Bauscia Cafè

La punta dell'iceberg

I fatti. Quelli ormai, nonostante siano passate solo pochissime ore, sono conosciuti da tutti: arrestate 19 persone (tra cui il capitano della Lazio Mauri e Omar Milanetto), perquisite e indagate tantissime altre (Antonio Conte, Criscito, Sculli, Kaladze, Pellissier e il presidente del Siena Mezzaroma in una lista alla quale si aggiungono nomi nuovi ogni ora), blitz della polizia giudiziaria nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Su tutti, ad occhio e croce, pende l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Fatti da prendere con le molle perchè, appunto, in queste ore sono in costante evoluzione. Proviamo quindi a fare qualche considerazione in più.

Stefano Mauri e Omar Milanetto arrestati fanno notizia, ma il discorso non va ridotto solo a loro: con i 19 provvedimenti di oggi e soprattutto con le varie perquisizioni (Criscito, Pellissier, mentre stiamo scrivendo queste righe), per non parlare delle situazioni da chiarire (Sculli, Kaladze) e di quelle che riguardano personaggi di A ma per il loro passato in B (Conte), la magistratura ha fatto entrare il calcioscommesse 2012 in una dimensione più coerente con le cifre che la varie bande (ungheresi, svizzere, baresi, eccetera) avevano investito sulle singole partite. Perché dovrebbe essere evidente a tutti che per rientrare da un investimento di 400mila la serie B non basta, dal momento che i volumi di gioco sui singoli eventi sono di molto inferiori e che cifre simili farebbero crollare le quote in ogni angolo del mondo. Insomma, cifre da serie A potevano essere investite solo sulla serie A, senza entrare nel merito delle singole situazioni. Siamo solo all’inizio della terza fase dell’inchiesta, ma già una cosa è evidente: per evitare accuse di giustizia-spettacolo gli inquirenti hanno aspettato mesi prima di andare a toccare la categoria regina. Una scelta discutibile, se si voleva fare un favore allo sport: perché magari non si è falsata la fase finale della stagione 2011-12, ma di sicuro sarà difficile iniziare la prossima senza avere sistemato tutte le pendenze. Non occorreva essere degli indovini per prevedere questi sviluppi, del resto li avevamo anticipati tre mesi fa proprio sul Guerino, così come non occorre avere accesso a faldoni riservati per prevedere i prossimi, almeno dal punto di vista della giustizia sportiva: ben sapendo che sono in arrivo guai peggiori, le società cambieranno le norme su responsabilità oggettiva e responsabilità diretta, cercando al tempo stesso di liberarsi a qualsiasi prezzo di giocatori non ancora entrati nel mirino ma conosciuti nell’ambiente come scommettitori (più o meno a ragione). Sarà un calciomercato strano, insomma, Per quanto riguarda le vicende del passato, siamo solo all’inizio e ancora non si è entrati nel terreno scivolosissimo dell’omessa denuncia.

[Stefano Olivari sul Guerin Sportivo]

Queste le considerazioni di Stefano Olivari a proposito della tempistica e degli scenari futuri. Considerazioni alle quali resta da aggiungere poco, in realtà. Poco, ma non nulla.

Punto primo: questo è solo l’inizio della terza fase dell’inchiesta. Prima di coinvolgere la Serie A si è andati con i piedi di piombo, ma da qui in avanti può succedere (e succederà) di tutto. Gli arresti e le indagini di oggi sono quelli portati avanti dalla sola procura di Cremona, ma si attendono ancora i risultati del lavoro delle procure di Napoli e Bari. Quello visto stamattina non è un terremoto: è solo la punta dell’iceberg.

Punto secondo: siamo ancora nell’ambito -ristretto, ristrettissimo- dell’associazione per delinquere. Non solo ancora non si è parlato di omessa denuncia, ma ancora non si è usciti dall’ambito penale per andare in quello strettamente sportivo. Nonostante i tempi di Palazzi, infatti, prima o poi anche la giustizia sportiva dovrà fare i conti con questa realtà. E dovrà farli basandosi sulle proprie regole: regole che parlano di divieto di scommesse anche legali, di squalifiche minime di almeno 12 mesi anche per la sola omessa denuncia, di responsabilità oggettiva delle società. Regole severissime sull’argomento che, a meno di vergognosi salti mortali, finiranno inevitabilmente per stravolgere tutto il calcio italiano.

Classifiche, rose, calciomercato: nulla resterà fuori da questo scandalo che, per argomento e dimensioni, rischia di essere il più grande e clamoroso della storia del calcio italiano. Fino a ieri erano in pochi a parlare di “quiete prima della tempesta”: oggi che si intravedono i primi tuoni, i volti preoccupati si moltiplicano.

Noi ci sediamo sulla riva del fiume e aspettiamo da osservatori disinteressati, come sempre in questi casi. Come d’altra parte il Milan e la Juventus, fino ad ora. Talmente disinteressati, talmente rilassati, da concederci il lusso di lasciarci con una battuta:
quale squadra hanno in comune nella loro carriera Milanetto, Sculli, Criscito e Conte?

Solo una simpatica coincidenza, sia chiaro.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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