È sempre il derby della Madunina, anche se non ci stiamo giocando niente.
È sempre il derby di Milano, la città più vincente d’Italia.
È sempre il derby tra baùscia e casciavit.
È sempre il derby nonostante non siano in campo Shevchenko e Ronaldo.
È sempre il derby di Milano, l’unica città con due squadre ad aver vinto almeno una Coppa Campioni.
È sempre il derby anche se in panchina c’è uno che ha problemi ad aprire una bottiglietta d’acqua e un altro con l’idiosincrasia verso i lacci.
È sempre il derby, quello tra chi della B non ha memoria e chi invece ha regalato gioie a tutta Cava de’ Tirreni.
È sempre il derby tra i nerazzuri e fondi neri.
È sempre il derby, tra Prisco e…ehm…Abatantuono? Vabbè, lasciamo perdere.
È sempre il derby di Milano perché “luci a San Siro” e un po’ meno al Vélodrome.
È sempre il derby anche se Moratti non è più presidente dell’Inter e Berlusconi e Galliani non son più Presidente del Consiglio e Presidente di Lega. (Ops.)
Amala.