NicolinoBerti
Al fischio finale di quel sabato 10 Giugno 2023 – appena undici giorni fa, ma sembra passata una eternità – l’orgoglio per la prova maiuscola dell’Inter, capace non soltanto di tener testa, ma di spaventare una corazzata multimilionaria e straripante di qualità come quella di Pep Guardiola, era stato fin troppo presto sovrastato da un amaro in bocca costituito da un 30% di frustrazione, un 25% di tristezza e un buon 45% di giramento di coglioni, servito con ghiaccio, non shakerato.
Eppure avevamo appena assistito a una annata foriera di montagne russe, come da miglior tradizione interista, costellata di sconfitte quasi allucinanti in campionato, ma anche esaltante in Europa, ai limiti del capolavoro, e capace di regalare altri due trofei né banali, né scontati.
E adesso invece sono qui a cercare di capire se ci sia, effettivamente, qualcosa da capire, mentre gli arabi cacano soldi come se avessero assunto il confetto Falqui degli infinite coins, come quando in sala giochi ti facevi sbloccare la gettoniera dal gestore poco prima della chiusura, e qualsiasi giocatore sembra pronto a dire sì a offerte che di umano non hanno nulla, per cifre che neanche in 89 vite parallele riuscirei a vedere, a incassare, a spendere.
Poco importa dei titoli dei tanti, troppi siti di calciomercato che infesteranno le nostre menti e i nostri browser almeno fino ad Agosto, perché a quelli ormai sono abituato, e li leggo con la stessa attenzione con la quale leggevo le barzellette sul Cucciolone: ci sono formule collaudate che si ripropongono periodicamente e servono a raccontare la stessa identica non-notizia per 20 giorni di fila con modalità apparentemente differenti e senza che nessuno sappia veramente come stiano le cose.
Presunte volontà, presunte offerte, presunti rinnovi, presunti addii: c’è tanta presunzione, nel calciomercato, la stessa di chi crede di fare l’insider scrivendo quotidianamente banalità assortite che non aggiungono assolutamente nulla al dibattito, ma contribuiscono al famigerato engagement, cioè alla reazione del tifoso medio che si domanda che ne sarà di Tizio, o se avremo soldi per prendere Caio (non Ribeiro, lì abbiamo già dato, purtroppo…)
Nessuno si degna di spiegare perché l’Inter, dopo una stagione di grandi incassi grazie a risultati sportivi notevoli, sia ancora una volta costretta a cedere prima di acquistare, perché a nessuno interessa approfondire quali siano i reali meccanismi che guidano i gentlemen agreements e il fairplay finanziario.
Probabilmente lo stesso tifoso medio preferisce lasciarsi annegare in quel mare di fandonie fumose, piene di periodi ipotetici, di condizionali e di interrogativi inutili, perché alla fine è più facile gridare “CINESI DI MERDA”
O magari allargare le braccia come un Barella accanto a Gagliardini (ciao Roberto!), vinti da quella sensazione di impotenza nei confronti di chi il mercato può farlo veramente, o di chi dall’altra parte del mondo compila assegni circolari per calciatori diventati figurine, nell’ennesimo tentativo di – forse – costruire un nuovo movimento calcistico che, a oggi, sembra più un altro giocattolino nelle mani di chi proprio non sa più come spendere i soldi, ma che forse potrebbe avere una fanbase e una spinta più concreta rispetto a quanto già provato in passato (il disastro della Cina).
E io sono qui che cerco di spiegare a chi tifa Inter il peso specifico di uno come Brozovic, che pare destinato a lasciarci dopo 8 anni e mezzo di enorme goduria, diversi trofei e prestazioni di livello assoluto, per un giocatore che, grazie anche alla cura Spalletti, ha saputo reinventarsi anche come regista, diventando il perno principale di meccanismi sofisticati e, a quasi 31 anni, un calciatore completo ancora in grado di dare moltissimo alla causa: perché non è sopravvivere a Brozovic il problema, ma è il come sceglieremo di farlo. E questo come passa anche dalla cifra che riusciremo a riscuotere da questi sedicenti arabi, che fanno incetta di giocatori a suon di milioni e poi quando bussano alla porta dell’Inter vengono colti dalla sindrome del Lidl e cercano di accaparrarsi un calciatore totale a cifre inguardabili.
