certo, possiamo migliorare, ma ho visto disciplina e organizzazione, con giocatori con conoscenze di squadra condivise e un pensare comune. Adesso non ci resta che attendere, le prossime due gare saranno essenziali per il campionato. Nonostante questo ritengo che la partita più importante sia quella contro lo Sheriff, dove dobbiamo assolutamente fare tre punti: questa squadra ha bisogno di passare il turno, anche sul piano economico e l’obiettivo è ampiamente alla portata.

Al momento l’infermeria è praticamente vuota e – facendo i dovuti scongiuri – questo è per noi fondamentale. Sanchez è un uomo che può dare tanto alla squadra se la condizione fisica glielo permette, come dimostrato anche ad Empoli e avere lui e Correa in buona condizione ci permette di avere un buon poker di attaccanti da cui attingere in un momento dove Lautaro, fresco di rinnovo, è parso un pelo in flessione. Anche a centrocampo mi auguro che questo momento di abbondanza perduri il più possibile, perchè ci sono diversi giocatori (Sensi, Vidal, Vecino) che possono dare tanto a questo gruppo e aiutare la squadra nel suo percorso in tutte le competizioni.

Non ci resta che attendere e guardare con fiducia alle prossime uscite. Per il momento ci godiamo questi tre punti e cominciamo a pensare alla delicata trasferta europea di Mercoledì sera, dove ci sarà senz’altro da soffrire, ma con la consapevolezza di avere i mezzi per raggiungere un obiettivo che francamente manca da troppo tempo.