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Inter VS Tre Punti vitali

Giocare ogni 3 giorni, il mercato, +13 sul quinto posto, Hakimi, -9 dal primo posto, altri infortuni.

Inter – Brescia sarà l’ennesima partita atipica di un annata spezzata e folle. Ad incontrarsi due rose che occupano posizioni diametralmente opposte sul tabellone della classifica. All’andata il periodo di forma e gli obiettivi avevano già sancito un certo solco che sembrava dover essere solo confermato e impresso per portare gli uomini di mister Conte ad un risultato positivo. Non fu così.

Della partita di Brescia ricordiamo ad esempio un bellissimo gol di Lukaku, oltre che qualche grattacapo di troppo.

Il mister si affida ancora alle rotazioni. Il perchè è presto spiegato, basta vedere questa ripartenza a cosa ha portato in altri campionati così come alla nostra rosa: infortuni. Corpi troppo sollecitati ci hanno già portato a defezioni pesanti a centrocampo, e non è andata meglio ad altri club in Italia come, ad esempio in Bundesliga. Oltre all’assenza pesante di Brozovic anche Skriniar non sarà della partita, dopo l’espulsione rimediata col Sassuolo.

Con 10 partite da giocare, un ottimo vantaggio in relazione alle inseguitrici per la Champions e un limitante svantaggio nei confronti dell’ahimè capolista, con una Europa League che si giocherà solo a fine campionato, ecco che diventa vitale il ruolo di Conte, nonché il suo pedigree di motivatore.

Continuità e spirito vincente per degli atleti significa possedere un unica attitudine:

Quella di poter attingere ad un unica visione di sé stessi: la migliore. Un atteggiamento agonistico che ammetta come unica possibilità quella di offrire in campo il 110%, a dispetto di qualsiasi condizionamento esterno.

Non c’è da dubitare sul fatto che Conte possa fare questo. Ci ricordiamo, in quella parte del suo passato che ci tormenta, quando a campionato vinto spremeva i suoi uomini a dare il massimo per superare i 100 punti.

Per questo la partita che giocheremo contro il Brescia è fondamentale. Questa stagione atipica conserva nel campionato la prima opportunità per costruire l’Inter del futuro. Servono delle risposte, che possono si essere le prestazioni, ma ancora di più saranno i numeri: il numero di punti ottenuti a fine anno ci dirà se il successivo sarà quello giusto per partire alla caccia dello Scudetto. Il numero di turni superati in Europa League ci dirà quanto siamo credibili nelle nostre velleità. I gironi di Champions e la Coppa Italia, sebbene ci abbiano a tratti appagato esteticamente, non ci ha fornito quella base di consapevolezza di cui abbiamo disperatamente bisogno.

Ogni partita giocata da qui a fine anno sarà il più pesante dei mattoni nella costruzione di una delle ricette per il successo: l’autoconsapevolezza e l’autostima. Non doverci giocare l’ingresso in Champions alla morte già ci porta ad uno step superiore, ma gli step e i gradini vanno ora percorsi di corsa, perché se ne ha l’opportunità, non più a rilento appesantiti da tantissimi condizionamenti esterni.

L’ultima partita di campionato contro il Parma ha lasciato dubbi di natura estetica, ma forse, anche in questa stagione in cui non si ha e non si da fiato sul collo, restano più importanti i numeri.

La partita sarà comunque un occasione per rispondere anche sotto il profilo del gioco alle ultime prestazioni. Anche se la sensazione è che qualsiasi allenatore in panchina, fosse anche Guardiola o Klopp, con giocatori pesanti e macchinosi in mezzo al campo e senza gente capace di saltare l’uomo possa proporre poco più che ordine e orizzontalità. A questo proposito gli occhi saranno puntati anche su Tonali, che dall’altra parte della barricata potrebbe dare risposte utili anche a noi nerazzurri.

Del Brescia ho parlato poco. Forse perchè ne parlerei a sproposito, riuscendo a malapena a seguire l’Inter in questa ripresa di campionato, ma anche perchè il percorso nerazzurro riguarda oggi più che mai solo noi. Senza più patemi per una qualificazione, senza grandi speranze per il titolo, con la necessità e la pretesa di raccogliere i 3 punti contro chiunque.

INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Borja Valero, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez

BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Papetti, Mateju, Semprini; Bjarnason, Tonali, Dessena; Romulo; Torregrossa, Donnarumma

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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