Ma se arrivasse l’offerta giusta? (che poi cosa significa giusta? Per quanto mi riguarda, significherebbe una cifra che permetta di rimpiazzare il croato con un talento più giovane, anche a costo di scommettere sul suo valore, e poter aggiungere anche un secondo centrocampista come potenziale titolare)
Se arrivasse i miei dubbi e le mie paure non cambierebbero granché: in un mercato spesso noioso e dettato da logiche ormai note, senza sorprese né tormentoni sotto l’ombrellone, tocca essere razionali e capire che chiunque è vendibile, nella nostra situazione, a patto che venga pagato bene e sostituito meglio.
Ed è qui che l’Inter, spesso, mi spaventa.
Perché perdere un Brozovic, un Onana, un Barella, per ritrovarci con una rosa di incognite o di giocatori ormai logori e con un attacco ancora tutto da rifare, quando sai che chiunque è a conoscenza della tua situazione economica, è davvero un attimo.
Quello che non vorrei è ritrovarmi con un nuovo caso Skriniar, o con un lungo inseguimento per Lukaku senza lieto fine, mentre occasioni tecniche a buon mercato sfumano e il nostro database si inceppa sui soliti noti, le certezze sfumano e si accumulano novità che forse farebbero storcere il naso a noi tifosi, e sicuramente anche al buon Simone Inzaghi che, stavolta, farebbe bene a sbattere un po’ di pugni assortiti sul tavolo, con indicazioni precise su chi vorrebbe trattenere e come vorrebbe essere accontentato – magari evitando di fare nomi, visto l’andazzo – e con idee ancora più chiare su come eventualmente sostituire un pezzo pregiato che pesa ancora troppo sul bilancio e rischia di non avere più mercato nel giro di un paio d’anni.
Vorrei semplicemente capire se l’Inter abbia la seria intenzione, al netto di tutte le difficoltà ormai note, di capire che quel boccone amaro inghiottito a forza il 10 giugno scorso potrebbe essere davvero un nuovo inizio, fatto di rami vecchi potati e di scelte mirate, magari coraggiose, sicuramente condivise, che rendano la rosa più solida e competitiva in modo funzionale al credo tattico di Inzaghi, che qualcosina ha dimostrato di capire.
O se invece quella serata epica e dal finale plumbeo sia stata soltanto un canto del cigno, il preludio a un ridimensionamento da descrivere agli abbonati con il termine “sostenibilità”.
Doviđenja.
De Carlo top: 100% d’accordo sui disastri di Ceferin.
https://m.linterista.it/editoriale/pif-stravolge-il-calcio-cambia-tutto-anche-per-l-inter-91305
La Superlega non ci piace, ma nel giro di qualche stagione dovremmo fare l’abbonamento a BeIN Sports Arabia, per ammirare i migliori giocatori al mondo.
Esatto. Li la gente ha ragionato di panza e gli organizzatori si sono dimostrati maldestri.
Ora con gli arabi è finita: Uefa lo capirà quando i buoi sono scappati, ovvero i soldi staranno di là anzichè venire di qua
Noi si parla ancora di sacrifici, di gestioni finalizzate al rispetto delle regole di bilancio…i ladri negli anni, oltre ad aver rubato ed imbrogliato in tutti i modi immaginabili… hanno anche falsificato bilanci, pagato in nero calciatori, procuratori, creato parternship illegittime per avvantaggiarsi sulle altre concorrenti con la frode.
Tutto questo da recidivi…con prove schiaccianti che mai avrebbero dovuto consentire “patteggiamenti” biscottati.
Hanno vinto titoli che dovrebbero sicuramente restituire…avendo partecipato con squadre create con investimenti che non avrebbero potuto e dovuto fare…
Hanno continuato a falsificare campionati sul campo…fottenno e chiagnenno senza dignità.
