Bauscia Cafè

Robin Hood e la foresta di Sherwood

“Cosa vuol dire prostituzione intellettuale? Un esempio che non ho dato ancora: qual è la differenza tra quello che la stampa ha fatto intorno alla squalifica di Adriano e quello che ha fatto Del Piero una settimana fa nella partita contro la Roma? La differenza è la prostituzione intellettuale.
“Io lavoro per l’Inter, non lavoro per me. Il mio obiettivo è solo uno: è lavorare per la mia squadra e se sono antipatico e o mi odiano, non è un problema per me. Per me è importante che tutti i tifosi dell’Inter, piaccia o non piaccia dal punto di vista tecnico o tattico o di comunicazione, sappiano una cosa: che io lavoro per loro. Qual è la differenza tra quello che ha fatto Adriano e quello che ha fatto Pippo Inzaghi contro il Cagliari? La differenza è la prostituzione intellettuale“.
Noi abbiamo Inter Tv, 45.000 abbonati, la J**e ha Tuttosport e tutto quello che viene dietro, il Milan ha 3 tv, un giornale. Perché mi piace stare all’Inter? Perché è un po’ come essere Robin Hood, io mi rivedo un po’ nella sua storia. Mi piace perché é difficile“.
Il Mou non ha deluso le aspettative al Night di Chiambretti (parte uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove). Si è mostrato preparato su Chiambretti e la sua carriera, ha evitato di rispondere ad alcune domande “private”, ma ha ribadito di conoscere alla perfezione lo status mediatico dell’Inter. Ha offerto una lezione sulla prostituzione intellettuale cristallina. Lezione che hanno capito tutti, tranne le prostitute stesse che si mostrano offese per essere state denudate. E’ chiaro che farlo gratuitamente non rientra nella loro attività. Solo il protettore di turno può.
Lo ha fatto nella casa chiusa dell’informazione e questo rende ancor più gradevole il tutto. Chiambretti ha provato a manipolare la realtà, soprattutto nel dualismo con Mancini, ma Mourinho ha preso più volte arco e frecce, per rimanere nel tema metaforico, ed ha fatto intendere all’ex Pierino della tv italiana come non fosse il caso di esagerare.
Tra un ballo sexy, un filmato dei suoi successi, canzoni e poesie a lui dedicate ha dato qualche notizia sull’Inter. Maicon “rientrerà all’ultima giornata per festeggiare lo scudetto”; Ibra resterà anche il prossimo anno; le parole nello spogliatoio di Bergamo le ha pronunciate, ma per provocare una reazione e per il giudizio definitivo su Quaresma “occorre aspettare la fine del prossimo Campionato”, non escludendo quindi un ritorno alla base.
La macchietta Crudeli, che ha avuto la faccia di affermare come Materazzi tenesse in gioco Kakà nel derby d’andata (anche se non è per questo che l’Inter lo ha perso, così come Rosetti ha inciso poco e niente sul risultato del ritorno), è stata ridicolizzata con l’espediente della percentuale. Da ieri il suo nome d’arte non è più Tiziano Crudeli, ma mister “due minuti fa la tua verità valeva 50%. ora vale 33%. Se avesse tenuto il bavaglio sarebbe stato meglio.
Non poteva mancare un accenno a Luciano Moggi, colui che “conosce il calcio italiano molto, ma molto meglio di tutti noi”. Il gesto con la mano e l’espressione facciale sono un programma  nel programma. Aveva appena detto a Chiambretti di conoscere la storia del Torino, dove tra gioie e dolori non sono mancate le prostitute. Quelle vere. D’altronde solo a Little Italy un dirigente squalificato per 5 anni con proposta di radiazione può parlare ancora di calcio rischiando di essere ancora credibile.
Le prostitute insorgono, dicevamo. Qui possiamo notare un esempio eclatante. Vorremmo solo ringraziare il nostro Robin Hood e dirgli che molti tifosi interisti, non tutti, sono cresciuti nella foresta di Sherwood.
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