Nic92I partenopei troveranno di fronte un Inter che a Cagliari prima ha convinto per poi riproporre i vecchi difetti e riscattarsi in affanno nel finale.
Gli azzurri sono una squadra che negli ultimi anni ha regalato poche gioie ai nostri colori, non ultima l’eliminazione dalla Coppa Nazionale di anno scorso. Alla guida hanno un Gattuso che è stato capace di esprimere le qualità degli interpreti ma di regalare al gioco corale sfumature più camaleontiche, interpretando la partita e andando oltre al diktat Sarriano di comandare la gara.
Per una squadra a cui è spesso rimproverato di fallire gli scontri diretti, questa gara, pur non essendo decisiva, profuma di occasione da non perdere.
Il percorso nerazzurro in campionato è stato arricchito di 4 vittorie nelle ultime 4 partite, allungare questa striscia contro questo avversario, non solo sarebbe un segnale importante, una seria dichiarazione di intenti, ma nutrirebbe quell’autostima che non può non aver subito un contraccolpo con l’uscita dalle Coppe.
Sicure e pesanti le assenze di Vidal e Sanchez, in forse Hakimi, pronto ad essere sostituito da Darmian. A riposo Sensi ed Eriksen, la difesa titolare verrà protetta da Gagliardini, Brozovic e Barella. Young sulla fascia sinistra e attacco obbligato.
Di fronte vedremo un 4-3-3, difesa a 4 che abbiamo affrontato anche a Cagliari e che almeno fino al gol di Sottil ha avuto qualche problema a reggere la pressione nerazzurra. La partita di Cagliari ci restituisce anche la presa di coscienza di Conte di poter passare a 4 per affrontare avversari che si schierano a specchio, con 3 difensori impegnati a gestire il nostro attacco. Tuttavia difficilmente oggi vedremo il Napoli snaturarsi.
La gara ci offrirà numerosi spunti di riflessione, gare come queste possono segnare una discontinuità dal passato più recente e rilanciarci in quanto a convinzione ed entusiasmo.
Sarà necessario evitare svarioni difensivi, come quelli di Cagliari, che hanno portato non solo al gol di Sottil, ma che hanno lasciato davanti al portiere prima Pavoletti e poi Cerri. In queste situazioni abbiamo visto una difesa rigida e statica, poco concentrata e sul pezzo.
Le chiavi tattiche dalla panchina, nel caso si dovesse ribaltare il risultato sono più povere che in passato, con Perisic, Eriksen, Sensi e nel caso Hakimi a poter subentrare per dare un apporto di offensività e qualità. Sarà quindi importante non trovarsi nella situazione di dover rincorrere.
La curiosità per la sfida di stasera è tanta, e la sensazione di vivere una serata che potrebbe rivelarsi chiave per il proseguo del campionato c’è. Le indicazioni che ne riceveremo saranno importanti. Questo turno infrasettimanale ci ricorda che, nonostante la delusione in Champions, l’unica direzione che abbiamo è quella che ci fa guardare avanti e l’unico risultato da rincorrere deve essere la vittoria.
Vincere con gli azzurri per guadagnarne in convinzione e percezione di sé. E perché non deve esistere altro che i 3 punti. twittalo
Jack32
