Bauscia Cafè

Eredivisie 2021/22: i migliori Difensori

Ci risiamo: stagione finita, campionati finiti, anno pari…

Lo so, non vorreste saperlo, ma ve lo dico lo stesso: è l’anno in cui mi cimento nel solito delirio di fornire il mio “personalissimo cartellino” sui migliori giocatori dell’Eredivisie conclusasi col trionfo dell’Ajax, campione d’Olanda per la trentaseiesima volta. Ma oltre all’Eredivisie, come sempre, la valutazione è sull’intera stagione del calcio “Oranje” che ha visto accadere molte cose interessanti: tra queste, la vittoria del PSV in coppa d’Olanda per 2-1, proprio contro l’Ajax in una finale tirata, intensa e molto bella, come peraltro sono state quasi tutte le partite tra i “Boeren” e i “Lanceri” di quest’anno.

La prima di queste si è giocata proprio nel’atto inaugurale della stagione, lo “Johan Cruyff Schaal“, la supercoppa d’Olanda. Vinta anch’essa dai “Boeren” con uno 0-4 clamoroso (la supercoppa si gioca sempre nella Johan Cruyff Arena, lo stadio dell’Ajax), è stato il segnale inequivocabile che i Lanceri avrebbero dovuto sudarsi il titolo fino all’ultimo, come poi è stato.

Van Ginkel e Gakpo festeggiano i quattro schiaffoni dati all’Ajax all’Arena in Supercoppa d’Olanda

In campionato, l’Ajax ha restituito il favore con un 5-0 casalingo e poi la vittoria al Philips Stadion per due a uno: anche nei Paesi Bassi, come in Italia, il campionato si è deciso per due punti a vantaggio dei “Godenzonen“, e quindi si può tranquillamente dire che i quattro incontri tra le due squadre hanno deciso tutti e tre i trofei nazionali in palio nella stagione 2021/22.

Inoltre, il Feyenoord ha riportato di nuovo il calcio olandese in una finale europea, cinque anni dopo l’Ajax che giocò e perse, sempre contro Mou, la finale di Europa League.

E se la vittoria della Roma ha rispettato il pronostico, tutto si può dire tranne che il Feyenoord non abbia giocato all’altezza di una finale europea, facendo svanire i dubbi dei molti che pensavano – soprattutto in Italia – che i “Rotterdammers” ci fossero arrivati un po’ per caso. Sicuramente, vedendo il monte ingaggi del Feyenoord, la finale raggiunta andrebbe valutata in maniera molto più positiva di quanto probabilmente una finale persa lo sia.

Per finire, a differenza dell’Italia, e dopo un Europeo deludente, la nazionale olandese ha staccato con grande autorità il biglietto per i mondiali in Qatar: anche nelle recentissime uscite in Nations League, la squadra di Louis van Gaal ha fatto vedere moltissime individualità interessanti provenienti proprio dal campionato arancione. 

Denzellone nostro pareggia il conto contro la Polonia, 2-2 il risultato finale della gara di Nations League

Insomma, un’annata ottima per il movimento in generale, e però non così proficuo quanto a nomi “nuovi”. Diciamo pure che se andiamo a guardare quelli fatti due anni fa e anche i dieci giocatori che ho segnalato alla fine del girone d’andata, non c’è tutta questa novità né ricambio. Però la spiegazione potrebbe anche essere banale: a) non molti di quei nomi sono usciti dal campionato olandese per approdare ad altri lidi calcistici. Cioè, non tanti come succede di solito: probabilmente l’effetto pandemia ha fatto sì che si rischiasse solo su profili certi e molto meno sugli altri; b) se il punto a) è corretto, chiaramente una maggior stabilità tecnica ha portato ad un elevamento medio delle prestazioni, e il fatto che Feyenoord, PSV, Vitesse, Ajax e AZ fossero tutte ancora in corsa a febbraio nelle coppe, ne è senz’altro una prova convincente.

L’Eredivisie è, come al solito e per tutti i migliori giocatori di questo campionato, un trampolino di lancio per destinazioni più prestigiose e remunerative; sarà interessante vedere quanti di questi nomi si muoveranno, visto che dopo l’immobilismo delle ultime due campagne acquisti molti giocatori cambieranno casacca, e qualcuno di quelli che sono arrivati a scadenza di contratto l’ha già fatto.

