Bauscia Cafè

Fatti, no pugnette

Non è ordinaria amministrazione, anche se dovrebbe esserlo. La partita di questa sera contro il Livorno, anche se sulla carta dovrebbe essere una passeggiata di salute, presenta delle insidie da non sottovalutare, anche in considerazione del fatto che le incontreremo nuovamente da qui alla fine del campionato, con avversarie del tutto simili in gioco e aspirazioni.
Lasciamo perdere la pretattica scaramantica del presidente del Livorno, Spinelli, che afferma che si accontenterebbe di vedere la sua squadra vendere cara la pelle. In realtà Spinelli ha colto anche l’occasione per lanciare una stoccata Cosmi e Lucarelli, affermando in pratica che è inutile strappare un pareggio contro la Roma se poi prendi tre pere da una diretta concorrente per la salvezza.
Parole che non lasciano spazio a dubbi su che genere di partita ci dobbiamo aspettare di vedere.
Il copione sarà il solito “catenaccio e contropiede” in salsa provinciale Italiana, non certo il dinamico “difesa e ripartenza” che ha mostrato lo scorso anno il Chelsea in Semifinale con il Barca. Saranno altri più titolati e informati di me a confermare o affossare la mia tesi, ma immagino che quando Gianni Brera “inventò” il catenaccio avesse in mente qualcosa che si avvicinava di più alla seconda interpretazione che non alla prima.
Questa impostazione di gioco da parte del Livorno, che mi sento di poter dare per scontata, è proprio la fonte di maggiore preoccupazione. Abbiamo visto nelle ultime gare, in particolare contro Genoa e Palermo, per non dire Catania che ha una storia a sé, quanto possiamo essere in difficoltà contro le squadre che fanno muro in difesa.
In particolare a Palermo si è vista anche la difficoltà ad allargare il gioco aprendo le maglie della difesa, mentre il solito infaticabile Snejider predicava nel deserto a centrocampo, sempre circondato da un minimo di due giocatori.
Questa sera Snejider non ci sarà, Milito è molto in dubbio e avrebbe comunque bisogno di riposare e mancherà anche, per sua manifesta dabbenaggine, un altro personaggio che in partite come queste avrebbe tutte le carte in regola per fare la differenza.
Poche le opzioni a disposizione del Mou. Anche a livello di modulo senza Snejider potrebbe essere difficile proporre un 4231 efficace, perché il suo posto potrebbe essere preso solo da Deki e il Drago non sta brillando in questo periodo. Ci sarebbe un’altra soluzione estrema, ma preferisco non proferirla onde evitare insulti. Per la stessa ragione eviterò anche di nominare i candidati titolari in attacco questa sera.
Non riesco ad azzardare previsioni per questa sera, ma non mi aspetto una bella partita, al massimo una rivisitazione di “Ombre Rosse” o dell’assedio a Fort Apache. Allargare il gioco potrebbe essere poco redditizio, vista la mancanza di stazza e centimetri in mezzo. Nel dubbio: tirare da fuori, stare pronti sui rimpalli e sfruttare al massimo i calci piazzati.
Concretezza e cinismo.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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