Adesso sono belli freschi e pettinati, con la stampa, di proprietà a leccare le chiappe e sapendo che possono continuare a fare il cazzo che vogliono senza neanche, tra poco, il rischio di essere più intercettati…o indagati.
Gli scandali sono sdoganati ed il clima tale per cui le massime autorità statali dicono serenamente che imbrogliare lo stato è cosa buona e giusta.
E, giustamente, l’ovino…dopo che la società ha ovviamente riconosciuto le colpe evidenti, dopo aver lui stesso confessato al telefono che “tutta la merda che c’è sotto non si può dire”…fa ricorso per la squalifica.
Hanno da tempo certi soggetti “le facce come il culo” in questo mondo alla rovescia…e non se ne abbiano a male i culi.
Scusate ma la rogna non mi passa.
Siamo anestetizzati, mitridatizzati a tutto questo schifo ed ogni tanto mi ritrovo anche io a parlare di questo calcio come se avesse ancora un minimo di credibilità.
Finché ci sarà questa melma ad intossicare il calcio italiano parleremo solo di una grande pagliacciata.
Questi pagliacci hanno appena simulato un boicottaggio di dazon che si son cagati tutti sotto…dovrebbero tutti gli altri, tifosi e società concorrenti dare un segnale concreto.
Francamente non si può fare come se non fosse successo nulla.
Mettici pure che ultimamente le esportazioni sono andate a picco, come pure la produzione. Che gli evasori totali negli ultimi sette mesi sono aumentati del 55%, che l’inflazione supera il 10%, che con la riforma fiscale meloniana a parità di reddito annuo un lavoratore dipendente paga di tasse una aliquota pari al 35/40% ed una partita IVA il 15%. Che come la Germania presto saremo in default tecnico e che come in Germania molte industrie emigrano, vedi Mercedes, negli USA dove l’energia costa meno. Grazie alla politica energetica post guerra Ucraina che ha fatto quintuplicare il costo del gas USA e non, ma che in compenso mandiamo soldi ed armi in Ucraina. Mi dirai cosa c’entra con il calcio? C’entra perché stanno adoperando i metodi della propaganda usata per la guerra, per il covid, per mezzo dei media come fatto dalla rube per influenzare gli organi di governo del calcio. Lo fanno per infinocchiare gli italiani che come popolo gregge si uniforma al pensiero unico dominante che vuol far credere che l’Italia ha superato la Germania come PIL (Infatti non abbiamo aumentato noi se si scorpora l’inflazione, ma sono calati loro). Gli USA non fanno solo la guerra alla Russia ma la fanno soprattutto economicamente a l’Europa e l’Europa continua zerbinata a leccargli il culo. Come gli organi del calcio lo fanno con la ladrona d’Italia
La rube è l’altra faccia (di culo) di questa italietta da cinepanettone.
Basta che il sonno è già bello che andato👋
Il berluska vede coronato da morto quello per cui è sceso in politica.
Con i gobbi le altre società sono, ancorché passivamente, conniventi: fanno affari, votano con lei su questioni di governance, ecc….perché vogliono soldi.
Il resto non conta, purtroppo
A questo punto manca solo il ritorno di lucianone primo imperatore sullo scranno imperiale…tanto non ci sarà nemmeno di schede svizzere.
bisogno
#NicplinoBerti, Cucciolone e Caio Ribeiro sono gran ricordi! 🤣🤣🤣
Cmq pure Vicario costa 20 mn e va in Uk….ormai il calciomercato è roba loro e per i vecchietti (per ora) degli arabi.
Mi sa che restano i giovani da scoprire: Piero, te capi?
20meloni per una squadra uscita da CL e tutto il resto..vabbè
Sirene Cinesi per Handa?
😁
La notizia è che gli emiri si sono rotti di comprare società di calcio,al loro posto si sono messi d’accordo per comprarsi il calcio direttamente e senza intermediari.
Obbiettivo mundial tra qualche anno, farsi un campionato con tutti i cavalli di razza in circolazione e farsi notare da tutti, il loro ego è superiore solo ai loro saldi in conto.
