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Ultima fermata, Novara

Se vai a Novara per la quinta partita ufficiale della stagione, sei l’Inter e non ne hai ancora vinta una, c’è poco da discutere: devi tornare con i 3 punti.
Qualunque altro risultato sarebbe una pietra tombale su una stagione nata male.
Ultima fermata, Novara
Che le congiunzioni astrali non ci arridano, è ormai evidente.
Si poteva cominciare con 3 punti, battendo il Lecce in casa, e c’è stato lo sciopero dei calciatori…
L’esordio è così avvenuto in trasferta, su un campo già arduo di suo, con l’aggravante dell’esonero dell’allenatore rosanero ancor prima che cominciasse il campionato…
Poi sono arrivati i Turchi, che in Coppa non avrebbero nemmeno dovuto esserci, e sono stati ripescati proprio per infliggerci una sconfitta storica…
È venuto il turno della Roma, inopinatamente sconfitta in casa alla prima, già con l’acqua alla gola, ma con molti rientri di qualità…
E stasera tocca all’Inter festeggiare il ritorno in Serie A dopo oltre mezzo secolo del Novara: un evento che avrebbe dovuto cadere a fine agosto, nella giornata scioperata.
Delle motivazioni del Novara, non vale la pena parlare: giocheranno al 101%.
Anche alle difficoltà connesse all’erba artificiale credo sia giusto dedicare solo un paio di righe.
In estrema sintesi, l’Inter che ha giocato con la Roma vince facilmente a Novara, quella che ha giocato con i Turchi può andare incontro a un’altra figuraccia.
Gasperini confermerà la difesa a 3, con Chivu (il più adatto a questo schema) al posto di Samuel o Ranocchia; confermerà anche il centrocampo a 5, e chissà che non preferisca la giovinezza di Faraoni alla mediocrità esibita da Jonathan.
Anche perché se gioca Pazzini, qualcuno dovrà pure arrivare al cross, e nel precampionato Faraoni aveva impressionato in fase di spinta.
Sono ottimista perché seppure in ritardo, ma con la piena consapevolezza che l’ha portato a sfidare Moratti e San Siro sostituendo Forlán con Muntari, Gasperini ha finalmente capito in che acque siamo: “In questo momento la squadra non può reggere tre giocatori offensivi, ha bisogno di densità a metà campo, altrimenti ci allunghiamo e rischiamo di farci prendere d’infilata”.
Partite come questa vanno incanalate nel primo tempo, replicando all’aggressività del Novara con la netta superiorità tecnica.
A Sneijder e Forlán chiedo di evitarci il malumore derivante dal vedere in panchina Ranieri o Figo.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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