C’è Solo L’INTER

Ogni partita contro i bianconeri, è per chi ama i nostri colori, una sorta di finale. La vittoria o la sconfitta ha comunque un sapore definitivo. Di  verdetto. Questo accade perchè ogni partita va vinta. Ogni occasione di vittoria va goduta, ed ogni sconfitta è un onta che rimane come una cicatrice. A prescindere dal percorso in campionato che certo può addolcire o rendere bruciante, a seconda dei risultati di entrambe le squadre, il verdetto del campo.

Negli ultimi anni, le vittorie, le gare che ci hanno donato una gioia sono state poche, molti pareggi, e, come sempre quando ci si confronta con quei colori, tante polemiche.

Non solo i nostri girano alla grande, ma sono tutti disponibili, e, complice l’incidente di Bologna, forse anche più riposati dei rivali.

La sorte invece è avversa, come sempre dovrebbe essere in un mondo giusto, ai gobbi: una squadra che fatica a trovare un senso, con poche individualità e per di più con tante defezioni, alcune piuttosto pesanti.

La juve non gira, Allegri si è visto consegnare una rosa disorganica, mal assemblata, e in cui il talento scarseggia. I singoli di maggior talento ed imprevedibilità la davanti, Cuadrado e Chiesa, sono indisponibili, così come la difesa è si guidata dal giocatore di maggior sostanza di tutta la rosa, il vecchio Chiellini, ma accompagnato da un Rugani, in una coppia che se non si può dire inedita, poco ci manca.

Tanti giocatori, fumosi, ne carne ne pesce, con il talento Dybala unico vero possibile spauracchio da un punto di vista tecnico. La juve la imposterà sull’intensità, ma di fronte si troverà un Inter al completo, affamata e soprattutto incredibilmente organizzata.

La squadra nerazzurra pare in completo controllo di se stessa e degli avversari. La vittoria potrebbe dare tante indicazioni positive, ed un ulteriore segnale: quello di essere diventata a tutti gli effetti padrona della penisola.

Le insidie tuttavia sono numerose, se la partita dovesse diventare complicata e sporca il blasone degli avversari e la loro ormai sbiadita proiezione di potenza, in campo come nelle decisioni arbitrali potrebbero pesare come sempre stato in passato. Questa è un occasione più che ghiotta per i nostri rivali, per ridare un senso alla stagione e portare a casa un titolo.

La partita si giocherà probabilmente a centrocampo, con i nostri oltre che più quantitativi anche più qualitativi. Dall’altra parte le fasce, che potevano soffrire il doppio confronto e la sovrapposizione degli esterni bassi a Cuadrado e Chiesa, non dovranno preoccuparsi di questi ma dei loro sostituti: Bernardeschi e Kulusevski, giocatori decisamente meno qualitativi.

La partita sarà dura, fondamentalmente chi si aspetta una goleada potrebbe rimanere deluso. Non perchè non ci sia quello disvalore di qualità, organizzazione e anche di inerzia data dalle situazioni attuali delle due rose, quanto perchè conosciamo un Inter che gioca un calcio spumeggiante, ma non sempre concretissimo, ed una juve che nonostante il periodo veramente osceno riesce ad essere quinta forza del campionato.

Tuttavia possiamo dircelo: se messa sui giusti binari, la partita di questa sera è quella giusta per dominare i nostri acerrimi rivali.

Affronteremo una squadra in crisi identitaria, senza alcuni dei sui giocatori più vincenti, esperti e rappresentativi, che vede schierati giocatori che non hanno ne una amalgama compiuta sulla carta, ne una coesione donata da una serie di prestazioni.

Noi da nostro canto siamo l’opposto. Una squadra a cui riesce tutto, che può permettersi di sbagliare (gol di Immobile) vincendo con i gol dei braccetti. Abbiamo recuperato Calha e lo schiereremo nel centrocampo titolare mai così fresco vista la sosta prima, la non partita di Bologna poi, e le assenze obbligate prima di Barella e poi del turco. Ad arricchire il tutto c’è la vittoria con la Lazio che ci ha riconsegnato le quattro punte abili ed arruolabili.

Stasera si scenderà in campo, ancora una volta in quella partita così importante su un livello che trascende quello calcistico.

Ce lo ricorderà anche la maglia: