Bauscia Cafè

Confermi di voler eliminare questo elemento?

No, non cliccate sul link qui sopra. E’ inutile, non troverete niente: è una pagina inesistente. Siamo improvvisamente impazziti, cosa volete farci. L’età avanza, lenta ma inesorabile. Approfitto anzi di questo post per chiedere umilmente scusa a Luca Serafini, irreprensibile giornalista Mediaset, per aver lasciato intendere chissà che cosa chiamandolo in causa per una presunta “porcheria” che neanche esiste e che -non esistendo- non ha di certo scritto lui.
A nostra parziale discolpa possiamo dire solo che ieri è stata una giornata un po’ strana dal punto di vista dei link. Ci sarà stato in giro qualche virus o chissà cosa per il web -vai a capire- che ha portato tanti a commettere il nostro stesso errore. Tipo gli amici (Dio ce ne scampi) di Milan News, Tuttomercatoweb o Libero.it, tutti colpiti dal malware che creava finte pagine corrispondenti alle chiavi di ricerca “Serafini Cassano” che poi, all’apertura del link, risultavano inesorabilmente inesistenti e non disponibili. Stranezze del web si diceva. La stessa cosa è successa anche a MilanLive e Calciomercatonew…ops. Vabbè, insomma. Fatte le dovute scuse a Serafini, c’è un post da portare avanti. E oggi lo facciamo con un esercizio di pura fantasia.

Serafini

Immaginiamo che, in un universo parallelo in cui i giornalisti non siano gli stimati e irreprensibili professionisti che sono in Italia, un giornalista scriva un post come quello che state per leggere sulla propria pagina facejob (un social network di questo universo parallelo all’interno del quale i giornalisti possono svolgere meglio il proprio lavoro, senza fastidiosi vincoli di deontologia professionale).

LA LINGUA DI CASSANO
“Vogliono crocifiggere l’Inter, ma non passa, come non passava quando gli altri erano in crisi”. “Qui c’è Moratti che non c’entra niente con questi falsi e fasulli”. “La differenza tra me e Balotelli è che a lui piace finire sui giornali”.
Come tutti i pavidi, Cassano denuncia senza fare nomi. Come tutti quelli che fanno a pugni con la lingua, la sua è criptata e comunque assai distante dalla grammatica italiana. Come tutti i livorosi, spara nel mucchio pensando di aver centrato Balotelli con una similitudine talmente bugiarda da smentire da sola la storia di Moratti che non c’entra niente eccetera.
Prima rivitalizzato, poi resuscitato dal Milan, Cassano non perde occasione per sfoggiare la sua signorile ingratitudine, ignorando le regole dei media che hanno tormentato (noi compresi) la società e l’allenatore rossoneri in autunno. Normale, visto che i giornali non li legge. Ignora che il suo presidente, il posto più frequentato del quale è il bar sotto l’ufficio, pur di vincere ha truccato passaporti e speso 1600 miliardi in 10 anni per vincere una Coppa Uefa, da Calciopoli si è salvato in primo grado grazie all’indirizzo politico di un magistrato, alla scomparsa del suo dirigente rappresentativo e in secondo grado grazie alla prescrizione.
Che parli di falsi e fasulli uno che ha dato del vecchio rincoglionito al suo presidente, salvo poi fare passerella al suo funerale, e uno che vomita nel piatto dove ha mangiato dopo il quinto fallimento della sua carriera, è esaustivo sullo spessore del personaggio.
(Nel caso, per conoscere il significato di esaustivo, se lo faccia leggere ad alta voce sul dizionario da qualcuno che lo sa fare).

