Che sia un 3-0 casalingo a un quarto d’ora dal termine o un risicato 0-1 in trasferta a 90′ inoltrato, l’Inter è stata e continua ad essere sinonimo di ansia, bestemmie, paura, tensione, palpitazioni, reazioni isteriche, sudori freddi e anatemi lanciati al giocatore di turno (spesso quest’ultimo diventa bersaglio sistematico degli insulti di un’intera stagione, ma questa è un’altra storia). Lo stesso Antonio Conte ha iniziato la stagione con un obiettivo preciso: dimenticare e far dimenticare ai tifosi la “pazza Inter” dell’inno omonimo, che è stato addirittura bandito dagli altoparlanti di San Siro sin dall’esordio casalingo con il Lecce – decisione che inizialmente sembrava legata a una precisa indicazione del tecnico leccese, mentre si è successivamente rivelata un provvedimento diretto della società in risposta a presunte richieste economiche della Celentano, autrice del motivetto. Per chi scrive abbiamo semplicemente archiviato una canzonetta per adottare definitivamente l’inno più bello dell’intera Serie A, oltre che un testo decisamente più significativo e concretamente interista, ma chiuderei qui la parentesi sanremese.
Il tema resta invece quello della follia sportiva, quella eterna incapacità di chiudere partite apparentemente scontate e di riaprire in eterno risultati già acquisiti, in un susseguirsi di occasioni mancate, gol regalati ingenuamente ed episodi pronti a condannarti proprio quando tu, tifoso che conosci la tua squadra meglio di tua moglie o della tua compagna – o compagno – di vita, eri perfettamente consapevole dell’arrivo di quel momento di merda che mette a soqquadro una domenica insolitamente tranquilla.
E parlando di Inter è difficile che questo punteggio sia, come accade alle squadre continue, solide e forti, un 2-0 che si riapre accidentalmente su una casualità, senza però mai mettere in dubbio la vittoria finale: i nostri 2-1 sono un thriller di un’ora e mezzo più recupero, con trame tanto diverse tra loro quanto egualmente inquietanti e traumatiche. È un risultato che può essere generato da dinamiche diverse tra loro, eppure viscide e infami: talvolta è una rete immediata seguita da una gestione più o meno efficace del pallone, rotta all’improvviso da un erroraccio che lascia spazio al pareggio avversario, e da lì un lungo calvario di occasioni mancate, ultimi passaggi imprecisi e rischi in contropiede, fino al liberatorio gol decisivo; altre volte è un doppio vantaggio meritato e apparentemente sicuro, funestato dalla marcatura dell’esordiente di turno, un centrocampista che neppure Fulvio Santucci ha mai sentito nominare, che ci costringe tutti a repentini cambi di mutande e fiumi di alcool, bestemmie e – per chi assiste da casa – lanci di oggetti random verso la tv fino al fischio finale. Altre volte ancora è un pareggino stitico che si trascina stancamente senza sussulti, il brodino caldo o tiepido del “va bene così” che poi, per logiche sconosciute alla maggioranza dei tifosi nerazzurri o, semplicemente, perché qualcuno ha ancora voglia di provarci o perché arriva una clamorosa botta di Culo, diventa urlo liberatorio, vaffanculo gridato sul terrazzo di casa, se non addirittura il più classico dei “questa squadra mi farà ricoverare”.
E poi c’è il 2-1 tipo quello di sabato contro il Verona: partita insidiosa, squadra fisicamente in ginocchio e avversario in gran forma e con la mente sgombra da obblighi di risultato, mentre i tuoi vengono da una disfatta europea che più che pazza avrei definito stronza, se mi passate il termine.
Ed è quel match dove giochicchi e sei in difficoltà, perché dall’altra parte non c’è un catenaccio ma un chiavistello a tripla mandata contro il quale rimbalzi superbo, finché non arriva l’Episodio di Merda© a condannarti allo svantaggio. Da lì partono i peggiori incubi: ecco, siamo in crisi, ora ci scopriamo e ci infilano in contropiede, ma guarda quello non sta in piedi, porca miseria siamo a pezzi, impossibile costruire un’azione degna di nota, fino alla sentenza insindacabile dell’ “OGGI LA PERDIAMO”.
