Bauscia Cafè

L’interista sotto l’ombrellone, mangia anche il panettone?

Lo so, siete ancora abbacchiati dal pareggio del Franchi, da quei tre punti sfuggiti proprio nel recupero e da quel gol assurdo preso in contropiede e figlio della scarsa concretezza mostrata nell’arco dei 90 minuti, oltre che di un atteggiamento a metà tra il rinunciatario e il superficiale, chiaro segnale della necessità di arricchire ancora questa rosa con interpreti in grado di mantenere la lucidità e la concentrazione anche in situazioni apparentemente ormai innocue. 
Ma di questo ne parleremo durante il mercato di riparazione, o direttamente a fine stagione, così guardate SportItalia e non ci rompete i coglioni.

Detto questo, ho pensato di sollazzarvi con una (s)piacevole carrellata di tutti i match pre-natalizi disputati dall’Inter negli ultimi 10 anni di Serie A, perché è giusto che vi renda la cena indigesta ancor prima di aver buttato la pasta.
Pronti? Via!

20 dicembre 2009
Inter – Lazio 1-0 (Eto’o)

L’Inter che celebrerà il leggendario Triplete approfitta della clamorosa sconfitta della Juve contro il Catania per allungare in classifica con un gol del Re Leone e un match di cinismo e concretezza, qualità che sono mancate proprio nell’ultima trasferta di Firenze.
Gli interisti ancora non sanno che quel Natale 2009 sarà il preludio a una delle esultanze più sguaiate, chiassose ed emozionanti della loro vita da tifosi.

3 Dicembre 2010
Lazio – Inter 3-1 (Biava, Zarate, Hernanes; Pandev)

È ancora la Lazio l’avversaria dell’ultimo incontro di campionato prima del Santo Natale, ma gli interisti tireranno giù talmente tante madonne da rendere qualsiasi natività completamente inutile.
Benitez farà però in tempo a schierare Natalino dal primo minuto per onorare il 26 Dicembre, mentre molti si auguravano da tempo facesse la fine del cotechino.

21 Dicembre 2011
Inter – Lecce 4-1 (Pazzini, Milito, Cambiasso, Álvarez; Muriel)

È l’Inter della stagione Gasperini/Ranieri/Stramaccioni, l’inizio di alti (pochi) e bassi (molti) che si trascineranno per lungo tempo, in una stagione a dir poco complicata.
Quella con il Lecce avrebbe dovuto essere la giornata d’esordio, ma fu recuperata come ultimo match dell’anno: al vantaggio di Muriel risposero un po’ tutti, tra pali, occasioni a raffica e i gol di entrambi i centravanti. Resta nella memoria come forse il miglior match mai giocato in nerazzurro da Álvarez, giocatore per il quale stravedevo e che, infatti, si è rivelato un eterno vorrei ma non posso. Peccato.

22 Dicembre 2012
Inter – Genoa 1-1 (Cambiasso; Immobile)

Già, la stagione di Stramaccioni, un tempo nostro allenatore e adesso idolo degli iraniani e probabile successore di Rouhani; quell’Inter sarà capace di espugnare, per la prima volta assoluta, lo Juventus Stadium, per poi sprofondare in una epidemia che si concluderà con il tristissimo epilogo del 2-5 casalingo contro l’Udinese e un nono posto finale che ci estrometterà dall’Europa e dalla voglia di seguire l’Inter. 
Il pari contro il Genoa invece sarà il preludio a un girone di ritorno lacrime e sangue, un brodino freddo in chiave natalizia con la vibrante sensazione che da lì a poco tutto sarebbe andato a puttane peggiorando. E infatti.

22 Dicembre 2013
Inter – Milan 1-0 (Palacio)

Forse una delle migliori vigilie di Natale calcistiche che io ricordi, anche perché ero allo stadio a godermi il magico colpo di tacco di Palacio che sembrava proiettarci verso un 2014 denso di soddisfazioni, nonostante Mazzarri e una rosa non esattamente di primissimo livello.
Invece sarà quinto posto ed Europa League, per molti un piccolo miracolo sportivo, per il sottoscritto l’ennesima stagione da iscrivere sotto l’etichetta “mediocrità”, ormai piuttosto abituale.
Fu anche la stagione dell’era Thohir e dell’addio degli argentini, nonché dell’arrivo di Belfodil, per il sottoscritto “il nuovo Benzema”. Risate grasse.