Usiamo il solito “disclaimer”: questa rassegna non ha pretese di oggettività: è la mia opinione di appassionato e i nomi elencati sono solo il riflesso del mio gusto.

È assolutamente logico, quindi, che per coloro che guardano come me il campionato olandese, questi nomi possano essere tranquillamente rimpiazzati da altri. L’ordine (dal più basso in classifica al più alto) è vagamente basato su come ho visto il giocatore esprimersi nella stagione, più che su un valore assoluto del giocatore stesso.

Iniziamo, quindi, con i migliori difensori dell'Eredivisie 2021-22. twittalo

#10Michal SADÍLEK, FC Twente, maggio 1999, terzino sinistro/mediano, Rep. Ceca (32 pres. stag., 1 gol, naz. A)

Arrivato al PSV a 17 anni, Sadílek ha passato qualche anno a formarsi, giocando nella Jong PSV e collezionando anche un buon numero di presenze in prima squadra sotto la guida di Mark Van Bommel, sempre come centrocampista d’ordine. Un anno in prestito allo Slovan Liberec perché ad Eindhoven non c’era spazio, il ritorno e di nuovo in prestito al Twente pieno di ambizioni dopo un’annata vissuta pericolosamente. Quella vecchia volpe di Ron Jans ha visto nel centrocampista ceco un terzino sinistro: l’ha fatto giocare non più di sei volte lì, ma sono state le migliori partite di Sadílek in stagione, di cui tre o quattro strepitose, grazie al suo sinistro pregiato capace di crossare e passare in maniera raffinata e non banale. E per me son state sufficienti.

Il ragazzo rimane un centrocampista difensivo, pochi dubbi su questo: ma la possibilità di evolvere come terzino tecnico e di regia, secondo la tradizione olandese dei Chivu e dei Blind, è più allettante e convincente che mai, anche se essendo alto 1.70 è quel tipo di terzino che in Italia non vogliamo mai, perché “è troppo basso e non sa difendere sui palloni alti”. Torna a Eindhoven dopo una grande stagione, vediamo che succederà.

#9 – Maximilian WITTEK, Vitesse Arnhem, agosto 1995, esterno tutta fascia, Germania (42 pres. stag., 5 gol)

Se il nome vi sembra di averlo già sentito, forse è perché lui è quell’esterno che in Conference League, all’Olimpico, mandò in vantaggio il Vitesse con un gol eccezionale. I gialloneri, sotto la guida del tedesco Thomas Letsch (scuola Red Bull Salisburgo, uno dei molti buoni tecnici della nouvelle vague germanica) hanno navigato fino a raggiungere un sorprendente ottavo di finale di Conference League e fatto sudare parecchie camice ai giallorossi. Maximilian Wittek si è messo in luce proprio in Europa, visto che i 5 gol stagionali li ha realizzati tutti in Conference League.

Wittek era un onesto terzino, pescato tre anni fa dal Vitesse in Zweite Bundesliga, al Greuther Furth. Ma Letsch e la sua difesa a tre hanno messo il buon Maximilian nella condizione di esaltare i suoi pregi (ottimo piede, buona corsa, grande intensità) e limitare l’impatto dei suoi difetti (non una grande abilità difensiva, mettiamola così). Di certo ha fatto vedere quest’anno di essere un esterno a tutta fascia molto prezioso, e con la diffusione sempre maggiore dei sistemi fondati sulla difesa a tre, unita all’età ormai matura e con davanti le due o tre stagioni in cui si esprimerà all’apice della sua carriera, Wittek potrebbe far comodo anche a squadre un pochino più ambiziose del Vitesse.

#8 – Daley BLIND, Ajax, marzo 1990, difensore centrale/terzino sinistro, Paesi Bassi (46 pres. stag., 2 gol, naz. A)

Gira e rigira, tra i primi dieci c’è sempre lui. Bella forza, direte voi: in Eredivisie, se Blind non è tra i primi dieci ogni anno farebbe meglio ad appendere le scarpe al chiodo. La mia risposta è: mica vero. Un po’ perché come vedete in giro, negli ultimi anni l’Eredivisie si è trasformata nella miniera dei difensori centrali, e quindi di difensori buoni ce n’è sempre parecchi da segnalare. Ma molto dipende da lui, e dalla sua incredibile versatilità. Mentre l’anno scorso Blind ha fatto una stagione davvero dominante da difensore centrale, quest’anno Ten Hag l’ha dirottato nuovamente sulla fascia, per sfruttare le sue doti da regista arretrato e creare una catena con Tadic, facendosi aiutare dalla fisicità di Gravenberch.

