Bauscia Cafè

Giudicate voi

Codice di Giustizia Sportiva – Titolo II, art.19:
4. Ai calciatori responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica:
a) per due giornate in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara.
b) per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti.
c) per cinque giornate o a tempo determinato in caso di particolare gravità della condotta violenta di cui alla lett. b).
d) per otto giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara.

Prima di far giudicare voi, e nell’attesa che lo faccia il solito Tosel, mi permetto io di dire due parole, regolamento alla mano. Sì, perchè di regolamento si tratta: il Giudice Sportivo non può scegliere a piacimento il numero di giornate di squalifica estraendolo a caso da un bussolotto, ma deve attenersi a determinate regole e considerazioni che spesso sono inequivocabili.

Nel caso specifico stiamo evidentemente parlando di un colpo (una manata, un pugno, chiamatelo come volete) al costato inferto volontariamente, a palla lontana e senza nessuna attinenza con la dinamica naturale del movimento del corpo. Per cui:

1) Valutarlo come un normale fallo di gioco è una barzelletta. Un fallo di gioco non si fa a palla lontana, un fallo di gioco non si fa su un giocatore che non partecipa all’azione e, soprattutto, un pugno non è un fallo di gioco nè si vede come possa esserlo
2) Parlare di condotta antisportiva per un gesto del genere suona altrettanto bizzarro. Il gesto è violento, a palla lontana, su un giocatore che non è interessato più all’azione. Soprattutto, il gesto non è volto ad ottenere nessun vantaggio “sportivo” sullo svolgimento del match e dell’azione.
3) Condotta violenta nei confronti di un avversario: di questo si tratta. Zlatan Ibrahimovic dà un colpo gratuito, alle spalle, a palla lontana senza partecipare all’azione e coinvolgendo un avversario che a sua volta non partecipa all’azione. Colpo che, per altro, pur essendo moralmente censurabile non sembra particolarmente violento nella forza (come confermato dallo stesso Marco Rossi): ed è questo -quello della forza con la quale il colpo è stato sferzato- l’unico punto in cui il gesto di Ibrahimovic si differenzia da quello di Chivu, punito con quattro giornate di squalifica per aver dato un pugno in faccia allo stesso Marco Rossi. Due gesti gratuiti, violenti, senza nessuna provocazione, a palla lontana e disinteressandosi dell’azione. Uno più violento, l’altro leggermente meno.

Non vedo, francamente, come il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel possa infliggere a Ibrahimovic una squalifica inferiore alle 3 giornate.

Non lo vedo ora, ma sono certo che ce lo spiegherà lui stesso fra poco.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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