Ci eravamo lasciati con Christian Eriksen che al 97° aveva chiuso e deciso il derby di Coppa Italia e per dare continuità da qui abbiamo ripreso. Al 7° del primo tempo dal suo piede destro sempre su punizione, questa volta in posizione defilata sulla destra, nasce il vantaggio nerazzurro. Cross tagliente in area e Improta, nel tentativo di anticipare Ranocchia, infila il pallone nella propria porta. Il vantaggio immediato ci mette nella condizione ideale di gestire il possesso e di andare alla ricerca del raddoppio. Cosa non semplice visto che i campani in fase di non possesso si schierano con un 352 serrato in cui gli spazi da trovare sono molto pochi.
Il gioco, che per la prima volta vede coinvolto Eriksen nel ruolo di regista, vive di fiammate. E una di queste nasce proprio dai piedi del danese che con un lancio di 40m di prima intenzione mette la palla sulla testa di Hakimi, il quale non la impatta bene per segnare. Le altre nascono dall’accoppiata Barella-Lautaro che in più occasioni sono bravi a recuperare palla a centrocampo e ribaltare l’azione, senza però trovare la via del raddoppio.
Nel secondo tempo il copione cambia di tema: l’Inter sempre con lo stesso spartito, il Benevento contiene meno rispetto alla prima frazione e grazie a questo la squadra nerazzurra, per l’occasione allenata da Stellini vista la squalifica di Conte, sfonda. L’allarme per i Sanniti arriva già al 48° quando un tiro di Eriksen finisce sulla traversa, complice una deviazione. Dieci minuti più tardi ci pensa Lautaro ad assestare il secondo colpo al Benevento. Da opportunista il Toro si trova il pallone dentro l’area dopo un rimpallo e con il sinistro brucia Montipò e ritorna al gol dopo sei gare di assenza. Lo stesso Lautaro al 67° è bravo ad intercettare con una scivolata il rinvio del portiere ed offre così un assist a Lukaku che con freddezza realizza il 3-0. Partita chiusa ma nonostante questo non è finita: dalla panchina entrano forze fresche ed è proprio una di queste (Sanchez) che pennella subito andando a pescare Romelu solo davanti a Montipò. Destro nell’angolino e 4-0 che chiude definitivamente il match.
Partite come quella di ieri sera nascondono sempre delle insidie e la cosa più importante è stato vedere il coinvolgimento di tutti i giocatori, cosa fondamentale considerando il calendario fitto di queste ultime settimane. Tutti sapevano cosa fare quando son stati chiamati in causa e di questo bisogna esserne contenti, poiché sta a significare che in partite come queste si può contare sull’utilizzo delle cosiddette seconde linee, dando un po’ di riposo ai titolari.
Personalmente la cosa più bella vista in campo ieri sera è stato l’utilizzo di Eriksen, che ha avuto continuità nel ruolo di regista ed ha interpretato alla perfezione il ruolo. Il danese, così come tutta la squadra del resto, mi è piaciuto tantissimo e si è adattato velocemente al nuovo ruolo. Ruolo in cui serve intelligenza tattica e Christian, da questo punto di vista, non è secondo a nessuno in rosa. Ha svolto un ottimo lavoro anche in fase difensiva, cosa che nel passato spesso e volentieri gli è stata rinfacciata. L’importante è stato ritrovarlo e su questo bisogna dare atto a tutto lo staff tecnico che sta lavorando tanto con lui e al giocatore stesso, che si sta applicando alla grande e sta usando tutte le sue qualità per mettersi al servizio della squadra. Eriksen è un giocatore di altissimo livello e siamo contenti sia con noi. Siamo finalmente contenti di quello che sta dando e speriamo che continui così.
Nessuna discussione: la strada è questa, continuiamo a correre. twittalo