Ma non solo: spesso Blind ha giocato da mezzala andando a giostrare da regista aggiunto sul mezzo sinistro.

In qualche partita ha pagato la differenza di passo, come nel disastroso 0-4 della supercoppa d’Olanda, dove lui e Tagliafico sono stati disintegrati dal miglior Madueke della stagione. Ma il suo apporto tattico all’Ajax di quest’anno è stato fondamentale ed imprescindibile.

Chiaramente, per carisma ed esperienza, rimane il punto di riferimento della squadra insieme a Tadic. E non credo che il nuovo tecnico dei Lanceri Schreuder ne farà a meno nella prossima stagione, anzi.

#7 – Tyrell MALACIA, Feyenoord, agosto 1999, terzino sinistro, Paesi Bassi (50 pres. stag., 1 gol, naz. A)

La cavalcata della Roma in Conference League, e l’aver incontrato nel cammino verso la vittoria dei giallorossi avversari quali Vitesse e Feyenoord, ha avuto come effetto collaterale la messa in mostra di alcuni calciatori per i quali, altrimenti, le poche notizie per gli appassionati italiani non avvezzi all’Eredivisie sarebbero state disponibili in post come questo, e il lettore avrebbe dovuto fidarsi di quanto riportato. Ma il mancino raffinatissimo di Tyrell Malacia l’hanno potuto vedere in tanti, visto che anche nella finale il 23enne di origini surinamesi è stato uno dei migliori dei suoi, coronando così una stagione che l’ha visto anche costantemente convocato in nazionale, superando nelle gerarchie il suo “competitor” del’AZ Alkmaar, Owen Wijndal.

Malacia sta giocando a 4 nel Feyenoord ed esterno a tutta fascia in nazionale, dove fa un po’ più di fatica a esprimere il suo gioco. Secondo me ha caratteristiche che lo rendono più incisivo nella difesa a 4, e il gioco di Arne Slot è perfetto per sfruttare la sua progressione e il tempismo perfetto dei raddoppi con cui poi può mettere in difficoltà le difese avversarie. Anche lui, come quasi tutti gli esterni dell’Eredivisie, deve migliorare la fase difensiva.

Ma una sfida ad un livello più alto sarà la chiave per colmare anche questa lacuna, perché secondo me lui è prontissimo per affrontarla. Sembrava fatta con l’Olympique Lione per 15M€, ma i Red Devils l’hanno intercettato e dirottato a Manchester proprio poco prima della firma. Con Ten Hag non potrà che crescere ancora.

#6 – MAURO Jaqueson JUNIOR Ferreira Dos Santos, PSV Eindhoven, maggio 1999, terzino destro/sinistro, Brasile (40 pres. stag., 2 gol)

Ecco, per Mauro Junior vanno spese un po’ di parole in più: perché senza conoscere il contesto diventa forse anche difficile capire perché mi abbia impressionato così tanto .

Partiamo proprio da Bauscia Café: luglio 2020, rassegna dei migliori dell’Eredivisie, Mauro Junior c’è. Ma è tra i migliori centrocampisti. Scrivevo infatti delle sue qualità tecniche da mezza punta dell’Heracles, dove il PSV l’aveva mandato in prestito, e di come le sue qualità avessero permesso a Cyriel Dessers di segnare un sacco di gol e di vincere la classifica dei marcatori di quell’anno, anche se col campionato poi sospeso a due terzi del cammino a causa della pandemia.

Mauro Junior torna al PSV, e si fa una trentina di presenze in tutto, la maggior parte delle quali da subentrato. D’altronde è chiuso dall’esplosione di Noni Madueke su una fascia e da Cody Gakpo dall’altra. Quest’anno sembra ripetersi la scena dell’anno precedente, anzi peggio: perché fino a novembre praticamente non vede mai il campo. Poi accade l’impensabile: Schmidt si vede costretto ad affrontare la moria di ogni laterale in rosa: Teze, Mwene, Max, tutti fuori infortunati e lungodegenti. Qualcuno deve giocare, e l’allenatore decide di mettere Mauro Junior nella posizione di terzino sinistro. Il mancino brasiliano comincia a macinare prestazioni sempre più convincenti, finché Schmidt, sempre per una serie di emergenze, non gli cambia fascia e lo schiera da terzino destro.

