Bauscia Cafè

Una squadra forte

La prima amichevole stagionale, contro il Lugano, è andata. Un 3-0 che sicuramente ha ben poco di indicativo visto il periodo dell’anno in cui la sfida si è svolta, ma che se non altro può essere vista di buon auspicio per il proseguo stagionale. Una sfida, Spalletti dixit, “vera”, contro una squadra sicuramente non comparabile dal punto di vista tecnico, ma molto più avanti di noi nella preparazione atletica.
Il Mister, di solito abbastanza flemmatico in queste circostanze, si è dimostrato invece molto propositivo e soddisfatto. La sensazione è che si sia cominciato quest’anno col piede giusto, con voglia, grinta, personalità, rabbia. Sono carichi, siamo carichi. Tutti. Il mondo Interista è impaziente di cominciare questa stagione, che ci vede – finalmente – protagonisti in Italia ed in Europa.
Se c’è una sensazione, personale ma non credo di sbagliare se dico che è abbastanza comune tra i fratelli nerazzurri, che primeggia in questo Luglio abbastanza noioso, una volta terminata la rassegna mondiale, è che si stia osservando alla nascita di una squadra finalmente forte.
Una squadra forte è una squadra che ha capacità non solo tecniche o atletiche, non solo tattiche o di equilibrio, ma mentali. Personali. Interiori.

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I giocatori non sembrano mai essere stati così affiatati, concentrati e vogliosi di mettersi alla prova. L’affiatamento – più reale che presunto speriamo, da quello che si vede all’esterno – ricorda quello dei fasti del passato, la rabbia agonistica è già a livelli di pre-allarme. In questo io credo che sia da sottolineare il lavoro del nostro mister che ha restituito nella scorsa stagione dignità prima agli uomini e poi ai calciatori, abituati a crollare di fronte alle prime avversità per alla fine, fallire inesorabilmente.

Quest’anno mi sento di dire che la storia sarà diversa. Non sto assolutamente facendo proclami di alcun tipo, e non sono certo di dove arriveremo, e di che cosa – e se – vinceremo. Ma sono stra-convinto del fatto che faremo sputare sangue chiunque ci si troverà davanti, in Italia come in Europa. Sicuramente non partiamo da nessuna parte coi favori dei pronostici ma mi sento di evidenziare come non credo possa far piacere a nessuna squadra trovarsi davanti l’Inter incazzata di Spalletti ed Icardi, Perisic e Nainggolan, Skriniar e DeVrij.
Il calcio non è uno sport scontato – tutt’altro, e per questo è così dannatamente affascinante – e molte cose possono succedere nel corso di una stagione, alcune totalmente inaspettate ed imprevedibili. Per di più la nostra rosa è ancora in completamento, ma questo paradossalmente non mi preoccupa minimamente.
Perché la sensazione vera, quella che ti senti nella pelle, quando guardi gli sguardi dei nostri protagonisti, è che ci sia la convinzione giusta, la voglia di spaccare tutto, la sfrontatezza di provare a farlo. Poi si vedrà come andrà a finire, ma vogliamo essere forti. Una squadra dannatamente forte.

Vujen

Classe '85, marchigiano, interista da tre generazioni. Appassionato di fotografia, Balcani e cose inutili ma costosissime. I suoi pupilli sono Walter Samuel e l'indimenticabile Youri Djorkaeff. Lautaro più altri 10.

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