Le porte chiuse, come ormai ci siamo abituati a vedere da più di un anno, sembravano suggerire una autocelebrazione. Ci ha pensato mister Ranieri a dare un sapore più gioioso e partecipato alla vittoria dello scudetto. I blucerchiati ci concedono una passerella che ci incorona campioni tra i tributi di un mister umanamente immenso (non lo scopriamo oggi) e la gioia giocosa degli ex Candreva e Keita.
La partita inizia subito in maniera arrembante, spuria della contrattura che aveva accompagnato le partite precedenti la conquista del titolo. Al quarto una scivolata di Gagliardini apre le danze. Poi tanta libertà, un gioco fatto di ripartenze sicure, e tanta voglia di mettersi in mostra e di divertirsi, e questo comporta qualche errore in disimpegno.
C’è tempo per regalare gioia proprio a tutti, da Ranocchia e D’ambrosio a Vecino. I gol di Sanchez e il solito fastidio muscolare che proprio non gli da pace. Quando è in campo però la sua partecipazione alla fase offensiva non può essere messa in discussione, con una partecipazione ad un gol per ogni apparizione. E infine Pinamonti ed il suo gol per lasciare anche la sua firma su un annata in cui di spazio ne ha avuto decisamente poco, visti i mostri sacri che lo precedono nelle gerarchie. Ed infine Radu.
Infine le parole di Marotta:
Per chiudere una giornata di festa stasera si giocherà una partita tra due squadre che hanno poco da chiedere al campionato rispetto a quelle che erano sembrate le loro ambizioni.
Una partita che vorremmo sempre vivere così, in pieno relax, dall’alto in basso, vedendo le innominabili rantolare e affannarsi per un piazzamento che sempre vorremmo fosse la loro dimensione ed ambizione.
Che la festa continui, campioni d'Italia! Come i compleanni del Re Sole, per almeno un altro mese! twittalo