Sono momenti cupi questi, per gli Interisti. Il futuro è sempre incerto o forse dobbiamo sperare che sia tale, perché le pessime conferme delle ultime stagioni in merito alla direzione della Società fanno preferire un salto nel buio, ma con nuovi entusiasmi rispetto alla depressione generale dell’ambiente.
Capite bene che si fa fatica a trovare qualcosa di cui scrivere, ma è proprio in momenti come questi che la parte migliore dell’Inter, ovvero gli Interisti, ti vengono in soccorso.
Riceviamo e pubblichiamo con gioia alcune foto che ci ha mandato un nostro amico, grande Interista ed ex-Alpino (alla faccia di chi ha qualcosa da ridire contro le Penne Nere). Da molti anni è missionario laico in Uganda, trascorre nel paese non meno di sei mesi l’anno aiutando nella costruzione di scuole e di istituti tecnici. La mia azienda, nel limite delle possibilità economiche di una piccola impresa Italiana alle prese con la crisi, ha contribuito ai suoi progetti fornendo computer, stampanti ed altri strumenti utili alla didattica.
Parlare di calcio e di Inter nello stesso post è doloroso, quindi preferisco ricordare che l’Inter è più che una squadra di calcio.
Noi sì, anche se non ne facciamo uno slogan.