5 motivi per cui il Padel e chi gioca a Padel è la feccia dell’umanità, ma…

Chiariamo subito un po’ di cose, scrivere di calcio il lunedì all’inizio della pausa delle nazionali è un po’ come parlare oggi di vacanze estive. Per raccogliere la vostra attenzione la strada più facile sarebbe stato scrivere il solito articolo su quanto è pippa il nostro portiere o su quanto si sono impoveriti in Società che non possono più permettersi di girare un video decente figuriamoci di comprare un calciatore forte. Ma io ho voluto giocare ancora più sporco e vi ho messo questo titolo che attirerà così tanta attenzione che i nostri amici dei sanguisiti Inter lo utilizzeranno più del solito Scopriamo il nuovo acquisto Inter che vi sorprenderà per…  

Tutto nasce da un noioso e grigio sabato mattina in cui il nostro amatissimo Alberto Rupert nell’ambitissima chat dei redattori di Bauscia ci fa questa domanda:
“Chi di voi gioca a padel? Mi auguro nessuno, ma vi perdono in anticipo se mi dite come vi vestite?”

Ora ovviamente ogni riferimento a chi gioca a Padel è puramente casuale ma fortemente voluto, perché è giusto che voi giocatori di Padel sappiate che siete la feccia dell’umanità per i seguenti motivi:

1) Il Padel ha un nome di merda! Intanto se vi facessi una domanda su cosa significa Padel 9 su 10 risponderebbe ovviamente padella, e già questo vi dovrebbe far riflettere sulla vostra personalità… oh che facciamo domani? Andiamo a giocare a padella? E invece no Padel deriva da Pagaia: sia in Inglese (gli inventori del Paddle, una sorta di tennis fatto con i remi dentro le navi del 700) che in spagnolo, per la precisione da un milionario messicano, tal Enrique Corcuera. E anche qui come si può essere così stupidi a chiamare uno sport di terra pagaia? Oltretutto gioco copiato spudoratamente dal tennis visto che chi lo ha inventato nel 1969 voleva semplicemente giocare a tennis in un campo grande la metà e senza racchette da tennis ma con dei veri e propri racchettoni! Cioè quando hanno inventato il calcetto non è che lo hanno chiamato Remo! Cazzo giochi a calcio lo fai in un campo più piccolo lo chiami calcetto, no? Non è che ci voleva Armando Testa per trovargli un nome decente? Giochi a tennis in un campo più piccolo lo chiami Racchettoni, no? Racchettines andava anche bene ma anche battipanni per somiglianza o allora davvero padella che tanto ha esattamente quella forma no? Quindi Padel è un nome di merda e fatemi il piacere almeno di chiamarlo Padel e non Paddle che è un altro sport, di merda anche quello, ma un altro!

2) Il Padel non è uno sport! Ovviamente alle prossime olimpiadi ci sarà anche il Padel, il mondo è pieno di fecciosi, ma non ci provate minimamente a chiamarlo sport. Come si può chiamare sport un’attività fisica che non vi fa sudare, che si divide in quattro, che è piena di pause di gioco e quando non tocca voi state fermi come stoccafissi! E non mi dite cazzate! State fermi, altro che recuperare la posizione, avanzare, arretrare, oh voi state fermi!!! Il campo di Padel è di 70 metri quadrati! Settanta metri quadrati, minchia 70 metri… ma lo sapete che l’area piccola PICCOLA del portiere è 100 metri quadrati? Uno sportivo vero in 70 metri quadrati ci dovrebbe giocare da solo, questi fancazzisti che giocano a Padel sono pure in 4!!! Eh ma si può giocare anche uno contro uno! Eh no cari i miei fancazzisti per giocare 1 vs 1 la larghezza passa da 10 a 6 metri, mentre tutto il resto rimane invariato e meno male! Leggete cosa scrivono su Super Tennis del Padel 1vs1 “Un’interessante alternativa per chi non ama dividere il campo con un compagno. Anche se – parola di Gustavo Spector – per chi gioca sul serio non è l’ideale.”  Per chi gioca sul serio??? A Gustà ma falla finita va!

3) A chi fa Padel del Padel non gliene frega un cazzo! Dai su è evidente che non ve ne frega un cazzo del Padel, com’è possibile che sulla chat del blog leggo testuale (e non farò nomi perché ci sono padri di famiglia): “Il Padel inizia a spopolare anche tra le donne, più che altro per scopare”. Ora parliamoci chiaro: se le donne vanno a giocare a Padel per acchiappare ragazzi e questa cosa è risaputa tra i ragazzi, ma secondo voi uno che va a giocare a Padel ma ve pare che sta a pensà al Padel con affianco una che sta lì per andare a trombare? O perlomeno magari a lei manco gli passa per l’anticamera del cervello ma lui lo pensa fortemente! E peggio ancora pensa “che serata di merda giocare a Padel in quattro tutti maschi” pensando che se solo avessero trovato due compagne di gioco si trombava sicuro… ma che concentrazione si può avere? E comunque amici miei vi devo ufficializzare una cosa: le donne, a meno che non siate Feliciano Lopez o Matteo Berrettini, non ve la danno solo perché siete vestiti come loro e avete una similpagaia in mano.