Ecco. In mancanza di altri argomenti con cui riempire il post di oggi, immaginiamo di dover rispondere a questo ipotetico giornalista. Cosa gli diremmo?
Complimenti per la grande professionalità dimostrata nel prendere frasi da una intervista, estrapolarle dal contesto, stravolgerle nella costruzione (e quindi nel significato) e reincollarle a piacimento, innanzitutto.
Complimenti per essere riuscito a piazzare il primo insulto diretto lì, alla parola numero 4 del post: “pavido” fra l’altro denota una conoscenza della lingua non indifferente, per la media del Mestiere. Professione, scusate, volevo dire professione.
Conoscenza della lingua che poi trova conferma in tutta la spocchia usata per rinfacciare a questo Cassano (un calciatore, nell’universo parallelo) le sue presunte difficoltà di linguaggio, la sua lingua “criptata” (criptica?) e distante dalla grammatica locale. Poi BAM! “livoroso“, un altro bell’insulto che però si perde in un azzardato confronto tra due frasi che nel discorso di Cassano -come nella realtà- nulla sembrano avere a che fare l’una con l’altra (cosa c’entra Balotelli che vuole andare sui giornali con Moratti diverso dagli altri? Mah).
Complimenti VIVISSIMI per la classe sconfinata nel rivangare tragici problemi di salute di Cassano “resuscitato” dal Milan. Che signorilità, che eleganza! E pensate: non è neanche il punto più squallido di tutto il post! Iniziate già a intravedere i confini del capolavoro, eh?
Complimenti per l’allusione al non leggere i giornali del Cassano in questione. Allusione nella quale solo i peggiori malfidenti potrebbero vedere cattiveria: in realtà l’ipotetico giornalista vorrebbe solo dire che non è abitudine di Cassano leggere i quotidiani. Forse. Dai, su. E’ vero che alla fine scrive “se lo faccia leggere ad alta voce sul dizionario da qualcuno che lo sa fare“, ma non saremo mica al “non sai leggere”? Sarebbe veramente un livello troppo basso, roba da seconda elementare. Forse.
Complimenti per riuscire a spruzzare anche un po’ di fango random sull’attuale Presidente, “il posto più frequentato del quale è il bar sotto l’ufficio” (magari “dal” quale, dai…già è difficile star dietro a sto trattato di filosofia, se poi scriviamo anche a cazzo di cane no), e che “ha truccato passaporti e speso 1600 miliardi in 10 anni per vincere una Coppa Uefa” (dati presi direttamente al bar di cui sopra, fra l’altro).
Complimenti per la divagazione giudiziaria secondo la quale “da Calciopoli si è salvato in primo grado grazie all’indirizzo politico di un magistrato, alla scomparsa del suo dirigente rappresentativo e in secondo grado grazie alla prescrizione“. Ora dovete sapere che in questo universo parallelo l’Inter, a differenza dell’Italia in cui è stata giudicata condannata e giustiziata, non ha mai subito neanche mezzo processo per Calciopoli. Neanche una mezza indagine, un quarto di inquisizione, un cincinino di interrogatorio: niente di niente. Chissà da quale primo grado e da quale secondo grado si sarebbe “salvato” il suo Presidente, nella fantasia di questo ipotetico giornalista (“ipotetico” nel senso che stiamo parlando dell’universo parallelo, eh..malpensanti).
Poi il colpo di classe finale, quello da standing ovation: “uno che ha dato del vecchio rincoglionito al suo presidente, salvo poi fare passerella al suo funerale“. Per questa roba qui i complimenti non glieli faremmo in realtà, nè ci interesserebbe andare a ricostruire la realtà dei fatti, ben diversa da quella cianciata nel presunto articolo. Ci faremmo aiutare da un giornalista a nostra volta, da uno che saprebbe certamente trovare parole migliori delle nostre.

Ma sì, insomma: lo riempiremmo di complimenti questo ipotetico giornalista di questo ipotetico universo parallelo. Peccato che in Italia una roba del genere non la leggeremmo mai e, quand’anche spuntasse fuori, verrebbe pavidamente (cit) cancellata in un amen.
Ma nell’universo parallelo un articolo così è un capolavoro, la summa del Mestiere, e non viene certo riconosciuto come una squallida porcheria come invece avverrebbe in Italia. E questo fuoco di fila di complimenti lo chiuderemmo con una riflessione sul titolo dell’articolo che -nell’universo parallelo- suonerebbe praticamente come una standing ovation.
Caro giornalista ipotetico, con la lingua è meglio farci a pugni piuttosto che usarla per leccare il culo ai propri padroni.
 
 

Dove sono andati i tempi di una volta, per Giunone?
Quando ci voleva, per fare il Mestiere, anche un po’ di vocazione.
F. De André

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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