Sembra davvero troppo, non lo farebbe neanche un giocatore disperato di Football Manager. E invece Mauro Junior gioca alla grandissima, diventando titolare inamovibile, re-inventandosi nel ruolo di terzino dal piede invertito.

Quel che poi sorprende è la sua capacità di difendere: Mauro difende benissimo, e la partita a Leicester in Conference League diventa il manifesto della sua trasformazione.

Certo, la stagione del PSV finisce con due trofei e non è che li possiamo ascrivere solamente al brasiliano: ma in momenti di assoluta emergenza, l’intuizione di Roger Schmidt ha senz’altro pagato alla grande. E questo anche e soprattutto per merito del talento di questo ragazzo che, a questo punto, diventa un giocatore molto interessante proprio per la sua unicità, combinando la tecnica di un trequartista con la posizione difensiva in cui ha dimostrato di poterci stare senza troppi affanni, e anzi migliorando costantemente.

L’unica cosa che forse gli manca è un po’ di forza nella gamba sul lungo, e per un terzino non è cosa da poco. Vedremo cosa ne sarà di lui con un allenatore alla prima esperienza come Van Nistelrooy, ma sarebbe un peccato non insistere su un esperimento riuscito così bene e dove, alla fine, ci hanno guadagnato tutti alla stragrande.

#5 – Jurriën TIMBER, Ajax, giugno 2001, centrale destro, Paesi Bassi (43 pres. stag., 3 gol, naz. A)

Questo ragazzo è il manifesto del difensore perfetto: marca, imposta, difende, è duro, corre, dribbla, segna, ha elevazione. Insomma, non ha assolutamente niente che non va. E infatti, Ten Hag si guarda bene dal rinunciarci e sposta Blind in fascia, perché Timber DEVE giocare.

Perché non è al numero uno, allora? Il perché lo spiego con le parole di Louis van Gaal, che pochi giorni fa dall’alto della sua esperienza ha deciso di dare la sveglia al suo ragazzo, schierato titolare in nazionale in un roster fatto di gente come Van Dijk, De Vrij e De Ligt (e insomma, questo già dovrebbe dirvi qualcosa), dopo la partita contro la Polonia pareggiata 2-2. Con la sua aria sempre tra il sardonico e l’incazzato, il Tulipano di Ferro ha detto di Timber: “Troppo lento. Ha cominciato a dribblare palla al piede quando doveva limitarsi a giocarla. Sospetto che sia sulle gambe”.

Traduzione: Timber è giovane, è un 2001, è bravissimo e sa di esserlo, e quindi è presuntuoso, e gioca ancora parecchie volte da presuntuoso. Solo che è talmente forte che in Eredivisie non ne paga praticamente mai le conseguenze.

Ma in Champions e in nazionale invece è tutta un’altra storia. La soluzione è ovvia, ma pare che rimarrà all’Ajax ancora una stagione, e a mio modesto parere il cambio di allenatore e metodo non potrà che giovargli per farlo uscire dalla sua “comfort zone”. Per il resto, inutile dire che ora o tra un anno, questo ragazzo finirà dritto sparato in una top europea.

#4 – Olivier Maxime BOSCAGLI, PSV Eindhoven, novembre 1997, centrale sinistro, Francia (46 pres. stag., 4 gol)

Il monegasco non mi ha mai fatto una buona impressione, sin dal suo primo anno al PSV. Per carità, come caratteristiche da centrale di impostazione, un calcio tipicamente Eredivisie, le aveva tutte, ma persino per il campionato olandese le sue capacità difensive sembravano troppo blande.

Già il secondo anno la musica è stata molto diversa, e in questa stagione ha sfruttato l’esperienza internazionale maturata col PSV dimostrando a tutti che sta diventando un centrale di ottimo livello: bravissimo nell’impostazione ma molto bravo anche sull’uomo. In più, la lunga assenza del compagno di reparto André Ramalho ha costretto l’ex-Nizza a crescere soprattutto in personalità, riuscendoci alla grande e tirando fuori grandi prestazioni contro Ajax e Feyenoord.