Però non la perdi, perché le gambe in realtà continuano a girare, gli altri hanno pur sempre gente con nomi impronunciabili e piedi discutibili e quindi chi è in campo inizia a capire che, magari, iniziare a tirare in porta potrebbe dar luogo a un risultato finale diverso. E allora li vedi che ci provano, e tra un liscio sottoporta, qualche grande parata dell’estremo difensore di turno e palloni che sfilano di poco a lato, arriva la rete del fantasma di turno, quello che avresti tolto fino a 3 secondi prima del gol che adesso te lo sta facendo adorare, anche se soltanto per un breve istante di totale irrazionalità da esultanza. Poi in campo hai anche chi la differenza può imparare a farla e si fa sempre e comunque un gran culo per uscire con la maglia intrisa di sudore e, come giusto premio per tanto sforzo, la sbatte all’incrocio quando ormai tu eri rassegnato ad un pareggio del cazzo come tanti che hai già visto, nella tua vita da tifoso interista con le aritmie e i nervi a fior di pelle.
E ce la fai.
2-1.
Andate a cacare.
Nuovo post:
Non c entra nulla con il post ma facevo una riflessione su un giocatore dell’ Inter, gabriel barbosa, che seguo, 21 gol eguagliato il record di Zico che dice, sono contento per il ragazzo se lo merita e sta giocando in modo eccezionale, ora è possibile che arrivato manco 20enne in Europa possa avere trovato difficoltà oggettive? in un campionato strano e difficile, in un Inter incasinata che cambiava allenatori ogni 6 mesi? ma sto ragazzo bollato come bidone siamo sicuri che sia proprio così? o magari andava seguito un po’ più da vicino facendolo maturare? mah…ngiorno.
Fantastico Nicolino l’essenza nerazzurra in un post.. Sono morto quando parli di centrocampista che manco Fulvio Santucci conosce.. Ah ah.. Comun quel rassicuro tutti gli amici qui a Roma stiamo benissimo.. Laziali e giallorossi manco li sentiamo.. Al. Limite I lazialotti ma per rispetto di un antico gemellaggio.. Nulla più..
Madonna, speriamo sia solo uno stop precauzionale.
Bastoni tanto e quanto, ma non ci tengo tantissimo a dover giocare per forza di cose con Lukaku-Esposito titolari.
Ci attende fra l’altro un calendario tostissimo.
Stavolta però sembra un postumo del Verona. Strano perché mi pare avesse finito la gara senza grandi segni di infortunio ?
dato che sono in kenya per lavoro, sulla rotta per l’uganda, non c’è bisogno che mandi a cagare. faccio tutto, e tanto, da solo, anche senza l’aiutino. 🙂
ci sta ci sta. eccome se ci sta…
Ambé allora adesso ho capito………
Non sono armi ma legname pregiato!! ?
PS: Occhio alle native che so bone……..belle……
ma cattive!
alcune sono molto belle. alte slanciate con portamento fiero e occhi da tigre…
Hai trovato un fosso libero per farlo o devi metterti in fila??????
Piuttosto cerca di trovare qulche prospetto che ci serve da quelle parti.
ho trovato dei fossi, anche se non liberi.
qui sono più belle le donne dei ragazzi, come fisico.
vedrò comunque il da farsi sul fronte talent scout.
sono altri quelli bravi in questo comunque
(come potete vedere non siamo riusciti a liberarci di Nicolino, la quota pisana del blog)
Ciao Fava ❤️
E’ Nicolino che non è riuscito a liberarsi del Cafè!
Non toccare Nicolino, che mio figlio ha ancora una maglietta autografata dal grande Berti.
Beh per il vero Nicolino darei la vita di @disqus_wjtre9kPNl:disqus ovviamente.
Un altro livornese nato a Pisa ?
Testimonianza.
A proposito di krukki e di 2 a 0 o meglio 0 – 2 andata e, 3 a 1
ritorno è successo una volta anche a Te, purtroppo e, sempre
contro i maledetti teteski, tutto vanificato, dopo che avevi fatto
quella FAVOLOSA sgroppata in slalom a Monaco di Baviera.
Non potrò mai dimenticare quella gelida serata in un S.Siro(30 anni fa)
incupito e silenzioso e che si stava lentamente, sì lentamente ma,
inesorabilmente …, svuotando. Che freddo faceva !
Non mi sono mai più rifatto, anche se ero ancora giovane, allora …
Sono tornato allo Stadio solo dopo 20 anni, la sera di INTER-Barcellona.
Tutto vero.
Beh !
Ho avuto culo e poi …, avevo fatto un sogno.
Direi che cmqe da lì in poi, sono stato AMPIAMENTE ripagato, però …,
non so perché non sia ancora morto nonostante la Beneamata ce la metta
tutta per farmi SCHIATTARE !!!
(Ultimamente, hai ragione, il rischio infarto nei Bauscia è molto … elevato?).
Nicola Berti facci un gol, Nicola Berti facci … !
Non si dimentica.
Forlì, Romagna Nerazzurra.
