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Lieto evento a Benevento

Benevento-Inter si apre con il gol di Lukaku dopo meno di 30 secondi. Sventagliata di Kolarov che cerca e trova Hakimi, che dopo un uno-due con Sanchez trova Lukaku per un gol molto simile a quello che domenica scorsa ci ha permesso di agguantare il pari contro i viola.

Il gol arriva ancora prima di rendersi conto che questa Inter ha cambiato 7/11 della formazione titolare, ma abbonda comunque di qualità.

Questo inizio arrembante è solo il preludio del piglio che i ragazzi di Conte mettono in campo. Il bis ed il tris sono serviti nei 3 minuti che vanno dal 25′ al 28′. La squadra sfrutta l’ampiezza, con continui cambi di gioco, e porta numerosi uomini di qualità in mezzo all’area.

Il secondo gol nasce proprio dai due esterni, l’appoggio di Young trova una bella girata di Gagliardini che col sinistro prima trafigge Montipò, poi, tre minuti dopo, pesca Lukaku a ridosso dell’area piccola servendo al belga l’occasione perfetta per la doppietta.

l’Italiano si rende partecipe anche di un pasticcio difensivo. Lui e Handa servono un occasione ghiotta a Caprari, che non sbaglia.

La partita tuttavia non è in discussione: Hakimi firma con un gol da rapace il suo debutto.

Il secondo tempo mostra ancora una squadra arrembante, irrorata di energie da numerosi cambi che tuttavia non vanno a ledere sulla qualità. La squadra nel secondo tempo è puntellata tanto da presentare a fine partita un 11 profondamente diverso ma altrettanto qualitativo.

Oltre ai gol di Lautaro e alla secondo timbro di Caprari arrivano 1 palo per i padroni di casa e 2 traverse per i nerazzurri. Notevoli anche gli abbagli del direttore di gara, Piccinini è un disastro con 3 errori da matita blu.

E’ un Conte che ha ben di che essere soddisfatto nel post partita:

“Penso che la prima soddisfazione sia che non cambia l’idea di gioco dallo scorso anno. Ora abbiamo semplicemente più opzioni. Questa squadra gioca a calcio, attacca, crea tante occasioni. I due gol presi? Dobbiamo un po’ lavorare sull’equilibrio, però mi diverto da allenatore a vedere i miei ragazzi e le loro trame di gioco importanti”

L’identità e le soluzioni sono le sfumature su cui pone l’accento il mister. Una squadra che sa cosa fare e che con il variare degli interpreti non si snatura, anzi trova soluzioni diverse a seconda degli uomini in campo.

La qualità è aumentata esponenzialmente, e ieri più che mai, contro una concreta e volenterosa neopromossa la distanza dal passato recente e il divario con la “bassa serie A” si è visto e ha confermato le impressioni del primo turno.

Giocatori come Hakimi, Sanchez e Vidal, o il ritrovato Sensi, hanno una velocità e precisione di esecuzione per nulla scontate. La manovra è fluida e concreta, ed il pallone viene mosso con la personalità della grande squadra. I colpi dei singoli possono in ogni momento cambiare la partita.

Anche Conte tuttavia parla di equilibrio, ricerca che sarà la costante delle prossime settimane. L’attacco è una macchina da gol, ma gli equilibri di squadra spesso espongono i difensori a situazioni di difficile interpretazione, lettura o risoluzione.

Primo pressing, marcature preventive, distanza tra i reparti sono aspetti del gioco di squadra che possono solo migliorare con il tempo e l’applicazione.

La ricerca è però oggi quella di un gioco da grande squadra, le qualità a disposizione anche. twittalo

La partita contro la Lazio sarà un nuovo banco di prova, per capire qual’è l’Inter ritenuta più affidabile da Conte e per vedere questa rosa confrontarsi contro una squadra dalle grandi ambizioni.

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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