Bauscia Cafè

Banane e tamponi (vol.01)

Il Bauscia Café è un bar come tanti altri, ed entrandoci potrete facilmente incontrare alcuni degli autori intenti a trascorrere la loro giornata: cioè, sostanzialmente, a passare il tempo fingendosi importanti. C’è Giuanín che cerca di tenere pulito, Nic che fa lo splendido e il Casa che non gliene fa passare una, il Maestro che incastra qualsiasi sfortunato di passaggio per raccontargli storie inverosimili sulle donne che avrebbe conquistato – succede solo nella sua fantasia, ma noi ci fingiamo stupiti ogni volta. NicolinoBerti prende appunti sperando un giorno di imitarlo, ma per ora si limita a creare nuovi account su social network equivoci per poi cancellarli in pochi minuti. In un angolo trovate di sicuro Hendrik che parla -da solo- di calcio olandese, mentre poco distante Zio Pino dà lezioni di calcio e di vita a Vujen e Jorginter. Al bancone di solito c’è Rupert appoggiato a disegnare con Python dietro che cerca di sbirciare, e di fianco Tzara e Nk con una birra o un amaro davanti. Sono dei professionisti loro due: se c’è da perdere tempo, che almeno lo si perda come si deve. Al tavolino sulla sinistra ci sono sempre solo l’Interista Stalinista e Grappa che discutono di calcio, politica e filosofia fantasticando una rivoluzione comunista che non realizzeranno mai, mentre Sgrigna da dietro al bancone (lui non tocca un goccio d’alcol, quindi lo serve) li ascolta sorridendo: non ci crede più lui, è passato dall’altra parte della barricata.

E’ qui che, ogni tanto, si possono ascoltare discorsi veramente, ma veramente improbabili.


Siamo arrivati alla terza settimana di quarantena e noi autori abbiamo deciso di passarla insieme qui al Café. In questi 20 giorni abbiamo cercato di passare il tempo in svariati modi: chi discutendo di grafici, curve gaussiane e tamponi; chi sentendosi come Tullio De Piscopo dispensando consigli in materia con scarsi risultati; chi e praticando attività fisica e yoga e chi dilettandosi con delle banane (Paura eh!? Ma questa è un’altra storia).

Sono giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani. Giorni a chiedersi tutto cos’era, vedersi ogni sera. Ed è proprio in una di queste giornate che all’improvviso la mia mente si illumina e partorisce una brillante idea (non vi preoccupate, succede solo in rari e sporadici casi) che subito viene riferita agli altri autori:

“Facciamo un gioco. Mettiamo giù l’11 più forte formato da soli giocatori che abbiamo visto giocare e tutti di nazionalità diversa”

E così dopo aver risvegliato gli altri compagni dal torpore, procedo enunciando il mio 11 ideale: “Un 4-2-3-1 composto da Handanovic; Maicon-Godin-Thuram-Maldini; Gerrard-Cambiasso; Robben-Iniesta-Giggs; Klose”. Non faccio in tempo a finire di pronunciare la mia scelta per l’attacco che subito partono gli applausi. Solo che non sono dei veri applausi in quanto sono stati convertiti in schiaffi che arrivano direttamente sulla mia faccia. La mia colpa è stata quella di aver lasciato fuori Ronaldo e avergli preferito Klose.

Finito il concerto di schiaffi mi accorgo che Python, il quale grazie al suo animo zen non ha partecipato alla mattanza sul sottoscritto, ha raggiunto il piano superiore e prima di ritirarsi nel suo studio per meditare mi rivolge testuali parole: “Klose e non Ronaldo. Mi hai rovinato la giornata Braffo”.

L’uomo della discordia: Mister Mondiale

Ripristinato l’ordine prende la parola Nk³ e propone il suo undici anche lui sotto forma di 4-2-3-1: “Schmeichel; Lahm-Blind-Thuram-Maldini;Beckham-Xavi; Cristiano Ronaldo-Maradona-Giggs; Ronaldo” e subito a ruota viene seguito da Hendrik che annuncia il suo personale 4-3-3: “Schmeichel; Maicon-Stielike-Marquez-Maldini; Gerrard-Zidane-Iniesta; Maradona-Cruijff-Dalglish”. Vedendo questa formazione  Nk³ se ne esce fuori affermando di non aver messo nessun tedesco nel suo undici ideale convinto che Lahm sia forse senegalese. 

Arriva quindi il turno di Vujen che ci propone il suo Top 11 puntualizzando di aver scelto solo nazioni esclusivamente mediterranee. Opta pure lui per un 4-2-3-1 formato da “Handanovic; Srna-Djimsiti-Nesta-Georgatos; Iniesta-Emre; Hadji-Djorkaeff-Salah; Dzeko”. Fiero del suo undici e vista per la sua passione per i Balcani e per i balconi ci minaccia di rifarla considerando la Jugoslavia unita, ma non essendo croato, né un balcone balcano, ci risparmia.

Ecco che dopo essersi scolato un’intera bottiglia di Tullamore D.E.W. prende la parola Nic92 e in preda ai fumi dell’alcol annuncia il suo undici: “Neuer; Terry-Stam-Carvalho; Totti-Zidane-Iniesta-Giggs; Eto’o-Ronaldo-Maradona“. Un 3-4-3 senza senso talmente sbilanciato in avanti che pure Zeman rabbrividirebbe. Da analizzare la raffinatezza dei centrali invertiti che nemmeno il City di Guardiola ha mai osato proporre. La chicca vera e propria è la scelta di Maradona (il quale ha smesso di giocare quando il povero Nic aveva solo 5 anni e quindi è impossibile che abbia ricordi) e per giustificarsi il nostro afferma “l’ho scelto perché l’ho visto tecnicamente e poi rivisto” prima di crollare tra le braccia di Morfeo a causa del troppo alcol ingerito.

Basta un solo bicchiere per avere delle visioni, figuratevi cosa può accadere dopo essersi scolati un’intera bottiglia

È passata mezz’ora dall’inizio della discussione e Grappa l’ha passata in silenzio, seduto in disparte, scrivendo e scarabocchiando un tovagliolo prima di partorire la sua idea: una Top 11 composta da giocatori italiani provenienti da regioni diverse. Affermando che siamo tutti teorici e che di calcio non ci capiamo una sega, Grappa ci propone il suo 4-2-2-2 alla Telè SantanaPagliuca (Emilia Romagna); Panucci (Liguria)-Benarrivo (Puglia)-Nesta (Lazio)-Maldini (Lombardia); Thiago Motta (Brasile)-Gattuso (Calabria); Morfeo (Abruzzo)-Vieri (Toscana); Baggio (Veneto)-Zola (Sardegna).

Il Café è un tripudio di urla e schiamazzi. La situazione sta per degenerare e quindi accortosi del pericolo Sgrigna, fino a quel momento taciturno, afferma: “Braffo ottima scelta il Cuchu. Tu sì che hai gusto”. 

Le parole del segretario sembrano riportare calma all’interno del Café. Gli animi iniziano a placarsi, ma questa non è altro che la quiete prima della tempesta.

Braffo

Sono il Chief Games Officer di Bauscia Café. Metà stronzo, metà testa di cazzo.

PODCAST

Twitter

Instagram

Instagram has returned empty data. Please authorize your Instagram account in the plugin settings .

Archivio