4) Il Padel non ha senso di appartenenza! Intanto diciamolo subito chi va a giocare a Padel, se togliamo quei quattro fenomeni che vanno in giro a giocare il World Padel Tour che solo il nome vi dovrebbe far capire che vi stanno prendendo per culo… quelli che vanno a giocare a Padel si vestono tipo svaligiando decathlon. Non ci sono divise da Padel, al massimo ti vesti da Tennis! Eppure nonostante questa facilissima soluzione mi è capitato di vedere soggetti con divise che in confronto Fantozzi e Filini erano Giorgio Armani e Valentino. Cose del tipo maglietta in acrilico da similciclista per mettere le palline dietro la schiena con pantaloncini aderenti stile bermuda hawaiiani, calzettoni coi gommini rubati ai figli perché gira voce che devono fare più aderenza con le scarpe da calcetto che sull’erba sintetica tengono meglio il cambio di direzione… Che poi se non correte o al massimo fate avanti e indietro cosa mi devi cambià direzione? La racchetta poi dai… ma di che stiamo parlando, è un pezzo di plastica che vi vendono come il piatto di carbonio, il nucleo in FOAM, la cornice di grafene, il manico di pelle di sorca marziana… ma dai ve stanno a pijà per culo e cacciate pure 520 € al posto di… sempre 520€. Cioè se vi trattano così fatevela una domanda no?

5) Il Padel ha raccolto in unico sport tutti i malati di mente della competitività! Essendo uno sport per tutti è facile immaginare che ti ritrovi affianco chi è stato rejetto dalla squadra di calcetto, di basket, dal circolo del tennis, dall’InterClub, dal catechismo, dal gruppo di caccia alla volpe, dalla moglie che si è rotta le palle di vederti sempre a casa e insistentemente chiede. “Ma amore non vai più a fare sport il giovedì sera?” E quando ti ritrovi al circolo con un nuovo compagno sconosciuto, ma anche con chi ti scegli per giocare tra i colleghi dell’ufficio, il fratello della tua ragazza, il tuo capo che vuoi far felice magari facendolo vincere e invece… Ti ritrovi affianco l’inferno del disadattato da sport! Come fare per non ricordarvi il lamentoso che piange, urla, rompe il cazzo, finge di infortunarsi, rotola senza motivo e torna a piangere ad ogni palla sbagliata da lui o peggio ancora da te guardandoti come manco Santi Licheri a Forum! E del super impegnato ne vogliamo parlare? Arriva sempre in ritardo di cinque minuti e si dimentica di portare le palline costringendo gli altri a comprarle in loco, per non parlare della telefonata importantissima del capo che lo tiene per dieci minuti impegnato negli spogliatoi. E poi c’è il Pro, quello che a ogni partita apre un nuovo kit di palline e sfoggia racchette da 700 euro prese da un amico anche lui Pro, vestito dai calzini alla fascia in fronte dell’ultima collezione di Armani Paddle, ovviamente ancora non in vendita e beve sostanze così dopanti che potrebbe fare il Palio di Siena di corsa. Quello che a ogni punto ti incita manco stessi in maglia rosa sulla salita del Mortirolo… e tu gli vorresti lanciare la racchetta in mezzo agli occhi per vedere se invece del cervello c’è del FOAM… E infine il peggiore di tutti: l’ex tennista cacciato dal circolo! Lui il boomer, anche perché il tennis ormai sotto i quaranta non lo gioca più nessuno…Arriva vestito tipo Vitas Gerulaitis completo Sergio Tacchini così vecchio che gli elastici dei pantaloncini ormai non tengono più le palline e cadono. L’ex tennista ovviamente si crede superiore a tutti, anche se in vita sua non ha mai giocato a padel. Al primo tentativo di scivolata si impunta con le sue vecchie Adidas Ilie Nastase e rischia di spaccarsi tre vertebre in un colpo solo e se per miracolo sopravvive alle pareti di plexiglass ogni punto anche di quelli solo appoggiati nel campo avversario emetterà un urlo esattamente identico a un lungolinea da fondo campo di Boris Becker… finirà ogni partita maledicendo il giorno di aver cambiato sport lamentandosi del fatto che gli slice non sono mai stati il suo forte…

Sia chiaro si fa per scherzare, non voglio mancare di rispetto a nessuno e men che meno al mitico Gustavo Spector. E poi in un lunedì pre pausa nazionali una partitina a Padel ve la potete anche andare a fare, l’importante è che sappiate che però per noi calciofili se giocate a Padel un po’ cojoni lo siete!

Con affetto!

Ah giusto per farvi capire sto vecchio qui sotto che sta a giocà: è Enrique Corcuera quello che ha inventato il Padel, è vestito da Crociera e c’ha un racchettone in mano. Ecco più o meno voi state così!