21 Dicembre 2014
Inter – Lazio 2-2 (Kovacic, Palacio; F. Anderson [2])

È ancora una volta la Lazio l’ultima avversaria prima di poter mettere il bambinello nella mangiatoia e bollirlo, da bravi comunisti.
Il Mancio è tornato sulla panchina nerazzurra da qualche settimana per sostituire un Mazzarri ormai intollerabile persino per Salvo24, ma i risultati sono – e saranno – tutt’altro che entusiasmanti.
Questo pari casalingo verrà ricordato per una delle poche reti di Kovacic con la nostra maglia, quando ancora alcuni di noi restavano convinti della qualità del ragazzo, e per l’ennesimo dicembre da archiviare in fretta, consapevoli che anche l’anno venturo non avrebbe riservato grandi gioie.
L’Inter chiuderà infatti ottava e ancora fuori dall’Europa che conta, impantanata in un grigiore apparentemente senza fine. E il Natale sarà ancora una volta la scusa buona per ubriacarsi e perdere i sensi per colpa della squadra.

20 Dicembre 2015
Inter – Lazio 1-2 (Icardi; Candreva [2])

Toh, chi si rivede! La Lazio prima di Natale!
E che cazzo però, quello che sorteggia i gironi di Serie A deve avere un giro remunerativo in SNAI…
Resta l’ennesima vigilia amara per noi interisti, eterni prigionieri di un saliscendi di risultati che sembra non finire mai.
Sconfitta pesante, maturata per mano di uno dei nostri eroi attuali (rido), ennesimo anticamera di un inverno calcistico di Merda.
Ennesima scusa per stappare il vino più alcolico che esista e brindare in faccia alla zia di Empoli urlandole “che squadra di merdaaaaaaaaaaaa”.

21 Dicembre 2016
Inter – Lazio 3-0 (Banega, Icardi [2])

Ooooh, finalmente una partita contro la Lazio prima di scartare i pacchetti sotto l’albero e trovare un sontuoso plaid di flanella col quale coprirsi la faccia durante le prestazioni dell’Inter di Pioli da marzo a maggio.
Ma non in questo caso, perché questo fu un match arrembante, sigillato da un Icardi in stato di grazia e da una squadra che, in quel frangente, metterà a segno 7 vittorie consecutive in campionato, salvo poi autodistruggersi in primavera.
La stagione saluterà l’avvento di Suning, lo scazzo tra la nuova proprietà e il Mancio, poi dimissionario, e la comparsata iniziale di De Boer come allenatore moderno che, come la stella cometa, tentava di indicare la strada verso il successo, imboccandola però contromano. 

23 Dicembre 2017
Sassuolo – Inter 1-0 (Falcinelli)

Primo anno di Ciano in nerazzurro e un momento di grave appannamento per i nostri, reduci dalla sconfitta casalinga contro l’Udinese che aveva rallentato la corsa al primo posto. Ne arriverà anche un’altra nel derby post-natalizio di coppa Italia, perché a noi piace fare le cose in grande anche nei momenti peggiori, quindi non basterà aver rovinato la cena di Natale, ma sarà fondamentale anche arrivare a Capodanno con il morale sotto i coglioni.
Icardi fallisce un rigore, e dicembre si conferma un mese calcistico capace soltanto di portare cattivi presagi.
Per fortuna a fine stagione la metterà Vecino.

22 Dicembre 2018
Chievo – Inter 1-1 (Pellissier; Perišić)

L’ultimo match pre-natalizio che andiamo a ricordare per chiudere questo viaggio a ritroso nelle vigilie calcistiche nerazzurre ricorda non poco il recente pari contro la Fiorentina.
Vantaggio di Perišić gestito senza troppi affanni, ma anche senza lo spirito di voler ammazzare definitivamente l’avversario, vivacchiando sulla presunta debolezza di una squadra tristemente ultima a quota 4 punti e apparentemente incapace di reagire. 
Proprio al minuto 91 sarà la premiata ditta Stepinski-Pellissier a confezionare una nuova delusione per il popolo interista che, con l’amaro in bocca, proverà ancora una volta a consolarsi a colpi di Tartufone e ricciarelli (non Katia, non siamo a questi livelli).


Sabato a San Siro arriva il Genoa, per l’ultima gara dell’anno prima del Natale: avversario in crisi, ma contro un’Inter funestata da assenze pesantissime e “costretta” a tornare alla vittoria per regalarsi e regalarci un 25 Dicembre che non abbia bisogno del digestivo Antonetto. E che, magari, ci permetta poi di scartare anche qualche dono calcistico degno di nota.

State attenti, nella calza potreste trovarci Stefano Sensi.

NicolinoBerti

Coglione per vocazione, interista per osmosi inversa dal 1988 grazie a un incontro con Andy Brehme. Vorrei reincarnarmi in Walter Samuel, ma ho scelto Nicola Berti per la fig...ura da vero Bauscia.

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