Bauscia Cafè

Partita non partita

Quando ho cominciato a scrivere questo pezzo, mi è venuto subito in mente il superbo finale di Blow Up di Michelangelo Antonioni, nel quale il Maestro ha voluto cercare di dare una rappresentazione visiva del nulla, dell’assenza. Per il grande regista, il mondo è ossessionato dalla presenza, dall’esistenza, dal poter toccare le cose materiali sì da dipendere da esse. Per questo motivo Antonioni è stato per lungo tempo interessato a cercare di rappresentare quello che sta dietro la raffigurazione sensoriale, quello che si cela dietro la rappresentazione materiale, e questo suo sforzo lo ha portato a realizzare alcuni dei grandi capolavori del cinema di quei tempi come appunto Blow Up, oppure Deserto Rosso. Per chi non ricorda la scena, il protagonista, in un parco, si imbatte in un gruppo di mimi che inscena una partita di tennis, con tanto di pallina che va fuori dalla recinzione, solo che la pallina non c’è, nonostante tutti la seguano, i mimi la colpiscano, e il protagonista del film la va anche a riprendere dopo che è volata via dalla recinzione. Ad un certo punto si sente anche il suono della pallina colpita dalle racchette. Quindi la pallina c’era o non c’era? La partita di tennis c’era o non c’era?

Inter-Sampdoria c’è stata o non c’è stata?

Noi siamo normalmente abituati a vedere un incontro di calcio sospeso per cattivo tempo, oppure per qualche avvenimento straordinario o purtroppo per qualche tragedia. In tutti i casi, però, c’erano dei calciatori in campo, oppure del pubblico sugli spalti, o alla peggio qualche addetto al campo presente nel rettangolo di gioco per verificare le condizioni per disputare la gara, e per qualche motivo si è deciso che no, tutto si sarebbe dovuto rimandare. Si era pronti per qualcosa che ci sarebbe dovuto essere, ma che invece poi semplicemente non c’è stata. Invece ieri le cose sono state un pò diverse. È un momento un pò surreale è vero, c’è qualcosa di pericoloso che circola nell’aria ed è meglio stare in casa, per non essere contagiati e non ammalarsi, e quindi evitare che altri possano ammalarsi a loro volta. Per cui il pubblico non ci sarebbe stato, sarebbe stato uno stadio vuoto. Ma anche i calciatori stessi, o i tecnici, i massaggiatori, sono persone e pertanto suscettibili a prendersi l’infezione, per cui non ci sarebbero stati neanche loro. Quindi sarebbe stata una partita senza pubblico, senza giocatori, senza arbitro. Solo uno stadio vuoto, e noi, ad immaginarci una partita guardando il pallone con gli occhi, spinto da una parte e dell’altra del campo da forze invisibili, o dal soffio del vento, per tornare al finale di Blow Up per un secondo.

Quindi Inter-Sampdoria non c’è stata.

Eppure, a un esame un pò più approfondito, potrebbe non essere così. Se guardiamo qua.

https://twitter.com/thund3rass/status/1231689579054485505

Oppure qua.

Oppure qua.

Aah, ma che scherzi mi fate, Inter-Sampdoria s’è giocata.

In una situazione come quella di questi giorni, che si sta sviluppando in maniera così inaspettata e un pò surreale, e che si spera possa riportarci alla normalità nel più breve tempo possibile, ci sono molte cose che si fa un pò fatica a credere stiano accadendo veramente. Dei posti di blocco per non entrare e non uscire da dei paesi? Supermercati presi d’assalto da gruppi di persone comprensibilmente un pò impaurite (e purtroppo anche vittime del sensazionalismo irresponsabile di troppi mezzi di comunicazione)? Veramente si deve fare un pò di fatica per credere veramente alle notizie che stanno venendo dall’Italia e dal resto del mondo, come se stessimo vivendo un film di fantascienza. Per cui, può non essere un cattivo passatempo, quello di chiudere gli occhi, respirare profondamente, ed immaginare il nostro Inter-Sampdoria. Come se ci fosse stata veramente.

Un paese circondato da posti di blocco, ma che e’ un film di Emmerich?

Possiamo immaginarci Inter-Sampdoria con la nostra fantasia come vogliamo, nella maniera che più ci piace, Inter-Sampdoria è stata la partita ideale, con la possibilità che da qualche parte possa essere andata realmente così.

Una delle possibili implicazioni della teoria cosmologica delle stringhe, è l’esistenza di infiniti altri universi oltre a quello nel quale viviamo, tutti praticamente uguali al nostro, ma diversi per piccolissime proprietà, esistenti esattamente assieme al nostro, ma in un’altra dimensione del tempo e dello spazio. Inutile parlare di quanto questo abbia ispirato la fantasia degli scrittori. Noi, nel nostro piccolo, possiamo usare l’immaginazione per pensare che da qualche parte nello spazio e nel tempo, c’è un universo uguale al nostro ma nel quale la linea della storia è solo lievemente cambiata, e nel quale Inter-Sampdoria si è giocata. I giocatori sono scesi in campo sotto a un pubblico festante, e l’arbitro ha fischiato il calcio d’inizio, ci sono state delle azioni, una difesa a tre, un cartellino giallo a Lautaro, un mani sospetto in area, un tiro al volo da centrocampo di Quagliarella, e una bella vittoria con poco dispendio di energie per non perdere il passo con la vetta e in vista degli importanti impegni contro il Ludogorets e contro la Juve, che però nell’Universo in questione ci segue in classifica, perché questo qui è un bell’Universo.

Forza Inter, in tutti i mondi possibili.

Tzara

Nella vita ha cambiato città, Nazione, lavoro e amori ma l'Inter è sempre rimasta. Non ha molti desideri, ma se riavesse un centrocampo con Veron, Cambiasso Stankovic e Figo non si dispiacerebbe.

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