Grazie Nicola.
che batosta fu quella, ero militare a Mortara, che per un Toscano della Versilia era il bucodelculodelmondo, eravamo convinti di aver già passato il turno.
Triste per Bastoni, ma é forte e si riprenderá presto anzi subito.
Questa la dedico ai “Belli de Roma” che ogni giorno sono chiamati a dura prova in un ambiente “complicato”…………….?
na vitaccia!
Bonanotte.
Il Napoli sembra aver superato il punto oltre il quale non è più possibile fermerà l’autodissoluzione. Direi che qualcuno buono ce l’hanno sul quale iniziare ad informarsi,Ruized Allan su tutti per me (ma anche altri). Adulante Pierino..!
Centrato il punto. Ancora non ci siamo. Adesso, come descrive benissimo il post, sostiamo ancora nella fase in cui sai che prima o dopo arriverà “quel momento di merda che mette a soqquadro una domenica insolitamente tranquilla”. E lo sanno anche a San Siro, che mugugna o trattiene il fiato trasmettendo quella psicosi da braccino corto che si propaga da sempre fino ai giocatori e dai giocatori fino ai tifosi, i vasi comunicanti del cagarsi in mano.Per dire, anche sabato sera sul 2-1… Compieremo il definitivo passo verso il ritorno alla grandezza quando ricominceremo ad avere la sensazione del risultato in cassaforte. E ricominceremo a vincere.
Spaccato anche bastoni.
Ogni mese perdiamo un paio di pezzi, arriveremo in primavera con i primavera.
“naturalmente demmo la colpa ai nazionali, e ne impiccammo un bel po’ ” semicit
Nicolino , bel pezzo, con l’essenza in una frase,
Seguire l’Inter non e’ per cuori deboli.
In questo credo siamo unici al mondo.
Primo primo primo primo primo I am the ONE the only one ….
naaaaahhhhh VOX!!!!!
Ti tocca inseguire, come la Beneamata!
Ti tocca inseguire, come la Beneamata!
“Andate a cacare” è indiscutibile
Bravo Nicolino! ???
….dal nulla… per fare un bilancino, sfuggendo alla retorica dei mediaservi filo gobbi, prima dell’ennesima sosta, ho dato un’occhiata alle statistiche di squadra ufficiali : sorpresa! siamo primi (o quasi) in tutte le statistiche più importanti…purtroppo siamo primi anche in quella dei fuorigioco (contro) : sveglia ragazzi!!!!
Ancora troppi passaggi finali partono con un attimo di ritardo.
Lentezza nel leggete la giocata, e lanciare il giocatore scattato.
nsera, ecco l ultima frase del post, buon post, è esattamente quello che continuo a pensare quando guardo, poco e solo se non ho di meglio da fare, questo campionato, ovvio a parte l Inter! è disarmante e imbarazzante, nel 3 millennio si gioca ancora alla Nereo Rocco, squadre che mettono i pullman in difesa, anzi che il loro unico credo per 90 minuti è distruggere il gioco dell’ avversario…tutti ancorati dietro alla palla, nessuna idea di gioco nessuna fase propositiva, il vuoto pneumatico, non è divertente, il Verona ha costruito così ad oggi la loro classifica, scegliendo di non giocare e non servirà a niente, la b inevitabilmente li raccoglierà.
perché se lo meritano, il gioco del calcio non è questa roba qua.
Era uno dei problemoni dello scorsa gestione: le partite contro squadre arroccate.
Il 6-3-0 + 1 a uomo su Brozo del Verona è stato un test probante superato.
Bravi tutti.
Verissimo, soprattutto a questo sono serviti certi innesti.
Penso a Lukaku che ha fatto un secondo tempo secondo me straordinario tra possessi, sponde, cross (ne ha provati almeno 4) e spazi creati, a Barella che l’ha risolta da par suo, ai piedi di De Vrij e Bastoni e a come sono sfruttati in queste situazioni. Per tacere degli assenti Sensi e Sanchez.
Diciamo che le squadre “piccole” dovrebbero rappresentare un problema inferiore rispetto al passato, adesso. E ce ne stiamo accorgendo.
Che poi l’arrocco lo devi anche saper fare ed in questo è stato un ottimo Verona.
Tutti dietro, tutti compatti, tutti che rientravano, menavano il giusto, ripartivano quando potevano. Pareva la Cremonese del 1992
Li han fatti sudare questi 3 punti.
Assolutamente, hanno giocato la loro partita e un’ottima partita. Il BVB martedì aveva menato di più eh
si, ma santoiddio hanno una idea di gioco che non prevede solo arroccarsi in difesa e sperare in una botta di fondoschiena, ergo il rigorino.
Grazie Nicolino (clap clap clap!)
Bravo Nicolino.