Bauscia Cafè

Vorrei essere qui.

Vorrei essere qui a commentare una sconfitta. 

Vorrei essere qui a commentare una sconfitta che non ci lascia in una posizione compromessa.

Vorrei essere qui a commentare un qualche miglioramento rispetto agli anni passati, in cui la Champions ci è scivolata dalle mani perdendo di partita in partita il ruolo di protagonisti del nostro destino. 

Vorrei essere qui a parlare di un progetto sportivo che nella continuità di manager trova conferme, riesce a evolvere, a cementare certezze e accrescere in fiducia, gioco e risultati.

Vorrei essere qui a parlare di giocatori esperti che determinano le partite più importanti della stagione in positivo. Portando quell’apporto per il quale sono stati acquistati.

Vorrei dirvi di come il percorso in Europa League di anno scorso ci abbia restituito fiducia.

Invece il dipinto, per quanto mi riguarda è desolante.

Uno dei gironi sin qui peggio giocati della nostra storia. Mai avevamo racimolato così pochi punti nelle prime 4 di Champions. Una difesa (a 3/5) che da tanto non si era riscoperta così perforabile come nelle ultime uscite.

Da inizio anno la ricerca di verticalità si è interrotta, la velocità è stata sacrificata sull’altare di un equilibrio che a quanto pare non è abbastanza assicurato da tre centrali, due mediani e due terzini.

Se a inizio anno la squadra sembrava creare occasioni, anche se non nitide (almeno non più di quante ne concedeva), nelle ultime partite si è visto ancora più difficoltà a gestire atleticamente e agonisticamente oltre che mentalmente un ritmo degno dell’obiettivo che ci prefiggiamo e della squadra che dovremmo voler essere.

Vorrei essere qui a parlarvi di tutt’altro.

Di un Eriksen che non viene umiliato con minutaggi ridicoli in partite compromesse, per preferirgli muscolari e corridori.

Sinceramente vedo un involuzione che tocca e corrompe ogni aspettativa e ogni sfumatura. Risultati, prestazioni personali, gioco, grinta.

Sono esagerato?

Sicuramente verrò smentito. Ma fa male vedere questo inizio anno, quando gli elementi per competere erano stati tutti messi a disposizione dalla società. C’è stato un mercato ricco e funzionale (compatibilmente con lo strano periodo vissuto), c’era la qualità, ci sono i passi falsi di avversari anni scorsi ritenuti ingestibili, c’è il top manager.

Mi aspettavo di più.

Ho rivolto imprecazioni a giocatori meno dotati, a squadre peggio assortite, a manager meno vincenti. 

Lo stadio è vuoto e questa è una fortuna per i nostri eroi, perchè oggi credo che veramente sarebbero in pochi a salvarsi da una marea di fischi.

Vorrei essere qui a parlarvi di una sconfitta. Ma non di questa. Non così. 

Ma no, non vorrei essere qui a parlarvi di questa rosa, questo mister che totalizzano la miseria di 4 vittorie in 12 partite. Questo mai.

Vorrei che le prossime 5 partite fossero 5 vittorie. Questo si.

Questa sarebbe l’unica medicina.

Vorrei essere qui a parlarvi di un'altra sconfitta. twittalo

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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