C’è qualcosa di peggio che farsi rimontare in un derby al novantasettesimo: è vedere come sia facile trovare in Pioli il capro espiatorio.
A scanso di equivoci, nemmeno io penso sia possibile andare avanti con Stefano Pioli, ottimo allenatore e ottima persona, purtroppo inadeguato ad allenare una squadra come l’Inter.
Uno come Pioli, per me, può vincere lo scudetto alla Juve e forse anche al Milan, ma per l’Inter ci vuole altro. È questo il dramma.
Ora che le possibilità di vedere Pioli sulla panchina dell’Inter 2017-18 sono prossime allo zero, vi dirò che sono contento per lui: potrà vedere il fallimento di altri con ben maggiori titoli e prosopopea. Anziché costruire una società all’altezza delle migliori, Suning sembra aver scelto la solita scorciatoia: all’Inter serve un Condottiero, mentre nelle società serie basta un buon allenatore.
Scudetti li hanno vinti anche Zaccheroni e Vycpalek, Pesaola e Maestrelli, Bagnoli e Ottavio Bianchi, Bigon e Radice. Non dei fenomeni. Uno scudetto l’ha vinto pure Bersellini, ma era un altro calcio. Nel calcio di oggi, Suning vuole una figura di inusitato carisma ed è disposto a strapagarla.
Ce ne sono poche, di figure così, capaci di nascondere la polvere societaria sotto il tappeto, attirando tutte le attenzioni su di sé. A mio parere, ce ne sono appena 6.
Il Cholo sembra deciso a inaugurare il nuovo stadio dell’Atlético.
I mal di pancia di Antonio Conte verranno risolti da un mercato faraonico.
Max Allegri sembra deciso a restare a Torino, per vincere anche il settimo e l’ottavo scudetto consecutivo.
Carletto resterà in Germania almeno un altro anno, ed è troppo legato ai colori rossoneri per scegliere l’Inter.
José M. sta nella società più ricca del mondo, e ha già stilato la lista dei 3-4 acquisti necessari per tornare in vetta, sborsando non meno di 200 milioni di euro.
Quanto al Pep, non può andarsene dopo un fallimento, semmai lo terrei buono per il 2018-19, se non riuscirà a riportare trofei al City.
Ognuno di questi 6 allenatori è superiore a Pioli come personalità ed esperienza: non avrei obiezioni al loro arrivo. Invece, temo che Suning dovrà accontentarsi di seconde scelte, una più rischiosa dell’altra: Jardim o Pochettino, Sampaoli, Spalletti o chissà chi altro (riemergono persino gli scartati del primo casting, Marcelino e Marco Silva).
Siamo sicuri che costoro siano superiori a Frank De Boer?
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