E allora lo dico, senza giri di parole, la Champions League è una competizione volgare.
Quello sfarzoso motivetto è fastidioso come un furibondo Lichtsteiner che tira la giacchetta all’arbitro, per non parlare delle martellanti pubblicità in televisione. E che è?
Preferisco di gran lunga l’ambiente spartano dell’ Europa League, grazie alla quale si scoprono nuove mete turistiche, si stringe amicizia con gente nuova, ci si ferma a mangiare negli autogrill.
Preferisco lo sbattimento per trovare un locale con Mediaset Premium alla facilità disarmante di reperire un abbonato Sky; per non parlare degli orari, vuoi mettere far carte false col capo per uscire alle 19? Champions Champions vaffanculo, guarda. Proprio dal profondo del cuore.
Vuoi mettere il fascino di partecipare a una competizione che affonda le proprie radici nella Coppa Uefa, nella Coppa delle Coppe e ancor prima nella Coppa delle Fiere? Brividoni eh.
Bentornata Europa, mi sei mancata. Però ora preghiamo inginocchiati verso Setúbal, che a me la Champions manca troppo e così non ce la faccio.