Bauscia Cafè

Il Borsino di Bauscia Café

Carissimi Amisci!

Eccoci puntuali come i sei minuti di recupero quando l’Inter vince 1 a 0, con l’aggiornamento degli umors nerazzurri!

Settimana frizzantina con la partita di Coppa che vede un’Inter a dir poco impacciata e autolesionista arrivando ad un weekend che ci vede invece in formato supercinico e per una volta anche fortunati con un autogollonzo che non si vedeva dai tempi di Boninsegna…

È inutile dire che sette giorni così stravolgerebbero anche l’indice dei Libretti Postali al portatore, figuriamoci il sentiment nerazzurro più fluttuante delle chiappe di Beyoncé in pieno half time del Superbowl e dobbiamo annotare grandi stravolgimenti nel Borsino Nerazzurro!

Nell’immagine un attentissima inviata di Bauscia controlla l’andamento degli Umors Nerazzurri

Ma bando ai gobbi concentriamoci sui fatti e soprattutto sull’attualità! Andiamo ad esplorare che fine hanno fatto i nostri genders nerazzurri, come si sono mossi, andandoci a cercare anche i subgenders e i transgender, sottocategorie a dir poco mostruose!

Premesso che in testa restano i Moriremo Tutti avvicinati in modo preoccupante dai Conte Out, partiamo dai Gender calanti in classifica che sono nell’ordine i Conte Gobbo e gli Haters la cui transumanza verso i Conte Out si sta lentamente completando. In forte calo anche i La Cadrega Slovena in parte distratti dalle cagate del resto dei componenti della squadra in parte, perché il nostro Saguaro della Ljubljanica effettivamente non è stato responsabile nei gol subiti. Ça va sans dire che per il Capitano con l’emotività di un Faggio secolare resta sempre un occhio di riguardo dai soliti fini conoscitori dell’arte paratoria, laureati nell’Università di Rhode Island in management degli sport con tappeto erboso.

Anche quando sono gli altri portieri a fare cagate
un pensiero per Handanovic non manca mai…

Tra gli stabili segnaliamo le Nazionali Merda, ormai un lontano ricordo, gli Eriksen In che ovviamente partendo già da un punto molto alto sono quasi al massimo del borsino e gli instancabili Football Managers del 3-5-2 Muori. Questi ultimi, che sappiamo essere più attratti da una grafica con giocatori a caso nel 4-2-3-1, piuttosto che da un Caravaggio visto dal vivo, con l’ultima vittoria al Mapei Stadium hanno avuto un leggerissimo momento di perplessità e seppur non cambierebbero idea neanche di fronte a un 1-4-5 di fagiolata Mourinhana si sono comunque impegnati a capire come poterci mettere dentro al 3-5-2 infusi del loro sapere tecnico tattico!

Come dargli torto?
Forse non tutto è perduto!

Come anticipato restano stabilmente al primo posto ma ormai con il fiato sul collo dell’inseguitore il cluster Moriremo Tutti. Più che un titolo per noi interisti il Moriremo tutti è uno stile di vita, un senso di appartenenza, o forse semplicemente il nostro DNA.

…e beati gli obiettivi!

Ma come si fa a scindere il Moriremo Tutti con il Conte Out che lo segue ad un solo passo di distacco?

Quando Conte dice testuale “Qui non si veda l’ora, a prescindere, di buttare negatività su tutta la situazione e l’ambiente” al tifoso interista medio, abbiamo analizzato che ritornano subito in mente le sbroccate contro la dirigenza di fine stagiona scorsa.

A noi analisti attenti invece viene in mente il post di Mentana della scorsa settimana, scritto alla fine di un primo tempo, non certo per analizzare una partita ma solo per esprimere tutta la rabbia contro Conte. Ebbene sì non c’era una parola, una virgola, un alito di quel post di Mentana che non fosse corretto, ma obiettivamente che senso aveva e ha, alla fine di un primo tempo dell’ottava partita del campionato smerdare un ambiente che ha bisogno di tutto tranne che di essere smerdato ulteriormente, se non quello di esprimere la rabbia contro il Mister? Zero analisi, zero tolleranza, solo un enorme Sbang! Ma voi ve lo immaginate un giornalista gobbo o milanista di quel livello scrivere un post pubblico di quel tenore contro la loro squadra e il proprio allenatore? Che fine avrebbero fatto le parti del corpo di quei giornalisti suddivise tra piloni dell’autostrada, ragù industriali e cibo liofilizzato per pesci?
Di certo Conte era abituato in altre squadre ad avere un maggior rispetto dal punto dei vista dei media e con Marotta come capo all’Inter è facile immaginare che il nostro Mister se lo aspettava ancora dai media. Ma l’Inter non è la juve (e grazie alla Madonna Santissima n.d.r.) e se questo rispetto sembrava garantito al Mister, invece all’Inter non si potrà mai compiere il miracolo del pilone di cemento farcito al giornalista e i media nemici e purtroppo anche gli amici perdureranno nei secoli dei secoli a spalarci merda addosso!

