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La lamentatio funebris del geometra Galliani e le tentazioni

Se non ci fossero in campo Berlusconi & Galliani si potrebbe credere a un’evenienza del caso, invece fa tutto un filotto, se mettiamo insieme gli elementi e proviamo a dare una spiegazione logica.
1) La scorsa estate il Milan si svena per la seconda volta in pochi mesi acquistando Ronaldinho e spendendo, di fatto, i soldi ricavati da Shevchenko. Gli incassi realizzati dalla Champions sono stati spesi in Oliveira e altri giocatori di contorno.
2) L’acquisto di Beckham ha ovviamente un carattere mediatico. Ma cosa denuncia nel complesso? La volontà della proprietà di non finanziare più la squadra con l’aumento di capitale. Il Milan deve gestirsi da solo (Berlusconi – a sentire l’interessato – voleva Luciano Moggi per questo: vincere spendendo poco).
3) La cessione di Kakà. Il punto principale è quello di evitare di apparire responsabili del misfatto, in pratica si sta cedendo il miglior giocatore, quello sul quale puntare a occhi chiusi e che ti può salvare una stagione. Non solo, Kakà è sicuramente uno che ti chiede l’aumento ogni anno, ma se il mercato dei primi 5 giocatori al mondo è quello, il Milan per tenerlo si deve regolare.
4) Kakà di sua iniziativa non andrebbe mai al Man City. Al Real Madrid si, ma al City solo se veramente lo vuole la società. E’ comica la situazione dell’astronave madre che tenta di dissuadere il fuoriclasse brasiliano. In realtà il Milan ha già deciso di cederlo. Se il giocatore è d’accordo bene, altrimenti resta. Ma sarà difficile valutare l’impatto di un’offerta irrinunciabile del Real Madrid, per esempio, squadra di ben altro peso e fascino. Per cui al Milan hanno pensato: o adesso o mai più.
5) Dal punto di vista del City l’affare è perfetto, se ci sono i soldi. La squadra fa schifo, è vero. Ma non corrisponde a realtà dire che i soldi da soli non fanno nulla. Il Chelsea era una squadra mediocre, che pian piano è diventata di buon livello. L’arrivo di Abramovich le ha consentito di prendere un allenatore migliore del precedente, dei giocatori di livello continentale, uno staff manageriale all’altezza. Risultato? Scudetti e coppe con la Champions persa per una scivolata…
6) Ai tifosi dovrà essere spiegato che i soldi non verranno spesi per acquistare Lineker, Waddle, Eusebio, Cantona e Sammer. Sono ex palloni d’oro o grandi giocatori, ma già in pensione. La tentazione è forte immagino. Per esser realisti invece diciamo che con Thiago Silva e Mattioni una ricostruzione è già in atto.
E l’Inter? Mi stava venendo un dubbio. Che Moratti fosse leggermente invidioso di Galliani e dell’assegno multimilionario che sta per arrivargli. Perché? Perché 110 milioni non sono bruscolini nemmeno per dei miliardari come Berlusconi e Moratti e perché il calcio è davvero un lusso che solo il calcolo personale o il tifo possono ritenere vantaggioso.
Se fosse arrivata una cifra simile per Ibrahimovic, nei panni di Moratti avrei accettato, a patto che fosse stata reinvestita per migliorare la squadra. Il vero problema è che fondamentalmente Kakà e Ibra sono insostituibili e in una situazione di bilancio pesante come quella delle milanesi, ogni sostituto è un ripiego e la tentazione di tenersi i soldi per mettere a posto il bilancio, oltre che potente, è persino saggia.
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