Se Infantino e il capo si fregano le mani, io da tifosotto nostrano mi frego i coglioni e tocco ferro, perchè questi quando vogliono qualcosa, la comprano.
Ditemi voi se è già difficile fare le vergini con i soliti noti, adesso bisogna pensare anche al medio oriente.
Va bene oggi tocca a Brozo, domani però capiterà per prese più appetibili e necessarie alla nostra causa.
A questo punto meglio non farsi illusioni e sperare che il nostro maneggio sia considerato da loro come terza fascia, ció vuol dire che magari ci lasciano fare ancora per un paio d’anni.
Morale del miliardario che ancora si vuole fare la squadra:
“Chi cazzo mo fa fà, si chill là tengn na fabbrica d’sord abbuttà”
Strange days are coming..
FR&FI
se poi trovi una proprietà piena di debiti, che non vede l’ora di monetizzare i calciatori, magari rimpiazzandoli con svincolati quindi con zero euro., il giochino diventa ancora più facile
Ne resterà soltanto uno…forse…
Stay tuned.
Gufo non vede presa passeggia.
Antico proverbio Arraphao.
Brozo out a fare Marcelo D’Arabia..in Frattesi? dispiacere per uno dei migliori al mondo nel ruolo ma tecnicamente ed economicamente ci potrebbe stare visto che hai nel ruolo Calha ed Asslani ( se non lo lanci ora, quando?), incassi somme non irrilevanti e liberi spazio significativo in termini di ingaggio..come discorso più generale, mi piacerebbe il coup de theatre con inserimento anche di SMS, per dare un’altra prospettiva anche fisica al centrocampo…Frattesi comunque è forte…
sui conti dell’Inter…onestamente non so che dire, certamente questa stagione ha consentito un grosso sospiro, vedremo al 20 agosto se e quanto sia stato reinvestito tra incassi, uscite, etc e se e come la squadra esce rafforzata o meno dal mercato…..ad oggi non azzardo previsioni…
concordo poi con Bellins dicendo che se l’offerta a Brozo è quella che si legge, è un pò come Eto’ò con l’Anzhi…non puoi veramente mai pareggiarla, ed al quel punto, la cessione ben fatta conviene a tutti ( immagino che anche Inzaghi ne fosse consapevole di questa ed altre cessioni…)…
Temo il bilancio si chiudera’ ancora in perdita anche se più contenuta….
circa di 80 milioni, sono le stime. Ma se il prossimo anno l’Inter vince la CL, Scudetto, Coppa Italia, Super coppa, vende 6/7 giocatori rimpiazzandoli con svincolati, forse, e sottolineo forse, se i cravattari amici di Suning lo permettono, potremo anche chiudere in pareggio
Questo è il mistero dei ns costi…non facciamo mercato eppure spendiamo un sacco di soldi. Boh…
Gli arabi sono arrivati ad offrire a Brozo, un triennale da 20 ml a stagione.
Con tutto il disprezzo che periodicamente viene espresso nei confronti dei cinesini spilorcini, anche in questo caso è difficile rincarare la dose nei loro confronti, considerando che a queste cifre è arduo convincere un trentenne a rimanere.
Dispiace enormemente perdere un giocatore come Brozo, ma se dovesse arrivare Frattesi, il dispiacere, per quanto mi riguarda, verrebbe enormemente mitigato.
Evvabbé ma nessuno tocchi Barella…
Tocca tu che tocco io lo sapremo presto
Mamma Ciccio mi tocca, toccami Ciccio che mamma non c’è…
Di sicuro non andrà al Newcastle, perché stanno per prendere Tonali.
Frattesi Frattesi,
Non dire talento se ancora non prendi l’oro e argento.
Antico proverbio orien tale e quale.
Se vendono Barella tutti in piazza a mostrare staminkiazza.
Antico Proverbio del cazzo.
Staminkiazza si è rotta assai
Grazie NB… l’offerta giusta per Barella semplicemente non esiste.
Significherebbe strappare via il cuore della squadra….oltre che il mio.
Ma non esiste neanche per Brozo…stesso tipo di asportazione.
Onana….solo per un’offerta veramente mostruosa.