5 partite di preliminari di Champions, 6 in Europa League, 3 in Conference League, con avversari di tutto rispetto, hanno aiutato questo progresso a culminare in una serata monumentale a Leicester insieme ai suoi compagni di reparto. Certo, non parliamo di un fenomeno o di un campione, ma non parliamo neanche di un giocatore che sembrava davvero non poter dare nulla in più ad una squadra del livello del PSV. Ha solo 25 anni, in fondo, che per un difensore centrale è un’età che lascia ancora molte stagioni davanti a sé per far bene e migliorare: per me, se finisce in mano a un allenatore in gamba, Boscagli può crescere ancora tantissimo.

#3 – Noussair MAZRAOUI, Ajax, novembre 1997, terzino destro, Marocco (35 pres. stag., 5 gol, naz. A)

Partiamo dalla fine: il contratto tra Mazraoui e l’Ajax scade il 30 giugno, e la riserva di Hakimi nella nazionale marocchina ha già firmato per il Bayern che se lo porta a casa a zero. Il fatto è noto da tempo, ma prendere a zero un giocatore del genere è un colpo clamoroso.

E però. Però c’è stato un rapporto molto strano tra il terzino cresciuto nell’Ajax e nato a Leiderdorp (stesso comune di nascita di Matthijs de Ligt e Jens Toornstra), e i Lanceri: qualcosa che probabilmente non sappiamo e che non conosciamo del tutto. Perché l’Ajax ha sempre avuto una politica abbastanza rigida sui rinnovi, e si sa benissimo che se uno non vuol rinnovare, la macchina da soldi “Amsterdammer” lo mette in panchina e dà spazio alla prossima plusvalenza, ché tanto 9 volte su dieci è di talento pari o superiore a quello messo seduto dall’allenatore.

Dopo la fantastica stagione della semifinale di Champions, Mazraoui ha avuto un anno difficile e tormentato dagli infortuni. Quando è tornato, ha dovuto fare i conti con l’esplosione di Timber e di una squadra che girava bene anche senza di lui. Ten Hag l’ha poi spesso schierato anche a centrocampo da mezzala, ma insomma, si vedeva che Mazraoui non era felicissimo. L’anno successivo è stato pieno di alti e bassi, e oltre a Timber, il ragazzo ha dovuto fare i conti con la concorrenza dell’altro bambino terribile, Rensch.

Da lì probabilmente la sua decisione di non rinnovare, ma al contrario di quanto appunto abbiamo visto accadere di solito in queste situazioni, Ten Hag non ha mai rinunciato all’olandese-marocchino e Mazraoui ha sfoderato una stagione maiuscola, con tante cose buone: più maturità, e una consapevolezza dei suoi mezzi che finora non si era mai vista. Sono curiosissimo di vedere cosa farà con Nagelsmann e anche di vedere come si adatterà al nuovo ruolo di esterno. Di certo a zero non potrà mai essere un cattivo affare, neanche volendolo.

#2 – Marcos Nicolás SENESI BARÓN, Feyenoord, maggio 1997, centrale sinistro, Argentina (50 pres. stag., 3 gol, naz. A)

Di Senesi si è cominciato a parlare parecchio già l’anno scorso, perché il Napoli sembrava intenzionato a fare sul serio per lui. Poi il nome è diventato uno dei più gettonati tra gli interisti nel momento in cui i rumors lo davano come possibile sostituto in caso di una sciagurata cessione di Bastoni al Tottenham. In mezzo, anche per lui vale quel che ho scritto prima per i giocatori del Feyenoord: la buonissima finale di Tirana contro la Roma, in cui tutti hanno potuto vedere il campionario delle sue caratteristiche, è stato il suo biglietto da visita al grande pubblico. Molto preciso sull’uomo, ottimo senso della posizione, non uno scatto bruciante ma un piede solido per impostare.

In tutta la stagione, Senesi non ha quasi mai sbagliato scelte, quasi mai trovato giornate storte, dando continuità e solidità alle prestazioni, cosa che in qualche circostanza nelle scorse stagioni non gli è riuscita. Ulteriore segno quindi che il ragazzo è anche mentalmente pronto ad un salto verso competizioni più probanti.

