Un derby non è mai inutile.
Un derby non sarà mai una partita come le altre.
Così fosse, al fischio finale, non avremmo la faccia da sfinge in caso di sconfitta o l’espressione inebetita figlia della vittoria.
Un derby come questo non può, ovviamente, salvare una stagione, ma può renderne un po’ meno amano il ricordo, almeno per qualche settimana.
Io non credo a chi dice di fregarsene di questa partita, al momento dell’ingresso in campo delle squadre chiederei “sei emozionato?” e no, non ci sarebbe bisogno di alcuna risposta.
Si può essere arrabbiati, offesi, si può far sfoggio dell’orgoglio, ma il calcio e i sentimenti poco si prestano alla razionalità. Perché viviamo di speranze e illusioni, di castelli di sabbia su di un prato verde, di spalti che urlano e incitano, di gioia e di dolore, di rabbia e godimento.
Ci sarà tempo, fra non molte settimane, per parlare (ancora) di ricostruzione, per distribuire le colpe e analizzare a fondo l’ennesima stagione negativa. Ma questa è la settimana del derby di Milano.
Biscioni contro diavoli.
Fratelli del mondo contro compagni di merende.
Bauscia contro casciavit.
Io amo l’Internazionale Football Club.
Pioggia e sole cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
E tornano
E non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
Ricordati, dovunque sei
Se mi cercherai
Sempre e per sempre
Dalla stessa parte mi troverai
F. De Gregori – Sempre e per sempre