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Valero protagonista dell'ultimo Fiorentina Inter

Inter-Fiorentina: prima partita D.E.

Mercoledì 29 Gennaio. C’è una partita da giocare stasera. Un quarto di finale. Eppure la mente dei tifosi è ancora perturbata dagli avvenimenti delle ultime ore. Di solito il mercato è una parentesi che si affianca agli appuntamenti sportivi portando, negli ultimi anni, il tifoso a fantasticherie che generano frustrazione, e la squadra ad abbassare la soglia dell’attenzione. Non quest’anno. Quest’anno è arrivata in sede di mercato una dimostrazione di forza che segna uno spartiacque, che ci fa capire perché era così importante uscire dal Settlement Agreement del FPF. Che ci fa capire che è ancora possibile l’Inter del passato, quella che ci faceva sognare in campo come in fase di mercato.

Ieri Christian Eriksen ha firmato con l’Inter.

Inter-Fiorentina è la prima partita con il danese in rosa. 

Spero vivamente la squadra sia meno condizionata di me dall’arrivo del trequartista. Quella di stasera è una partita importantissima, che io non riuscirei a giocare. La guarderò con gli occhi puntati probabilmente sulla panchina.

Il mio tuttavia non è un atteggiamento giusto o propedeutico al raggiungimento dell’obiettivo importantissimo in palio: continuare la marcia verso quello che si pone come uno degli obiettivi stagionali. La Coppa Italia è la possibilità più concreta di alzare un trofeo a fine anno, anche solo considerando il numero di partite da disputare per aggiudicarsi il trofeo.

Dopo questa fondamentale premessa, ragioniamo ora sull’avversario che ci troveremo di fronte: la Fiorentina. Ma quale Fiorentina? La Fiorentina che ci portò al primo stop, doloroso, di quella che è una serie di pareggi che oggi ci fa un po’ rimpiangere risultati diversi che sarebbero stati meritati. Questa Fiorentina, però, è oggi guidata da Iachini e pare più sensata e battagliera.

Se le indiscrezioni di oggi pomeriggio saranno confermate ci troveremo di fronte un 3-5-2 come ci è successo in alcune delle ultime apparizioni in campionato. Un modulo che ci ha messo in difficoltà.

Se stasera si affrontassero ancora due squadre schierate con il 352 potremmo vedere quali sono gli accorgimenti tattici pensati da Conte per affrontare una disposizione che ci ha messo spesso in difficoltà. twittalo

Come avrete letto ampiamente sul blog negli articoli dell’ultimo mese, affrontare un 352 non è stato facile per l’Inter di recente. Portare il pressing alto (dettame di Conte) non è facile con questa disposizione quando di fronte si ha una compagine schierata allo stesso modo.

Inoltre in questi confronti la sensazione che si ha osservando lo svolgimento della partita è che a giovare maggiormente della disposizione a 3 della difesa sia sempre l’avversario. Diciamo che nella nostra serie A un terzo centrale è ben impiegato per arginare Lautaro e Lukaku. Una linea a 3 infatti consente non solo il raddoppio sul centrale, ma lascia anche la possibilità ad uno dei difensori di staccarsi conservando comunque una linea a due capace di difendersi da inserimenti e triangolazioni. Quando si è schiacciati risulta poi possibile anche raddoppiare sugli esterni e facilita la scalata.

A tratti invece il nostro terzo centrale può sembrare un uomo in meno in altre fasi della partita, soprattutto quando questo rinforzo sulla linea difensiva non porta ad una reale impenetrabilità, né scaccia i fantasmi di fragilità apparsi in quelle partite in cui ci siamo fatti recuperare il gol di vantaggio.

La Fiorentina alla ricerca di continuità e di un risultato che gli doni convinzione pare intenzionata a schierare i suoi talenti:

Terracciano, Milenkovic, Ceccherini, Caceres, Lirola, Benassi, Badelj, Pulgar, Dalbert, Chiesa, Cutrone.

Noi, sempre secondo indiscrezioni, rispondiamo invece con una formazione che ha dell’inedito:

Handanovic, Godin, Ranocchia, Bastoni, Candreva, Barella, Valero, Vecino, Young, Martinez, Sanchez.

Questi due schieramenti ci parlano di quella che sarà una partita vera. Da giocare con attenzione e concentrazione. Torna Sanchez dal primo minuto, ancora in coppa Italia. Torna Candreva, e questa a mio avviso resta una squadra più che dignitosa, a cui si aggiungono alcune interessanti possibilità anche tra i probabili subentranti dalla panchina. Questo undici, nonostante le rotazioni ricco di diverse qualità, testifica un passo avanti rispetto al passato.

L’altro passo avanti è rappresentato da un uomo, seduto in panchina, dove i miei occhi saranno puntati, curiosi, speranzosi, affascinati, come sempre dovrebbero essere.

Stasera si respirerà un aria nuova a San Siro. La Scala del Calcio vedrà finalmente un interprete primo nel suo ruolo, un giocatore nato per calcare quei palcoscenici. Chissà che Conte non gli regali già qualche minuto.

Eriksen ieri alla Scala. Stasera alla Scala del Calcio.

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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