E Senesi è questo, niente di più, niente di meno. Io non credo sia un “Bastoni”: lo vedo più come uno “Skriniar” mancino, semmai, per quanto possa avere caratteristiche (proporzionate verso il basso, sia chiaro) di entrambi. Però è un difensore prontissimo per la serie A, e non escludo neanche che possa fare un salto abbastanza alto da arrivare ai livelli che si richiederebbero ad un sostituto di Bastoni.

Mi stupirebbe moltissimo vederlo ancora a Rotterdam alla fine di questa campagna acquisti estiva 2022, perché ormai in Eredivisie non ha più niente da imparare.

#1 – Lisandro MARTINEZ, Ajax, gennaio 1998, centrale sinistro, Argentina (37 pres. stag., 1 gol, naz. A)

Lisandro Martinez è un giocatore universale, modernissimo, e unisce tutto ciò che abbiamo imparato negli anni ad apprezzare nei giocatori argentini ad una sagacia tattica, quella sì, molto olandese. Il risultato è un giocatore che potrebbe tranquillamente diventare un top assoluto.

Quello che leggete qua sopra lo scrissi due anni fa. E scrissi anche che avrebbe fatto bene a rimanere ad Amsterdam ancora un paio di stagioni. Ecco, missione compiuta. Però ora quello che non capisco è perché i nomi di mercato che si fanno sono quelli di Senesi, di Botman, di Timber, e nessuno parla di questo ragazzo che ha tutto, ma proprio tutto, per diventare una colonna fondamentale di qualsiasi squadra lo prenda.

A parte la sua versatilità che gli permette di fare un po’ come faceva Christian Chivu in carriera, vale a dire tre ruoli diversi e tutti bene, c’è l’aspetto caratteriale che è fondamentale. Martinez è cattivo nell’identico modo in cui era sportivamente cattivo Walter Samuel, cosa che credo sia il miglior complimento che io possa fare ad un difensore, e contemporaneamente è freddo. Non prende rossi stupidi, nonostante il suo soprannome sia “de Argentijnse Slager“, “il macellaio argentino”; sceglie benissimo le giocate, non è quasi mai fuori posizione, ha un sinistro che, per l’appunto, gli ha permesso di giocare senza patemi a centrocampo (altro che Burdisso a Valencia: il Mancio uno così non l’avrebbe mai messo in difesa, per dire)

Ora, io non so davvero quanto l’Ajax possa chiedere per uno così, e forse nella risposta potrei trovare anche il motivo per cui nessuno lo accosta ad un possibile cambio di casacca. Ma, faccio un esempio stupido, se Conte davvero vuole un braccetto sinistro per la sua difesa a tre, qualcuno dovrebbe dirgli che se il suo DS non gli ha fatto il nome di Lisandro Martinez, allora forse non è un buon DS.

P.S.: giusto per rovinarmi il pezzo, leggo oggi che l’Arsenal lo tratta sulla base dei 40/45 milioni di euro. Giusto così.

E con questo giudizio tranchant che pagherò in comode rate alle prime topiche del centrale argentino, chiudiamo. Alla prossima!

Hendrik van der Decken

Il capitano dell'Olandese Volante, condannato a guardare il calcio per l'eternità senza mai vedere il 433 in nerazzurro. Posso toccare terra solo quando l'Inter vince in Europa, perché quando accade c'è sempre un "Oranje" in squadra. Mentre navigo, guardo l'Inter, un sacco di Eredivisie, Jupiler League e Keuken Kampioen Divisie, bestemmiando l'Inter e il N.E.C.

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Jad
Jad
Leggenda Bauscia
1 anno fa

Lukaku prestito oneroso.
È ANDATA PROPRIO COSÌ
Mentre i Caressa rosicano duro
… qualcuno del bolg dovrebbe farsi avanti e pagarmi almeno una pizza (in archivio si trova tutto 😄).
Hehehe, il vecchio Jad 🖤💙

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Jad
1 anno fa

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Jad
Jad
Leggenda Bauscia

Hahahaha
Pizza fallica.
Mi tocca anche questa, benon.
Che sia propiziatoria, noi ce la mangiamo e gli avversari si troveranno in culo il mapperone del ciccione nostro. 🖕
Grazie mille, Bellins, 😁

