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Siamo alla follia. In una Nazionale di affaristi, ipocriti e disonesti (sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista civile/penale) il problema è un ragazzo di colore che viene sommerso di fischi appena mette piede in campo, fa una partita da urlo, segna un gol da cineteca e poi -pensate che affronto!- manda a cagare i subumani che lo avevano fischiato.
E noi di questo ragazzo -per inciso il giocatore italiano con il palmarès più ricco fra quelli in attività, a soli 21 anni- anzichè farne una bandiera contro il razzismo e contro certi malcostumi fin troppo diffusi nel nostro campionato…lo additiamo, lo insultiamo, lo fischiamo a nostra volta.
Anzichè fare muro al suo fianco ci chiediamo perchè non esulta, lo odiamo “perchè non si lascia amare”, ne analizziamo ogni singolo gesto alla ricerca di chissà quale affronto, sproloquiamo sul fatto che si è alzato dalla panchina per andare in bagno anzichè interessarci della partita.
Follia.
Non si capisce perché Mario, uno dei pochissimi azzurri con un talento vero, debba essere l’unico a dimostrarlo mentre i non talentuosi possano deliziarci con le loro chicche indisturbati. Quale sarebbe il peccato originale di Mario? Ma lo vedete come gioca? Come fredda un portiere senza la minima emozione? Riuscite a percepire una differenza stilistica tra le sue giocate e quelle di un Giaccherini qualsiasi? E qualcuno é in grado di spiegarmi da cosa é possibile evincere se i fischi che gli dedicano siano di stampo razzista o semplicemente di timore reverenziale? Dove immergete abitualmente le vostre certezze? L’unica cosa certa é anche l’unica che lascia tutti indifferenti. La classe in campo. Guarda caso anche l’unica cosa che nessuno può permettersi di insegnargli.
[Sabine Bertagna su FCInter1908.it]
Grappa
