Bauscia Cafè

Inter-Trabzonspor 0-1

Per la prima partita del girone di Champions League  Gasperini rinuncia alla tanto criticata difesa a 3 per schierare un più classico 4-3-1-2. Rispetto a Palermo, Ranocchia,  Sneijder e Pazzini sono subito in campo insieme al giovane Obi. Nei primi 20 minuti la squadre è visibilmente contratta, quasi impaurita. La sconfitta in terra sicula ha sicuramente lasciato qualche strascico e i nostri sembrano più badare a non commettere errori che a creare gioco. Uniche situazioni degne di nota sono due calci di punizione di Wesley, entrambi intercettati e deviati in angolo dalla barriera. Bisogna arrivare al 30’ per annotare la prima vera occasione da gol: Zarate, con un doppio passo, lascia sul posto l’avversario diretto e scarica a rete un pallone che il portiere devia, tutt’altro che agevolmente, in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina  un errato rinvio della difesa avversaria consegna la palla a Pazzini a non più di 5 metri dalla linea di porta, ma il numero 7 interista liscia clamorosamente la sfera. Un minuto dopo Sneij trova l’imbucata per Zarate che calcia sul portiere in uscita bassa. E’ il momento migliore dei nostri, che però non riescono a trovare il meritato gol del vantaggio, nonostante si continui a giocare esclusivamente nella metà campo dei turchi. La prima frazione di gioco si chiude con una conclusione dal limite di Cambiasso che termina alta.

La ripresa si apre con un’altra punizione di Sneijder che si spegne a lato. Dopo 10 minuti di studio, Gasperini effettua i primi cambi: fuori Pazzini e Obi, dentro Milito e Alvarez. Al 60’ è proprio Milito a liberarsi con la sua classica finta  di un avversario, cross al centro dove però nessuno è pronto ad intervenire. Due minuti dopo un tiro centrale di Zarate viene neutralizzato agevolmente dal portiere. L’Inter continua ad attaccare e dieci minuti dopo sembra fatta quando, all’altezza del dischetto del rigore, Milito calcia a rete a botta sicura. Il portiere riesce ad intercettare il pallone che, dopo la deviazione, non vuol proprio saperne di entrare fermandosi a un metro dalla linea di porta. Passa ancora un minuto e su un cross di Zanetti dalla destra è ancora Milito ad incornare a lato il pallone. E come spesso accade nel calcio, dopo tante occasioni sprecate, al primo corner in favore dei turchi si materializza la beffa. Serie di rimpalli in area e, dopo la traversa colpita da Altintop, la sfera giunge a Celustka che si allarga e con un diagonale di sinistro batte un Julio Cesar non del tutto esente da colpe. A questo punto Gasperini effettua l’ultimo cambio, togliendo Zarate e inserendo Coutinho. Si tenta il tutto per tutto, ma l’assalto finale è più confuso che efficace. Proprio Coutinho a pochi minuti dallo scadere ha la palla del pareggio, ma la sua conclusione è deviata in corner da Tolga. Finisce l’incontro con la terza sconfitta su tre in altrettante partite ufficiali. Di tutte questa è sicuramente la più immeritata.

Julio Cesar 5; Jonathan 5; Lucio 6; Ranocchia 6;. Nagatomo 6; Zanetti 5; Cambiasso 5,5;  Obi 5,5;  Zarate 6; Pazzini 5,5; Sneijder 6,5; Alvarez 5,5; Milito 5,5; Coutinho 6.

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