Bauscia Cafè

Sì, ma il centrocampista?

Vi vedo, ancora sotto l’ombrellone, a spiare culi mentre la vostra compagna si distrae tra lettino e sudoku e a fare refresh coatto su qualsiasi sito contenitore per avere un qualsiasi aggiornamento sulla vena varicosa di Lukaku, l’ennesima vittima di una pallonata di Dalbert o l’esatto punto nel mondo nel quale si trovi Sánchez .

Già, Alexis Sánchez , El Nino Maravilla o, come lo conoscono dalle parti di Udine, “Vuê al è propit cjalt!” (è la prima cosa in friulano che abbia trovato): trattativa lampo, era già tutto pronto, eccolo che arriva! Anzi no, lo United si rimangia la parola data alla Roma (?!), non paga lo stipendio, non fa sconti a Marotta, però è quasi fatta eh, basterà trovare la quadra col club, col giocatore, con la suocera, con l’agente e con il sindaco di Roma e potremo finalmente accoglierlo ad Appiano.

I giornali non sanno un cazzo da mesi, ma è impressionante la loro abilità di reinventare la notizia scrivendo le stesse cose ma in maniera diversa sei, sette, otto volte al giorno. E noi lì, pronti a fare faccine buffe dinnanzi all’ennesimo “fumata bianca/fumata nera/manca solo stocazzo”. Che mondo meraviglioso.

E  Sánchez mi starebbe anche bene, è un giocatore che ha ancora tutte le carte in regola per tornare ai livelli che gli avevano permesso di approdare a Londra e a Barcellona, e non credo che una stagione fallimentare sia sufficiente a bollarlo come irrecuperabile: ha la tecnica che ci manca, ha i piedi che ci mancano, ha l’imprevidibilità che ci manca. E ha già giocato con quel bellissimo uomo che risponde al nome di Romelu (Carmelu, per alcuni) Lukaku, il grande campione la pippa (dopo che lo sgambetto Juve è sfumato, ovviamente) che, giorno dopo giorno, dimostra sempre di più di essersi calato alla perfezione nell’interismo, tra messaggi di amore e di impegno sui social, ironie sul proprio corpo “da ciccione” e foto serafiche con il buon Lautaro, un altro atteso alla prova del nove nella speranza che possa finalmente mostrare di che pasta sia fatto. Per chi scrive il potenziale è altissimo, resta da vedere quale e quanto spazio troverà nelle mani di Antonio da Lecce.

Tornando a Lukaku, anche nel suo caso resta impressionante la gestione mediatica della sua cessione, un barcamenarsi infausto tra bozze di Inter beffata poi cancellate (ma già pronte in caso di mancato arrivo del cileno di cui sopra), video di quanto fosse inguardabile con lo United e video di quale affarone avesse fatto la Juventus a strapparlo all’Inter ah no non va alla Juve? beh l’ho sempre detto che fosse una sega inenarrabile, si son presi l’ennesimo bidone, cartonati, Maalox, eccetera eccetera. La verità è che Antonio Conte lo chiedeva a gran voce e lui è arrivato, e questo fa tutta la differenza di questo mondo, un po’ per il temperamento del tecnico -che dubito avrebbe accettato serenamente la cattiva conclusione dell’affare- un po’ perché ci ha offerto la possibilità di far capire una volta di più a Icardi come non ci sia posto per lui nell’Inter del futuro.

Già, Mauro Icardi, massimo esempio di umarell milionario, con le foto col caschetto da operaio alla Silvio e lo sguardo fisso verso l’orizzonte di un pre-pensionamento. Non saprei bene dove possa finire la presunzione della moglie/agente e iniziare la sua dabbenaggine, ma un 26enne che rifiuta destinazioni comunque prestigiose e in grado di assicurargli soldi, visibilità europea e una maglia da titolare con il rischio di dire addio al calcio giocato per almeno 12 mesi dalle mie parti è tranquillamente etichettabile come Coglione. Una cosa è certa: io in nerazzurro non voglio più vederlo da mesi, figuriamoci adesso. Si rischia la svalutazione di un asset? Tanto la mia rata del mutuo non cambia, questi sono cazzi loro e del perito.

In attesa di capire se Dalbert verrà correttamente smaltito nell’umido e di salutare (?!) l’arrivo di Biraghi -sì, tira le punizioni, ma sembra un “ha fatto anche cose buone” in chiave calcistica, francamente- la mia apprensione sportiva va tutta al centrocampo: dando per scontato che Vecino giocherà spesso con Conte, o che comunque tornerà molto utile, che Joao Mario e Borja Valero verranno in qualche modo destinati verso altri lidi (e non è detto che siano squadre di calcio quanto piuttosto centri di recupero), che Nainggolan è tornato alle sue radici (e si fumerà anche quelle) e che Gagliardini probabilmente non sia più in grado di imitare un giocatore di calcio (in compenso su TikTok è stato esilarante), restano Sensi e Brozovic, ovvero gli inamovibili delle amichevoli estive: i due hanno peraltro palesato una certa intesa, e Sensi è indubbiamente un giocatore molto migliore rispetto al giudizio dell’Uomo della Strada, cioè “un nano di merda proveniente dal Cesena”, ma con tre competizioni da onorare al meglio è innegabile che manchi fisicità là in mezzo e che Conte possa desiderare un altro titolare.
Su Barella invece mi limito a dire due cose molto semplici:

  1. sarà utile, anzi utilissimo, perché ha molto più piede e capacità di verticalizzare di quanto creda il tifoso medio
  2. bollarlo come fetecchia pagata troppo (sempre per quel discorso che vede il tifoso interista sborsare di propria tasca per i calciatori, si sa) dopo 3 amichevoli è roba da far sembrare Pompilio un Magnifico Rettore

Si vocifera di Vidal, altro pallino del leccese, nome che personalmente mi lascia freddino, ma rientrerebbe nel novero dei “giocatori che con Conte danno il 120%”: detto ciò, mi pare che poco si muova dalla Spagna. Il mio desiderio resta soltanto uno, e risponde al nome di Milinkovic Savic: Lotito ha lasciato trapelare, neanche tanto velatamente, la possibilità di venderlo di fronte a una buona offerta, che sarebbe possibile soltanto vendendo Icardi. Il serbo garantirebbe tutta la fisicità necessaria, una buona capacità realizzativa e credo sia capace di recuperare i livelli di eccellenza mostrati due stagioni fa.

Icardi vuole il bene dell’Inter, quindi dirà sì a qualcuno affinché questo dannato centrocampista possa arrivare. Vero, Mauro?

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NicolinoBerti

Coglione per vocazione, interista per osmosi inversa dal 1988 grazie a un incontro con Andy Brehme. Vorrei reincarnarmi in Walter Samuel, ma ho scelto Nicola Berti per la fig...ura da vero Bauscia.

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