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La chiamata alle armi

Il lavoro intellettuale più antico del mondo, nella sua differenziazione di prodotto (o servizio), annovera tra le sue fila il cosiddetto caso-Inter. La logica di funzionamento è chiara, lo abbiamo visto in passato. Il peso lordo è una rosa di 27 uomini, il netto è rappresentato dai 13-14 fedelissimi di Mourinho e la tara serve per battere il marciapiede. Ad ottobre è stato montato il caso-Balotelli. Ad ottobre, non gennaio. Abbiamo alla mente un caso-Cambiasso per una panchina da turn-over contro il Bologna con successiva partenza per Napoli. Che De Laurentis, causa tetto ingaggi, potesse pagare 1/3 dello stipendio del Cuchu relegato a semplice dettaglio. Questi sono solo due esempi, ma, a turno, è esploso il “caso-giocatore poco utilizzato”.
Con l’Inter prima in classifica con 7 punti di distacco dalla J**e di Joe Vinco e “fratello Nicola” e 12 di vantaggio sul Milan di Favalli, meglio tenere fede alle parole di Galliani, armarsi di cannoni e sparare contro il nemico. Il fatto che le munizioni, in gergo (confermato anche dall’appassionato di portaerei e c(or)azzate, nome in codice C&G), vengano chiamate palle non è una cosa di poco conto.
Si è partiti da un “Vediamo” di Ibrahimovic per ipotizzare un futuro del campione svedese lontano da Milano, nonostante un contratto fino al 2013 a più di 10 milioni di € annui. Notizia smentita dallo stesso Raiola 10 ore dopo. Oggi anche Jimenez fa outing: “A volte mi sento un fantasma”. Giacobbo ha già mandato una troupe di Voyager per una puntata speciale.  Ma il giusto mix tra la strategia della tensione e la compiacenza delle terga del padrone è il refrain del giocatore dell’Inter acquistato dal Milan. Nel giro di 48 ore Maxwell, Cruz e Adriano sono in procinto di varcare la soglia di Milanello.
Così il Milan appare attivo sul mercato è l’Inter assiste passiva alla diaspora della sua rosa. E’ troppo semplice affermare che Raiola per ottenere il rinnovo minacci (come fece con Nedved all’Inter) il trasferimento al Milan, o che Cysterpiller avrebbe risposto in maniera affermativa anche se la squadra proposta al Jardinero fosse stata il Lione o il Totthenam. Resta Adriano, alle prese con l’ennesima festa fuori luogo (leggi). Purtroppo peseranno più i casi Pirlo e Seedorf che non Vieri e Simic, perciò Adriano difficilmente si accaserà con il compagno di merende Ronaldinho, le cui serate sono coperte dal segreto professionale. Che “futuramente” desiderasse il Milan è noto, ma Moratti pur di non vederlo con la casacca rossonera sarebbe pronto a scucire un quadriennale alle cifre odierne. La speranza è quella di cederlo all’estero.
Ma tutto ciò ha poco valore. Il generale geometra ha annunciato la chiamata alle armi ed i soldatini hanno risposto affermativamente. I marciapiedi pullulano, le falangi (non solo romane) hanno compiuto il loro dovere. “Moratti che rientra oggi da Miami avrà il difficile compito di tenere compatto uno spogliatoio a rischio sfaldamento” (leggi). E’ crisi Inter, ma lo sapevamo già.
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