Questo Mondiale mi è insopportabile. Davvero non lo reggo. Sono circondata da vuvuzelas, che la GALP (l’AGIP portoghese) ha deciso di regalare con ogni pieno di benzina, ma che vende anche senza benzina da mesi.
Infatti qui ci avavamo ‘ste c%##0 di vuvuzelas anche per l’ultima di campionato del Benfica (ovviamente lavoro a 100 metri dallo stadio…).
Insomma, impossibile inventarsi pause pranzo alle 3 del pomeriggio per andare a sbirciare almeno un pezzo di partita al bar. Tra l’altro i primi tempi delle partite di questo mondiale sono davero di una noia mortale. Nessuna eccezione.
Quindi per sopravvivere a questo Mondiale, bisogna cercare di trovarne il lato positivo. Il Marketing, la caccia all’ultimo gadget, nella giungla della creatività. Le grandi marche si sono date da fare, come sempre. Qui trovate solo una selezione delle idee più carine.
Come al solito, la Coca Cola ha creato un packaging dedicato al Mondiale 2010. L’idea non è male, un cofanetto con lattine da collezione con le immagini di 12 giocatori rappresentativi nel momento delle loro esultanze dopo in goal. Ma… c’è un ma. A quanto pare esiste solo per la Francia.
La Budweiser (quella che non è birra e che fa causa alle olandesi in festa) ha creato una bottiglia in alluminio amica dell’ambiente, infatti basta portarla a uno dei banchi birra per il refill. Immagino le migliaia di inglesi all’intervallo, serenamente in fila…
La Nike ha creato 11 Promotion Boxes esclusivi per la campagna Write the Future. Ogni confezione in legno contiene, oltre a materiale Nike, 6 pastelli a cera Crayola scolpiti: Robinho, Cristiano Ronaldo, Cannavaro, Rooney, Drogba e Ribery in colori metallici.
La Nike ha anche aperto un Nike Stadium a Milano, un negozio high profile “a forma di stadio”, dove si può anche giocare il calcio balilla 11:11. Geniale. Per me non ci sono altre parole.
Ma il Pallone d’Oro del gadget è sempre loro… delle Arance Meccaniche. Le maglie da goal arancioni:
p.s. Qui trovate le istruzioni per eliminare il vuvuzela sound dall’audio delle partite…