Bauscia Cafè

Un altro piccolo passo verso la meta

Seconda trasferta consecutiva e secondo pareggio. Così come a Napoli pure a La Spezia arriva solo un punto per l’Inter, anche se questo ha un sapore lievemente più amaro che lascia un po’ di rammarico. Ma alla fine della fiera è un punto che serve ad allungare momentaneamente a +10 sulla seconda in classifica – il Milan in questo momento – in attesa del posticipo pomeridiano tra Roma e Atalanta. Se nel posticipo dovesse arrivare una vittoria esterna, i bergamaschi si porterebbero al secondo posto della classifica, e in quel caso i punti di vantaggio tornerebbero ad essere nove. Come i punti che mancano alla meta finale.

Quella andata in scena ieri sera al Picco è stata una partita complicata e il merito di questo va dato allo Spezia di Italiano, che sta continuando a dimostrarsi una squadra difficile da affrontare. Basti vedere anche le difficoltà incontrate nella partita d’andata e anche dalle altre squadre di alta classifica quando sono scese in campo al Picco. Al momento nessuna di loro è riuscita a prendere i 3 punti in terra ligure, dove gli aquilotti hanno sempre dato filo da torcere e difeso il loro nido di rapaci con tutti i loro artigli.

Si dice che La Spezia nel passato fosse un covo di pirati, quindi viene spontaneo pensare che quelli che adesso scendono in campo siano i loro figli, pronti a combattere e difendere la propria casa come uccelli predatori.

Per quanto visto ieri sera c’è poco da recriminare nei confronti della squadra, visto che c’è stato sia grande impegno sia determinazione. E nonostante il nervosismo iniziale dopo il gol dello svantaggio, che ha ben analizzato Grappa su Facebook, si è riusciti a riprendere serenità e creare situazioni di gioco importanti. Situazioni che di certo avremmo dovuto sfruttare meglio.

I due pali, i due gol annullati per fuorigioco millimetrico, l’occasione di Lukaku solo davanti a Provedel sono lì a dimostrarlo. E a momenti pure il gol di Perisic, che per poco non sbagliavamo pure quella.

Possiamo però ritenerci soddisfatti per quello che abbiamo messo in campo, consapevoli di averle provate tutte senza mai perdere l’equilibrio e la testa. E alla fine siamo qui a parlare di un pareggio solo perché ci è mancata la qualità sotto porta. Ma dopo una serie di partite giocate al massimo – nelle quali abbiamo creato il solco – ci sta arrivare stanchi, meno lucidi del solito e un po’ in riserva.

Ci portiamo dentro un po' di dispiacere e rammarico perché per quanto visto in campo avremmo meritato i tre punti, ma al tempo stesso siamo stati anche un pizzico sfortunati. twittalo

Sul pareggio di ieri avrà influito sicuramente anche una leggera pressione che ci portiamo dietro da due/tre partite, come normale che sia visto che la maggior parte dei giocatori lottano per un traguardo importante per la prima volta. Ma è una pressione sana e non deleteria, visto che la prestazione è stata buona e di grande intensità, e non abbiamo mai rinunciato al nostro spartito di gioco. Conosciamo la nostra identità e ieri non è stata diversa rispetto al passato.

Adesso sarà fondamentale recuperare un po’ di energie e continuare ad andare avanti per la nostra strada con il solito entusiasmo e la solita voglia, con la consapevolezza che il traguardo finale è ancora raggiungibile e a portata di mano.

Braffo

Sono il Chief Games Officer di Bauscia Café. Metà stronzo, metà testa di cazzo.

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