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Atalanta-Inter, le pagelle

Julio Cesar 5,5 | Impietosa la grafica riassuntiva a fine primo tempo: 4 tiri subiti nello specchio, 3 goal. Solo sul primo, forse, c’era margine d’intervento. Imprendibili gli altri. Commette l’unico errore (ininfluente) a risultato compromesso: manca la presa nell’occasione che porta al palo di Ferreira Pinto. Maicon 6 | La sua partita la ricorderemo solo per il siparietto messo in scena con Bellini. L’atalantino, invitato dalColosso a confessare un’evidente deviazione in fallo laterale, fa spallucce ed il brasiliano se ne va offeso ed indignato. Paga la mostruosa prestazione in Coppa Italia col Genoa, dimostrando di non essere un cyborg. Cordoba & Burdisso 9 (in due) | Soffrono i movimenti di Floccari e gli inserimenti di Doni, complici errori individuali ed un centrocampo molle e disunito in fase di copertura. La sensazione è che con Samuel in campo la musica non sarebbe stata molto diversa. Maxwell 5 | Il manuale del calcio, tanto caro a José Altafini, dedica un apposito capitolo alle respinte difensive in caso di cross. L’imperativo categorico è di non respingere il pallone centralmente. Floccari, sentitamente, ringrazia.
Zanetti 5 | Primo tempo in balia del centrocampo avversario. Secondo tempo passato a coprire le avanzate di Obinna e a rincorrere le sgroppate di Ferreira Pinto. Domenica bestiale. Cambiasso 5 | Difficile dire se risente maggiormente della condizione e dell’organizzazione degli avversari o delle modifiche tattiche apportate da Mourinho. Il risultato è una prestazione notevolmente al di sotto dei suoi standard(s). Chivu 5 | Si fa fatica a trovare cosa sia cambiato dalla scorsa stagione, dove ha dimostrato di saper occupare (bene) gli spazi a centrocampo, risultando un jolly importantissimo per la conquista del titolo. Viene sostituito sul 2-0 ma la sua era una presenza fantasma. Stankovic 5 | Al rientro dopo la squalifica e l’infortunio non offre il contributo sperato. Inizia trequartista e finisce davanti alla difesa, ma cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Ibrahimovic 4,5 (il peggiore) | L’inquadratura della telecamera posta dietro la porta di JC mostra chiaramente il comportamento dei 3 in barriera: Maicon salta (come si dovrebbe), Stankovic vede il pallone passare sulla testa dello svedese ed Ibra non trova di meglio da fare che allungare il braccio toccando il pallone con la mano. Se ci avesse messo la testa (e non solo in senso metaforico) avrebbe evitato (o forse solo ritardato) il 2-0. Invidioso dei turni di riposo concessi a Stankovic, Maicon e Muntari, decide di farsi ammonire per proteste. Il pallone ciccato in occasione della rete della bandiera testimonia il suo senso del goal. Crespo 5 | Prima chance da titolare in campionato dopo la volenterosa prova col Genoa e l’assist contro il Cagliari. Ha un solo pallone giocabile. Tiro da dimenticare. Adriano 6 | Sembra quasi incredibile, ma è stato il migliore del reparto offensivo. Ripropone la rovesciata (anche se siamo molto lontani dai livelli di Julio Baptista) e cerca in più di una occasione l’azione personale. Lo scatto non è quello dei tempi migliori, il tiro neanche, ma, vista la (non) concorrenza potrebbe trovare spazio sia mercoledì che domenica. 
Obinna 5,5
| Deve allenarsi davvero secondo i dettami del tecnico per essere preferito a Mancini e Quaresma. Entra e fa il suo dovere, anche se sbaglia qualche cross di troppo. Errore macroscopico davanti a Coppola sul finale. Non deve essere certo lui il salvatore della partia. Figo 5,5 | Tanta buona volontà. Non sufficiente per colmare un dinamismo ormai prossimo ai livelli di Milanello. Mourinho 5 |L’elemento ricorrente nelle sua gestione è il cambio di atteggiamento tattico in caso di svantaggio. Eravamo abituati ad avere un modulo di riferimento, senza repentini cambiamenti nel momento in cui bisognava recuperare. Sconfessare il lavoro settimanale dopo pochi minuti di gioco non è un messaggio positivo. Attribuire i goal ad errori individuali non cambia la sostanza delle cose: l’Atalanta ha vinto anche per una occupazione del campo nettamente migliore. La Roma e la Samp ci diranno se la strada intrapresa sarà quella giusta. Rizzoli 6 | Partita facile da dirigere. Ha imparato che non sono necessari 3 vaffa per estrarre un giallo.
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