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
1 anno fa

Lo so che non ve ne frega un cazzo, però è ufficiale anche Asllani

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia

Finalmente sulla panca si punta gente giovane che, almeno teoricamente, dovrebbe entrare bella carica.
Bene così. Anche Bellanova nelle poche partite del cagliari che ho visto mi è sembrato un ottimo prospetto, nettamente il migliore dei sardi.
Secondo Daily Mail, durante la visione di un match del Tottenham di Conte, Tuchel avrebbe detto a Lukaku: “Guarda, lì c’è tuo padre”. Una battuta scherzosa, che però non sarebbe stata presa bene da Lukaku 🤣

Ultima modifica 1 anno fa by Roger Roger
Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 anno fa

Bonus
viaggio a gonziland per tutti a spese di Ibra lo spaccone

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia

da mo

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

Da qualche ora

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia
1 anno fa

Obbiettivi 22/23:
ridurre i costi del 40%
Dirigenti solo di casa us.
comprare giovani pO.
vendere i buoni fin da subito.
diritti tv e marchi df in garanzia.
trovare un buyer per natale.
controllare da remoto il tutto.
Negare il piano con un sorriso.
“dal memento di uccello rosso”
Cuginastri questo è solo l’inizio.
Come diceva Ornella..senza fine.
Consolatevi con il Monza.
per fairplay.

#iltridentesifaràpercena

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

Sui gonzi hai letto veramente che vogliono rompere con dirigenza? sarebbe ottima notizia, Maldini e Massara hanno dimostrato di saperci fare.
Arrivasse un nuovo Joe Barone con i suoi algoritmi per gli acquisti sarebbe fantastico

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 anno fa

scusum ti ho risposto sopra.

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

Niente più scambi con i cuginastri?

#Seedorf-Coco
#Pirlo-Guglielminpietro
#BeiTempi

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia

bei tempi

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

Eh davvero…

Quando Guglielmo partiva sulla fascia, sembrava fosse alla perenne ricerca di Pietro…

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

Per non parlare di Coco Chanel n.77

Roger Roger
Roger Roger
Leggenda Bauscia
1 anno fa

Ragazzi, è tornato il giocatore che più ci è mancato la scorsa stagione perchè il peggio sostituito.
Ad oggi c’è da festeggiare
Poi vediamo come prosegue ns mercato e anche quello degli altri che non mi sembra si stiano rafforzando

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Roger Roger
1 anno fa

Lascia perdere, ormai li abbiamo persi…

Ancora non si sono ripresi dalla scorsa #StagioneMemorabile

Jad
Jad
Leggenda Bauscia

meglio di quella precedente

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Jad
1 anno fa

#senzadubbio

veleno
veleno
Campione Bauscia
1 anno fa

Hendrik bellissimo articolo, competente ed innovativo, a differenza dei nostri che a ben vedere si ripetono a causa della ripetizione dei pro e contro della ns. beneamata. Purtroppo non seguo il calcio eururopeo, mia mancanza, lo ammetto, ma ho sempre detto di essere un asino in quanto a strategie e schemi. Sono solo un tifoso, tifosotto per alcuni, solo pessimista per altri. Spesso incazzato, ma solo perché vorrei l’Inter più salvaguardate e tutelata contro i soliti noti. E una proprietà che faccia la sua funzione, supportando Marotta senza chiedergli miracoli

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia
1 anno fa

Lisandro è un giocatore universale, complimenti Hendrik per il servizio pro. Lo vedrei molto bene nella nostra già fortissima rosa.
PS: Siccome la stagione non è ancora finita, l’arrivo di RL+ Asllani di fatto ci catapulta al primo posto come valore rosa in serie A.
Quindi, dopo le coppe vinte, riconferma una stagione più che positiva. Sarà un gran mercato (83%).

veleno
veleno
Campione Bauscia
1 anno fa

al momento e con la parola “momento” intendo, niente di definitivo, sembra che l’affare Dybala si stia complicando, causa non cessione di Sanchez Vidal. Contemporaneamente la rube sembra piombare sul difensore Bremen già dato per certo dal Toro all’Inter. Se questo dovesse accadere, con un se grande come una casa, la partenza di Skriniar resterebbe sempre valida? Oppure, via comunque lo slovacco e ripiegheremo su seconde scelte, come spesso accaduto in passato?

