Bauscia Cafè

Presentazione (da) Manuale, parte seconda.

libreria1A 100 metri dalla libreria della Mursia, i 5 del Collettivo Bauscia vengono superati da una ragazza che chiede: “Siete il Collettivo Bauscia?”. Tra la sorpresa generale si accenna un “Sì”, pensando però dovè che avessero scritto il nome darte. In realtà la dama di bianco vestita (e facente parte dellufficio stampa Mursia) aveva visto il Manuale nelle loro mani, e ha fatto il classico due più due (= 5, dalla regia). Si accenna subito al vero motivo della visita in via Galvani: chiedere cioè se già fossero arrivate querele.
Lei ricorda come la stessa casa editrice avesse dato alle stampe un altro libro, destinato ai tifosi juventini (come lei), senza che gli avvocati avessero beccato nulla. Sapendo che in quel Manuale (quellaltro, quello per i gobbi) cerano condensate tutte le fandonie sul guidorossitronchettimoratti, lo stato danimo generale è migliorato.
Entrando in libreria il Collettivo viene accolto da una signora simpattìcissima che ricorda loro la straordinaria opera di diplomazia con la quale sia stato possibile inserire la segnalazione dellevento sulla Gazzetta. I 5 vengono presentati al barista della libreria, un milanista con gagliardetto in bella vista. Insomma si inizia a pensare che la presentazione fosse stata organizzata fuori casa e non tra le mura amiche. Giusto il tempo di completare il pensiero precedente che sfila davanti ai loro occhi un volto amico, Giorgio Ravaioli, che viene subito invitato ad entrare. Tra uno scambio di battute ed la conclusione di un discorso rimasto in sospeso qualche telefonata prima, il buon Giorgio mette i panni del profeta. Non riesce a terminare la frase: “E possibile che venga qualche giornalista, qualche fotografo…” che entrano una troupe di Inter Channel ed una di Italia 7 Gold.  Ad aumentare la dose di incredulità ci pensa larrivo di Gianfelice, nonostante fosse annunciato.
Si entra nella sala della presentazione piena oltre le aspettative. In extremis arriva Vitarob con un sorriso benaugurante. Inizia la discussione con un intervento di Gianfelice che mette in luce le nefandezze editoriali di un quotidiano di Torino e linefficacia dello strumento querela nei confronti delle persone che hanno diffamato (e continuano a farlo) la memoria di Giacinto, sottolinenando il fatto che luscita di un libro del genere fosse dettato dal sentimento diffuso che la società nerazzurra provasse a reagire in prima persona agli attacchi mediatici che subisce. Poi è il turno di Watchdogs che racconta la “genesi” del libro, di ADV che chiarisce il suo pensiero su Mourinho e su Cannavaro, ricordando la statura (im)morale del capitano della nazionale, di Luis Suarez che tenta di ricordare le vedove ed i burattini, poi confluiti nella categoria delle Prostitute Intellectuali, di Snis che racconta del trattamento riservato ai tifosi nerazzurri per i loro striscioni (e di quello mancato nei confronti degli altri) e di MrSarasa che, da vero bauscia, sfodera la sciarpa rossonera di mille battaglie: “Non si vende Kakà” acquistata per loccasione a prezzo di saldo.
Lelemento positivo della serata è lattiva partecipazione del pubblico. Con domande, aneddoti, considerazioni che hanno testimoniato la sensibilità dei presenti al tema oggetto del libro. Purtroppo lora a disposizione è volata come nella migliore tradizione, ed ha lasciato spazio ai saluti e ai ringraziamenti. E stato il modo per conoscere di persona alcuni dei frequentatori assidui del blog come la Brujita Vano, il suo amico “Scamarcio” (cit.) Luposullestrisce, Camizlatan, esperto di intercettazioni giornalistiche e lalogol (il nick su Splinder, ma ha confessato di avere una doppia identità), incontrare il mitico Settore, salutare di nuovo Jair che ha rinunciato alla sua lezione in palestra, il “sindacalista” dal nome misterioso, il “collega” (cit.) Arcidiacono e tanti nerazzurri dai 15 ai 70 che hanno mostrato tutta la loro passione, arrivando addirittura a chiedere la dedica.
Mentre il buffet di rito veniva consumato, i 4/5 del Collettivo rilasciavano interviste alla tv, probabilmente attratti più dalla giornalista che dal tubo catodico. Il tutto mentre Gianfelice Facchetti dimostrava la consueta disponibilità nel rispondere alle domande ed esaudire le richieste dei tifosi. Anche Mursia, però, ha un orario di chiusura e alle 20:30 i bauscia si ritrovano in compagnia di un temporale che scandisce la loro corsa verso lunica pizzeria aperta nel raggio di 2 km. Tra birra, coca (cola), foto, telefonate (tra cui gli amici Fonz e “Ivan”) e quantaltro, giunge il momento di fare coming out: il Collettivo intero ha cenato con Galliani. Ma a differenza del geometra antennista, lei ha conquistato il titolo di dottoressa sul campo.
La serata termina con una romantica passeggiata per le vie della stazione centrale, stanchi per la tensione dellevento, ma felici per il risultato.
Grazie ancora alla Mursia, a Facchetti e a Tutti coloro che hanno deciso di condivedere con noi la serata allinsegna dei nostri colori. 
 

P.S.: riportiamo volentieri lultimo componimento del Giorgio (Inter)nazionale:
TIFOSO EVOLUTO
Tifoso evoluto,
il Milan sei tu
Rimani seduto,
cè il verbo in tv.

Ascolta e fai il bravo,
su, batti le mani
“evviva il ricavo”
ti dice Galliani.
Scudetto? Dipende
La rosa? Chissà…
intanto si vende,
via Pirlo e Kakà.
La festa è finita,
ti è chiaro il concetto?
E guai al troglodita
che invoca rispetto…
Giorgio Ravaioli
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