Scusateci cari lettori anche noi analisti abbiamo un cuore e ci siamo lasciati prendere la mano con un commento di pancia, ma restiamo consapevoli di non avere certezze. Quello che sappiamo lo sappiamo dagli studi scientifici e dai detti popolari e quello che più di tutti ci viene in mente sul nostro allenatore in questo momento è il più classico dei classici ossia “Caro Mister non ti incazzare, chi semina vento raccoglie tempesta!”

Mister questa non è negatività è che gli stai proprio sul cazzo…

A proposito dei Conte Out segnaliamo, per ora ancora nel sottobosco del web ma in sensibile crescita, la prima categoria di transgender nerazzurri. Sono dei mostri a tre teste intercambiabili all’interno delle quali ci sono il Conte Out che spera di vedere subito il nostro Mister il più lontano possibile. Il Football Manager che a tutti costi vuole trovare un modulo super innovativo, magari per far giocare Eriksen titolare. E infine il #Tuttapposters che non può pensare di finire questa stagione senza aver vinto almeno un titolo. Questo mostro distopico e psicopatico in pratica vorrebbe vincere tutte le prossime partite, vincere lo scudetto e poi cacciare l’allenatore mettendoci al suo posto il primo cialtrone che passa. Guardiamo con grande attenzione questa categoria perché nell’equilibrismo dei sentimenti, seppur sappiamo benissimo che esiste, ancora nessun tifoso ha avuto il coraggio di scrivere pubblicamente che si augura di perderle tutte anche a costo di andare in serie B, ma questo transgender nerazzurro potrebbe essere l’anello mancante della catena.

cretini noi a non averci pensato subito!

E chiudiamo con i vincitori morali di questa settimana! In fortissima crescita i #Tuttapposters stanno affilando sulla riva del fiume i loro lunghi coltelli, per fare del succosissimo sushi di paladini di Conte Out e Moriremo Tutti.

Li vediamo lì ancora silenti, fantozzianamente fregarsi le mani dopo i tre punti di Sassuolo guardare la classifica e gufare come se non ci fosse un domani, le altre pretendenti al titolo.

Vanno ancora in giro con la faccia da sottaceti in barattolo sibilando un mi accontenterei del secondo posto e di una buona Europa League ma sotto di loro sta crescendo il magma di un vulcano che in confronto l’Eyjafjallajokull è un brufolo di giovinetta in pubertà, pre muta vocale!

monta l’attesa e un Conte incazzato è pur sempre meglio di un “falso” Conte

I #Tuttapposters crescono velocemente e oggi sono così carichi e concentrati sulla Champions che se la seconda guerra mondiale iniziava domani si facevano trovare davanti la frontiera polacca e rompevano il culo a tutto l’esercito tedesco a schiaffoni a mano aperta, dritto e rovescio e i più smaliziati a colpi di slice sul collo! Due giorni e la Germania era rasa al suolo a cominciare ovviamente da Mönchengladbach!

anche questa volta mettiamo in chiaro il nostro Eroe della settimana!

Ma la cosa davvero bella di tutto questo sapete quale è?

Che tra poche ore tutto quello che avete letto sarà azzerato con il risultato che farà l’Inter stasera e… da domani si ricomincerà da capo!

Perché noi interisti siamo folli e come una scritta sulla sabbia ogni onda che arriva ricominciamo da zero a scrivere il nostro infinito amore per te…

Oldman

Il Maestro: a sei anni si è perso nel parterre di San Siro in un Inter-juve, a dodici la madre lo sventola vestito di nerazzurro in Curva Sud, a trenta va in metro a Roma vestito da Ronaldo, quello vero, a quaranta fa caroselli seminudo a Piazza del Popolo, a cinquanta guarda di nascosto l'Inter nel reparto di terapia intensiva cardiologica, da ricoverato. A sessanta conta di perdersi ancora, nel nuovo stadio di Milano.

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