Bauscia Cafè

Ma quanto ci manca il campionato?

Il calcio è lo sport (o il gioco) più bello del mondo. Ce lo dice la nostra passione, che condividiamo con milioni di appassionati in tutto il mondo. Ce lo dicono i numeri del volume d’affari che esso è in grado di generare. Se ancora non bastassero questi fatti ce lo dicono in continuazione i giornalisti sportivi, che a quanto pare non sono in grado di parlare d’altro. Mette un po’ tristezza che nella maggior parte dei casi non siano neanche in grado di farlo bene. Mi resta il dubbio che non sia poi tanto diverso anche altrove, ma d’altra parte abbiamo la tendenza ad essere esterofili e ad occuparci delle magagne di casa nostra come se fossero i problemi peggiori del mondo. Egoisticamente guardiamo a ciò che ci è più vicino.
hernan crespoLa pausa per le nazionali ha mostrato ancora una volta la pochezza degli argomenti a disposizione ed il mondo dilettantistico di trattarli. Nel momento in cui viene meno la quotidiana dose di polemiche sul campionato iniziano a fioccare fantasiose ipotesi di mercato (LEGGI QUI), che tra l’altro non avranno occasione di concretizzarsi fino a Gennaio, e interviste a quei giocatori che, per un motivo o per l’altro, sono rimasti a casa (LEGGI QUI). Mi vorrei concentrare un momento su Crespo, relegando nell’angolino dell’assurdo l’idea che l’Inter o Mourinho stiano pensando di cedere Cruz (qualche fenomeno aveva addirittura parlato di Cambiasso in settimana). Hernan è un giocatore che mi è sempre piaciuto, purtroppo il suo periodo migliore all’Inter lo ha passato in anni nei quali le sconfitte venivano studiate sul tabellone del risiko, ma i suoi goal sono stati ventate di aria fresca per noi Interisti in quei tempi bui. Negli ultimi due anni il suo rendimento è calato vistosamente, vuoi per sopraggiunti limiti di età (si dirà che Cruz è più vecchio di lui, ma la velocità non è mai stata la sua prima arma), vuoi per la mancanza di minuti giocati in campo.
A livello di battuta, rimango convinto che Crespo, un po’ come Sansone, dia il meglio di sè quando porta i capelli lunghi . Lasciando perdere le facezie (anche se credo che la storia del giocatore mi dia ragione) è evidente che in una squadra come l’Inter è giusto che giochi il più in forma; è stato così con Mancini e sarà così anche con Mourinho, che al momento sta derogando a questa regola con il solo scopo di tentare di recuperare quei giocatori intorno ai quali lui intende costruire l’impianto d’attacco della sua squadra. Non penso sia un caso se proprio in campionato stiamo avendo qualche difficoltà in più. Nella testa dell’allenatore un torneo lungo è il luogo ideale per testare i meccanismi e nella testa del presidente il vero obiettivo è la Champions League, quindi poco male se si arranca un po’ con il Lecce. In tutto questo Crespo non rientra. Lui è chiaramente l’ultima delle alternative in attacco e a meno che (toccando ferro) non siamo vittime della striscia di infortuni visti la scorsa stagione difficilmente riuscirà a trovare spazi.
Nell’intervista Hernan contesta blandamente alla società la gestione del suo caso. Difficile capire di chi siano le responsabilità guardandola dall’esterno, ma l’impressione è che in realtà sia stato lo stesso Crespo a voler tentare la sorte con Mourinho (forse scommettendo sul mancato recupero di Adriano) piuttosto che cercare altre strade. Si era parlato della Sampdoria durante l’estate, in prestito visto che difficilmente i Liguri avrebbero accettato di accolarsi in toto il compenso di Hernan, ma poi quell’ipotesi è andata a cadere. In questo momento si sta parlando della Roma, ma sembrerebbe evidente dall’intervista che lui stia pensando all’altra sponda del Naviglio, con tanto di dichiarazione d’amore incondizionato per Ancelotti. In fin dei conti ci ha già giocato, resterebbe a Milano e ritroverebbe molti compagni che già conosce, ringraziando il fenomenale ricambio generazionale dei rossoneri. Va da sè che io non lo vorrei mai più vedere con la maglia dei cacciaviti, né tantomeno con quella della Roma, ma è certo che la situazione andrà gestita in qualche modo visto che Hernan non è il tipo che si accontenti di fare il commentatore Sky troppo a lungo. Lui ha mandato un segnale chiaro, staremo a vedere se altri lo coglieranno, ma certo sembrerebbe strano che si accollino anche Hernan dopo aver riportato a Milano Tangachenko, anche se ho pochi dubbi su chi sarebbe il vincitore in termini di rendimento.
Non commento affatto la notizia riportata dal Corriere della Sera sulla famiglia naturale di Mario Balotelli (LEGGI QUI), anche se sono naturalmente predisposto ad avere dei dubbi sulla loro buonafede visto che tornano alla carica ora che il figlio guadagna un milione di euro l’anno. Diciamo comunque che posso concedere loro il beneficio del dubbio che invece non concedo a un giornalista che titola: “Balotelli, il figlio campione che si è dimenticato di noi”. Virgolettato. Che lo abbiano detto davvero i genitori naturali di Balou o che sia un titolo ad effetto di Corriere.it non cambia la sostanza della cosa. Indecente.
Commenti (112)

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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