Bauscia Cafè
Romelu Lukaku e Antonio Candreva esultano dopo il gol al Cagliari

Inter-Cagliari, Coppa Italia

Inter – Cagliari, ottavi di finale di Coppa Italia, nonché nostro primo appuntamento della stagione nella competizione.

Dopo il week-end che chiude il girone di andata, ospitare il Cagliari in casa vuol dire ritrovarsi di fronte per la prima volta in stagione una compagine già affrontata in campionato. Non fu una partita semplice, a risolverla fu una giocata di pregevole fattura targata Sensi, una veronica in area che poteva metterlo davanti alla porta, non fosse stato per il fallo subito che ci regalò il rigore poi trasformato da Lukaku.

Era la seconda di campionato ed il Cagliari, che poi avrebbe fatto benissimo, veniva da una sconfitta contro il Brescia. Gli isolani vennero domati dai nostri, ma fu uno stop atipico per quella prima fase di campionato degli uomini di Maran. Quella rimase l’ultima sconfitta per i rossoblu sino a quattro giornate fa, quando un Cagliari eccezionale, che teneva un passo da Champions, iniziò la sua caduta verticale con 4 partite senza risultati utili su 4. 

1 punto in 5 partite, 4 sconfitte di fila, questi sono i risultati racimolati dagli uomini di Maran nell’ultimo mese. Prima di questo momento orribile c’era stato proprio il primo impegno di Coppa Italia per la squadra di Cagliari: una Samp domata con le seconde linee.

Poi qualcosa si è incrinato, con Nainggolan, prima eccezionale trascinatore, che fisiologicamente ha esaurito la benzina messa nel motore durante la preparazione Contiana e con Nandez che ha iniziato a manifestare qualche mal di pancia. Questo, complice qualche defezione ed un calo fisico, ha fermato i rossoblu che si sono sciolti come neve al sole, molto più repentinamente di quanto non fosse ipotizzabile.

L’Inter per contro arriva da un periodo difficile ma affrontato con grande maturità. Dopo la trasferta di Napoli e la gara di Milano contro l’Atalanta, la squadra ha dimostrato di aver tenuto molto più che egregiamente per un intero girone, complicatissimo per infortuni e defezioni. Il lavoro di Conte ha premiato rispondendo a tantissime domande che potevano sorgere ad inizio stagione, come quella relativa alla quota di gol che doveva per forza di cose arrivare dai centrocampisti. I giocatori pure hanno risposto presente, mostrando una qualità assoluta e tanto spirito di sacrificio.

Oggi saranno della partita Skriniar e Barella, costretti ad un riposo forzato per via delle due ingenue ammonizioni rimediate contro il Napoli. La partita sarà impegnativa e ci troveremo ad affrontare un Cagliari capace di ottenere 14 risultati utili nella fase centrale del girone di andata e voglioso di dimostrare di saper ripartire.

La voglia di riscatto sarà forte negli uomini di Maran, così come tuttavia c’è da aspettarsi un’Inter con il coltello tra i denti. A questa squadra ed al suo allenatore infatti non piace accumulare stop, e c’è la volontà di lasciarsi alle spalle il pareggio contro l’altra squadra nerazzurra.

La partita sarà delicata, ma c’è da dire che il Cagliari non pare essersi avvicinato alle risposte che cerca durante la partita contro il Milan del turno passato. 

Maran probabilmente rinuncerà ad effettuare un pesante turn-over, questo per cercare in tutti i modi di dare una scossa ai suoi. Conte sembra invece intenzionato a provare alcune soluzioni e a dare spazio ai meno utilizzati come Lazaro ed Esposito. Alcune testate inoltre parlano di una turnazione ancora più massiccia, con Ranocchia e Valero pronti a far riposare l’insostituibile De Vrij e l’insostituito Brozovic.

Qualsiasi sarà la formazione schierata dal nostro mister la Coppa Italia va onorata. Il post di Julione94 di questa mattina spiega con grande precisione cosa è stata questa competizione nell’ultimo decennio per noi, e cosa deve tornare ad essere nonché il perché.

Tuttavia affrontare il Cagliari questa stagione non è semplice, e affrontarlo 2 volte in 12 giorni come capiterà a noi lo è ancora di meno.

Non me ne voglia mio padre, insolito tifoso rossoblu, ma la speranza è che le difficoltà interne della squadra  dell’isola continuino ancora almeno per un paio di settimane.

Quanto alla Coppa, deve essere un obiettivo a tutti gli effetti. E’ finito il tempo dove si doveva scegliere dove spendere le energie. Non ci si vuole più nascondere.

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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