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Il punto sul mercato

Marco BrancaGiocano le Nazionali: il campionato si ferma, ma le rotative devono continuare a girare. E in assenza di calcio giocato e di notizie vere, cosa c’è di meglio per riempire le quotidiane 40 pagine che tuffarsi a pesce nel magico mondo del calcio mercato? D’altra parte anche noi abbiamo da riempire un blog, e i nostri tre lettori ci perdoneranno se sfruttiamo l’andazzo generale e dedichiamo anche noi due righe all’argomento. Con una promessa e una premessa, però. La promessa: non inventeremo niente. Tutto quello che scriveremo sarà fondato e, soprattutto, logico. Se cercate gli ultimi sviluppi dello scambio fra Cambiasso-Cruz e Hamsik, quindi, rivolgetevi altrove. La premessa: l’Inter ha in rosa troppi giocatori per gli standard di Mourinho. Il primo obiettivo sarà, quindi, cedere un paio di uomini già a gennaio e solo in seguito si inseguirà il secondo scopo: ringiovanire una rosa che dal punto di vista della qualità non ha nulla da chiedere, ma che ha bisogno di forze fresche per mettere in pratica l’idea di calcio totale che Mourinho ha in testa.
L’unica partenza praticamente certa a gennaio sembra essere quella di Hernan Crespo. Valdanito ha ancora 33 anni e tanta voglia di giocare, desiderio che il Mou non sembra disposto ad accontentare. Tante le destinazioni possibili in Italia (Roma e Sampdoria, ma anche Palermo e Napoli) e all’estero (Valencia su tutti). La Sampdoria potrebbe però “accontentarsi” del prestito di Obinna, eliminando così una delle pretendenti all’argentino…quella che ha meno da offrire, come vedremo in seguito. Più incerta la posizione di Jimenez e Dacourt: mentre il francese sa già di essere fuori dai giochi con Mourinho, il cileno, reduce da un infortunio e anche lui seguito dalla Samp, non sa ancora cosa lo aspetta. Il mister ha detto più volte di volerlo provare sia come centrocampista che come esterno, ma il rendimento è tutt’altro che garantito. E’ lecito pensare comunque che uno dei due alla fine resti a Milano, andando a completare la rosa di 27 nomi tanto richiesta dal Mou.
Chiuso il fronte cessioni andiamo a vedere i possibili acquisti, tenendo presente che parliamo sempre di giugno e che comunque ad ogni nuovo arrivo dovrà corrispondere una cessione (anche se una casella potrebbe essere liberata dalla dismissione di Figo). Per quanto riguarda i difensori, le posizioni in bilico sono quelle di Materazzi, Rivas e Burdisso. La trattativa più avanzata sembra quella per Thiago Silva: 24 anni, pilastro del Fluminense e nazionale brasiliano, un mesetto fa era dato come sicuro arrivo a gennaio. Le cose non stanno così, ma la trattativa prosegue spedita. In settimana sono stati fatti anche i nomi di GoianPepe. Fantasie. Per il primo non c’è nulla di concreto, mentre il “brasil-portoghese” ha una clausola da 150 milioni e a suo tempo fu pagato dal Real 30 milioni. Abbastanza per far scappare qualsiasi pretendente. Poi c’è Radoi: 27 anni, difensore centrale ma anche terzino destro e, soprattutto, centrocampista arretrato. Mourinho lo tiene sotto stretta osservazione e glielo ha detto chiaramente in un faccia a faccia (qui) dopo Romania-Francia. I giornali lo hanno dato già all’Inter, male interpretando le parole dei fratelli Becali: in realtà c’è solo un incontro, ma la richiesta è alta (14 milioni).
Passiamo al centrocampo, e torniamo a Hernan Crespo: intorno a lui sembrano ruotare molti nomi del nostro prossimo centrocampo. Roma, Sampdoria, Napoli e Valencia, si era detto. Ovvero Aquilani, Palombo, Hamsik e Banega. Lasciamo da parte lo slovacco del Napoli (per il quale servirà comunque una trattativa lunga e contrastata da una forte presenza della Juventus) e guardiamo agli altri tre. Aquilani, ormai sembra certo, non rinnoverà il contratto con la Roma spalancando così le porte per una sua cessione: i giallorossi per non perdere un patrimonio sarebbero costretti a cederlo già a giugno e potrebbero quindi accettare le offerte dell’Inter che mette sul piatto Crespo (a gennaio) e soldi. Stesso discorso per Banega, sponsorizzato dal nuovo “consulente per il mercato” nerazzurro, Diego Maradona. Il problema, qui, riguarda la posizione contrattuale con il Valencia: il giocatore è infatti in prestito all’Atletico Madrid, che ha un diritto di riscatto già fissato (10 milioni). Problema non da poco. Infine c’è Palombo, più volte accostato all’Inter ma per ora senza nessun elemento concreto. Sempre di giugno si parla, comunque, al contrario di quanto scritto da troppi giornali.
Ultimo capitolo: gli esterni. Già da agosto molti hanno visto un secondo fine nel prestito di David Suazo al Benfica. E proprio in questi giorni pare che il telefono del solito Jorge Mendes abbia ripreso a squillare e abbia portato a un incontro fra Marco Branca e Manuel Rui Costa, ds dei portoghesi: si parla di Angel Di Maria, talentuoso esterno argentino e match-winner dell’ultima finale olimpica contro Obinna e compagni. Anche qui si fantasticava di gennaio, anche qui si tratterà per giugno la cessione definitiva di Suazo in cambio dell’argentino.
Questa la situazione attuale. Nel resto del mondo c’è da registrare una crisi finanziaria che tutti conosciamo e che, pare, abbia causato ad Abramovich perdite superiori ai 18 miliardi di euro. Niente di serio, anche se qualcuno sottovalutando la potenza economica del tycoon russo azzarda l’ipotesi che qualche pezzo pregiato del Chelsea possa lasciare lo Stamford Bridge. Non hanno di questi problemi gli arabi neo-proprietari del Manchester City, che sembrano pronti a stanziare 100 milioni di sterline già a gennaio per Buffon, Kakà e Fernando Torres. Fantamercato. Molto più concreti i movimenti dell’Atletico Madrid, che ha riscattato l’ultimo 10% di Sergio Aguero dall’Independiente un un momento in cui le quotazioni dell’argentino sembrano destinate a salire velocemente. I maligni ci vedono il primo passo per capitalizzare al massimo la cessione del Kun a giugno. Chissà…
Commenti (166)

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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