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  veleno
1 anno fa

#loscopriremosolovivendo

#moriremotutti

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
1 anno fa

O.T.

È più contento lui di noi…e guadagnerà pure molto di meno…mah

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veleno
veleno
Campione Bauscia

speriamo che sia lui che noi ridiamo felici a maggio 2023. Ora non conta

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  veleno
1 anno fa

#maiunagioia

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia
Rispondi a  veleno
1 anno fa

Felici per il tuo modo di vedere le cose è una parola grossa.😉

veleno
veleno
Campione Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

quando uno è rimasto scottato dall’acqua bollente, ha paura anche di quella fredda. Troppo spesso nel passato abbiamo riso, gioito ed entusiasmato per l’arrivo di un giocatore, pompato dai media e purtroppo anche dalla ns. società. (vedasi Joao Mario, Gabigol, Kondogbia, Nainggolan ed in parte al recente Correa) Purtroppo lo stesso entusiasmo non lo abbiamo avuto a fine campionato. Non è certamente il caso di Lukaku, ma visto i risultati al Chelsea, qualche domandina me la pongo. Incompatibilità con l’allenatore? Non adatto al gioco della squadra? Momentanea crisi di forma? Perché il Chelsea, avendolo strapagato, lo ha dato in prestito? Poi farà un campionato migliore di quello con Conte, lo spero, glielo auguro, anche se una tiratina d’orecchi per il modo con cui se ne è andato, gliela faccio

Jad
Jad
Leggenda Bauscia
Rispondi a  veleno
1 anno fa

Ma dai Andre
Lukaku ha fatto quello che qualsiasi giocatore avrebbe fatto : vai nella squadra più forte del mondo che ha appena vinto la CL nel campionato più competitivo del mondo a guadagnare il doppio. A 28 anni quando ti ricapita un occasione così?
Tralaltro con la tacita approvazione della società che ti cede [Inter] che si sfrega le mani per i soldini che arrivano freschi in cassa.
Poi gli è andata male, visto il cambio di modulo di Tuchel che non si sa perchè si è messo a giocare col Tiki taka mentre l anno prima ti vinceva una CL con un fotonico gioco in verticale molto simile a quello di Andonio.
Ora pur di tornare a casa si riduce lo stipendio di milioni e milioni. Chi lo fa?
Forza Lukaku! (e non gli ho risparmiato critiche in passato a causa della sua tecnica grossolana. Qualche gol se lo mangerà anche sto anno, ma ne farà tanti. Sempreché Inzaghi non voglia far di testa sua. Basta ricopiare l Inter di Conte e si straccia la concorrenza)
Tutto al netto di cessioni ora non prevedibili (tipo Lautaro o Calhanoglu.
Devi essere ottimista qualche volta nella vita e non perchè i cinesi facciano cagare (che è verissimo) allora ti devi incapponire a dimostrare che peggioriamo sempre.
Attendi Agosto, almeno.
E poi valuta.

Ultima modifica 1 anno fa by Jad
veleno
veleno
Campione Bauscia
Rispondi a  Jad
1 anno fa

di più il Lukaku di oggi, di ritorno, non poteva fare. Solo se fossi stato lui ci avrei pensato un po’ di più di ritornare in Inghilterra, dato che conosceva bene il loro campionato avendoci giocato l’anno precedente della venuta all’Inter, con risultati non da fuochi artificiali.
Credo che il mercato Inter ad Agosto, sarà più chiaro di quello attuale, ma purtroppo devo valutare quello presente, il futuro non lo conosce, forse nemmeno Marotta

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  veleno
1 anno fa

#situazioneattualedrammatica

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia

tweet cuginastro senza dubbi.

Semperfi
Semperfi
Leggenda Bauscia

Io sono contento anzi contentissimo. Solo che non lo scrivo ai quattro venti. ,😂

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
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Leggenda Bauscia
Rispondi a  Semperfi
1 anno fa

#apostocosi

Jad
Jad
Leggenda Bauscia

Forza ciccione!
Ti vogliamo bene.

bellins (Il Rincoglionito Patentato)
bellins (Il Rincoglionito Patentato)
Leggenda Bauscia
Rispondi a  Jad
1 anno fa

L’azzurro però lo snellisce…

Jad
Jad
Leggenda Bauscia

Verissimo, non l’avevo manco riconosciuto da quanto sembra snello.

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