Bauscia Cafè

Cartastraccia

gazzetta-8-9-10-aprile
In un paio di giorni, l’Inter avrebbe perso tre titolari.
Poco male, si trattasse dei titolari di quest’anno.
No, si trattava di “certezze” sulla squadra futura, quella che lotterà per lo scudetto (Mancini dixit), il frutto della “rivoluzione” estiva, accuratamente pianificata in questi giorni.
Jeremy Toulalan ha firmato il rinnovo con il Monaco (pare sia colpa della moglie: si chiama, in gergo, “scelta di vita”).
Per Zhang, il favoloso terzino cinese che ha imparato i movimenti da Lippi e Cannavaro, Ausilio si è sentito chiedere 8 milioni di euro, anziché essere lui che pagava, tutto contento perché veniva a giocare in Italia.
E l’unico che davvero arriverà, Jeison Murillo, è riuscito nell’impresa di farsi ammonire due volte in tre minuti, lasciando la sua squadra in 10 mentre vinceva: un’impresa, ammettiamolo, che fa rivalutare il self control di Juan Jesus.
Se già a marzo non hai più obiettivi, ti tocca: per giorni, settimane, mesi, i giornali dovranno riempire pagine sul futuro, e ne usciranno di tutti i colori. Moratti che torna al timone, l’azionariato popolare, Yaya Touré che si dimezza lo stipendio e con quello che incassa compra azioni dell’Inter… fino al figlio segreto di Milito, il quindicenne Dieguito Milito, scoperto in Patagonia e da testare in Primavera (ma sembra già pronto per la prima squadra).

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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