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Si va a Mosca

Professional’nyj Futbol’nyj Klub CSKA ovvero, letteralmente, “Squadra di calcio professionistica del Club Sportivo Centrale dell’Esercito”. E’ questo il nome esatto di quella che tutti conoscono più semplicemente come CSKA Mosca.
Penultima nella graduatoria delle squadre della seconda fascia (davanti solo all’Olympique Marsiglia), il CSKA è una vecchia conoscenza dell’Inter in Champions oltre a essere l’unica tra le squadre del girone con cui abbiamo precedenti di rilievo: nel 2007/2008 vittorie per 2-1 a Mosca (Crespo, Samuel) e 4-2 a Milano (doppiette di Cambiasso e Ibrahimovic dopo lo 0-2 iniale), ma soprattutto il doppio 1-0 nei quarti della Champions 2010 poi vinta dall’Inter, con Milito che a Milano riuscì a violare una porta che sembrava stregata, e Sneijder che dopo pochi minuti a Mosca chiuse con una punizione la pratica per l’accesso alla semifinale.

E’ cambiato poco il CSKA da allora: Leonid Slutsky continua a far giocare ai suoi ragazzi il solito calcio veloce fatto di fraseggi corti e incentrato su corsa e tecnica, e anche gli interpreti principali sarebbero più o meno gli stessi. Sarebbero, perchè al CSKA mancheranno tre giocatori fondamentali: Akinfeev, Honda e Necid, tutti e tre fermati da un infortunio al ginocchio. Il portiere, che nell’ultimo match a Milano ha compiuto una serie di autentici miracoli tanto da far temere che non si riuscisse a sbloccare il risultato, resterà lontano dai campi fino a primavera inoltrata. Out fino a dicembre anche l’attaccante ceko, per un problema simile, e il forte trequartista giapponese, operato al ginocchio a seguito di uno scontro di gioco nel derby contro lo Spartak.
Salta quindi lo scontro tra Honda e Nagatomo, attesissimo in Giappone, ma non mancheranno i pericoli nella formazione russa. Ci saranno infatti il nuovo arrivato Doumbia, attualmente capocannoniere della Premjer Liga con 15 gol in 21 partite, e il suo compagno di reparto Vagner Love, rientrato a Mosca dopo la breve parentesi in patria al Flamengo. Alle loro spalle agirà il solito Alan Dzagoev supportato da Tosic: di fatto tutti titolari in campionato fino ad oggi, dove dopo 25 partite il CSKA è secondo a due punti di distanza dallo Zenit Campione in carica dopo essere stato in testa per 20 giornate, ed è reduce dalla vittoria per 3-1 in casa contro il Volga Nižnij (gol di Doumbia, Dzagoev e del difensore Ignashevich).
3-1 e tante assenze, proprio come l’Inter reduce dalla trasferta di Bologna. Data l’indisponibilità a giocare in Champions di Forlan e Muntari e confermate le assenze di Maicon, Stankovic e Sneijder, con Obi in attesa dell’ultimo provino per capire se potrà essere o no della partita, la curiosità nel vedere la formazione che manderà in campo Ranieri è tanta. In difesa, rispetto a quanto visto contro il Bologna, Ranocchia potrebbe far riposare uno tra Lucio e Samuel, ma è a centrocampo che il tecnico romano dovrà lavorare di fantasia: dando per scontato che Zanetti e Cambiasso saranno ancora costretti agli straordinari, restano da individuare i due giocatori che li affiancheranno e la disposizione tattica che vedremo in campo.
Possibile, almeno sulla carta, rivedere Coutinho a destra e Obi a sinistra come a Bologna, ma se Obi non dovesse farcela si aprirebbero diversi scenari. L’inserimento di Alvarez, innanzitutto, permetterebbe di schierarsi sia in linea con l’argentino a sinistra sia a rombo con una suggestiva linea arretrata albiceleste a coprire le spalle al trequartista brasiliano. L’alternativa più credibile sembrerebbe essere rappresentata da Jonathan, che potrebbe fare sia l’esterno destro di centrocampo (con Coutinho a sinistra), sia il terzino destro: in questo caso possibile vedere Nagatomo o esterno sinistro di centrocampo (confermando Coutinho a destra) o terzino sinistro, con l’avanzamento di Chivu tra i tre di un rombo. Un’altra soluzione, all’apparenza troppo spregiudicata, potrebbe vedere in campo Zarate come trequartista (con Alvarez a centrocampo?) o addirittura come esterno sinistro. Volando con la fantasia potremmo disegnare anche un 4231 con Zanetti e Cambiasso alle spalle di Zarate, Coutinho e Alvarez, ma sarebbe solo l’ennesima ipotesi volta a dimostrare che nonostante le numerose assenze le alternative, seppur di ripiego, non mancano. Sta a Ranieri scegliere la soluzione migliore e probabilmente stupirci come già fatto sabato scorso con quell’inatteso 442 in linea.
Per quanto riguarda l’attacco, tutti danno come probabile la coppia “pesante” Pazzini-Milito, ma attenzione a Zarate: dall’inizio o a partita in corso, sembra essere lui quello con le caratteristiche ideali per mettere in difficoltà la difesa del CSKA. Una difesa che troppo spesso si è mostrata lenta e impacciata, quando non addirittura distratta e presa di sorpresa da giocate di fantasia o inaspettate.
Si va a Mosca, dunque, in una partita già delicata per le sorti dell’Inter in Champions: con il Trabzonspor a 3 punti e le altre avversarie a 1, una sconfitta renderebbe molto complicato il cammino europeo di Ranieri (che, con coraggio, ha voluto nel contratto dei bonus solo dal raggiungimento dei quarti in poi) oltre a rischiare di far diventare un miraggio quel primo posto nel girone che, come sempre erroneamente, era giudicato dai molti una formalità all’epoca del sorteggio.
Si va a Mosca, nel freddo dell’autunno russo e sul terreno sintetico dell’Arena Khimki.
Si va a Mosca, per dimostrare che Bologna non è stata solo una parentesi.
E che l’Inter, seppur lontana dalla condizione migliore, è pronta a rialzarsi.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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