Oscena.
45 fa paura o..
Molti spunti dal tuo articolo. Ad esempio, l’Inter è sempre stata in testa in quanto ad incassi da stadio. Riceve emolumenti in media alle top squadre in quanto ad incassi televisivi. Ha un monte ingaggi secondo a quello rube (sempre ammesso che le cifre bianconere siano reali). Quest’anno arrivata in finale CL, varrà pure qualcosa anche a livello economico? Eppure è in rosso anche ora, anche se solo di 80 milioni.
Forse dipende dall’indebitamento che i ns. cinesini hanno accumulato nella loro gestione, pagando interessi usurari, tipo del 12% composto? Forse dovuto al non investimento sempre degli stessi, oramai da anni? Forse dovuto all’uso dell’Inter come pegno per usufruire di prestiti da parte di Hedge fond, tra l’altro solo in parte reimmessi nell’Inter ma dirottati in Cina per raggranellare soldi per tappare le falle della holding Suning. Sono anni che vengono ceduti giocatori creando plus valenze, ultimo l’affare Lukaku, poi Hakimi, rimpiazzandoli con parametri zero o ultratrentenni quasi a costo zero, queste plus valenze, sono state reinvestite? A me sembra proprio di no. Anche con l’odierno mercato si ritornerà alle solite, con i medesimi imperativi, vendere per poi investire, si, ma alla solita maniera, magari facendoci anche sfuggire opportunità come successo con Bremer e Dybala, perché oltre ad essere spilorci hanno la rapidità di una lumaca nel prendere decisioni od avallarne
E si…dalle due stagioni precedenti alla cessione di Hakimi il crollo in termini di investimenti è verticale.
Speravo che i soldi incamerati da CL e, a quanto pare, da altri introiti…ci dessero un pó di respiro.
Qualcosa non torna…
Ma cosa deve fare l’Inter più di così per avere introiti? In finale CL, Super coppa, Coppa Italia. Lo scudetto non ha mai reso in fatto di soldi. E’ prima come incassi da stadio. Ha venduto giocatori, già al tempo di Thohir che poi si sono rivelati campioni, li ha sostituiti spesso con parametri zero, quindi gratis. Certo se hai una proprietà piena di debiti, che per galleggiare si rivolge a degli strozzini legalizzati con interessi superiori al 12%, se non fai un minimo di investimento, se non aumentando l’indebitamento dell’Inter ed addirittura dando i nerazzurri in pegno per ottenere questi finanziamenti, come potresti fare con una pelliccia al banco dei pegni, cosa vuoi aspettarti? Con questi nemmeno se vincessi per anni di fila la CL, Campionato e tutti gli altri trofei riusciresti ad avere una liquidità degna di una squadra di serie A
No Veleno, abbiamo fatto plus solo con lukaku e hakimi, oltre a qualche ragazzo. Ma solo di buonuscite mandiamo a monte tutti i guadagni.
Purtroppo se uefa impone di limitare perdite e proprietario non mette soldi a fondi perso (con sponsor) questo è.
Guarda anche altri club italiani
appunto, altri club italiani, oltre a frodare con le plus valenze e falso in bilancio, hanno avuto una ricapitalizzazione di 700 milioni in due anni e non è neppure bastato, tanto è vero che per fare tornare solo sulla carta i bilanci hanno truffato.. Ti ripeto, l’Inter è la squadra che ha più introiti o perlomeno le ha per alcune poste di bilancio. E’ quella che ha fatto più plus valenze vere, da cessione giocatori. Quest’anno ha pure avuto un buon incasso dalla CL, Coppa Italia, Super coppa ecc. Ma la musica resta la stessa, niente investimenti, vendere (si parla di Brozo) comprare possibilmente parametri zero, come fatto negli ultimi anni, unico vero investimento fu con la venuta di Conte e che guarda caso ne godiamo ancora i frutti. Morale: come mai il bilancio è ancora in rosso? Cosa deve fare l’Inter più di quello che ha fatto? Io la risposta ce l’ho, cambiare proprietario, uno che non si rivolga ad usurai, cravattari, per andare avanti