Dopo le due trasferte consecutive conclusasi con due pareggi, l’Inter torna al Meazza dove bissa l’ultima vittoria ottenuta – guarda caso proprio contro il Cagliari, come a suggellare un segno del destino – e firma così il tredicesimo successo casalingo consecutivo.
La partita di ieri sapevamo che sarebbe stata dura, dato che il Verona è una squadra tosta, che gioca uomo contro uomo e fa un buon calcio. E le sei sconfitte scaligere nelle sette partite precedenti non dovevano ingannarci. Infatti così non è stato in campo, dove ne è scaturita una battaglia tostissima, impegnativa e per nulla scontata.
A questo punto della stagione, il pallone inizia a pesare, ed è inevitabile che la pressione si faccia sentire. Era la terza partita in sette giorni e molti giocatori si trovano per la prima volta così vicini ad un traguardo importante. Abbiamo fatto ottime partite contro Napoli e Spezia e anche ieri la squadra ha fatto una buona partita, anche se un gradino sotto alle precedenti. Abbiamo avuto le occasioni per fare male ma il pallone inizia a diventare più pesante. E lo si è notato specialmente all’inizio, con un approccio un po’ titubante, dove la tensione l’ha fatta da padrone.
Si nota come i ragazzi sentano questo momento fondamentale, dove allo stesso tempo altre squadre importanti stanno perdendo punti, e quindi riuscire a vincere quest’anno ci permetterebbe di mettere nella testa di molti calciatori un tassello per essere vincenti e fargli così fare l’ultimo step di crescita.
Ieri però contava soprattutto il risultato, sono arrivati tre punti importantissimi che ci avvicinano all'obiettivo. twittaloTre punti arrivati nuovamente grazie a Matteo Darmian. E non mi stancherò mai di dire, a costo di essere ripetitivo, quanto è importante avere all’interno del gruppo giocatori come lui. Giocatore che con il lavoro si è conquistato un posto importante all’interno della rosa nerazzurra. Dodicesimo uomo, insieme a Sanchez, sul quale si può contare sempre. Giocatore con qualità ed ottimo jolly, sempre pronto a dare il suo contributo quando viene chiamato in causa. Matteo e i suoi compagni stanno facendo qualcosa di eccezionale. L’esultanza dopo il suo gol dimostra che sono un gruppo unito: anche chi gioca meno aiuta sempre e dà il massimo, il che ci rende orgogliosi di questa squadra e di quello che stanno facendo.