Luglio è il tempo degli esperimenti e Mancini, in queste prime amichevoli, sta provando Kovacic nel ruolo di regista davanti alla difesa, probabilmente per trovare qualcuno (in attesa del mercato) capace di avviare l’azione più velocemente e con più qualità rispetto a quanto fatto da Medel la scorsa stagione.
Le opinioni, come sempre accade quando si parla di Kovacic, sono contrastanti: è il suo ruolo ideale vs è comunque una pippa e non va bene da nessuna parte. Io ci ho pensato notte e giorno e giorno e notte e sono arrivato alla conclusione che oggi Mateo non è ancora pronto per questo ruolo e, per aiutarvi a comprendere, ve lo spiegherò per punti.
La fase difensiva: uno dei maggiori dubbi sul nuovo ruolo di Kovacic è la sua scarsa (così si dice) attitudine a difendere. Questo è l’ultimo dei problemi, d’altra parte l’esperienza di Pirlo insegna che, con una difesa e un centrocampo ordinati, può bastare un centrale capace di evitare le palle scoperte senza grandi doti da incontrista. (a condizione di avere dei difensori normodotati ça va sans dire).
La personalità: a 21 anni Mateo deve ancora crescere, come è normale che sia, e imparare ad andare a prendere i palloni che scottano, nei momenti più difficili delle partite, viste le sue indiscutibili doti tecniche. Il vertice basso di un centrocampo a tre deve inoltre avere il carisma e il senso tattico per guidare i compagni di reparto quando si difende e qui il croato ha ancora molta strada da fare.
La tecnica: da questo punto di vista mi sento di dire che non ci sono problemi, bravo nel controllo di palla, nei cambi gioco e pure nelle palle filtranti (sempre che ci sia qualcuno che si muova nel modo giusto ça va sans dire).
Senso del gioco: questa è la lacuna maggiore di Kovacic, per giocare davanti alla difesa servono: velocità di pensiero, capacità di intuire prima di tutti i movimenti di compagni e avversari e senso geometrico per capire qual è la via più breve per arrivare nell’area avversaria.
Il nostro Deset (10) non gioca quasi mai a un tocco, spesso addirittura arzigogola col pallone e quando accelera palla al piede, saltando un paio di giocatori, spezza in due sia la squadra avversaria (bene) che la nostra (male), lasciando un pericoloso buco alle sue spalle e trovandosi spesso da solo nella trequarti offensiva perché pure i compagni di squadra non fanno in tempo ad accompagnarlo nella ripartenza.
E’ comunque meglio di Medel si potrebbe dire, è vero e sono d’accordo ma sono convinto che sarebbe comunque un ripiego e che per le doti mostrate fino a oggi, il ruolo perfetto di Kovacic sia quello di mezzala.